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Cara Monia Pecorale della FP CGIL di Teramo…anch'io ero incinta

6 minuti

Io non ce la faccio… chi mi conosce sa che non ce la posso fare… non posso non reagire…
Faccio una piccola parentesi dedicata alla donna incinta non assunta per la quale, Cara Monia Pecorale della FP CGIL di Teramo , ti stai battendo: mi dispiace tantissimo per la discriminazione che ha subito, so cosa prova… ecco perchè…
Il giorno che Cretarola, Amministratore della Teramo Lavoro S.r.l., società in house di proprietà esclusiva della Provincia di Teramo, prorogò i contratti a tutti i lavoratori ma non a me, ero in maternità obbligatoria, incinta di otto mesi. Il buon Cretarola aveva convocato tutti i più di 100 lavoratori al fine di consegnare le proroghe, ma non me: forse l’amministratore aveva pensato che in quelle condizioni non avrei potuto difendermi, ma io mandai mio marito con delega in tasca, visto che effettivamente avevo seri problemi di salute. Quando mio marito mi chiamò comunicandomi di essere stato cacciato senza poter dare spiegazioni, decisi, nella mia solita irruenza, di affrontare da sola i trenta chilometri di strada e guardare in faccia Cretarola. A quest’ultimo chiesi di poter far entrare mio marito visto che mi stavo agitando tantissimo e nel mio stato avevo paura per la bambina nel mio grembo… mi rispose di no e sghignazzando mi disse che il contratto per me non c’era…
Alla visita di controllo successiva il mio medico mi disse che viste le problematiche in atto, dovevo stare soprattutto tranquilla e non capì perché piangendo gli dissi che non era possibile… infatti dopo pochi giorni si rese necessario far nascere in anticipo Miriam…
Indovina, cara Monia Pecorale della FP CGIL di Teramo, quale è stata la prima persona alla quale ho telefonato il giorno della non proroga, per chiedere aiuto? A te… te lo ricordi bene, vero?
Era proprio alla CGIL di Teramo che mi iscrissi all’inizio del processo di stabilizzazione intrapreso dalla Provincia di Teramo: sì, ero una precaria storica; lavoravo da 9 anni in Provincia con una miriade di contratti a termine non giustificati dall’occasionalità della necessità della mia prestazione, visto che quest’ultima era necessaria in pianta stabile…
Altra parentesi dedicata a coloro che chiedono sempre come sono entrata: nel 2002 il mio Settore era competente sia in materia di Politiche Sociali, che per il Turismo: sapete quanti dipendenti di ruolo in quel Settore sapevano parlare una lingua straniera? Nessuno. Quando lessi il bando non capii perché per svolgere le attività del Centro di Analisi Sociale fosse fondamentale la conoscenza di una lingua straniera ma mi dissi che se non avessi vinto quella selezione non ne avrei mai vinte altre: sono nata e cresciuta in Svizzera, ho frequentato le scuola dell’obbligo in lingua francese e qui, con l’equipollenza del titolo di studio, ho iniziato direttamente le superiori…
Lavorando al Settore ho capito: oltre al mio lavoro per il Centro di Analisi, quando serviva traducevo opuscoli turistici, facevo da interprete a delegazioni straniere in visita in Provincia, curavo eventuali contatti con organismi internazionali, ho aiutato colleghi che avevano bisogno di usare la lingua francese, ho partecipato a commissioni di concorso in qualità di esperta di lingua francese… Tutto ciò per 9 anni di misero precariato a meno di 1000 euro al mese…
Tornando a te, Cara Monia Pecorale della FP CGIL di Teramo, sai cosa avete fatto tu e la CGIL? Niente, ma lo sai, malgrado l’accordo fatto con la Provincia di Teramo e la Teramo Lavoro S.r.l. di prorogare tutti i lavoratori  e non 100 meno uno…
Perché? Perché la FP CGIL di Teramo non ritiene intollerabile il gravissimo atto discriminatorio che la Teramo Lavoro Sr.l. della Provincia di Teramo ha perpetrato nei miei confronti? Perché non chiede, pertanto, che io venga fatta rientrare immediatamente per la violazione delle norme che “ancora” vigono in questo Paese? Perché non chiede che mi vengano presentate delle formali scuse? Perché non chiede che mi venga restituita la dignità “stracciata” e che abolisca dalla sua politica aziendale la vergognosa pratica della discriminazione? Perché per me si è potuto evitare la denuncia all’Ispettorato del Lavoro di Teramo, alla Consigliera di parità della Provincia di Teramo e di inoltrare regolare contestazione anche alle altre autorità competenti nazionali ed europee? Perché la FP CGIL di Teramo non ha mai chiesto, inoltre, di sapere se l’Assessorato Provinciale alle Politiche Sociali era a conoscenza delle incivili pratiche che avvengono per mano di strutture pagate con i soldi pubblici e di conoscere quali atti intendeva porre in essere nei confronti della Teramo Lavoro S.r.l. che, in tutta onestà, non poteva che concretizzarsi nella rescissione immediata del contratto di convenzione? Perché, per me, non si è invitata, infine, tutta la politica ad una seria riflessione sulla maternità e il suo valore sociale?
Non è necessaria una risposta, il silenzio è stato assordante… Non solo sul mio caso, ma su tutta la vicenda della Teramo Lavoro… (Per una opportuna convivenza territoriale?)
Provvederò io ad inoltrare questa lettera alla Consigliera di parità della Provincia di Teramo e alla Segretaria Nazionale della CGIL, fiduciosa di trovare Donne con la d maiuscola…
Sono d’accordo  su una frase, modificandola leggermente: fino a che la maternità sarà considerata come una assenza dal lavoro della quale approfittare per far fuori qualcuno, questo Paese non sarà mai un Paese civile.

Rosella Gabrielli
 

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Non possiamo considerare Civile una Societa' che non garantisce una quotidiana opportuna declinazione del binomio donna-madre e donna-lavoratrice, si fanno infatti i "salti mortali" per riuscire a far tutto! e siamo costantemente dilaniate da un forte senso di colpa. Non e' possibile chiamare Civile una Societa' che non mette in pratica politiche per la famiglia che garantiscano aiuti concreti, penso alla necessita' di aprire asili in tutte le Aziende , garantendo per queste ultime sovvenzioni statali adeguate. Non e' Civile una Societa' che permette la pratica della "firma delle dimissioni in bianco" , un vero e proprio abominio! Qualcosa di cui vergognarsi! ..Stiamo perdendo il senso del valore dell'indignazione! Unico capace di squarciare le ombre dell'indifferenza e dell'ignoranza, perche' e' qualcosa che riguarda il rispetto di se, in quanto singolo e in quanto Popolo. Che una donna incinta si veda strappato il suo contratto di lavoro, dimostra che e' necessario avviare un percorso di consapevolezze tale che ci faccia percepire l'urgenza del cambiamento. E' tempo di abbattere i muri issati da retaggi culturali obsoleti e offensivi di cui ,paradossalmente ,siamo succubi perfino noi donne, e' tempo di svegliarsi da uno stato di torpore che per anni ormai ci ha visto spettatrici inermi e rassegnate, protagoniste di una condizione che non ci appartiene. Molte battaglie sono state gia' vinte, ma altre sembrano ancora difficili da affrontare, forse perche' ancora non ci crediamo davvero, forse a causa di una serie di ostacoli che afferiscono alla sfera dei limiti caratteriali, penso all'incapacità di fare gruppo, all'attitudine alla competizione , che ci rendono ancora vulnerabili in un mondo gestito in maniera non equilibrata tra i generi. Non credo nelle quote rosa, perche' penso che così come esistono uomini di poca sostanza, esistono donne mediocri , ma se non e' il buon senso a garantire per le donne ruoli e spazi di comando in misura equilibrata rispetto agli uomini , allora forse dobbiamo affidarci a delle forzature, affinché ciò che ora auspichiamo si realizzi in maniera imposta, prima o poi avvenga naturalmente. Inoltre credo che se le donne acquisiscano maggior potere decisionale, cambierebbe inevitabilmente l'agenda quotidiana di tutti, si assisterebbe ad un'inversione stessa delle priorità e il tempo scorrerebbe in maniera più rispettosa delle esigenze generali. Tuttavia ad oggi a quanto pare, sperare in un mondo che permetta alla donna di riuscire a far tutto, conciliare il suo ruolo di lavoratrice con quello di madre, aspettarsi ruoli di gestione autonoma che non siano solo di " copertura" o semplicemente da "gregario" e aspettarsi magari lo stesso stipendio dell'uomo, a parità di mansioni, beh sembra proprio fantascienza!!! Dobbiamo addirittura aver paura di perdere il lavoro se decidiamo di fare ciò per cui dovremmo essere maggiormente tutelate!! Ossia dare la Vita, qualcosa che ha a che fare con l'origine del Mondo!!! L'azione che ha permesso a certi uomini che "strappano contratti" di poter respirare.... Angela Di Pietro Consigliere Comunale
buongiorno.......anche i sindacati utilizzano la regola due pesi e due misure .....e non poche volte....ma nessuno controlla.....tutti per quieto vivere lasciano stare.....buona giornata a tutti
Chapeau. Ecco perchè in Italia i sindacati stanno morendo.
La CGIL ha sempre chiuso un occhio, anzi in molti casi li ha chiusi tutti e due (andate a verificare il settore scuola!) e anche la Pecorale che oggi si improvvisa paladina delle donne e fa di tutto per porsi al centro dell'attenzione. Forse perchè sta preparando la sua prossima candidatura? D'altronde i sindacalisti di ricordano della giustizia solo quando devono presentarsi alle elezioni! Siamo stufi di voi come dei politici. Consiglio la lettura del libro "L'altra casta", sul potere dei sindacati in Italia.
Cara Monia Pecorale della FP CGIL di Teramo aspettiamo tutti, ardentemente, la tua esauriente e prontissima risposta..... non farci aspettare invano: abbi il coraggio di metterci la faccia!

Angeladipiè... vallo a chiedere al tuo capo-partito che idea ha delle donne...

La stessa cosa hanno fatto all'ARIT DI TORTORETO, dove tantissime persone hanno rimandato indietro quelle poche che l'avevano, la tessera della cgil....c'era un patto tra politica e sindacato ce ne siamo accorti in ritardo l'unica motivazione era inserire quelle 2 persone che interessavano alla politica e al sindacato stop...complimenti MONIA PECORALE era da tempo che aspettavo un giorno come questo vergognati...la stabilizzazione del pd fatta dopo che un 'intera giunta era finita in galera a umma umma e questa gentile signorina non ha alzato un dito ha smepre taciuto e contrabandato per i loro interessi come capisco la signorina sopra .....e fa anche la paladina dei diritti come il prezzemolo ovunque ma perche non vai a lavorare una volta porca miseria che gente...grazie falconi