Pietosamente, prima di dire la nostra, abbiamo atteso che la polemica che si è accesa nel centro-destra teramano in merito ai premi economici elargiti ai Dirigenti, fosse sedata dalle dichiarazioni del Sindaco.
Ma ora il Re è nudo. Ci aspettavamo altro, da Brucchi.
Ci aspettavamo sostanza, e non i suoi soliti “faremo, vedremo…” e le sue solite inconsistenti giustificazioni pseudo giuridiche. Come si può, infatti, per giustificare madornali errori amministrativi, far riferimento ad un regolamento comunale del 2006, quando ci sono leggi dello Stato a regolamentare la materia?
Come si può disconoscere quella che tecnicamente si chiama “gerarchia delle fonti”, per la quale un regolamento comunale diventa carta straccia, quando vada in direzione opposta alle norme statali. Un regolamento che Brucchi invoca quasi fossero le Tavole di Mosé, e che rende evidente – invece – la completa mancanza di volontà politica di mettere mano ad una vicenda che offende tutti i cittadini teramani: premi distribuiti a pioggia, uguali per tutti, nella misura di ben 19.616,69 euro a testa. Per molti, lo stipendio di un anno di lavoro, seppure.
Quello che però è gustoso, di tutta questa storia, è il fatto che nella feroce battaglia che si è consumata all’interno della maggioranza teramana in un epico “tutti contro tutti”, non ne troviamo uno tra questi che non si sia fatto molto, ma molto male.
Da tempo il PD aveva posto il tema della premialità dei Dirigenti Comunali ai primi posti dell’agenda politica della Città, lanciando grida d’allarme sempre inascoltate e addirittura definite da Brucchi come “strumentali”, oltre che fatte passare come questioni personali tra il PD e questo o quel dirigente.
Evidentemente, invece, la questione è decisamente scottante se – nel giro di una settimana – si sono ferocemente accapigliati tra loro, non solo diversi consiglieri di maggioranza, ma perfino Assessori, Vice-Sindaco, membri del nucleo di valutazione e, ciliegina sulla torta, il Direttore Generale.
Una ridda di parole, smentite, contraddizioni, rappresaglie, pressappochismi da rabbrividire, che altro non sono se non indicatori dello stato in cui si trova questa maggioranza (a proposito, è ancora tale? E, se sì, per quanto resisterà?).
“Questa è davvero una brutta politica. Quella che i cittadini non vorrebbero vedere mai. Quella che non premia il merito, ma preferisce nascondere la polvere sotto il tappeto, pur di continuare a galleggiare. Abbiamo il diritto di pretendere, per la nostra città, degli amministratori migliori.”
Teramo, 17.12.2011
Giovanni Cavallari
Capogruppo PD in Consiglio Comunale
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