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Usi e Abusi della Legge 104

di Pierluigi Troilo
5 minuti

Con questa lettera vorrei esprimere una mia personale considerazione di quello che è, spesso e a mio giudizio, un uso improprio di questo strumento. Anzi, addirittura un abuso. Una malsana e abituale elusione dei nobili principi che hanno ispirato i promotori ed il legislatore di questa legge.
Infatti, attraverso l’applicazione della legge si intende, innanzitutto, far rispettare i diritti di libertà e autonomia delle persone con handicap e, in generale, la dignità umana. Fondamentale è che le persone svantaggiate e i loro cari, o chi se ne prende cura, possano vivere una vita il più possibile integrata in ogni contesto sociale, sia esso la famiglia, la scuola, il lavoro, ecc. Levare o alleviare le condizioni invalidanti che sono ostacolo all’autonomia, l’interezza e lo sviluppo della persona umana.
In particolare, questa legge prevede, fra l’altro, che per i parenti prossimi di persone che abbiano certe minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali, che dichiarano di essere impegnati nella cura e assistenza dei loro cari, possano non essere sufficienti i permessi, le ferie e le festività di calendario, quali assenze dal lavoro, per svolgere quelle attività o anche solo per recuperare le energie, fisiche e mentali, spese per esse; avere, cioè, del tempo di riposo in più, rispetto ai colleghi, per perseguire l’aiuto ma anche il proprio recupero funzionale, nonché lo svolgimento delle proprie attività, necessità e compiti sociali.
Pertanto, fra le varie cose, prevede che tali persone possano assentarsi dal lavoro per altri 3 giorni al mese, oltre ai normali permessi. Tali giornate sono, in sostanza, a carico dell’Inps e non del datore di lavoro.
Però, succede che, nella mia azienda, alcune persone hanno del tutto smesso, per assentarsi dal lavoro, di usufruire dei normali permessi, ricorrendo sempre e solo alla “104”. Del resto, questo è lecito ed un loro diritto.
Però, capite bene, che in tal modo viene meno il principio secondo cui questo strumento dovrebbe essere un surplus, un “di più”, una sacca di ulteriore ristoro per quelle persone a cui i 2-3 giorni di ferie al mese non bastano a recuperare energie o assistere i loro cari. Tant’è che, in questi casi, si assiste ad un progressivo crescendo del monte ferie che, mese dopo mese, lievita e si trascina nel tempo diventando, oltretutto, di difficile gestione ove si decidesse di smaltirlo.
E questo, viene meno ancora di più quando scopri (il paese è piccolo, le voci corrono e ognuno sa tutto di tutti!) che queste persone, durante quelle assenze, fanno lavori e lavoretti – magari in nero –con tanti saluti al riposo! Oppure, quando ti accorgi che, sempre loro, fanno richiesta sempre per giorni legati a ponti e festività! Sistematico!
Intendiamoci, la legge sancisce un diritto, e un diritto è un diritto. E basta. Lo so. Dirò di più: io non le biasimo neanche più di tanto quelle persone. Spesso si tratta di persone che non hanno ricevuto molto dalla vita e, allora, questo gli appare un modo per riprendersi qualcosa, una specie di rivincita.
La mia amarezza e la mia critica nascono dal constatare che qui (in Italia, in Abruzzo, in questo particolare momento storico) ognuno sta pensando a fare i propri interessi, a salvare ciò che di proprio pensa di salvare, a curare un orticello, il proprio appunto, che sta giorno dopo giorno – ma ce ne rendiamo conto? - diventando sempre più piccolo, più spoglio.
Cioè stiamo vivendo senza onore! Si, onore! Non saprei come altro sintetizzare questa “tranquilla” rinuncia alla partecipazione, al sacrificio, all’impegno, all’integrità, ai principi, alla condivisione, allo sviluppo personale (intendendo, con questo, la ricerca di un appagamento dell’anima, di un minimo senso dell’esistenza). Il tutto, perché si pensa che così facendo, ognuno nel proprio orticello, riusciamo a non perdere il nostro status, il nostro tenore di vita, la nostra “immagine”. Ci stiamo coronabelenizzando!
Oltretutto, il mondo si è talmente “allargato”, le nostre vite sono così strettamente legate a quello che avviene nell’intero pianeta, che pensare così in piccolo, è ormai paradossale. Il nostro orticello è oggi più che mai insignificante se considerato da solo, distaccato da quello degli altri. Infinitesimale! Un pixel fra miliardi di pixel!
Tornando alla goccia nel mare che è la “104”, allora, penso che l’uso di questo strumento possa essere un modo per mettersi alla prova, per scoprire se stiamo anche noi facendo la scelta sbagliata dell’egoismo oppure no. Già, perché non tutti, grazie a Dio, usano “impropriamente” questo permesso. Anzi, c’è anche chi, pur avendone diritto, non la usa affatto. In alcuni casi perché non se ne sente il bisogno, in altri, addirittura, per vero e proprio senso di sacrificio, del dovere e di attaccamento al lavoro.

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Commenti

Bisogna denunciare caro Ing. Troilo. Mi piacciono le sue lettere su I Due punti perchè fanno riflettere ma non amo il tono generalista. Chi imbroglia fa un danno a tutti.
Sono d'accordo !!! Tutti gli abusi sono da condannare compreso quello di non pagare gli stipendi ai dipendenti nei termini stabiliti !!!!!!!!!!
Che vi sia, in alcuni casi, l'abuso di questo diritto può anche essere condivisibile. Io però sono molto più indignato da quelle aziende che pagano i propri dipendenti con mesi di ritardo senza dare nessuna sicurezza di reddito, e quindi di vita, alle famiglie dei lavoratori.... Prima di fare i moralisti ci si dovrebbe fare un esame di coscienza. PS: "il paese è piccolo, le voci corrono e ognuno sa tutto di tutti!"
Mi piace. Argomento e stile giusti.
Condivido, ma questi problemi sorgono perché il legislatore, talvolta in perfetta buona fede, non ha tenuto conto che, statisticamente parlando, l'Italiano é un popolo di furbetti. I furbetti sono però su entrambi i fronti, quello dei lavoratori e quello dei datori di lavoro; che dire di questi ultimi che, attenedosi scrupolosamente alle leggi, sono riusciti a trasformare i contratti di lavoro da flessibili a precari?
L'argomento principale non è se il datore di lavoro paga o meno.... Si parla della legge 104.......uso e ABUSO Posso fare alcuni esempi : un collega di mia moglie ha la "104" perchè il figlio è dislessico...... il probleme è che questo dice... " mmm OK venerdi mi metto la 104 cosi faccio il finesettimana lungo e vado al mare. Un' altra vota è successo che una sua collega si era messa la 104 (la ha per suo padre ) la cosa ridicola è che lo stasso giorno che lei aveva preso il permesso, propio suo Padre era venuto a cercarla sul posto di lavoro. I miei esempi sul posto di lavoro : un mio collega ha la 104 per il figlio,questo bimbo ha un problema di deambulazione,per dirla in breve è la classica camminata da girello mal regolato , in sostanza cammina solo sulle punte dei piedi sicuramente chi ha dei figli ne sa qualcosa. Il mio problema è che in una squadra di 4 persone assolutamente non si può stare in meno di 3 , quindi la gestione delle ferie alle volte è problematica, addirittura una volta ho avuto da discutere perche questo tipo avema messo una 104 il giorno che avevo una feria (la mia feria serviva per andare a prendere mio padre operato di tumore alla prostata,fortunatamente risolto ) è intervenuto il mio capo chiedendo gentilmente al collega se poteva spostare il suo fatidico permesso......naturalmente lo ha spostato anche perchè dai suoi discorsi sta 104 era .....quella che era. Ora io non voglio discutere sulla " FACILITa' e I CRITERI " con cui viene data la " 104 " dico solo di dare un minimo di regolarizzazione, ossia tipo un certificato come quello richiesto per i permessi per motivi familiari. Motivo di più se paga l'imps e non il datore di lavoro, perchè sono tutti giorni NON lavorati , ma retribuiti e direi che sono milioni....... e questo quanto va ad incidere sul debito Pubblico ?????????
Tutto quello che ha scritto Simone S. potrei riportarlo fedelmente, perché corrisponde a quel che accade nel mio ambiente lavorativo. Mi chiedo se vengono effettuati dei controlli da parte delle istituzioni, perché se è vero che chi non emnette scontrini o fatture fiscali è da ritenerlo evasore non dimentichiamo che anche chi approfitta, ad esempio, in maniera impropria della L. 104 contribuisce in maniera rilevante a svuotare le casse dello Stato. Si parla di una sola legge eppure, su 3 colleghi di mia conoscenza che ne usufruiscono, il 100% ne fa un uso improprio. Ne sono a conoscenza, perché sono così presuntuosi che si vantano di come sono riusciti a raddoppiare le loro ferie annue, facendola "in barba", al Governo (... che idioti...), ma non posso dimostrarlo. Ho provato a far notare loro come tale comportamento (moltiplicata per una buona percentuale che adotta lo stesso sistema per farsi gli affari loro, oppure per altre categorie di reati quali i falsi invalidi, i falsi disoccupati, etc...) contribuisca a rendere ancor più critica la situazione in cui versa l'Italia... e non solo lei... dando così il colpo di grazia al futuro dei propri figli e, in tutta risposta, si sono offesi, non mi rivolgono più la parola, se non per motivi strettamente professionali, e mi sono pure dovuto sentir dire: "ma fatti... gli affari tuoi". Da questa risposta ho capito che non hanno proprio la benché minima idea della realtà che stiamo vivendo, continuano a pensare che possono tranquillamente fare quello che hanno fatto i "nostri genitori" e se c'è qualcuno che deve fare i sacrifici, beh... devono essere sempre gli altri. Di dare il buon esempio non se ne parla nemmeno, passerebbero per idioti. Ma che speranza abbiamo di uscire indenni da questa crisi, se non si ha... il carattere... di prendere decisioni forti che scardino il sistema? Senza dubbio siamo tutti maledettamente ipocriti ed egoisti. Spero si trovi il modo per punire "il furbo" (o più propriamente... il DELINQUENTE).
in merito al commento di ieri, avevo dimenticato di inserire il mio nome... scusate.
troppo comodo generalizzare-ma cosa pensate possa fare uno con 3 giorni al mese a disposizione per assistere un disabile?normalmente chi isufruisce di questa legge ,non ha alcuna conoscienza medica,quindi oltre che portare il disabile a fare una passeggiata e alcune faccende burocratiche non puo-ebbene ricordare che questi invalidi hanno il diritto di vivere anche loro una loro vita sociale-il fine settimana lungo?perchè no,se questo serve a far svagare anche il disabile-il lavoretto in nero?quale?denunciate quando sapete queste cose altrimenti basta con queste fantasie metropolitane-se uno la mattina porta il disabile a fare gli analisi di routine e poi riportato il disabile a casa se ne và a sistemare l orto di casa che male cè_questo è il paese dei furbrtti è vero,ma certo che cè ne vuole di furbizia per procurarsi una bella malattia invalidante e lasciare i famigliari da soli contro il sistema sanitario scellerato italiano-ebbene sapere che in italia i famigliari di un disabile vivono un vero e proprio calvario senza l aiuto di nessuno,toglietegli pure questi 3 giorni al mese,ma prendetevi anche il problema-
Non penso che qualcuno abbia niente in contrario nei confronti di coloro che, usufruendo di una giornata con la L. 104, anche se per pochi minuti di assistenza, poi trascorra il resto della giornata a sbrigarsi gli affari propri, perché sicuramente quei pochi minuti saranno stati fondamentali per il paziente e per gli altri componenti della famiglia... benedetta quella legge, per carità, ma quello che si vorrebbe condannare è la solita storia che si ripete, ovvero, per pochi (o molti che siano) una legge fatta per aiutare i bisognosi diventa il pretesto per frodare lo Stato e, quindi, le nostre tasche. Già, se non ci avesse ancora pensato (caro anonimo del 16 settembre), le tasche sono di tutti e non solo di pochi. Dovremmo ricordarcelo ogni volta che cerchiamo di fare i furbi, perché oltre che danneggiare le tasche degli italiani danneggiamo anche chi, con le agevolazioni, riesce pure a... "sopperire allo scellerato sistema sanitario italiano"... come dice Lei. Più che una denuncia, forse, sarebbe fondamentale che la gente capisse cosa è giusto e cosa è sbagliato e le persone che dicono, o soltanto pensano: "...ma se lo fanno tutti, perché non dovrei farlo pure io?..." dovrebbero provare un forte senso di vergogna così come succede quando si pensa di voler cancellare dalla faccia della terra qualcuno che non si sopporta in quanto, in un mondo civile, diventerebbe un rimedio sproporzionato per una semplice antipatia... o no?!?
Per non parlare di quello che succede con l'acquisto di auto intestate ai destinatari della 104 da parte di parenti che così risparmiano l'IVA il bollo ed hanno anche altre agevolazioni., ma col cavolo che ci portano a spasso l'invalido....
Sono l anonimo del 16_MIMMO_lavoratore autonomo- e no,non va bene cosi,uno filosofeggia,l altro condanna a priori-un abuso è un abuso e basta,ma chi decide quando esso è ABUSO?la legge!-quindi prima di sparare sentenze,bisognerebbe anche vedere come vanno a finire certe vicende-con la 104,lo stato si è lavato le mani nei confronti dei disabili e dei loro famigliari-qualche piccola agevolazione,3 giorni retribuiti al mese,e si arringi chi è nei guai-un disabile ha bisogno di tante cose,la prima è conservare uno livello di vita degno di tale nome-uno non è disabile 3 giorni al mese-gli altri 27 chi ci pensa?la famiglia si fà in 4 ,giustamente,molto spesso si carica anche di oneri non riconosciuti da nessun ente,ci si indebita anche per aiutare il disabile,ma su questo non una parola-ci sono persone che addirittura debbono abbandonare il posto di lavoro per assistere un figlio disabile,ma su questo tutti zitti-la societa,tutta,sa di fare un abuso quando crea queste situazioni?Litalia è formata da oltre da 8000 comuni,i centri ONCOLOGI,sono pochi e situati nei grandi centri abitati,a volte il malato è costretto a fare centinaia di chilometri per curarsi,ci si indigna per l agevolazione sull iva per l aquisto di unn auto,ma non una parola contro chi ha ridotto la sanità italiana ad uno scempio,-spesso i malati disabili ,prima di vedersi riconosciuta la disabilità,devono aspettare mesi se non qualche anno,e spesso dopo essere stati riconosciuti disabili,o non prendono alcun sostegno se non la 104 o qualche sostegno di poche centinaia di euro,pensate a quando sono fortunati loro e iloro famifliari-vi consiglio di andare a trovare una famiglia con disabile a carico,e vi renderete veramente conto di quale croce essi e il loro caro si sono dovuti fare carico-cè qualcuno che nel corso degli ultimi 10 anni,ha totalmente ridotto questo paese in braghe di tela,ma come al solito,cè la prendiamo sempre con i piu deboli-quelli li non si toccano,possono sempre tornare comodo-bravi continuate cosi,ma ebbene sapere che quello che succede ad altri ,come in questo caso,puo capitare anche a noi-non capisco tutto questo livore contro chi è stato colpito da disgrazia,ebbene sapere che in queste vicende,in disgrazia non vi è solo il disabile,ma anche i famigliari- In futuro vi invito a riflettere prima di spare a zero su certe situazioni,soprattutto quando esse sono strettamente personali e famigliari,situazioni dove noi altri dal di fuori ignoriamo realmente come stanno le cose- un saluto a tutti-
Quà non nessuno filosofeggia e nessuno generalizza o sono stati fatti esempi reali. E tutti bene o male stiamo stati toccati da problemi personali,del genere di cui si è parlato: ossia da familiari più o meno disabili. Propio per questo motivo l'abuso dell'utilizzo della 104 pùò dare fastidio ad alcuni. Per fare un esempio veramente esplicito sriverò le esatte parole del mio collega Pakistano. " Se io potere stare a casa pagato senza lavorare , io usare la 104 anche se non servire " e quà non si parla di furbetti Italiani, un altro mio collega Italiano la 104 la usa veramente quando gli serve (in un anno l'ha usata sei volte ).Tanto di rispetto Io ho mia Madre con 2 protesi al ginocchio e le gambie piene di artrite che quasi non riesce a camminare, di invalidità non se ne parla ovviamente manco del cartello per parcheggiare nel postoauto per disabili .Quindi mi organizzo con mia Sorella e a turno prendiamo ferie e permessi per le varie terapie e visite e questo mi va anche bene e non mi sonao mai lamentato. Ma a sentire certi ragionamenti, come si fa a non dire che se ne fa un abuso??
caro SIMONE,la tua situazione è la prova lampante che oggi come oggi beneficiare di un riconoscimento medicolegale di invalidità è molto difficile-la 104 viene concessa solo dopo aver avuto un certificato di invalidità,al di sopra del 74% e con totale inabilità al lavoro-quindi pensa un po a come sono messi i beneficiari di tale riconoscimento- l abuso,al quale molti gridano,nella quasi totalità dei casi è tale solo per chi non vive certe situazioni e non riesce a medesimarsi in certe situazioni-nessuno chiede ad altri di farsi carico dei propi disagi invalidanti,ma per favore,non abbiate la presunzione di giudicare altri- al tuo collega pakistano,sarebbe bene che gli spiegassi che qui nessuno ci ha regalato nulla,104 compresa,- invece,vorrei,richiamare l attenzione dell ing TROILO,secondo il quale l attaccamento al lavoro farebbe addirittura passare in secondo piano la disabilità di un famigliare-caro ingegnere,da una persona che è andata a scuola,un simile ragionamento,ma soprattutto un simile pensiero non è accettabile,i veri valori della vita non sono i soldi o il lavoro,ma bensi altri-capisco che viviamo in un era dove si sono persi tutti i punti di riferimento,ma e ora di finirla con questa mania del lavoro che dura 18 ore al giorno,della produttività,e dei bilanci finanziari ,la vita è una sola,quando capirete che va vissuta perseguendo uno stile di vita imperniato sul rispetto di essa stesso?lavorare 18 ore al giorno,spossarsi per produrrere cose inutili,e pensare all arricchimento personale non serve a nulla,sono altri i valori che rendono un individuo degno della dicitura UOMO-lei ha scritto questo articolo con senso provocatorio,ma ebbene che sappia che esistono persone-UOMINI-che se ne fregano di lavorare 18 ore al giorno,di consumare beni di consumo inutili e dei soldi-la sua ramanzina con tono inquisitorio di chi è al di sopra delle parti non mi piace proprio per niente-vogliamo parlare di truffe?parliamo dei liberi professioni(la sua categoria compresa)che ogni hanno insieme ad altri furbi,evadono 100 miliardi di euro l anno,affossando le casse dello stato e impoverendo il paese-qui prima di gurdare la pagliuzza nell occhio,cominciamo a parlare del,l enorme trave rifilato su per i pantaloni degli italiani bisognosi-ecco il pesce puzza dalla testa ,inutile soffermarsi sulla coda- io sono un autonomo,non ho 104,e ne altri benefici,ma un invalido in casa si,e occuparsi di lui è un vero calvario,e la colpa non è di chi usa la 104 per farsi i fatti suoi,ma di chi da oltre un ventennio si è letteralmente spolpato il paese,e lei da persona acculturata qualè si dedica alla caccia alle streghe,tanti auguri ING TROILO,ma credo che in futuro si ravvederà- La ringrazio vivamente per avermi dato la possibilità di poter esternare il mio pensiero tanti saluti MIMMO
Sono un imprenditore e vivo lo stesso fenomeno dell'ing. Troilo, il fatto che dei ladri abbiano spolpato il paese e certamente non i seri imprentori che si spaccano la schiena per pagare stipendi e tasse che tengono in piedi questo paese ormai allo sbando, con tutto il rispetto con chi vive un hadicap direttamnente o indirettamente, lavorando appunto nel settore riabilitativo, condanno fortemente coloro che grazie ad una giusta agevolazione approfittano andando magari al mare e non cagando il parente con hadicap che invece se ne resta a acsa solo come prima, con unica consolazione di aver permesso al parente dio entrare a far parte della folta schiera di ladri Italiani a pieno titolo.....
Concordo perfettamente con chi sostiene che i benefici della l.104 li danno solo a chi effettivamente ne ha bisogno, ma ci sono dei casi in cui se ne fa un abuso oltre che un uso,mi spiego: Assisto assieme a mio fratello mio padre malato di alzheimer 86enne e vedovo da piu' di due anni, dopo vari tentativi dopo piu' di un anno è stato riconosciuto come titolare di l.104 art 33 comma 3, per 6/7 mesi ho usufruito di tale beneficio,quando mio fratello anch'egli già titolare di suddetta legge assiste la suocera per 2 settimane( MA CHE DI FATTO NON ASSISTE LUI MA LA MOGLIE DISOCCUPATA) al mese insieme a mio padre ha deciso che anche lui ha diritto al beneficio spettante a mio padre, lasciando me senza i 3 gg al mese e quindi in condizioni di dover lavorare per tutte le 2 settimane in cui avevo il turno di mio padre e quindi lasciando a mio figlio 23 enne il compito di assistere mio padre al quale va cambiato il pannolone,somministrare farmaci che non riesce piu'ad ingoiare ecc. Per cui, mio fratello, lavorando su turni starebbe a casa per due settimane di seguito ,lavorando solo 2 o 3 notti. Come posso intervenire per far capire a mio fratello che assistendo lo stesso genitore (perchè la suocera di fatto l'assiste sua moglie) non puo' usufruire di 6 giorni di permesso lasciando me senza niente. Sono obbligata a fare il turno o avendo rinunciato all'assistenza posso avvalermi di tale rinuncia?
Domanda: se hai il badante come fai a sostituirlo il giorno di riposo feriale senza la 104?