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I disabili si incatenano contro la Regione Abruzzo

2 minuti

Questa mattina 15 dicembre 2014 alle ore 11 quattro persone con grave disabilità, appartenenti al Movimento Vita Indipendente Abruzzo, in rappresentanza di tutti coloro i quali conducono una vita fortemente condizionata da una grave disabilità (oltre un migliaio in tutto l’Abruzzo) si sono incatenate fra di loro e alle proprie carrozzine nella sede della Regione Abruzzo di Viale Bovio, 425 a Pescara. Lo scopo dell’iniziativa è quello di protestare contro la Giunta Regionale alla luce della mancata previsione di spesa nella finanziaria 2015 di un adeguato finanziamento per la L.R. n. 57/2012 (Interventi Regionali per la Vita Indipendente ) . Insieme a loro si è unito, in segno di solidarietà, il Consigliere Regionale Leandro Bracco appartenente al Movimento 5 Stelle .

Il Movimento Vita Indipendente Abruzzo ribadisce che finanziare la L.R. n. 57/2012, oltre ad essere un diritto sancito dalla Convenzione ONU per le persone affette da disabilità, permetterebbe a coloro i quali portano avanti un’esistenza contrassegnata da gravi disabilità una vita gestita in maniera autonoma. Inoltre si incrementerebbero i posti di lavoro in base ovviamente ai progetti individuali assegnati, e cosa molto importante si avrebbe un costo complessivo dimezzato rispetto all’eventualità nella quale i servizi venissero erogati tramite di cooperative di servizio. Si ricorda che il bilancio della Regione Abruzzo si attesta intorno ai 5 miliardi di euro all’anno. Affinchè i disabili abruzzesi possono condurre una vita degna di essere vissuta, chiedono che lo stanziamento da parte dell’Assessorato alle Politiche Sociali non sia inferiori ai 2,5 milioni di euro, pari cioè allo 0,05 % del bilancio complessivo.

Ciò detto, l’occupazione non si concluderà fino a quando non avremo sotto i nostri occhi una delibera delle giunta con la quale la Regione si impegna a stanziare una cifra di denaro adeguata e non invece umiliante per le persone afflitte da grave disabilità. Se l’occupazione non dovesse essere sufficiente verranno attuate ulteriori misure di protesta quali lo sciopero della fame, della sete, e l’astensione dell’utilizzo di medicinali che potrebbero peggiorare le già precarie condizioni di salute di alcuni occupanti.

Manolo PELUSI
Camillo GELSUMIN
I Livio VOX
Nicolino DI DOMENICA

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Commenti

Cosa fanno i capoluoghi abruzzesi al riguardo ? L'assessorato alle politiche sociali Teramano che risposte da a tutti i disabili bisognosi di assistenza da parte di cooperative specializzate, avendo le liste degli utenti bloccate da tre anni . Perche' Teramo e lo dico in quanto teramano non le aggiorna annualmente ed inoltre non rimpiazza l'utente deceduto con quello ancora bisognoso ? Cosa aspetta che muoiano tutti ?
La notizia di cronaca che apprendiamo grazie a questa lettera aperta, vincola chiunque – sottolineo CHIUNQUE – sia titolare di un minimo di senso civico ad esternare prima di tutto un convinto sostegno non solo per i firmatari della lettera stessa, ma anche per tutti i disabili abruzzesi che sicuramente i “denuncianti” hanno inteso rappresentare protestando in prima persona per ciò che può senza dubbio definirsi uno scandaloso sopruso. Per questo motivo trovo insopportabilmente cinico l’intervento del sig. vincenzo (con la “v” minuscola, come lui si firma), il quale al cospetto di ciò che imporrebbe esclusivamente una generale reazione indignata bipartisan, invece strumentalizza la circostanza per farne una questione di “colore” disquisendo sulle presunte mancanze dell’amministrazione teramana di centrodestra, con l’aggravante di ignorare completamente – clamorosamente, chiaramente scientificamente, ergo (appunto) strumentalmente – che in questo caso si sta parlando di una nefandezza posta in essere dalla Giunta Regionale di centrosinistra. Molti habituè di questo blog vedono nel sottoscritto Santacruz il difensore d’ufficio dell’operato di Brucchi & Co. (qualcuno persino delira ritenendo io sia addirittura il difensore “di fiducia”), perché sarei capace di rilevare la presenza di suoi (Brucchi) o loro (& Co.) meriti anche quando non ce ne sono. E’ falso, d’altronde quando c’è stato da rimarcare le omissioni o le cose fatte male di chi attualmente governa Teramo, l’ho fatto senza problemi (suvvia, non mi si costringa a dire dove e quando l’ho fatto… salvo si voglia fare brutta figura). Ed è da falso sostenitore di Brucchi & Co. “a prescindere” che provo compassione quando leggo commenti strutturati col disperato tentativo – come ha fatto il buon sig. vincenzo – di rivendicare per forza certi concetti “mirati” (cioè realmente a prescindere), a costo di rendersi ridicoli per aver deciso di postarli anche se non c’azzeccano una minchia.
perchè la ASL non concede la riabilitazione domiciliare (ADI) è vergognoso caro dirigente del C.A.S.T. cosa fai?
Santacruz, in questo caso le do ragione. Per i disabili solo tante chiacchiere e fatti più o meno zero. Che siano amministrazioni a guida democristiana come la Regione, oppure a guida democristiana come il comune di Teramo. Nessuna differenza.
Precisiamo che di destra o sinistra non me ne frega niente , forse non è la L.R. n. 57/2012 ma facevo riferimento al D.P.r. 616/1977 ; L.328/2000 Il significato del mio dissenso e facilmente comprensibile da chi vive una vita tra le mille difficoltà quotidiane da una burocrazia assurda e da un amministrazione inconcludente non solo a livello di sostegno cooperativistico ma di vera e propria qualita' della vita e qui faccio riferimento alle bariere architettoniche, al traffico, ed alle strade impraticabili dalle troppe buche. Faccia la prova Santacruz si sfasci tre vertebre e si muova in carrozzella ,vada a chiedere sostegno all'assessorato di riferimento ,vada alla asl a sbrigare le varie pratiche , dica meno cazzate .
Sig. vincenzo, i confronti virtuali su questo blog con soggetti come lei sono quelli che mi danno più soddisfazione. Lei non è stato capace di entrare nel merito di ciò che ho scritto prima, essendo sprovvisto di argomentazioni idonee a contrastare la mia critica nei suoi confronti. Ecco che, allora, di meglio non sa fare se non idealizzarmi, dando per scontato che io non abbia mai avuto problemi di salute e che non abbia mai dovuto battagliare con i soggetti che avrebbero dovuto garantire i miei diritti di malato. Se qui si parla di disservizi la cui responsabilità va imputata al Governo regionale, è inutile che lei catapulti il discorso sulle mancanze della nostra amministrazione comunale. E, mi creda, ergendosi ad unico cittadino vessato dalle istituzioni, lei non attenua affatto il suo chiaro smarrimento della trebisonda. Anzi, se possibile contribuisce ancor di più ad evidenziare la sua grottesca presa di posizione strumentale (quella “a prescindere” che ho menzionato nel mio precedente intervento, per essere più chiari). Si convinca, è per forza lei che spara minchiate… non io (non glielo dico per il gusto di darle torto, ma per confermarle la mia ragione). Cosa le costa avere un po’ di pazienza… Attenda la pubblicazione di un articolo dove si parla della politiche sociali attuate dal Comune di Teramo (se pensa che Falconi non lo scriverà mai è un uomo di poca fede), così da dare l’impressione che le sue opinioni sono forse un attimino pertinenti. L’argomento è serio, resti in tema sig. vincenzo.