Lo scorso 6 Marzo la Direzione Generale della Asl ha adottato l’ Atto Aziendale che certifica le scelte fin qui assunte e delinea definitivamente il futuro della sanità teramana. Abbiamo atteso il testo coltivando la speranza, se pur flebile, che esso potesse smentirci: avremmo avuto la soddisfazione di poter dire che avevamo sbagliato a non fidarci e che la mobilitazione di un territorio avesse rappresentato l’occasione per avviare una stagione nuova.
Ma ,evidentemente così non è : siamo qui con l’amara consapevolezza che il disegno è ormai compiuto, con la certezza che gli atti provvisori susseguitisi a partire dal febbraio 2011 altro non sono stati che un mirato centellinare di tasselli che costituiscono oggi il quadro finale, un voluto tentativo di mitridatizzazione con l’obiettivo di assuefare, fino a sfinire la comunità atriana che si trova, oggi, a prendere atto che a nulla è valsa la sua protesta.
Ribadiamo il giudizio espresso già in occasione della presentazione della proposta : un’architettura priva di visione strategica con il solo obiettivo di svilire oltre che sfinire il presidio atriano: fa letteralmente tremare i polsi il declassamento di un’importante unità quale quella di Anestesia e Rianimazione a Struttura Semplice a Valenza Dipartimentale .
Una perifrasi che si traduce in una condanna definitiva della storica vocazione chirurgica del San Liberatore!
Si aggiunga :
- Psichiatria ridotta a UOSD Centro di Salute Mentale, ossia semplice ambulatorio alla stregua del Centro presente a S. Egidio alla Vibrata .Per inciso non si comprende come si prevedano due Strutture complesse a Teramo ed una a Giulianova.
- Urologia ridotta a Day Surgery ,quindi con attività ridottissima, senza ricoveri, per soli piccoli interventi.
Resta, invece, prevista l’Unità semplice a valenza dipartimentale presso il presidio di Giulianova .
- Centro di Riferimento Regionale di Auxologia e Nutrizione Pediatrica declassato a Struttura semplice .
- Utic, non è dato sapere, ma è facilmente intuibile, vista la conferma dell’Unità presso il presidio di Giulianova, che si attenda il pronunciamento del Tar il prossimo 28 marzo .
C’è davvero poco da aggiungere, ma, per quel che ci riguarda, ancora tanto da fare! Riteniamo, innanzitutto, fondamentale che il Consiglio Comunale torni ad esprimersi (in realtà ci basterebbe che tornasse semplicemente a riunirsi considerata la scarsa affezione da parte dell’amministrazione Astolfi verso la massima assise civica, non più convocata da due mesi!), ma preannunciamo la nostra assoluta indisponibilità ad ascoltare i “vedremo”, i “ che problema c’è “ e le dietrologie del Sindaco, che, oggi, non può accampare più alcuna scusa!
Presenteremo nei prossimi giorni formale richiesta di convocazione del Consiglio Comunale e preannunciamo che siamo come sempre pronti ad intraprendere ogni iniziativa possibile di fronte all’ennesimo schiaffo !
I capigruppi consiliari di opposizione al Comune di Atri
Gabriella Liberatore PD
Paolo Lupinetti UDC
Carmine Zippilli La Rosa bianca
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