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Grasciano: Le domande degli operai di Sogesa. Politica, ci sei?

4 minuti

Noi ex dipendenti della Sogesa S.p.A. , azienda dichiarata fallita il 26 giugno 2012, siamo costretti, per l’ennesima volta, a ribadire l’assoluta indifferenza dei Sindaci e del Cirsu S.p.A. per quel che concerne la nostra posizione lavorativa.
Sì, la Sogesa è morta, ma i dipendenti ..NO!

Purtroppo, ormai da  qualche tempo, assistiamo ad una stucchevole “fiction” nella quale appaiono i più svariati attori che recitano parti poco credibili.
Si alternano, da anni, le promesse dei politici ed i funambolismi dei tecnici che, per salvarli, uccidono la classe operaia e divorano risorse pubbliche.
Noi abbiamo lavorato per un’azienda operante nel settore rifiuti e lo stato delle cose ci sembra inaccettabile e deprimente.
Vorremmo fare queste domande al Cirsu ed ai Sindaci:

1)    Come mai l’azienda Sogesa S.p.A., diventata tutta pubblica, è stata fatta fallire?
2)    Il Cirsu non poteva farsi carico dei lavoratori?
3)    Come mai è stato bloccato tutto l’impianto? La piattaforma di tipo “A”, mediante opportuni interventi, non poteva continuare a produrre?
4)    La vecchia discarica, con un volume disponibile di 30.000 metri cubi, è stata arbitrariamente chiusa. Chi sono i responsabili? Ci auguriamo che le responsabilità siano accertate e ci aspettiamo che qualcuno pensi alle ripercussioni ed ai danni arrecati ai lavoratori da questo misfatto.
5)    Il commissario, nominato dalla regione, per le continue inadempienze Cirsu, si è insediato il 22 AGOSTO 2012. Come mai i vertici Cirsu non sono ancora riusciti a trovare l’accordo con il curatore fallimentare di Sogesa per la riconsegna del polo tecnologico? Quali sono stati i problemi che non hanno permesso una rapida soluzione della situazione in essere?
6)    Ci risulta che il Cirsu abbia predisposto un bando unico per il servizio di raccolta porta a porta, con un’attenzione particolare alla tutela dei lavoratori. I Sindaci non solo hanno disatteso il bando stesso, ma non hanno neanche osservato le prescrizioni riguardanti il mantenimento della forza lavoro ex Sogesa. Inoltre, ci chiediamo se gli incarichi dati a ditte terze, per la gestione della raccolta, rispettino le disposizioni di legge in materia.

Il polo di Grasciano, riconosciuto da sempre come polo strategico, fiore all’occhiello della politica, dovrebbe essere gestito con maggiore trasparenza e lungimiranza. La politica ed i tecnici nominati dovrebbero assumersi maggiori responsabilità verso i cittadini, la collettività ed i malcapitati dipendenti.
La mission del Cirsu dovrebbe essere quella di attrarre i rifiuti dell’intera provincia di Teramo, di tutelare l’ambiente, i lavoratori, i cittadini e non di perdere energie in rigidi formalismi, litigi e riappacificazioni con i Sindaci di turno.

In conclusione, per il bene di tutti, la politica o chi per essa, deve farsi un esame di coscienza. Non si lasciano a spasso decine di lavoratori impiegati in un settore così centrale, come quello dei rifiuti.
Pertanto, al fine di individuare soluzioni utili a risolvere le problematiche inerenti l’occupazione, chiediamo un incontro tra Sindacati- Cda Cirsu- Sindaci dei Comuni Soci, sperando di non ascoltare il solito politichese o discorsi meramente accademici.
Nel caso dovessimo riscontrare un atteggiamento ostativo, riguardo le nostre richieste, manifesteremo il nostro dissenso nelle forme più incisive ed opportune.


                                                     I LAVORATORI EX SOGESA





 

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