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Il Sindaco del PD é...

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Il Sindaco del PD è…..
Dopo le notizie apparse sui quotidiani locali e la pressante richiesta da parte di numerosi cittadini è arrivato il momento di fare un po’ di chiarezza su alcune questioni che riguardano la scelta, da parte del Partito Democratico di Teramo, del candidato Sindaco che correrà alle prossime elezioni comunali.

Premesso che sono valutazioni personali, tra l’altro già rappresentate in segreteria provinciale, credo sia giunta l’ora di chiarire le idee a quanti, confusi dagli articoli apparsi sui giornali, percepiscono un certo disorientamento del PD in merito alla questione delle candidature.
La Segreteria Provinciale del Partito Democratico di Teramo, insediatasi per la prima volta il 3 Gennaio a nemmeno un mese dall’investitura del nuovo segretario provinciale Gabriele Minosse, ha iniziato a lavorare sui temi che in ordine d’importanza richiedono attenzione, non ultimo dunque, la questione delle prossime amministrative, con un occhio particolare sulla situazione del capoluogo aprutino.

Va precisato peraltro che l’ultima Unione Comunale convocata dal segretario comunale Alberto Melarangelo, ha semplicemente preso atto della rinuncia dell’amico Giovanni Cavallari senza però riproporre il tema della scelta di un nuovo candidato, lasciando di fatto in sospeso e nelle mani del segretario comunale l’impegno di rielaborare un progetto su Teramo che possa portare l’Unione Comunale a proporre una valida alternativa.

Tuttavia c’è un grande problema che riguarda giustappunto gli organi comunali del PD, ovvero, l’attuale Unione Comunale di Teramo, dal 18 di Gennaio decadrà e dovrà, quanto prima, tornare a nuovo congresso per rinnovarsi negli organi dirigenti.
Dunque è legittimo chiedersi: Può una Segreteria Comunale decadente arrogarsi il diritto di scegliere un candidato Sindaco per una Unione Comunale che il mese prossimo sarà completamente diversa?
Può il futuro segretario comunale subire tali decisioni e arrivare a fare una campagna elettorale con un candidato magari non condiviso né da lui e nemmeno dalla nuova dirigenza?

Non sarà allora il caso che Alberto, l’attuale segretario, focalizzi l’attenzione su questo punto, dicendo chiaramente se intende proseguire il percorso intrapreso quattro anni fa o se intende dimettersi subito, agevolando celermente il rinnovo delle cariche?
Il Segretario Provinciale, ben conscio di tale situazione e nel pieno rispetto delle autonomie locali non si è permesso di scavalcare gli organi in carica facendo nomi o proponendo scelte definitive, ma sta spingendo e coinvolgendo tutti, con grande merito, ad una discussione interna su come arrivare a compiere le opportune valutazioni, senza precludere niente a nessuno.

Si possono parzialmente accettare le speculazioni che certi giornali stanno facendo sulle vicende del Partito Democratico, ma queste illazioni rischiano di gettare discredito sul PD e ingenerare confusione tra i nostri elettori.
Sicuramente non può non provocare una sana e grassa risata quando si intervistano esponenti del Centro destra come il consigliere comunale Alessia De Paulis e la Presidente del CPO Desireé del Giovine che concedono pareri sponsorizzanti la candidatura di un’esponente del Centrosinistra come Manola Di Pasquale.
Viene spontaneo chiedersi quando finanche Brucchi, Tancredi e Gatti esprimeranno la propria “autorevole” opinione sulla questione, propendendo per questo o quel candidato del PD.

A parte l’ironia, l’avvocato Manola Di Pasquale, grande risorsa del Partito Democratico sta ricevendo un danno d’immagine considerevole, perché l’intervista agli esponenti dell’attuale Centrodestra appaiono più riflessioni dileggianti che serie considerazioni.
Non v’è alcun dubbio sulla forza della candidatura di Manola, ma la questione principale è il dove, perché se vogliamo fare pubblicamente delle analisi serie, le dobbiamo fare in un contesto politico completo e non di semplice gossip da quattro soldi.
In questi anni di battaglie, la leonessa Manola ha dimostrato di avere carattere e qualità indiscutibili che sommate all’esperienza conquistata sul campo le danno quel qualcosa in più che in questo momento il Partito Democratico non ha in grande quantità e sono pochi i personaggi di spessore politico consolidato che possono fregiarsi di tali caratteristiche.

Le scorse primarie per la scelta dei Parlamentari ci hanno fornito dei dati su cui riflettere, la forza di Manola è andata ben oltre la sfera comunale, seconda migliore donna in lista, è riuscita a cristallizzare un consenso diffuso su un territorio ampio e difficile come quello provinciale.
Per cui, un Partito che si rispetti, non si deve soffermare solo alle “questioni di quartiere” accontentando questo giornalista o quell’iscritto, ma deve vagliare le questioni nel proprio complesso e non può dimenticare che alle porte ci sono elezioni importantissime come le Regionali, le quali, potranno inficiare la stessa campagna elettorale per la corsa alla fascia tricolore.

Infatti, un disfatta clamorosa alle Regionali su Teramo Città, inevitabilmente si ripercuoterebbe sulla campagna elettorale locale, rivelandosi una vera e propria catastrofe su qualsiasi candidato Sindaco, Manola compresa.
Per cui è necessario che il PD esprima, non uno, bensì due candidati altamente competitivi per poter affrontare le due battaglie che saranno campali per il futuro di Teramo.
Considerando ed equiparando la forza di Manola con gli altri canditati in lizza, si deve tenere presente che Teramo è anche uno dei pochi centri in cui c’è una donna vincente da poter schierare nella lista per le Regionali e che può competere, secondo il parere di molti, preferenza su preferenza con l’attuale centrodestra.

Anche perché non si può affermare che Manola è in grado di vincere le elezioni a Teramo ma non essere all’altezza di essere eletta in Regione, perché se si pensa questo allora bisogna ricalibrare i ragionamenti.
Non è sbagliato pensare di poter candidare l’Avvocato Di Pasquale al Comune di Teramo ma questo potrebbe stravolgere gli equilibri interni alla lista regionale, dove, non si potrà fare a meno di schierare un candidato teramano competitivo capace di affrontare Chiodi&Gatti, ma vista la cronica carenza di donne, significherebbe giocoforza, per qualche Sindaco o Assessore della provincia, fare un inesorabile passo indietro per rispettare quella “quota rosa” che la corsa all’Emiciclo impone.

Il mio pensiero espresso in Segreteria Provinciale è che il PD Teramo deve discutere con gli alleati che vogliono far parte di un progetto e di un rinnovato percorso politico anche se questo dovesse significare la scelta di una figura terza, ma soprattutto che sia preparato a gestire una campagna elettorale difficilissima come quella che ci si appresta ad affrontare.

Per cui, considerando che la fretta è una cattiva consigliera, vorrei tranquillizzare gli elettori del centrosinistra, c’è un PD che sta lavorando su un candidato che possa essere la sintesi di un percorso comune e il prossimo candidato Sindaco del centrosinistra dovrà essere in grado di costruire un progetto nuovo su cui fondare una nuova classe di amministratori seri e capaci.
Che si chiami Manola o Pippo non importa.


Stefano Alessiani
 

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Commenti

Madonna mia quanta chiacchiera per non dire niente! In perfetto politichese. Ma poi scusi "disorientamento del pd in merito alle candidature"? Perché sugli altri argomenti magari siete anche orientati? Ma peppiacir... E poi: s Manola è la seconda donna per numero di preferenze perché non candidate la prima? Infine "discutere con gli alleati" quali alleati? Voi prenderete si e no il 10%. Se candidate Manola. Se candidate Pippo non arrivare all'8.
Caro compagno Alesiani hai chiesto permesso a Ginoble prima di scrivere questo articolo? Avete esautorato Teramo dal controllo del partito alle elezioni del segretario provinciale adesso cosa vi aspettate? Porta l'acqua al tuo fattore insieme a Falone Maurizio e alla De Santis e a cuccia a scodinzolare per cortesia. Teramo è già stata venduta ma tu giustamente non sai neanche cosa vuol dire. ..
Scusa ma chi ti ha autorizzato a parlare?
Meno male che Alessiani, dall'alto delle sue millemila preferenze, uomo decisivo per le sorti del Pd comunale, ci tranquillizza sulla ricerca del candidato.
In verità la Politica non dovrebbe ridursi ad un problema di nomi. Questo vale per tutti: F.I.,P.D., MS5, liste civiche. Non si tratta di adottare un sindaco. Si tratta di avere un'idea per la nostra Città ed un metodo democratico per conseguirla. Quale è la funzione oggi di Teramo? E' giusta un politica clientelare che ricerca, casa per casa, frazione per frazione, il voto di scambio? Ecco, a me piacerebbe un candidato che per cultura e per onestà intellettuale conosca la storia della nostra Città, abbia un'idea possibile che ci traghetti oltre la palude odierna, non prometta pali della luce, asfalto, cemento, lavoro fantasma e precario, ma che parli con sincerità (con il proprio nome e con la propria figura) di serietà, di trasparenza, di ragionamento, di idee, di cultura ... Come ci insegnavano i nostri nonni: più ti abbassi e più ti si scopre il ..... Non dobbiamo rincorrere nessuno sul piano del favore/del posto/del privilegio. Dobbiamo tornare a ricordare alla Gente parole semplici: dignità, libertà, autorevolezza, sacrificio. La scena del sindaco che distribuisce le caramelle ai bambini il giorno della befana rende tristemente evidente il punto di non ritorno al quale siamo arrivati. Dobbiamo ricostruire le basi morali e civiche di una intera Comunità. Il candidato sindaco deve servire a questo.
Ecco perché il PD teramano e ' inesistente. E' ingolfato dai tanti Alessiani qualunque . Che pena..... Mi associo al commento dell'elettore di sinistra . Lo avete capito che siamo incazzati neri con voi? Ma la smettere di crogiolarvi nelle vostre beghe da Condominio e non riconoscete che nel vostro partito ci sono solo una, due al massimo, persone spendibili ? Che vi piaccia o no sono loro ch portano voti e se volete bene al partito e mandare a casa il centro/destra dovreste collaborare invece di ingessare le segreterie con la vostra supponenza
Se questo è il nuovo..... aridateci il vecchio.....
Certo,all'interno del PD teramano,non esiste a 4 mesi dalla consultazione elettorale un candidato sindaco, le guerre interne favoriscono Brucchi
I maliziosi e gli stolti ci leggono altro, ho posto sul tavolo una riflessione seria che evidenzia come non ci siano solo le elezioni comunali ma anche le Regionali e la domanda che ho posto è questa: può il PD, non avendo candidati di spessore come Manola, permettersi di lasciare sguarnita Teramo alle Regionali con Chiodi, Gatti, Tancredi, Venturoni, Morra e Di Dalmazio in campagna elettorale multipla? Siete consci del fatto che chiunque verrà candidato a Teramo senza un buon concorrente alle regionali verrà ulteriormente stritolato? Se Manola sarà il candidato sindaco del PD e se le mie condizioni me Lo permetteranno sarò il primo a scendere in campo al suo fianco con le mie 3,5 preferenze. A differenza di tanti altri che si nascondono dietro l'anonimato ci metto la faccia e soprattutto l'impegno.....e chi di dovere Lo sa
Alessiani chi? questo signore si autopropone a portavoce di una coalizione, di una discussione, di ipotesi, di altrui dimissioni e poi attacca stampa e non so chi! Non vedo traccia di pensiero democratico ma vecchie parole per incornare il prossimo. chi?
Non si riesce a capire che i partiti sono tutti uguali, capaci solo di interessi personali. Sono le persone che fanno la differenza, guardandomi in giro non ne vedo nessuna l'unica figura che stimo ed apprezzo è il Presidente Chiodi...
Caro Alesiani all'ultimo congresso provinciale del PD hai appoggiato Ginoble, Minosse, Mariani e il tuo nuovo grande Amico Gianni Di Paolo (ex forza italia) come ha ordinato il capo- corrente Verticelli da Mosciano. In questo modo hai contribuito ancora una volta a svendere il PD Teramano a quelle stesse persone che per anni hai osteggiato, anche dalle pagine di questo sito. Ora non hai più alcuna credibilità per scrivere articoli e fare il paladino della democrazia e delle regole. Dov'eri quando all'ultimo congresso i tuoi capi-corrente portavano nelle sedi del PD orde di albanesi per iscriversi al PD e votare per il tuo stesso candidato? Dov'eri quando in tanti piccolissimi comuni della montagna, si registravano ancora una volta dati sorpredenti (che alle elezioni vere il Pd si sogna) con centinaia di persone che votavano per il tuo candidato? Stavolta come mai non hai denunciato questi risultati cosi incredibili? Forse perchè ti hanno fatto comodo? E infine... mi hanno detto che eri bellissimo la sera della vittoria di Minosse, mentre stappavate lo spumante tutti insieme, a braccetto con la tua nuova amica Teresa da Roseto e i tuoi nuovi compagni di strada Zoila, Graziani, i Mariani Boys, la Ruzzo Big Band e quei bontemponi del Bim bum bam... Caro Alesiani, un consiglio: se hai ancora qualcosa da dire fallo nelle sedi opportune, perchè come vedi anche dagli altri commenti all'esterno hai perso ogni credibilità.
Chi ci capisce è bravo...politichese puro. Lascia perdere.
Quanta gente non accende il cervello prima di proferir parola. . . . . L'Alessiani di turno dovrebbe , dico dovrebbe, capire che le analisi politiche si fanno all'interno del partito. Segretario Minosse a quando le prime bacchettate sui denti?
Questa lettera si poteva scrivere in quattro righe.... Provaci Stefano!!
@Stefano Alessiani, non bisogna eleggere il sindaco di una parte del PD, ma il sindaco di Teramo. Se avete dei nomi basta presentarli e dare la possibilità ai cittadini di scegliere al più presto. Altro che congresso! Se non avete candidati competitivi per la regione, dopo i danni fatti da un centrodestra ultimo nell'indice di gradimento fra i governi regionali... mi censuro. Comunque sarà sempre più importante eleggere un sindaco (che non sia Brucchi) a Teramo, che un consigliere o un assessore in regione, dove altri consiglieri o eventuali assessori del PD potrebbero occuparsi anche della nostra città, da democratici... se ovviamente lo fossero. O forse i problemi, cioè i papabili candidati, sono quelli esposti da "Senti chi parla"?
Mi piacerebbe, per le prossime consultazioni comunali, poter votare un candidato sindaco che non abbia nessun colore politico e che sia una semplice ed onesta persona che abbia la capacità ed il coraggio di governare questa misera città!
@uno dei tanti elettori: il congresso non serve a trovare un sindaco ma è la conseguenza della decadenza naturale dell'attuale unione comunale per decorsi termini, serve un cambio ordinario, chiedevo se è il caso di anticipare o ritardare questi termini. Ben diverse le primarie che sono altra competizione, ma per farle c'è bisogno di una coalizione che esprima diversi candidati. @Paola: nessuno ha detto che debba esser del PD, certo è che il PD deve fare una proposta e insieme alla coalizione trovare una sintesi, con o senza primarie
Alessià ma li capite che Cavallare evesse vand a mane bissi che Bruk. Peccà nì parlate prime dandra a lu partite? Solo dopo la rinuncia di Cavallari il sindsaco Brucchi ha emesso un sospiro di sollievo. La Di Pasquale sa che prderà, non ha mai vinto. Se dovesse accettare la candidatura rinunciando a quella regionale domandiamoci sin da ora il perchè. Chi la propone si toglirà definitivamente dai c.....ni dopo la sonora sconfitta che subirà? Mi voglio spingere oltre: se quella tua è una mossa tattica ti chiedo scusa sin da ora.
Volete capire che questa conclusione altro non è che un ennesimo atto collaborativo tra il PD e PDL ? A scusate Forza Italia e Nuovo Centro Destra etc. ? I Collaborazionisti hanno fatto ancora una volta il loro dovere. SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
@Picchiorosso: Sono D'accordo con te, infatti ho sostenuto, con forza, la candidatura di Giovanni dal primo momento, purtroppo ha rinunciato e ora dobbiamo cercare di guardare alle alternative, per cui sono intervenuto sulla questione quando è stato necessario farlo.
Scusate ... proporrei la candidatura di Giacomino Di Pietro ex Presidente della Ruzzo Reti.. sulla Città - quotidiano- di qualche anno fa, se non ricordo male, c'era un bellissimo articolo "sull'acqua e le sementi " .... potrebbe essere ancora oggi un'accoppiata vincente ...uno al comune l'alra alla Regione ....
Caro Stefano non dimenticare mai che il buon Giovanni non ha rinunciato, è stato costretto a farlo; tu lo dovresti sapere bene. Ma ti voglio proporre un indovinello( e non solo a te) I rettili, costrittori e non , dopo aver ammazzato le loro vittime, le ingoiano partendo sempre dalla testa, tranne che per gli anfibi che vengono ingoiati vivi. Hai mai visto una biscia ingoiare un rospo? Parte sempre da una zampa. Pian piano la testa del serpente sale lungo il corpo del malcapitato, si appiattisce su di esso sino ad arrivare al punto che la testa del serpente si confonde con quella del rospo. Sembra di vedere un rospo con il corpo di serpente. Il serpente sa che a breve lo digerirà ed il rospo è consapevole che sta per morire. Chi è il serpente e chi il rospo? Ti assicuro che il rospo in questione non è consapevole della sua sorte.