Un Consiglio Comunale atipico, quello di ieri. Avrebbe dovuto essere riservato al question time ma, per evitare un’ulteriore seduta del Consiglio (con i costi connessi), la maggioranza aveva chiesto di inserire all’o.d.g. una delibera che consentirà al Comune di partecipare ad un finanziamento europeo, di nome “Paride”. La minoranza, con grande senso civico – considerato che Paride permetterà di ottenere due milioni di euro per l’illuminazione pubblica (verranno sostituiti circa 3.500 punti luce tra il centro storico di Teramo e le frazioni) – aveva accettato di inserire la delibera all’ordine del giorno.
Non è bastato questo, poiché ieri pomeriggio in Consiglio, al momento della votazione, la maggioranza non aveva il numero legale per rendere valida la seduta. Ancora una volta, come era già successo in sedute precedenti, solo la responsabilità dei consiglieri comunali della minoranza di centrosinistra ha reso possibile che il finanziamento non andasse perso, perché come al solito questa amministrazione confusionaria, superficiale e pasticciona, si è presentata in consiglio comunale all’ultima ora utile dell’ultimo giorno utile.
La stessa minoranza di centrosinistra già in fase di spostamento del consiglio comunale, con relativa question time, dal solito secondo giovedì di ogni mese all’inconsueto martedì, aveva dimostrato sensibilità nell’accettare la proposta in sede di conferenza dei capigruppo, ma si è dovuta “corciare le maniche” anche in consiglio comunale per supplire alle mancanze di chi oggi, e come ieri, sta amministrando sempre peggio questa città.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico in consiglio comunale.
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