Giovedì 5 luglio la consigliera Pd, Raffaella D’Elpidio, ha presentato la richiesta per inserire all’ordine del giorno della prossima assise, la mozione per la cittadinanza agli stranieri nati in Italia, chiedendo formalmente al Consiglio Comunale di Roseto “di aderire alla campagna nazionale “L’Italia sono anch’io”, condividendo i valori e i contenuti espressi dal suo manifesto, il cui scopo è di riportare all’attenzione dell’opinione pubblica e del dibattito politico il tema dei diritti di cittadinanza (l’introduzione del principio del jus soli) e la possibilità per chiunque nasca o viva in Italia di partecipare alle scelte della comunità di cui fa parte”.
Da qui parte la campagna a sostegno del riconoscimento della cittadinanza italiana secondo il riconoscimento dello ius soli, ( in sostituzione dello ius sanguininis ) ai figli nati in Italia da entrambi i genitori stranieri regolarmente residenti e ai ragazzi arrivati nel nostro Paese adolescenti, figli di cittadini non italiani regolarmente residenti, che abbiano qui compiuto un ciclo scolastico.
“In primo luogo, ritengo che sia una questione di civiltà – spiega la consigliera D’Elpidio - sappiamo che non è compito degli enti locali legiferare su questo tema , ma riteniamo sia cruciale che tutti i partiti e le istituzioni ad ogni livello facciano sentire la loro voce su un tema così delicato. E’ importante sensibilizzare i cittadini su una questione che riguarda migliaia di ragazzi che sono nati e cresciuti nel nostro paese, che parlano la nostra lingua e che hanno la nostra stessa cultura e di diverso da noi hanno solo il colore della pelle. Il rischio per loro è di ritrovarsi, a loro insaputa clandestini, al compimento dei 18 anni; per questo, confidiamo nel fatto che la maggioranza in consiglio comunale sia sensibile alla questione, come sensibile è stata la maggioranza in consiglio provinciale e come sensibile è quella parte degli italiani che pensa che il futuro abbia bisogno di noi, di un noi più largo e forte. La riscoperta di un significato più profondo dell'appartenenza e della cittadinanza passa anche per Roseto. Chiedo ad ogni rosetano di sentirsi coinvolto e partecipe anche schierandosi e dichiarando, in questi giorni, il proprio pensiero”.
“Il tema dell’immigrazione è stato inserito già da tempo nelle agende politiche internazionali come una delle prossime sfide globali - aggiunge il Segretario del Pd di Roseto, Massimo Felicioni - ed è per questo che riteniamo doveroso ed urgente che, anche a livello locale, ci sia un ripensamento delle strategie politiche in materia di integrazione, perché questa è possibile solo se si parte “dal basso” , rivitalizzando il dibattito pubblico su questo tema (si pensi ad esempio, ai disagi degli immigrati di fronte alle burocrazie amministrative, che potrebbero essere notevolmente ridotti), e poi, ci sarebbero dei benefici concreti: si potrebbe avviare un reale circolo virtuoso tra associazioni ed enti che operano nella rete della solidarietà delle comunità locali con interventi di integrazione effettivi e duraturi.”
In altre parole, il Partito Democratico di Roseto chiede di abbattere la cortina dell’indifferenza e della restrizione amministrativa e burocratica sul tema della cittadinanza, che tocca da vicino le numerose famiglie straniere residenti in Italia e in Abruzzo. L’obiettivo è eliminare disuguaglianze e ingiustizie che, impedendo una piena integrazione, disattendono il dettato costituzionale che stabilisce “il fondamentale principio di uguaglianza e impegna lo Stato a rimuovere gli ostacoli che ne impediscono il raggiungimento”.
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