Salta al contenuto principale

La Cultura Provinciale

di I due Punti
3 minuti

Ben venga l'articolo 23 della manovra varata dal governo Monti che parla chiaro: vengono abolite le giunte provinciali, ridotti i consiglieri  e ridotte in maniera drastica le spese.
In provincia di Teramo, quello che accadeva con il centro sinistra avviene oggi con il centro destra. Ancora una volta nell’elenco delle assegnazioni dei contributi sono state escluse  iniziative “giuliesi” che hanno riscontrato successo di critica e di pubblico come ad esempio “Strade in canto”, la rassegna folk organizzata dalla corale Braga e la “Street Parade” organizzata dall’associazione Piazza Dante e dall’associazione Piano B. Tutti sanno che queste due manifestazioni hanno compiuto un’ impresa difficile mirata a rivalutare il centro storico.
I due eventi hanno portato a Giulianova alta  migliaia di persone ma nessuno si è indignato per l’esclusione dall’elenco dei contributi al contrario, qualcuno si è vantato sulla stampa dei risultati ottenuti da parte dell’ente. La verità è che  la provincia preferisce dirottare i suoi soldi  a manifestazioni di ben altro livello . Vi faccio un  esempio: 500 euro al  1° Festival della fiamma in padella flambè di Alba adriatica,    
1500 euro per il periodico di Bisenti “Vallata Oggi”,
900 euro per C-Piace tacchinando a Canzano,                        
900 euro per il festival “Uva e Vino” di Bisenti,                        
900 euro per la mostra scambio di radio d’epoca a Nereto,            
1.000 euro campeggio estivo a Fontanelle di  Atri,                    
900 euro a Teramo per l’iniziativa “Lu magnà d nà vod”,                
500 euro per “Lù callarò di fine stagione” a Torano                    
500 euro per la sagra del timballo ad Aquilano fraz. di Tossicia
Ci sarebbero altre decine di iniziative discutibili ma mi fermo qui.
La cosa strana è che il 50% delle manifestazioni sono state bocciate e il restante ha preso qualche spicciolo tranne  Martinsicuro, dove un evento giovane come il “Martinbook  festival” ha ricevuto un contributo di 15.000 euro, una cifra record e discutibile che poteva essere distribuita equamente.
La provincia non è la prima volta che dimostra di essere un carrozzone inutile e se la dichiarazione fatta un mese fa dal dirigente della regione Abruzzo, Emidio Primavera, dovesse essere confermata allora evviva l’abolizione!
Il dirigente del servizio per la sicurezza idraulica ha dichiarato che la provincia non ha attivato i finanziamenti che erano stati concessi nel 2008 dalla regione per la criticità idraulica del fiume Salinello e quindi persi per sempre.
Se hanno i soldi, non si accorgono di averli e quando si accorgono di averli li spendono male.

Marco Di Martino
                               

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Alcune osservazioni sulle modalità di gestione delle risorse finanziarie destinate alla cultura da parte della Provincia di Teramo: 1) non ha molto senso a mio parere erogare in generale contributi di dimensioni molto modeste (tranne alcuni casi già sottolineati). 500 euro si possono racimolare tra i propri soci (se si è una vera associazione) con piccoli eventi ad hoc di raccolta fondi. Credo sia lampante la logica spartitoria del mucchietto di risorse a disposizione tra vassalli, valvassini e valvassori. Il sostegno pubblico dovrebbe essere molto più sostanzioso, seppur non prevalente. 2)Sarebbe pertanto necessario fare delle scelte, attenuando l'arbitrarietà e la discrezionalità. Per far questo è necessario dotarsi di criteri di valutazione dettagliati, trasparenti e piuttosto severi che nel regolamento della provincia di Teramo sono invece carenti e piuttosto generici (per avere mano libera?); si veda a proposito l'art.5 (http://www.provincia.teramo.it/ente-provincia/statuto-e-regolamenti/Reg…). 3) A proposito di criteri oggettivi: qual è l'esperienza specifica del proponente rispetto al contesto di intervento? E' in grado di cofinanziare in modo significativo (almeno il 50%)? Qual è il livello delle risorse umane coinvolte? Quanti e quali sono i beneficiari? Vi è un impatto significativo sul territorio in termini di produzione di reddito, valorizzazione delle risorse locali,...anche dopo la fine dell'iniziativa? Quanto è innovativa la proposta rispetto allo stato dell'arte esistente? Sono presenti strategie di rete e partecipazione di più soggetti partners? Il progetto genera entrate?...e potremmo continuare. Otterremmo così che: a) le associazioni desiderose di partecipare al bando pubblico dovrebbero maggiormente concentrarsi sulla qualità della loro proposta piuttosto che su azioni di lobby; b) le scelte della provincia sarebbero difficilmente contestabili; ci sarebbero meno iniziative finanziate (a parità di budget) ma di maggior spessore, valore, visibilità. 4) Un ragionamento del genere è già applicato a livello europeo e dagli enti locali desiderosi di ottimizzare le scarse risorse a disposizione, garantendo comunque sostegno alle politiche culturali. La cultura è talmente importante, anche in termini di contributo alla crescita e all'occupazione di un territorio, da meritare un approccio più "competente" da parte della politica e dagli apparati della pubblica amministrazione.
possano venire sepolte e chiuse definitivamente le province se questo è la qualità del loro operato.E meno male che con le sagre tanti danni non li possono fare, perchè non hanno fondi.Immaginatevi cosa fanno in altri campi ben piu' sostanziosi in quanto a budget. Che schifo.
Strano che abbiano finanziato il Martinbook festival? Per niente! A Martinsicuro si vota in primavera, ragazzi... è solo questa la loro logica.