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Il Senso...è Donna

5 minuti

T.S. Eliot scriveva: "Tempo presente e tempo passato sono forse entrambi presenti nel tempo futuro".
Ed io, nata femmina tra le cosce di una femmina, mi ritrovo lì in mezzo al tempo di noi che un giorno verrà. Di chi dobbiamo parlare? Di donne? Di uomini con le donne? Delle donne con donne?
Donne...basta, per favore. Piantiamola. Cara Collega di genere...io non ho niente da dirti. Sono un'innocente sacrilega dell'8 marzo, fino alla fine del mio essere sola una femmina datata. Come te. Come te ho in mano una mimosa. Non voglio farle del male ma un po' devo.

La prima pallina. È Arturo. Arturo se ne è andato, è tanto semplice morire...eh sì, proprio, così, una sera, di colpo, davanti a sua moglie e figlio di 6 anni, durante la cena. Da 9 anni Lea si continua ad uccidere ma di lavoro. Arturo giocava, le ha lasciato i suoi debiti.

Lui non c'è, loro sì. Ognuno al posto suo ma non a quello di un lavoro vero, solo e sempre più nero. La seconda pallina, quello scemo di Aldo. La mamma ancora dice che la colpa è di Anna, che non lo sa prendere, che è un sensibile insicuro dice, ma l'ha fatto bello, na freca bello. E lui, bellamente e sicuramente, tradisce due volte a settimana. Lei lo sposerà, quando non si sa. Una volta, in una settimana qualsiasi, qualsiasi come Anna. Questa, invece, che sembra così appassitamente fuori posto, è Gustavo.

Proprio come lui. Gustavo è depresso, quando non è depresso è solo triste, quando non è solo triste è Gustavo. Non se ne esce. Palmira cucina per due, ride per due, mangia per due e vive a metà. Questa che è caduta da sola è Nello. Voleva diventare prete, poi Dio non è sceso a patti ed ha ripiegato sul fai da te. Nello, mica Dio. Dice parole strane, cerca lo spirito, che pare sia subito a destra del ventricolo sinistro di Lia.

Lei è mancina. Non si orienta e lo lascia tentare. La carne non si lamenta e lo spirito, si sa, si nasconde sempre dietro una costola...da Eva in poi va così, che siamo tutte accostate. Uomini scelti da donne...se a caso, e chi lo sa. Uomini e donne. Normali, troppo normali per parlarne. Una pallina quasi quasi la regalo a Leila, che la tirasse dritta nella scollatura di Titta... dice sempre che lì è l'altrove di ogni sua cosa! Leila che poi è pure un po' piatta...però anche a mio avviso le mie non sembrano mai solo 2 tette.

Avviso. Io avviso sempre. Insomma, ancora storie di donne come tante, storie di giorni come tutti i giorni. Eppure, adesso che non ho più il rametto, vorrei una pianta. Ora, non prima, perché alle 16.00 dell'8 marzo 2014, io sacrilega di questo pallido giorno giallo, so a chi darei questa pianta. A qualcuno, una donna come me, che forse, riuscendoci in pieno, mi ha voluto dire una cosa più o meno così: dimenticatemi,fatelo, dovete,non guardatemi più. Ma non scordate chi voleva uccidermi, ho addosso l'odore della sua pelle, non lo dimenticherò mai. Odora su di me ogni minuto. Lo riconoscerei ovunque, io ero solo una come tante, come voi, non lo conoscevo, non gli ho mai detto niente e lui quella sera ha provato ad uccidermi, a farmi a pezzi. Ero sola. Nel sangue. 17 minuti di folle aggressione. Non sono più una come tante. L'odore. Ovunque, l'odore. E se voi dimenticherete che è successo davvero, qui e non lontano da qui, io un po' sarò morta.

Ridatemi la vita, scordando la donna che sono ma non ignorando che quell'uomo è esistito, esiste e l'ha fatto, ad una donna esattamente come voi. Cioè come me. Ho sentito quell'odore. Ma pure questa, che una storia normale non è, rischia di essere dimenticata come le altre. È proprio così dunque. "Tempo presente e tempo passato sono forse entrambi presenti nel tempo futuro". Io, allora, nata femmina tra le cosce di una femmina, da domani renderò te viva. Nessuna donna può vivere se rinasce morta.

Tu fermati ancora un po' qui, resta, resta sacrilega con me ed io con te e tutte e due di questo nostro essere semplicemente donne sole. Domani, però, piantiamola. Insieme. La mimosa. Insieme alle altre che sapranno. Che diranno.

Che faranno. Che sentiranno l'odore. Insieme agli altri che vorranno che ogni donna viva e rinasca, ogni giorno. E non lo dimenticheranno mai.

La Scapigliata

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Commenti

Mi piace il nome che ha scelto perché esprime cambiamento contro i conformismi e le ipocrisie della societa' di oggi ,esprime inoltre uno stile di vita alternativo. Mi viene anche pensare al dipinto di Leonardo che raffigura il viso gentile di una donna dallo sguardo dolcissimo. Mi piace,inoltre, anche quello che magistralmente ha scritto, spero di rileggerla presto. Grazie e buona domenica.