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Teramo: Attentato ai Tigli di Viale Cavour

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Siamo pronti con un esposto alla Procura della Repubblica. Vogliamo sapere chi ha autorizzato la potatura in fioritura dei Tigli di viale Cavour. Se esiste l'autorizzazione per il taglio. Il motivo della potatura anche se il termine potatura, dopo un simile artefatto, è lontano dalla denominazione del lavoro fatto a regola d'arte. Noi abbiamo le nostre risposte. Le analisi immediate  e certificate di due noti agronomi teramani e alcune convinzioni. A chi davano fastidio i Tigli tagliati? Chi copriva? Cosa copriva? Esiste un nesso tra la politica amministrativa comunale, consiglieri o assessori e questo improvviso lavoro? Chi ha richiesto il taglio di queste meravigliose e storiche piante? Perchè la Guardia Forestale non è intervenuta? Chi pagherà il danno naturalistico e paesaggistico? Diego è un agronomo " In frutticoltura si utilizza la potatura per svariati motivi; regolare la produzione dei frutti, avere un albero con la forma desiderata e con la vita produttiva la più lunga possibile, un albero in città non ci deve dare frutti, ma ombra, attutire il rumore e trattenere sulle sue foglie le polveri sottili che altrimenti noi respireremmo, oltre naturalmente alla bellezza. Quindi perchè potare un albero in città? Ci possono essere svariati motivi: con i rami potrebbe oscurare l'illuminazione pubblica o i cartelli stradali oppure bisogna contenerne lo sviluppo esuberante, altri motivi non ne ricordo. Ma anche quando la potatura fosse indispensabile esistono modi e maniere corrette per eseguirla e questi non coincidono con le foto sopra esposte. Faccio l'Agronomo da 20 anni e negli ultimi 10 ho ricoperto ruoli istituzionali nel nostro Ordine e se potessi avere 1 centesimo per tutte le volte che abbiamo cercato di sensibilizzare le Amministrazioni locali su questo argomento sarei milionario, purtroppo i nostri appelli sono caduti e cadono nel più completo silenzio. 7-8 anni fa la Provincia di Teramo, su nostra sollecitazione, organizzò un incontro presso la Casa del Mutilato, invitando le Amministrazioni locali a mandare il proprio tecnico responsabile del verde urbano, non si presentò nessuno! Città più (occorre dirlo) evolute della nostra hanno un Regolamento del Verde ed addirittura un piano regolatore appositamente predisposto al verde urbano e simili scempi porterebbero ad una richiesta di risarcimento danni, perchè occorre ricordarlo una panchina, un marciapiede o una fontana si sostituiscono o si riparano in breve tempo, un albero di 30 anni lo avremo solo dopo altri 30 anni. E pensare che li pagheremo pure gli scotennatori". I lavori sono stati bloccati dalla sensibilità di alcuni residenti e dall'intervento del Partito Democratico di Teramo.

Vi assicuro scopriremo tutto...

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Commenti

Ciao Giancà, non capisco le ragioni di una potatura in questo momento quando la Natura si rinnova. Bene hai fatto a denunciare questo scempio, benissimo hanno fatto le altre persone sensibili al problema. Viale Cavour con i tigli è tra i più bei viali che abbiamo, aspettavo che le foglie spuntassero per ridare colore ancora una volta a questa strada, aspetto la fioritura per gustarmi l'ottimo odore del Tiglio che si diffonde meravigliosamente. Ricordo i tanti nidi di cardellini e verzellini, i loro pullus richiamare i genitori, le cicale d'agosto eppoi i colori dell'autunno che fanno del primo tiglio di Viale Cavour, quello vicino alla fontana, da fotografia. Ci siamo fumati tutto........pure le foglie. Ma perchè? ciao bruno
Caro Falconi questa mattina passavo in bici. Ho riconosciuto la D.Ssa. Marcozzi. Una Vera combattente. Complimenti per aver dimostrato di tenere alla cosa pubblica. I Due Punti vicino alla gente.
Sarebbe anche interessante capire perchè si potano i tigli e non i pioppi, flagello di tutti gli allergici della città. Quanto poi all'abitudine di ridurre le piante a pali di legno, sarò ben lieto di sottoscrivere l'esposto insieme a voi, ed anche di prepararlo, se posso esservi utile.
certa gente andrebbe messa veramente in galera...è ora che i responsabili dello scempio in cui versa Teramo comincino a pagare, siano essi imprenditori, consiglieri, dirigenti o semplici cittadini ammanicati che si fanno solo i fatti loro..questa città fa pena, dalle strade, all' illuminazione pubblica, alla cura del verde, traffico, intrattenimento, cultura, decoro e rispetto delle regole..effettivamente basta andare fuori porta per vedere che qualunque controllo e' assente...puo' una città essere amministrata "normalmente" solo al centro e appena fuori le mura vi è l'anarchia?Siamo al medioevo...
ma ora che ci penso puo' non essere colpa dell'impresa, perchè normalmente a Teramo accade che l'amministratore va dall'impresa chiedendo un lavoro d'urgenza a titolo di cortesia professionale, in cambio di precedenti appalti concessi...l'impresa non se la sente di dire no, anche se non verrà pagata ed esegue il lavoro nel modo piu' approssimativo possibile....fa parte della cultura amministrativa di questa città lavorare cosi' come se tutto fosse di proprietà di chi è in carica al momento, i casi delle ultime settimane insegnano comunque che prima o poi i nodi vengono al pettine...anche se i capelli sono pochi pochi pochi.....
In frutticoltura si utilizza la potatura per svariati motivi; regolare la produzione dei frutti, avere un albero con la forma desiderata e con la vita produttiva la più lunga possibile, un albero in città non ci deve dare frutti, ma ombra, attutire il rumore e trattenere sulle sue foglie le polveri sottili che altrimenti noi respireremmo, oltre naturalmente alla bellezza. Quindi perchè potare un albero in città? Ci possono essere svariati motivi: con i rami potrebbe oscurare l'illuminazione pubblica o i cartelli stradali oppure bisogna contenerne lo sviluppo esuberante, altri motivi non ne ricordo. Ma anche quando la potatura fosse indispensabile esistono modi e maniere corrette per eseguirla e questi non coincidono con le foto sopra esposte. Faccio l'Agronomo da 20 anni e negli ultimi 10 ho ricoperto ruoli istituzionali nel nostro Ordine e se potessi avere 1 centesimo per tutte le volte che abbiamo cercato di sensibilizzare le Amministrazioni locali su questo argomento sarei milionario, purtroppo i nostri appelli sono caduti e cadono nel più completo silenzio. 7-8 anni fa la Provincia di Teramo, su nostra sollecitazione, organizzò un incontro presso la Casa del Mutilato, invitando le Amministrazioni locali a mandare il proprio tecnico responsabile del verde urbano, non si presentò nessuno! Città più (occorre dirlo) evolute della nostra hanno un Regolamento del Verde ed addirittura un piano regolatore appositamente predisposto al verde urbano e simili scempi porterebbero ad una richiesta di risarcimento danni, perchè occorre ricordarlo una panchina, un marciapiede o una fontana si sostituiscono o si riparano in breve tempo, un albero di 30 anni lo avremo solo dopo altri 30 anni. E pensare che li pagheremo pure gli scotennatori.
I primi a mettere la notizia. I primi per sensibilità e visione. Ho letto e vi seguo da un paio di mesi. In assoluto la più bella sorpresa editoriale del 2011. Vorrei ringraziare la D.ssa Marcozzi per ciò che ha dimostrato di essere e valere. Classe. Ps: Falcò, non mollare.
Ho trascorso la mia gioventù in Viale Bovio, fino agli anni '70. Non c'erano tutte le case e i palazzi che ci sono attualmente. I tigli per noi abitanti di quella zona erano l'elemento distintivo di quel Viale: seguivamo con attenzione tutte le fasi della vita di quelle piante, dalla fioritura in primavera fino al defogliamento in autunno. Godevano della loro bellezza, del loro profumo e della loro ombra durante le caldi estati quando si andava solo a piedi o in bicicletta. Gli innamorati che percorrevano quel viale per andare ad amoreggiare al famoso "boschetto", vicino alla ex Casa Cantoniera che congiunge Viale Cavour con Viale Bovio, erano estasiati di quel profumo. La vita semplice, laboriosa ed onesta delle persone che abitavano il Viale era impreziosita e rallegrata dalla bellezza e dalla utilità di quei meravigliosi alberi. La notizia del "martirio" di quelle piante mi addolora e mi rattrista fortemente. La mia speranza è riposta nelle persone intelligenti ed oneste!
Caro Sindaco verrò in Comune a chiederne ragione. Ringrazio mio nipote per aver scritto questo commento. Ho 89 anni e mi vergogno di quello che ho visto. Vogliamo sapere chi ha dato l'odine e per quale motivo?
ogni giorno la sua pena, l'ottusità si accompagna sempre con l'ignoranza e l'arroganza ;ci era stato promesso che dopo l'approvazione del P.R.G. si sarebbe provveduto alla redazione del piano delle antenne ed al piano del verde , ma ancora una volta il centro destra del modello Teramo, ha dimostrato il suo modo di concepire la gestione della cosa Pubblica nella loro convinzione di essere stati eletti per comandare e non per GOVERNARE : questi i risultati !! Deturpare un patrimonio di tutti non è lecito, bisogna ribellarsi e respingere questo modo di agire di amministratori che confondono il ruolo a loro assegnato.
Ho vissuto per 40 anni in viale Cavour e diverse volte ho dovuto sollecitare l'Amm.ne perché provvedesse alla potatura quando la stessa veniva trascurata. Ora dalle Vs immagini riscontro non una potatura ma una capitozzatura. Inoltre pare sia avvenuta troppo tardi. Non ho parole o meglio ... le avrei ma sarebbero non del tutto eleganti!
Viale Bovio: i tigli. Non capisco a viale Giovanni Bovio non vi sono tigli ma platani, peraltro malati.
questa non è potatura ma cuccatura. Tale operazione si fa in autunno inoltrato quando la pianta va in "letargo".
Chiedo scusa per un'imprecisione contenuto nel mio precedente commento (intendevo Viale Cavour e non Viale Bovio), che invio di nuovo: Ho trascorso la mia gioventù in Viale Cavour, fino agli anni '70. Non c'erano tutte le case e i palazzi che ci sono attualmente. I tigli per noi abitanti di quella zona erano l'elemento distintivo di quel Viale: seguivamo con attenzione tutte le fasi della vita di quelle piante, dalla fioritura in primavera fino al defogliamento in autunno. Godevano della loro bellezza, del loro profumo e della loro ombra durante le caldi estati quando si andava solo a piedi e o in bicicletta. Gli innamorati che percorrevano quel viale per andare ad amoreggiare al famoso "boschetto", vicino alla ex Casa Cantoniera che congiunge Viale Cavour con Viale Bovio, erano estasiati di quel profumo. La vita semplice, laboriosa ed onesta delle persone che abitavano il Viale era impreziosita e rallegrata dalla bellezza e dalla utilità di quei meravigliosi alberi. La notizia del "martirio" di quelle piante mi addolora e mi rattrista fortemente. La mia speranza è riposta nelle persone intelligenti ed oneste!
ma ancora non si è scoperto da chi è partito l'ordine?qual'era l'impresa?aveva i permessi o era come al solito tutto a voce?e i vigili?
Forse sbaglio, ma le 4 MGNOLIE in P.zza Orsini mi sembrano molto molto sofferenti. Qualcun'altro l'ha notato?
Mirko de Berardinis (PD),il movimento 5 stelle, Teramo Nostra ed altri, hanno dissertato ultimamente sulla pagina www.facebook.com/teramo5stelle su quale dei suddetti movimenti o partiti od associazione potesse fregiarsi del titolo di "PRIMO SEGNALATORE DI MAGNOLIA MORENTE". Mi permetto segnalare loro il MIO POST DEL 9 maggio 2011 su i due punti. Se fosse confermato, come annunciato su FB dal M5S, che quella magnolia è stata dichiarata morta, permettetemi di esprimere il mio profondissimo dolore per essermi limitato, allora, a scrivere un semplice post e a confidare sul fatto che se nessuno aveva risposto o dato seguito a quella segnalazione, evidentemente mi sbagliavo. Ai vari pseudo difensori della città un invito sincero: SIGNORI, METTETEVI GLI OCCHIALI!!! Credo sia doveroso, a malincuore, rivolgere l'invito anche a I due punti. Con profondo rammarico.