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Benvenuti nell'inferno dell'ASL di Teramo

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Leggete questo articolo. Guardate queste fotografie. Capirete molto della nostra politica, delle nostre amministrazioni, dei nostri voti, del nostro giornalismo, della nostra vigliaccheria. Questa è una lettera aperta al manager dell'ASL di Teramo, Giustino Varrassi. Questa è un'emergenza sanitaria. Questo è uno scandalo tutto teramano. Questo è uno scandalo nazionale. Noi non ci fermeremo qui. Questo è il secondo articolo di una notizia che è di una gravità assoluta. L'unica risposta, il silenzio. Tutti zitti, tranne TV Teramo e il sito Piazzagrande, che pubblicamente ringraziamo. Caro Manager Giustino Varrassi, mi dia la mano, stia attento, perchè il campo dove nasce orzo e grano è stato appena arato. Come dice? Si sono pezzi di amianto caduti dal tetto. Si sono mischiati alle colture. Guardi è pieno quel cespuglio. Quell'altro e quell'altro ancora. Guardi quel tetto è scoperchiato. Il tempo sta bonificando l'amianto nei nostri polmoni. Guardi li ci passano le macchine. Le coppiette vengono a fare l'amore e schiacciano tutto con le ruote. L'amianto diventa sottile da quasi trent'anni. Basta quella brezza estiva, quel forte vento primaverile, tutto l'inverno e l'autunno e il gioco è fatto. Molti bambini giocavano mimando il fucile con quei pezzi lunghi e molte bambine del quartiere, usavano quei pezzi più piccoli come un gessetto. Le vede quelle case vicino a questo campo e ai ruderi dell'ASl di Teramo? Ecco in ognuno di quelle case in questi anni c'è stato un malato di cancro. Che coincidenza, vero? Un nostro amico aveva 52 anni. Ora non vive più, morto da qualche mese. Un'altra coincidenza. Si per terra, dentro agli scheletri,  ci sono i materassi che l'ASL, ha buttato come se fosse una discarica. Ora ci vivono gli ultimi tra i drogati, i clochard, gli extracomunitari e alcuni cani. Guardi quelle ciotole. Guardi le siringhe. Guardi che tristezza. Guardi quei tetti... stanno perdendo altro amianto. Vuole leggere questa lettera all'Arta? Questa alla Prefettura? Tutti parlano della sua, nostra, ASL. Questa è una lettera aperta al manager dell'ASL Varrassi, alla Procura di Teramo, ai giornalisti, ai politici, all'opinione pubblica...a Teramo esiste una bomba ecologica, non sta esplodendo, sono anni che esplode ogni giorno. Silente uccide.  Siamo tutti complici con la nostra omertà da colletto bianco.

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La situazione di Casalena rapprenta al meglio il fallimento della politica che in tutti questi anni ( e sono tanti) non ha saputo trovare una soluzione per quei fabbricati. l'anno scorso in consiglio comunale presentai un ordine del giorno sull'emergenza abitativa che tra l'altro voleva impegnare la Regione a trasferire quei fabbricati di Casalena all'Ater o al Comune per la trasformazione in alloggi di Edilzia residenziale Pubblica ma tale proposta venne rigettata. Teramo è da anni la città dell'incompiute, vedi il lotto Zero, vedi la casa dello studente, per non parlare poi degli ultimi lavori appaltati da circa tre anni risultati della politica del fare e dell'efficienza del centro destra: svincolo del lotto zero in zona Gammarana, l'ipogeo, scuola di Villa Vomano e scuola di Via de Albentis.
La situazione è gravissima e assolutamente sottovalutata ma invito ad alcune riflessioni: - Non si può pensare che il comune lasci realizzare centinaia di alloggi ATER sulla collina che rappresenterà il prossimo sbocco edilizio della città e che, quindi fa gola ai SIGNOROTTI DEL MATTONE; - Per le incompiute, purtroppo le amministrazioni che si sono succedute hanno fatto a gara nel cercare di sostituire la diligente cura del bene comune col pressappochismo e quindi VAI CON I DILETTANTI ALLO SBARAGLIO: - Da ultimo una serie di interessi aggrovigliati tra di loro ha portato ad un muro contro muro tra politici ed associazioni che, complici le lungaggini burocratiche del nostro apparato giudiziario fermo al periodo ante fascismo, hja prodotto una sorta di immobilismo che paghiamo tutti quanti. Basti pensare che in 5 anni a Torino hanno realizzato una nuova metropolitana e noi, in 25 anni non riusciamo a completare una tratta di tangenziale di una decina di chilometri. Certo la situazione può sempre migliorare ma sarebbe ora che qs. città partorisse una classe dirigente in grado di andare al di la del proprio naso e/o del proprio piccolo interesse di botega.
Possono parlare tutti di questo e di quello ma alla fine nessuno fà niente. L'idea di fare dell casae popolari mi piace, ma fino a quando ci sarà questa giunta, sponsorizzata da Falone Cantagalli ecc. penso che sarà impossibile. Inoltre vedo che un certo prosperi immobiliare stà facendo man bassa... *Vuoi scommettere che gli unici imprenditori che risponderanno all'appello di Brucchi per gli impianti sportivi saranno quelli del settore edile. Si poi diranno che sono sensibili ecc. ecc. e tutti i voccaperti di Teramo ci cascheranno. A Teramo, con una giunta che cerca solo ed esclusivamnete il privato per fare opere o altroo, la città sarà sempre più spartita tra i soliti noti. Quindi chiedere alla politica di intervenire su beni pubblici per darli al pubblico è come chiedere a un prete di sponsorizzare un circolo comunista, se ne fregano. I politici di Teramo, da come ormai si ben capisce, aspettano un privato che gli fà una proposta così i politici di turno l'accettano e si garantiscono la prossima campagna elettorale pagata. Ci vuole una nuova classe politica a dirigire che non si faccia prendere dalla smania di fare opere magari inutili ma che si impegni per il cittadino e non per far crescere solo il proprio conto corrente. Io penso che questa giunta sia immischiata in tanti mali affari. Solo su questo blog se ne possono individuar diversi e non riesco a capire come la polizia di Teramo che sicuramente stà leggendo queste righe non si muova. Foese sono troppo impegnati a correre dietro agli ultrà o a staccare i manifesti per il corso o forse sono comandati da personaggi che fanno il gioco di questi politici? Spero che qualcuno mi risponda. Polizziotto ci sei? Procuratoe ci fai? Sveglia!
Una città perfetta? No ristrutturata.. Sarebbe bello poter creare un movimento di pensiero e di persone forti che in una decina d'anni riesca a riportare l'ordine nel caos teramano... Senza il mio e il tuo orticello e senza la strada che serve la villa del signore.. Finire tutte le opere incompiute, e demolire ciò che non serve, gli obrobri e gli scempi, ridare un senso alle strade creando gli spazi adatti alla circolazione di auto, pedoni e acque di scolo.. Creare spazi verdi e civilmente vivibili, non parchi jungla casa di tossici e spacciatori, costringere chi ha costruito senza regole a rispettare le regole dello spazio urbano e del vivere civile.. Non solo cemento e asfalto, ma opere urbane gradevoli alla vista e all'uso.. Poi, pian piano, coinvolgere tutta la provincia e tutta la regione!! E' un sogno... Forse chiedo troppo a chi è abituato alla legge della caciotta e del prosciutto!!!! Ma abbiamo due "occasioni" la ricostruzione post terremoto (già andata male) e quella post alluvione.. SVEGLIAMOCI NON RESTIAMO QUI A LAMENTARCI!!!
sì...classi politiche..lotto Zero...casa dello studente.... ma qui si sta parlando della nostra salute! Siamo maledettamente stanchi dei soliti discorsi! Venite voi a respirare qui! Se ci vivesse un assessore??? Datevi da fare e chiacchierate meno.
io ho vissuto lì per 30 anni. io ero uno di quei bambini chiamati in causa nell'articolo. in bici tra le rovine, dentro gli edifici, a fare zig-zag tra le siringhe (e ce ne stavano centinaia in ogni edificio)...d'estate andavamo sul tetto degli attuali uffici ASL a prendere il sole... sull'amianto... è tutto come allora. ed anche allora era già vecchio. io ho 31 anni, e ricordo da sempre quegli edifici così. Nel mio condominio c'erano 6 padri di famiglia, negli anni sono morti in 5, quattro di loro con tumore. Tra cui il mio.