Salta al contenuto principale

Il sociale a Teramo

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Il sogno? Una città, la mia città, la nostra città, Teramo, conosciuta come la Città aperta al Sociale. Un comune dove non ci siano le liste d'attesa, dove poter aiutare le famiglie povere, senza essere costretti a scegliere quale povertà sia più disagevole, dove poter rispondere alle domande di decine di genitori di ragazzi disabili, su chi garantirà l'assistenza al loro figlio, un giorno che sarà orfano. Pensieri di una mattina e di un caffè. Pensieri pieni di pregiudizi sul bontempone e sorridente Assessore alle Politiche Sociali, Giorgio D'Ignazio, che ha dimostrato di avere un gran cuore. Che ha dimostrato che il pregiudizio è frutto dell'ignoranza. Un filmato rubato. Il quotidiano di un uomo che cura le persone con la politica dell'ascolto, con un'ascendenza orizzontale e non verticale, con la dimensione umana e non utilitaristica.  Un progetto? Siamo orfani della pubblica politica culturale, si potrebbe trasformare il Sociale nella nostra Cultura. Sarebbe una rivoluzione. Investire nella solidarietà. SocialMente. Un nome che sa di buoni pensieri. La bellezza è nella differenza...

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Lei è una persona obbiettiva. Complimenti.
Noi adoriamo la semplicità e il buonumore di Giorgio. In questo periodo è una garanzia.
Falconi sei malato. Quessi ti querelano e tu gli parli bene? ma chi sei? Un santo o un fesso?
Sono veramente orgoglioso dell'Assessore.. se non fosse milanista sarebbe perfetto..
un santo fesso?
Giorgio D'Ignazio è il migliore assessore dell'attuale Giunta. Lo è per la sua dimensione umana, lo è per la sua inclinazione a risolvere i problemi degli ultimi, lo è perché difetta - del tutto - di arroganza, supponenza, aggressività. D'Ignazio è un cittadino qualsiasi prestato alla politica. Al di la della sua posizione politica, nessuno è in grado di affermare che la sua sensibilità verso gli ultimi sia inferiore di quella dimostrata, in passato, da esponenti di altri schieramenti politici. Anzi, quell'aria a volte smarrita, quel sorriso autentico, quella grossonalità che gli appartiene sono la prova assoluta della sincera dedizione al mandato. Politico ed umano. E, nonostante i tagli al welfare, l'assessore D'Ignazio sta tenendo duro, affinché il welfare locale non si polverizzi. Certo, gli accademici della crusca e gli illuminati della sala della pallacorda obietteranno. Loro preferiscono la dialettica hegeliana alle sintesi sincere di Giorgio D'Ignazio. Ebbene, io sarei per attribuire altre deleghe a D'Ignazio, considerato lo spessore di molti suoi pari. Almeno avremmo una persona giusta al posto giusto. Grazie Giancarlo, per il tuo contributo.
Né un santo né un fesso, né tanto meno depositario della Verità assoluta, semplicemente uno che ha il coraggio di dire quello che pensa, la capacità di pensarlo, la disponibilità al confronto: una vera rarità. Signori, la battaglia per la libertà non è una battaglia partigiana, è una battaglia di informazione, di cultura, di indipendenza, di civiltà, di dialogo, di progresso collettivo e di amore per la propria terra. Fesso è chi non lo capisce. Il confronto è sempre aperto.