Il sogno? Una città, la mia città, la nostra città, Teramo, conosciuta come la Città aperta al Sociale. Un comune dove non ci siano le liste d'attesa, dove poter aiutare le famiglie povere, senza essere costretti a scegliere quale povertà sia più disagevole, dove poter rispondere alle domande di decine di genitori di ragazzi disabili, su chi garantirà l'assistenza al loro figlio, un giorno che sarà orfano. Pensieri di una mattina e di un caffè. Pensieri pieni di pregiudizi sul bontempone e sorridente Assessore alle Politiche Sociali, Giorgio D'Ignazio, che ha dimostrato di avere un gran cuore. Che ha dimostrato che il pregiudizio è frutto dell'ignoranza. Un filmato rubato. Il quotidiano di un uomo che cura le persone con la politica dell'ascolto, con un'ascendenza orizzontale e non verticale, con la dimensione umana e non utilitaristica. Un progetto? Siamo orfani della pubblica politica culturale, si potrebbe trasformare il Sociale nella nostra Cultura. Sarebbe una rivoluzione. Investire nella solidarietà. SocialMente. Un nome che sa di buoni pensieri. La bellezza è nella differenza...
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