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Abruzzo Sanità: Chiusura punti nascita e poi...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Quella foto.
Quella foto, chissà se il Governatore della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, il commissario alla Sanità, Luciano D'Alfonso, ci vorrà querelare per aver intenzione di provare un forte imbarazzo.
Siamo in imbarazzo di fronte alle spalle del Governatore D'Alfonso e la lapide di Emilio Mattucci, uomo di altri tempi e di alti valori.
Siamo in imbarazzo per la chiusura dei punti nascita di Sulmona, Ortona, Penne e Atri.
Siamo in imbarazzo per la mancanza di rispetto, di contatto con il territorio, di sentore quotidiano, di studio orografico, di sintesi stradale, di anima e tradizione.
Chi è veramente abruzzese conosce le difficoltà di spostamento, lo stato sociale, la problematica ambientale.
Chi è veramente abruzzese non gioca con le verità durante la campagna elettorale.
Chi è veramente abruzzese, chi è veramente il Presidente della Regione Abruzzo, dovrebbe garantire i servizi migliori prima di chiudere un punto nascita.
Questo significa sicurezza nel trasporto urgente, questo significa tutto un apparato corollario che ora, per ora, per oggi, per l'imminente domani, non esiste.
Siamo in forte imbarazzo per la sua politica, per la sua non Politica, caro Governatore D'Alfonso e per la d'alfonsiana imitazione dei consiglieri regionali della Provincia di Teramo che hanno smarrito una loro precisa identità.
Mariani, Monticelli e Pepe.
Nessuno ha avuto il coraggio di dimettersi dal Partio Democratico.
Nessuno ci dirà che il prossimo passo saranno i Pronto Soccorso.
Molti solo H 12 negli altri H 12 dipenderà dal tempo.
La chiosa al comitato "Il San Liberatore non si Tocca"....Pubblichiamo il documento dell'Agenas relativo ai punti nascita che dovranno chiudere.
Emerge chiaramente che questo documento è stato richiesto solamente per giustificare la chiusura di Sulmona...visto che per gli altri punti nascita il destino è ormai segnato da anni.....ci hanno inferto l'ultimo colpo, la verità è che non contiamo più nulla da tanto tempo, il resto sono solo chiacchiere a soli fini propagandistici da parte dei politici di turno che una volta recitano la parte dei difensori del nostro Presidio e l'altra dei difensori di chi governa in Regione....

Imbarazzanti...e li chiamano politici.

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Commenti

Un tempo esistevano Fanfani, Andreotti, Presidenti della Repubblica Italiana che si dimette vano se un familiare faceva qualcosa di deplorevole, esisteva Altissimo, Spadolini, Craxi......e noi ce ne lamentavamo, non li ritenevamo all'altezza di De Gasperi, Matteotti o ancor prima Cavour. Magari oggi avessimo ancora Fanfani o Andreotti.....ed è tutto dire
La regione veloce. Andrebbe cancellata per manifesta incapacita' programmatoria. Ormai da decenni e' il regno di due gruppi: comunicatori (la maggioranza dei politici eletti) e burocrati (la maggioranza dei dirigenti, quadri e funzionari). Meglio investire su province e comuni.
Fai un altro passo avanti che ti dò una sberla...