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Ruzzo: Il bilancio applica una legge della Regione Piemonte

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La Uil spiegherà a tutti i sindaci perchè non dovrebbero firmare il bilancio del Ruzzo.
Dopo la vicenda Teramo Lavoro, il sindacato del Segretario Di Giammartino, ha dimostrato un'attenzione e una capacità di elaborare innovativi metodi di studio e lavoro, quelle visioni generali,che potrebbero diventare assimilabili a livello nazionale ed europeo.
Uno nuovo statuto degli enti pubblici contro il Sistema Italia, che ha portato al più alto debito pubblico della storia repubblicana.
Il Professore Giulio Cesare Matè, dirigente Uil, spiegherà un lavoro durato anni...in una prossima conferenza stampa.
 

Nel frattempo tra le scuciture della carte pubblicate sul sito del Ruzzo, siamo inciampati in un'allucinazione amministrativa.
Un nota integrativa al bilancio del ruzzo al 31/12/2011.
Un bilancio approvato e valutato dal collegio sindacale.

Si legge " Sulla iscrizione in bilancio dei beni demaniali è intervenuta più direttamente la Legge Regionale 20 gennaio 1997, n. 13 della Regione Piemonte che, relativamente ai beni destinati al servizio idrico integrato, testualmente recita “... ciò non impedisce che su di essi si attui una concessione avente valore giuridico assimilabile ad un diritto reale d’uso temporaneo di durata pari alla convenzione di affidamento del servizio, con conseguente possibilità, nel rispetto delle norme contabili, di iscrizione dei beni tra le immobilizzazioni materiali nel bilancio del gestore.

Trova applicazione una legge della regione Piemonte?
L'acqua da alla testa....e il dr. Forlini, dopo l'esperienza nel cda della Tercas (uomo Nisiano) e la comune sanzione delle autorità creditizie (90mila euro), dovrebbe ascoltare in futuro i giusti consigli.
La Governance è da riformulare...Ci vorrebbe un presidente con i poteri da Commissario...o non ci sarà nulla da fare.
Provare per credere.

 

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Commenti

Caro Giancarlo fino a quando la nomina del presidente verrá imposta dalla politica non ci sará nulla da fare, un grosso in bocca al lupo al dr. Forlini.
Conosco il dott. forsini e lo stimo in quanto professionista serio e preparato, ma giustamente, dovrebbe avere " carta bianca" nella gestione della Ruzzo e, pertanto, dubito che cn l'apporto di altri due soggetti componenti del futuro CDA , che sicuramente saranno di stampo politico, egli possa gestire veramente l'Azienda. Auguriamoci che tra i prossimi due da nominare non prevalga la logica meritocratica fin qui posta in essere, ossia " piu condanne penali, piu titoli "