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La falsa morale di Antelli

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Ha ragione Simon Soel quando scrive che il Direttore Sanitario dell'Asl di Teramo ha il sapore, il gusto, la lacrima del divino.
Per noi è riuscito, con le sue dichiarazioni riportate in esclusiva al sito Emmelle, a ubriacare anche il povero Ass. regionale Di Dalmazio.
Il fido condottiero politico di Gianni Chiodi, aveva da poco puntualizzato che il manger Asl, visto il delicato ruolo che ricopre, non deve rilasciare considerazioni politiche o di altro genere ma concentrarsi sul suo delicato ruolo.
Il direttore Antelli, padre del portaborse di Venturoni, non si è sentito chiamato in causa dal buon Di Dalmazio, commentando a tutta birra, la situazione di Oncologia di Teramo...
" Dopo che la Regione ci ha chiesto una riduzione dei dipartimenti, l’unità operativa di Oncologia è stata ricompresa nel dipartimento di Medicina, diretto da dottor Di Michele. Questo ha significato per il primario dell’Oncologia, che resta tale (il dottor Amedeo Pancotti, ndr)  una riduzione dell’indennità che percepiva come responsabile del dipartimento Oncologico. Da qui la logica fa presupporre che ci siano una strumentalizzazione eccessiva cge supera la polemica su un eventuale disservizio".

Che cosa ha risposto, il dott. Pancotti?
Da medico ha di ironia stoccato...
Il Mio Direttore Sanitario Aziendale Dott. Antelli ha smascherato le mie vere intenzioni e la mia vera indole.
Io non sono assolutamente interessato al benessere dei miei pazienti nè ad offrire loro le migliori cure che la mia piccolissima esperienza di oncologo permette.
In realtà le 6-700 euro nette mensili le avrei utilizzate per comperare una nuova Porsche 997 ed un lussuoso appartamento a Montecarlo ...sono un po' deluso perché adesso sarò costretto ad usare chissà per quanti anni la mia Volvo di seconda mano ed andare in vacanza da mia madre a San benedetto del Tronto".

Per nostro conto siamo contenti di sentire qualche parola dal bravissimo Direttore Sanitario.
Erano mesi che non scrivevamo di lui.
Dal Gennaio 2011, quando ponemmo questo quesito...
"La Asl di Teramo ha concesso in uso esclusivo al Dott. Camillo Antelli, Direttore Sanitario residente a Giulianova, una cosiddetta auto grigia, cioè senza autista, con cui Antelli va al lavoro. Non ci credete? Il verbale è inesorabile. Il Direttore Sanitario Antelli ha bisogno dal cinque maggio 2011 di un auto di Stato, per poter raggiungere il posto di lavoro. Perchè?  Con il suo stipendio da Direttore Sanitario non riesce a mantenere un automobile? Perchè dobbiamo pagarla noi? Presidente Chiodi può rispondermi? Per favore. Il costo stimato personalmente da Brunetta per un auto blu è di 150.000 euro all’anno, mentre quello di un’auto grigia si aggira sui 20.000 euro annui, poiché il costo dell’autista incide per il 75% sul costo totale di gestione"

La risposta fu immediata. Il dott. Antelli fu costretto a venir a lavorare con la sua auto, perchè non aveva diritto all'auto grigia e la storia messa a tacere. Perchè?
Varrassi & Antelli, l'eleganza del blu e del grigio. Questione di auto.
Chi di falsa morale ferisce...di morale perisce.

   
 

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Commenti

Equilibrio perfetto tra apollineo e dionisiaco
Siccome la scorciatoia è buia si evince che la auto grigia del prezioso lambrusco come se fosse ANTANI o ANTELLI..... UGO TOGNAZZI
Sono anni di falsità su reparti, servizi, velocità intramoenia, falsi invalidi....come sono false e inopportune quelle figure all'ingresso dell'Ospedale di Teramo che stanno lì a fare le primarie locali del centrosinistra: quelli che vediamo nelle conferenze stampa a getto continuo non dobbiamo votarli.
"Dopo che la Regione ci ha chiesto una riduzione dei dipartimenti, l’unità operativa di Oncologia è stata ricompresa nel dipartimento di Medicina." Più che ricompresa pare sia stata diluita nel dipartimento di medicina generale con la conseguente scomparsa. Dunque la Regione,leggi Gianni il bello, ha chiesto la riduzione dei dipartimenti; dunque, presumo, la Regione, leggi sempre Gianni il bello, è stata informata dei o del dipartimento che scomparivano o scompariva. Dunque oggi la Regione, Gianni il bello, assicura che il dipartimento di oncologia sarà riaperto il 10 settembre, fra sei giorni. Ma allora chi ha ragione? Gianni il bello che chiede di chiudere o Gianni il bello che assicura la riapertura? Forse ci troviamo in presenza di un raro caso: Gianni Jackill versus Gianni Hyde, oppure sono due personaggi in cerca, ancora, di autore?
Oh, per Bacco!!
Due medici a confronto, anzi tre, anzi quattro: l'oncologo, il padre del portabose in auto grigia, capitan Varrassi e l'assessore ombra. Tre figure evanescenti ed un uomo di classe. Grazie dott. Pancotti.
questione anche di coerenza...sono amici dei politici...loro però la demagogia la stanno ancora studiando.
@bakunin: la regione non aveva detto di chiudere il dipartimento di oncologia. Questa è una pietosa bugia dell'allegro trio lescano , pardon Teramano, tanto sempre di farsa si tratta! Se così fosse come mai a Pescara e Chieti ci sono i Dipartimenti oncologici? Guarda caso proprio a Teramo, bacino di voti di Chiodi e del suo suggeritore (in teatro si chiama il gobbo...non troppo lontano dalla realtà ), il dipartimento scompare su indicazione della regione. Neanche un cerebroleso o un etilista cronico potrebbero mai crederci! Ci preoccupiamo più delle evanescenti indicazioni regionali o della salute dei cittadini Teramani? Ci preoccupiamo più delle antipatie o delle indicazioni del mondo scientifico sulla presa in carico del paziente oncologico? Questo è il vero problema! Poi se questa città deve inchinarsi davanti alle balle dei politicotti locali va pure bene così...in fondo dipartimento più o dipartimento meno tra un po' arriva dicembre, si ammazzano i maiali e si mangia la calda porchetta....viva la politica !
il mio ruolo di medico, quindi collega, e di Direttore Sanitario pro – tempore della ASL di Teramo, mi obbligano ad intervenire a tutela della professionalità di quei colleghi oncologi che, pur “sottratti” alla vecchia, singolare e personalistica organizzazione dipartimentale che contraddistingueva e contraddistingue la gestione della U.O.C. di Oncologia del P.O. di Teramo, operano quotidianamente con grande spirito di sacrificio e disinteressato senso del dovere. Mi riferisco in particolar modo ai colleghi: Dott.ri Di Felice Sonia, Fabbri Francesca, Pasqualoni Ester e Di Gennaro Amina, che gestiscono il day hospital oncologico dei Presidi ospedalieri di Giulianova e S.Omero seguendo i loro malati in silenzio, senza andare sulla stampa forse perché occupati a curarli con amore, senza nulla pretendere se non la loro immensa e imparziale stima e gratitudine. Mi permetto di documentarVi solo parzialmente su quanto detto precisando che l’ oscuramento dei nomi di coloro che quotidianamente e con estrema discrezione esprimono tale gratitudine, non utilizzando la pubblicità della stampa, è dovuto a motivi di privacy. Si allega, inoltre, documento con cui, anche quest’anno come negli anni precedenti, si è deciso di comune accordo fra le parti in causa ( Direttore del Dipartimento per le discipline mediche, Coordinatore dei Presidi Ospedalieri e Direttore della U.O.C. di Oncologia del P.O. di Teramo), di modificare l’ASSETTO PROVVISORIO ESTIVO dell’area medica del Presidio di Teramo. Disponibile ad ogni confronto sostenuto da atti documentali, ciò Vi dovevo a tutela del buon nome dell’Azienda e sperando che questa singolare e provocatoria polemica si chiuda qui, porgo cordiali saluti.

Adesso arriviamo alla sceneggiata napoletana..tra un po' scorreranno lacrime di commozione. Negli ultimi 6 anni l'Oncologia, come lei dovrebbe ben sapere prima di parlare, si è accorpata una sola volta e per effettuare lavori di manutenzione...Lei ci sta confermando che a Giulianova e S.Omero operano addirittura 4 oncologi, contro 2 e qualche volta 1 di Teramo!!! Complimenti Antelli ! Che magnifico esempio di capacita gestionale!! A questo punto dovrebbe farci conoscere i numeri, perché dovrebbero essere 3 o 4 volte superiori a Teramo?

Il buon nome dell'azienda, dott. Antelli, si tutela con i fatti, non con le chiacchiere. Un ospedale che non riesce a garantire nemmeno l'assistenza a quei ricoverati che non possono permettersela per motivi economici. Che non riesce a dare sollievo ai malati torturati dall'afa estiva, con un minimo di aria condizionata, così come avviene in tutti gli ospedali veramente civili. Che non è in grado di visitare e curare malati e feriti al pronto soccorso prima di alcune o molte ore di attesa. Che costringe i cittadini teramani a ricorrere alla sanità privata, a causa dei tempi biblici previsti dalla sanità pubblica anche da lei diretta... Una gestione di tal fatta ha poco o niente da essere tutelata. Se invece intende tutelare chi ha ridotto la nostra sanità ai minimi termini, dal suo interessato punto di vista è comprensibile, ma è altrettanto facile prevedere che il suo lavorio non sarà affatto semplice e nemmeno produttivo. I fatti concreti non sono confutabili da mille comunicati stampa. Non le venisse in mente di citare i risparmi ottenuti sulla pelle dei malati, utili a elargire lauti premi alla casta taglia tutto (tranne che i suoi grassi guadagni).
Le auto grigie,le auto blu,i portaborse,il numero degli oncologi,i falsi moralisti,ma Voi avete idea del dramma di avere in famiglia un malato oncologico? Vi auguro con tutto il rispetto di no . La premura e l'attenzione verso chi soffre ed ha bisogno di cure ,non si può fare neanche su un blog prestigioso come quello che ci ospita giornalmente. Impegnamoci invece ad essere propositivi affinchè tutto venga ricollocato nell'alveo del rispetto per chi soffre ed ha bisogno. Incalziamo costruttivamente ed in mdo propositivo chi deve e può decidere,teniamo sempre presente che il protagonista è il malato al quale dobbiamo tutti cura e attenzione,spero con tutto il cuore che qualcuno ci pensi e se ne occupi .
Singolare direttore, ogni volta che parla combina pasticci: 1. stia attento alla grammatica; 2, la citazione di oncologi benemeriti di Giulianova e S. Omero è fuori luogo. Le servono per ribadire il biasimo vs Pancotti? Perché loro tacciono e quest'ultimo ha parlato e solo perché tirato per i capelli? La questione che ha sollevato il vespaio è la chiusura, pardon l'accorpamento (???!!!) di oncologia, aggravata dai comunicati stampa dell'Azienda, contraddittori, pasticciati e financo grotteschi, se è intervenuto perfino Chiodi a prometterne la riapertura. Se fosse stato momentanea non si sarebbe scomodato il proconsole regionale. 3. Si rilegga la legge sulla privacy: un dirigente dovrebbe conoscerla a memoria. Lei dimostra esattamente il contrario. La privacy tutela i dati sensibili. Una delibera, come quella presentata, poiché è un atto pubblico, cui possono accedere in tanti, dai revisori dei conti alle rsu, ai contro interessati, non è secretabile. 4. la polemica è provocatoria? Lei non ha in casa pazienti in oncologia. Per decenza eviti ulteriori sproloqui.
Dott. Antelli, io non ho capito. Non sono un primario, non sono un assessore, non sono neanche un infermiere. Sono un cittadino e purtroppo in diverse occasioni ho dovuto rivolgermi ai medici-al reparto- al dipartimento-alla U.O.C.-al day ospital di Oncologia di Teramo. Lei ed altri ( Venturoni, Chiodi ) negli ultimi giorni avete adottato i concetti di "provocatoria polemica", di "strumentalizzazione" etc. in relazione alla questione Mazzini-Oncologia. Lei lo fa oggi a mezzo comunicato stampa, in un blog, quindi il suo scopo è rivolgersi a noi cittadini. Ora mi permetto segnalarle che IO, CITTADINO DI TERAMO, non sono né polemico, né provocatorio, forse - dico forse- sono strumentalizzato. Certamente sono PREOCCUPATO, per la mia salute, per quella dei miei cari e dei miei concittadini ed in generale per lo stato in cui versa la sanità pubblica nel nostro Paese. A fronte di questa PREOCCUPAZIONE Lei dirama un comunicato stampa nel quale: - definisce "singolare e personalistica l'organizzazione dipartimentale che contraddistingueva e CONTRADDISTINGUE la gestione della U.O.C. di Oncologia del P.O. di Teramo" (questo non mi sembra un elogio all'Oncologia del Mazzini); - ritiene di dover " intervenire a tutela della professionalità di quei colleghi oncologi che operano quotidianamente con grande spirito di sacrificio e disinteressato senso del dovere" (scusi Antelli, ma chi, quando e dove ha messo in dubbio tale professionalità, tanto da richiedere un suo intervento a tutela?) e "che gestiscono il day hospital oncologico dei Presidi ospedalieri di GIULIANOVA e S.OMERO (ma come? A Teramo invece?) seguendo i loro malati in silenzio, senza andare sulla stampa forse perché occupati a curarli con amore, senza nulla pretendere se non la loro immensa e imparziale stima e gratitudine"(?????). Antelli, ma come, ma scusi, ma perché non tutela anche la professionalità dei colleghi oncologi di Teramo? Che fanno gli oncologi di Teramo? Dott.Antelli, se ho il cancro è meglio se vado a S.Omero o Giulianova piuttosto che a Teramo? Dott. Antelli, prima del suo comunicato potevo sospettare che le mie preoccupazioni fossero dovute alla strumentalizzazione ed agli eccessivi allarmismi urlati da taluni politicanti di mezza tacca, dopo il suo comunicato sono certo che LA MIA PREOCCUPAZIONE CIRCA LE CONDIZIONI DELLA SANITA' 'TERAMANA E' ASSOLUTAMENTE FONDATA!
anzichè fare i comunicati insensati e farneticanti perchè non rispondete ? o credete che anche il TdM sia di parte , strumentalizzato avete il coraggio di dirlo? le 10 domande a cui antelli non sa o non vuole rispondere Le dieci domande al manager Varrassi. 1. Perché, a pochi mesi dall’inaugurazione, non è stato più agibile ed è stato chiuso, nell’ospedale di Teramo, il laboratorio Unità Farmaci Antitumorali (Ufa) costato oltre 285mila euro? 2. Sono state accertate responsabilità a carico di chi ha progettato, costruito, attrezzato, collaudato e approvato il laboratorio Ufa? 3. A carico degli eventuali responsabili sono stati presi adeguati provvedimenti e, in caso affermativo, di quale natura? 4. Dato che i farmaci in questione sono preparati nell’Ufa di Giulianova e vengono portati a Teramo per somministrarli ai pazienti oncologici, si sono valutati i disagi per l’utenza, i rischi e le spese connessi al trasporto e l’ammontare dei costi dovuti agli eventuali mancati utilizzi dei farmaci? 5. Perché, dato che all’ospedale di Teramo si effettua circa l’80 per cento delle chemioterapie praticate in tutta la Asl, dopo oltre 3 anni non è stato ancora ripristinato il laboratorio Ufa? 6. Per quali ragioni e con quali compiti è stata istituita nell’ospedale di Giulianova l’Unità Operativa semplice a valenza dipartimentale di Oncologia, invece di potenziare l’Unità Oncologica dell’ospedale di Teramo, dotato di Day Hospital, di reparto di degenza, di tutte le specialità mediche e delle necessarie attrezzature per la cura dei tumori identificato, in base alla legge regionale, come ospedale di riferimento della rete oncologica della Asl? 7. Quando sarà approntato il primo vero Hospice per i pazienti oncologici? 8. E’ possibile conoscere i dati della mobilità attiva e passiva relativi all’Oncologia teramana? 9. Si possono conoscere quanti interventi e di che tipo ha effettuato, anno per anno, il Centro di senologia dalla sua apertura a oggi? 10. E’ possibile conoscere quante e quali patologie sono state individuate e curate, nel medesimo periodo di cui sopra, dal centro di senologia, nonché la provenienza e le caratteristiche anagrafiche dell’utenza?
Vorrei far notare che i day hospital di Oncologia di Giulianova e Sant'Omero sono riuniti, da un punto di vista amministrativo-organizzativo, a costituire una U.O.S.D. (non è una parolaccia): Unità Operativa Semplice a valenza Dipartimentale ed il Dipartimento a cui fa capo è il Dipartimento di Medicina. Quindi c'è sempre un'organizzazione dipartimentale, ciò che è cambiato è il dipartimento: prima era quello Oncologico, adesso è quello Medico. Inoltre, da pignolo quale sono, vorrei far notare che del Dipertimento Oncologico facevano parte, oltre che l'U.O.C. di Oncologia Medica di Teramo (Degenza e Day Hospital), i day hospital di Sant'Omero e Giulianova (che erano U.O.S: Unità Operative Semplici), il reparto di Chirurgia Oncologica di Teramo e la Radioterapia di Teramo. Per curare un paziente ammalato di cancro ci vogliono: 1) la chirurgia; 2) l'oncologia; 3) la radioterapia. Adesso questi reparti fanno parte di dipartimenti diversi...forse ci perde un pò la coordinazione e sicuramente i pazienti che hanno il cancro, in quanto non c'è più una organizzazione univoca delle cure ma tutto è affidato al buon cuore dei singoli operatori, indipendentemente dall'Ospedale dove lavorano
L'e un gran casein!