Siamo talmente tristi nel vedere gli operai con le carriole, le cazzuole, le pale, la testa da grattare, dispersi come pali e segnali stradali, intorno all'ipogeo, in giro, giro tondo a un malato incurabile...che la tristezza ha deciso di andare via...per lasciar posto all'ironia.
La copertura dell'Ipogeo fa acqua da tutte le parti.
Lo Schifogeo che è diventato la vergogna teramana che non riesce ad essere inaugurato, in maniera completa.
Vi ricordo l'assurda mezza cerimonia del Settembre 2011.
Tre anni fa.
Oltre tre anni fa.
Dove il Primo Cittadino ebbe il coraggio di definere "bella" la struttura.
Un capolavoro.
Intorno anche il coro dei cortigiani, iniziò a boffocchiare....nonostante la bavetta.
Dichiarò il sindaco Brucchi, quando mancavano altri 500 mila euro.. "Ridiamo alla città uno snodo importante per il traffico urbano ma l'opera ora va completata ed estesa».
Rispose Cavallari, ex capo gruppo del Partito Democratico "La cerimonia non è stata definita inagurazione dagli amministratori perché altrimenti sarebbero stati derisi Noi restiamo in attesa del taglio del nastro».
Nel frattempo è passata molta acqua sul tetto dell'Ipogeo e molta anche sotto la copertura.
Nel frattempo molti altri soldi sono stati spesi e lo spettacolo è quella di una Teramo senza protezione, senza continuum con la propria architettura e che si vergogna di un presente...senza storia.
La colpa è nostra...io ho fermato il mio tempo a quella fontana che cambiava giorno e data con i fiori.
Non mi svegliate.
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