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Basciano: La protesta su facebook potrebbe causare altri licenziamenti alla Golden Lady

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La storia è presto raccontata. La Golden Lady ha licenziato collettivamente 239 dipendenti della Omsa di Faenza, per dislocamento dell'Azienda nell'est Europa. La Serbia. (f.to apicella.com). Motivi? Migliori dazi doganali e più facilità nel raggiungere i numerosi clienti russi e slavi. Il clima freddo e servizi e condizioni agevolati, hanno portato l'azienda a questa scelta impopolare e socialmente pericolosa. La reazione dei sindacati, di Massimo Malerba, del popolo Viola, dei cittadini, degli utenti dei social, scatenerà una pubblica protesta per il  31 Gennaio. Si prevede un numero di quasi mezzo milione di persone che non acquisteranno i prodotti dell'emisfero Omsa. Un boicotaggio. Su Facebook esistono pagine e pagine dell' evento. (www.facebook.com/group.php) (www.facebook.com/#!/group.php) (www.facebook.com/group.php). Titoli come la Calza nella rete mai più Omsa sono eloquenti. Articoli con oltre centomila lettori. Forum che crescono ora dopo ora. Nel teramano la protesta virtuale, preoccupa molto lo stabilimento della Golden Lady a Basciano (Teramo). Oltre quattrocento dipendenti e una  cassaintegrazione straordinaria come storia tra passato, presente e forse, futuro.
Nel web esiste anche la contro protesta. Molti dipendenti dell'Universo Omsa ( Golden Lady, Filodoro, Goldenpoint, Nylegs, Hue, Arwa, Sisi), pur manifestando solidarietà verso i colleghi di Faenza, sono preoccupari per il loro posto di lavoro. Lo sciopero dei clienti e le mancate vendite, potrebbe portare la proprietà, a trasferire completamente la produzione nell'est dell'Europa. I 239 dipendenti di Faenza hanno dalla loro parte la professionalità e la conoscenza del mercato. La politica potrebbe aiutarli per creare un marchio di qualità. La stessa cosa che non si è riusciti a fare, per incapacità dirigenziale e amministrativa, in Val Vibrata. Che ne pensate?
 

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Commenti

La nostra Val Vibrata leader nel tessile è stata distrutta. Mi piacerebbe ascoltare il gentile Ass. gatti sul mancato sviluppo verso la qualità del nostro prodotto tessile. Ora tutto è cinse. Un prodotto dozzinale e offensivo. Comprate le calze made in Italy per favore. Noi ancora lavoriamo. Grazie.
Penso che di certi imprenditori l'Italia ne abbia abbastanza. Parlo di coloro che non conoscono la funzione sociale legata al ruolo, ma sanno solo guardare al profitto nudo e crudo. Quando l'Omsa si trasferì nella nuova sede, l'area del vecchio stabilimento venne "riqualificata" ad urbana e divenne quindi edificabile. Ora vi sorgono palazzine ed appartamenti ed il valore dei terreni aumentò. Di certo la proprietà non ne subì un danno...Non ci si aspetta certo la gratitudine, da certi personaggi, ma almeno che ci si risparmino cinismo e ritorsione, per favore. Se il capitale non conosce frontiere, grazie a dio oggi nemmeno i consumatori hanno più barriere e possono quindi scegliere. Che forma odiosa il ricatto.....
L'articolo 41 della costituzione afferma che l'iniziativa privata è libera, ma non può svolgersi in contrasto con il pubblico interesse, mentre il successivo articolo dà la possibilità allo stato di espropriare una proprietà privata per perseguire l'interesse della collettività. Se in parlamento esistessero forze politiche con gli attributi o non conniventi con i grandi capitalisti la soluzione ci sarebbe. Nel momento in cui il solito padrone arrogante e irresponsabile a causa della propria avidità annuncerebbe il trasferimento delle proprie imprese all'estero, si potrebbe sentire rispondere: "all'estero ci andrà lei come cittadino indesiderato, mentre le sue ex proprietà rimarranno a produrre nel e per il nostro paese". Vedo già Veltroni e Letta inorridire, il baffo di D'Alema rizzarsi e prendere fuoco, con il portaborse Bersani che prova a spegnere l'incendio. Mi ritengo una persona ottimista e non ho dubbi che in un tempo futuro il Marchionne di turno, se potrà ancora esserci, sarà preso a calci in culo per aver dimostrato disprezzo per il prossimo, ma oggi la situazione è veramente drammatica a causa della "moderna" decadenza della politica che consente ai pezzenti miliardari quello che un pò di anni fà era impensabile con un'opposizione (non un governo) ancora degna di questo nome. Che fare? Forse prima di prendere a calci nel sedere "il padrone" è necessario e urgente farlo con i loro leccaculi politici, e questo è alla nostra portata.
Ricordo una situazione analoga .Fine anni '80.La proprietà di una maglieria che aveva rilevato la fabbrica Monti chiese all'Amministrazione Comunale di Roseto di poter trasferire l'azienda in una nuova locazione,avente destinazione agricola,al fine di allontanaare dal centro urbano il pericolo di diffusione di vapori nocivi dovuti all'uso di coloranti .Fu approvata la variante di destinazione d'uso.La fabbrica fu trasferita nell'area agricola.Non fu mai aperta.Vi costruirono un capannone venduto poi ad alcuni manifatturieri di scarpe.Tutto finito. Nell'area di risulta,derivante dallo smantellamennto degli stabilimenti Monti,poi Primavera,si deliberò una successiva variante(oggi ancora chiamata ex Monti, o Prust).Quattro palazzine.Decine di appartamenti in zona centralissima.Alcuni amministratori comunali ne sono proprietari.Così va la vita.

Grazie Rita

Grazie Falconi. Il suo pezzo fa riflettere, ma noi siamo pieni di rabbia. Delusi e licenziati. Che dobbiamo fare? Lei parla di politica? Forse dalla sua parte sono così illuminati? Ci dica? Conosciamo la storia della Val Vibrata. Che fine ha fatto? Aspetto sue notizie.
BASTA,BASTA VERAMENTE!!!NN SE NE PUO' PIU',CON QUESTI PRODOTTI ESTERI CI FANNO INGOIARE DI TUTTO A NOI MA SOPRATTUTTO AI NOSTRI FIGLI,ROBA DI SCARTO ALTAMENTE TOSSICA,CON UNO SFRUTTAMENTO DIETRO DI PERSONE E MINORI PEGGIO DELLA PROSTITUZIONE!!SIAMO DONNE,MAMME,MOGLI,SORELLE,LAVORATRICI CHE CONOSCONO BENE LO STATUTO ED I DIRITTI E DOVERI,VOGLIAMO ,I PRODOTTI ITALIANI FATTI IN ITALIA DA I NOSTRI PROFESSIONISTI A TUTTI I LIVELLI E IN TUTTE LE CATEGORIE,CHE POSSONO INSEGNARE AGLI STRANIERI IN ITALIA LA VERA ARTE:DALLA PASTA ALLE CALZE,DEL BUSSNESS NON CE NE FREGA NIENTE,TANTO CHI GESTISCE E DECIDE SONO SOLO DEI PSICOPATICI CHE HANNO PERSO IL SENSO DELLA VITA!!!SOSTENIAMO LE PERSONE CHE RESTANO A CASA NON COMPRIAMO PIU' PRODOTTI ITALIANI FATTI ALL'ESTERO,NON ABBIAMO BISOGNO PRETENDIAMO I NOSTRI PRODOTTI FATTI NEL NOSTRO PAESE DAL NOSTRO VICINO DI CASA PIUTTOSTO CHE DA UN AMICO!!!!!!!!!!!OFFRIAMO PURE LA POSSIBILITA'AGLI STRANIERI DI LAVORARE SECONDO IL NOSTRO STATUTO E RISPETTO DEL LAVORATORE.IO CHIEDO E PRETENDO SEMPRE L'ORIGINE DEL PRODOTTO ALTRIMENTI RESTA LI' DOV'E'!!!!!SIAMO UN PAESE PIENO DI RISORSE ED ABBIAMO SEMPRE ESPORTATO I NS PRODOTTI CON ORGOGLIO!!VOGLIAMO ANCHE PREZZI PIU' COMPETITIVI CHE DIANO LA POSSIBILITA' A TUTTI DI POTER COMPRARE IL MADE IN ITALY. LASCIO INDIRIZZO PER ESSERE INFORMATA E SOSTENERE! RITA.( sono nata a Napoli e vissuta per 25 anni a Torre Annunziata con la mia famiglia educata lì e frequentato lì gli studi ho lasciato lì parte del mio cuore,la mia città,raccontata dai miei genitori e successivamente documentatomi,prima della seconda guerra aveva al suo attivo ben 90 pastifici, a cui si aggiungevano artigiani di pregio di tutte le categorie dove i miei genitori lavoravano ,essa veniva chiamata:"LA PICCOLA PARIGI", era una città altamente sviluppata poi dopo la guerra il nulla!! oggi viene mensionata come città ad alto tasso di criminalità, e quel poco che è rimasto viene oscurato.CHI HA PERMESSO TUTTO QUESTO NON DIFFERISCE DA QUELLI CHE A TUTTI I COSTI VOGLIONO CHIUDERE LE AZIENDE ITALIANE E TRASFERIRE NEI PAESI DOVE POSSONO GUADAGNARE SUL SANGUE DELLA POVERA GENTE E SOPRATTUTTO DI BAMBINI.NON HO PIETA' PER QUESTE PERSONE!!!!!!!
Bisogna farsi molte più domande, bisognerebbe cercare molte più risposte, ma questo comporterebbe la volontà di scardinare un sistema che fa comodo a molti. Nel nostro paese il costo del lavoro dipendente è altissimo, un'emorragia di denaro per l'azienda di cui il lavoratore intasca le briciole: questo per sostenere una burocrazia inutile e parassita. Nel frattempo crescono a dismisura lavoro nero, sfruttamento e precariato, perché senza la (trasversalmente benedetta) flessibilità e se non fosse possibile assumere con contratti a tempo determinato (spesso a brevissima scadenza), molte piccole aziende chiuderebbero e tutti a casa, titolari compresi. C'è da aggiungere che (e qui ci affacciamo sul baratro) l'impresa che si illude di aumentare la propria competitività investendo in formazione, ricerca e sviluppo va a schiantarsi tragicamente contro una durissima realtà: il più delle volte prende commesse chi è disposto a... gratificare, non chi offre un miglior rapporto qualità-prezzo. I proclami non servono, le proteste non sfiorano gli intoccabili e i sindacati sono ormai solo zombi... Quindi direi di smetterla di guardarci intorno solo fino al nostro naso e solo quando accade qualcosa di eclatante: siamo noi il polmone che tiene in vita il mostro... io gli staccherei la spina, ma quelli come me li chiamano "sovversivi"...
Se accanto ad un Governo di Professori ce ne fosse uno di Operai.....avremmo gia risolto un sacco di problemi......in bocca al lupo a chi si appresta a lottare e a soffrire per queste decisioni che non hanno nulla del bel concetto civilistico del Buon Padre di Famiglia. bruno
Innanzitutto SOLIDARIETA' a tutte le lavoratrici ed ai lavoratori.Le colpe di altri ovvero:potere politico,triplice sindacale,poteri forti portano inesorabilmente a tutto ciò.L'unica mdicina sarebbe quella di Nazionalizzare le industrie,le banche e relegare ai margini i sindacati che invece di lottare per chi si trova in condizioni precarie o di perdita del lavoro trescano con tutti e guarda caso molti si sono accasati nel parlamento...ci vuole il SOCIALISMO NAZIONALE!!!
Vorrei sapere perchè la Omsa se la dà a gambe. Penso che la logica del solo profitto non vada bene, Non può considerarsi cosa giusta il non considerare i dipendenti che con il loro lavoro hanno fatto grande questa azienda. C è stata collaborazione, disponibilità, impegno, speranze, sacrifici per raggiungere molti obiettivi, le maestranze si sono comportate coerentemente. Si sono preoccupato per le conseguenze che potrebbe avere per occupazione negli altri stabilimenti, nei negozi dati in franchising, nelle altre realtà legate al mercato. Ma non posso accettare che per paura di un qualcosa non possa manifestare la mia solidarietà! La mia contrarietà a questo modo di fare e disfare l'impresa, di scaricare sulle casse sociali le scelte commerciali delle aziende. I posti di lavoro vanno difesi con determinazione e coraggio, prendendo anche in considerazione la possibilità di un' eventuale autogestione della fabbrica, nel mondo vi sono moltissimi casi ben riusciti di coraggiosa autogestione conseguente a cattive amministrazione fallimenti o trasferimenti. Appoggiare i lavoratori che stanno perdendo il loro prezioso lavoro, non deve far nascere sensi di colpa e, subire il ricatto della paura, la preoccupazione viene dalla paura, e non e` normale che ci sia paura. Qui bisognerebbe rivedere alcune cosette per portare in equilibrio la situazione, ma non solo da noi in Italia ma in Europa e poi nel resto del mondo. Commercio globale, diritto globale! Attenzione oggi è toccato ai lavoratori OMSA in Italia domani potrebbe capitare ai lavoratori OMSA in Serbia.
leggete: http://www.cgilct.it/site/tutte-le-news/cgil/372-cesame-porte-aperte-il… e se ci tassassimo tutti quanti per aiutare le lavoratrici di Faenza a mettersi in cooperativa, come i lavoratori catanesi della Cesame??
Ho letto tutti i commenti sul caso , e devo dire che tutti hanno ragione . Ho lavorato in Val Vibrata e conosco bene la sua realta' lavorativa degli anni d'oro ; quella di Roseto , quella della Val di sangro ; gli accordi sottobanco tra imprenditori e ns. amministratori comunali e territiriali . etc.. etc.... Ma una domanda deva farci riflettere a tutti : perche' nessuno viene piu' in Italia ad investire da vent'anni a questa parte.??? Lasciamo stare i paesi dellìEst , perche' vanno in Svizzera , in Spagna , Portogallo , addirittura Mercedes e BMW in USA in Alabama ? chiedetevelo serenamente e rispondete. Un abbraccio a tutti.