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Centro Commerciale Gran Sasso: Chiudono altri negozi. C'è crisi...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Le hanno provate tutte. La direzione del Centro Commerciale, le proverà altrettanto, ma nonostante l'apertura di un Medstore e di un punto Mediaworld, nonostante la maggiore affluenza di clienti, di eventuali clienti, il calo di vendite, la crisi mondiale dei consumi, ha fatto le sue statische vittime commerciali. In una settimana hanno chiuso, lo splendido negozio di giocattoli Immaginarium ( la catena di negozi di giocattoli più specializzata del mondo, con 348 punti vendita in 28 paesi), Docksteps, List,Thun e nei prossimi giorni, saranno confermate le probabili chiusure di altri quattro punti vendita.
La carta della differenzazione commerciale, con la quale la Direzione commerciale ha cercato di migliorare un'offerta basata prevalentemente sull'abbigliamento, calzature e accessori, non ha potuto salvare una moria di negozi, che viene definita dagli esperti del settore, fisiologica visto il virus economico. La chiusura dei negozi al centro commerciale di Teramo, fa da eco alla chiusura dei negozi nel centro naturale di Teramo capoluogo.
Una perdita di attività commerciali e di posti di lavoro che sfiora il 30% di aumento rispetto allo scorso anno. La norma nella manovra Monti che stabilisce, la liberalizzazione degli orari di apertura di negozi, quindi orari di lavoro, spezzati, part-time, giorni festivi e pre festivi, la decurtazione salariale ai dipendenti dopo il terzo evento di malattia, i contratti precari, rendono il futuro commerciale italiano, nero come la maggiorparte dei contratti degli addetti alle vendite. Pronti all'Annus horribilis?


 

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Commenti

Salve, è un vero peccato che la politica commerciale attuata da diverse giunte comunali sia stata sempre indirizzata verso "l'incoraggiamento" dei grossi centri commerciali decentrati, ricordo come una punizione i marciapiedi di Viale Crucioli, il Sindaco Sperandio che dava per incompententi i commercianti teramani incapaci di catturare i clienti,ecc.ecc... adesso la frittata è fatta, abbiamo perso un numero incredibile di piccole attività, spesso familiari, che con tanti sacrifici portavano, in silenzio, avanti la propria aziendina, avevano solo bisogno di rinnovarsi, crescere professionalmente e forse un cambio generazionale, ma perdere la cultura storica del commercio teramano è stata e sarà un grande errore. Alcuni cercano di combattere con l'associazionismo con i famosi Centri Commericiali Naturali, ma la crisi adesso è troppo forte, siamo in una giungla dove il più forte si salverà, spero tanto che tutti noi ricorderemo queste cose per meglio decidere per il futuro. Riportare la gente a Teramo dovrebbe esserre un modo intelligente per sopravvivere, riappropiamoci anche della cultura della domenica dedicata alla famiglia, basta con gli orari continuati e le liberarizzazioni allucinanti, torniamo a vivere privilegiando il rapporto umano e la teramanità. Queste semplici parole da uno che è oramai stanco e deciso a passare la mano a mio figlio, sarà lui a combattere....da una certa età in su...tutti fuori dalle balle...l'unica nostgra salvezza. buona neve a tutti .....un i"nchino" verso il Gran Sasso, quello nostro, quello vero. bruno
Grazie a tutti i politici (centrodestra e centrosinistra) che ci hanno mangiato sopra è stata creata questa struttura del tutto inutile per il bacino di utenza del nostro territorio. Così facendo hanno desertificato il centro cittadino (vitale per l'economia della città) e prodotto una finta economia per chi cerca lavoro che in effetti non si è verificata, anzi......... A proposito, chissa come commenterà la notizia quel "giornalaio" che va sempre in trasmissione a Teleponte a fare il "io so tutto?"
I problemi della città sono tanti. Siamo amministrati da persone non all'altezza del compito da svolgere. Ci stanno provando, ma non ce la fanno. Non riescono a vedere oltre la propria ombra. Come fanno a pensare in prospettiva? Ci vorrebbe un atto di coraggio, dimettersi in blocco e tornare alle elezioni. Eleggere giovani e meno giovani con la capoccia. Ci sono, a voglia se ci sono. Dobbiamo smettere di nominarli (sia da destra che da sinistra) da parte del potere economico. Questi signori ricchi (pseudo intellettuali), si amministrassero le loro banche. La cosa pubblica andrebbe amministrata da persone intellettualmente capaci ed oneste. Il problema del nostro sindaco è quello che non può pensare con la propria testa. Vi ho detto tutto. Buona neve a tutti.
Probabilmente sbaglierò, ma credo che per questo centro commerciale sia stata sbagliata qualche politica...a cominciare dagli affitti davvero troppo alti, ricordo che un'attività (che ha chiuso più di un anno fa) doveva sostenere una spesa mensile incredibile se si pensa che siamo a Teramo...non parliamo poi della presenza di negozi prevalentemente di abbigliamento che, per una città come la nostra, che manca di molti riferimenti in altri ambiti commerciali, non ha permesso al centro commerciale di essere un polo di attrazione per i teramani. Il centro commercial di Colonnella, che ha negozi come co-import e continue bancarelle lungo i corridoi, mi sembra goda di una certa salute, anche se indubbiamente la crisi economica porterà qualche strappo. Comunque, alla fine torneremo ad avere un centro storico strapieno di negozi di abbigliamento e un centro commerciale in cui i pochi negozi che rimarranno aperti, saranno in ogni caso di abbigliamento :/ Rimaniamo sempre indietro perché, mi spiace dirlo, non siamo pronti ad essere una Città.
A Monti dico: Eppure ci deve essere un modo... Le nazioni del nord (quelle che tirano l'europa) hanno orari di lavoro completamente diversi: dopo le 6 del pomeriggio trovi aperti solo i supermercati (fino alle 7) alimentari.. Il sabato fino alle 16 la domenica puoi morire di fame.. Fanno eccezione le grandi città turistiche.. A lavoro dopo le 5, 5emezza non trovi più nessuno, gli casca la penna dalle mani, si preoccupano dello stress che vivono i propri dipendenti che dopo le 5 devono togliersi alle balle e il venerdì anche alle 4.. Sabato e domenica non lavorano assolutamente. Quando ci parlo non posso fare a meno di pensare ai "padroni delle ferriere" che abbiamo da noi , dove se non fai le 8 di sera in ufficio sembra che non hai fatto niente.. Riprendiamoci la nostra vita, la passeggiata domenicale con i negozi chiusi e bimbi festeggianti. Il tempo per curare il giardino, i fiori, lo sport, il bar con gli amici... I negozi del centro commerciale? bè per il 70% sono inutili... copie di altri negozi, tutti uguali.. Fino a pochi anni fa se volevi comperare elettronica dovevi andare a Colonnella, poi ad un certo punto a Teramo c'erano 1 5 - 6 marchi dell'elettronica di consumo più importanti d'Italia nel giro di tre chilometri quadrati, risultato? alcuni hanno chiuso e chiuderanno ancora.. Non c'è il bacino d'utenza e poi ora c'è la crisi.. Il centro commerciale puoi tenerlo aperto fino alle tre di notte e farci cantare i rolling stones ma se la gente non ha necessità di quello che si vende lì dentro cosa ci va a fare?
Bene, bene, mi dispiace per chi perde il lavoro ( anche se più che precario) però mi fa molto piacere che il tempo mi ha dato ragione ! Io l'avevo detto che il centro commerciale era solo un'operazione politica-immobiliaristica senza nessun senso "commerciale", è stata tutta una montatura con la scusa del nuovo stadio, e lo abbiamo visto ! Il centro commerciale ha portato GRANDI DANNI a tutta la città di Teramo....però ha portato GRANDISSIMI VANTAGGI A POCHI !!!!!!! P.S. : però ricordate una cosa : i teramani nel "segreto dell'urna" la "crocetta" la rimetteranno sempre lì, il voto lo daranno sempre ai "soliti noti", volenti o nolenti .
Il centro commerciale e' in crisi dalla sua apertura! La crisi ha fatto la sua parte, ha accellerato un po' la chiusura di alcuni negozi, ma le cause sono altre. A cominciare dalla tipologia dei negozi, dagli affitti assurdi, dalla tipologia dei contratti " a singhiozzo", dall'uso politico delle assunzioni. Abbiamo una cattedrale nel deserto....sempre piu' deserta. Mi spiace solo per chi ci lavora soprattutto se per "grazia ricevuta". Questa e' la politica "del fare danno" mi auguro che serva di lezione......
Forse mi sto ripetendo, dato che ho già commentato l'altro articolo di Falconi riguardante la revoca del project del nuovo teatro per infiltrazioni camorristiche. Era evidente già prima dell'apertura come un centro commerciale del genere fosse sproporzionato per un bacino di utenza come quello teramano. E' stata la contropartita per avere uno stadio nuovo a Teramo. Per fortuna che il Comune non doveva realizzare un ospedale, altrimenti avrebbe potuto far costruire anche una centrale nucleare! Comunque il project fu approvato all'unanimità dal consiglio comunale intero, all'epoca eravamo amministrati dalla giunta Sperandio. Tutti compiaciuti, maggioranza e opposizione, nessuna voce fuori dal coro. Successivamente il sindaco Chiodi raccolse il plauso per aver consentito l'inaugurazione in soli 14 mesi dalla posa della prima pietra. Un'inaugurazione così veemente che degli operai, costretti dalla fretta, sbagliarono a fissare alcuni pannelli di controsoffittatura che vennero giù tra lo stupore e l'ilarità della moltitudine dei presenti. Riguardo alle crocette nel segreto dell'urna elettorale... caro Tex... ij ddamò che ving mttenn li cruciatt... ma a Term nn cagne mai nind! Anz... è simbr peggie! Sperandio e Chiodi, (su Brucchi mi astengo per ora, ma gli riconosco il merito per l'apertura del primo tratto del Lotto Zero) entrambi affetti da seri problemi di miopia amministrativa; contesto loro non solo l'inutilità del centro commerciale ma sono anche responsabili del disastro della discarica La Torre, della T.I.A. e dell'Ipogeo. Che si vergognassero! P.S.: non esiste ancora un'urna elettorale che possa liberarci per sempre da certi soggetti; cambiano i nomi e le facce ma ce li ritroveremo sempre e comunque tra i coglioni. Purtroppo.
secondo me il centro commerciale è una delle poche cose buone e positive che ha fatto questa politica. uno dei piu belli d'Italia. ci giri dentro e non ti senti in un postaccio. razionale, facilmente raggiungibile, ottimi parcheggi. se chiude Thun o Imaginarium non mi preoccupo più di tanto. Avete presente i prezzi? Vogliamo parlare poi di chi e quando ha bisogno di andare da Thun, un prodotto così particolare? se cominciano a restare molti posti sfitti per un bel po, vedrete che gli affitti scenderanno. per il momento è quasi fisiologico perdere pezzi. anche se Teramo è una città che vive principalmente di impiego pubblico, la crisi si sente anche per la crescita delle accise sui carburanti e per l'aumento delle tasse. comunque per una famiglia media fare la spesa lì è senz'altro più "sostenibile" che andare in centro storico. Dove, tra l'altro, non si può parcheggiare con la comodità necessaria per caricare il baule di sacchetti. E dove si dovrebbe andare più che altro per il "tempo di cui riappropriarci per i figli, i sorrisi, le chiacchiere con gli amici ecc ecc".
Caro Moschetta, ma tu ce l'hai una famiglia? Hai mai fatto la spesa in quel supermercato comodo comodo, col parcheggio che non ti fa scomodare? Il prezzo della comodità lo paghi tutto! Hai mai visto una rivista che si chiama Altro Consumo? Sai che la catena Leclerc è tra le più care in assoluto? Vogliamo parlare degli altri negozi? Ad esclusione di qualche "mosca bianca" il resto è roba che trovi anche al mercato del sabato: c i n e s e r i e! Sul centro commerciale Gran Sasso avrei qualcosa da dire. Bello non è di sicuro, sembra un indegno scatolone rivestito, in parte, da una pietra "ruffiana" , tanto per ricordare le pietre delle nostre montagne. A L'Aquila (l'aquilone) hanno fatto qualche sforzo in più! Ha svuotato il nostro centro creando un'economia virtuale che vede i nostri soldi sparire per ignote destinazioni senza un congruo reinvestimento. Teramo è oramai una città fantasma, anzi "virtuale" come l'economia che ha creato il C.C. Gran Sasso. Vorrei tanto andare via, ma con gli squilibri che ha creato lo "scatolone", trovo difficoltà anche a vendere il mio appartamento. E poi vorrei tanto dare una sbirciatina ai contratti dei tanti giovani che ci lavorano! Per quello che ne so è roba da "sussistenza di guerra". Spero che il calo che tu definisci "FISIOLOGICO" si accentui. Forse, dopo un corposo calo, potrebbe essere utilizzato come "hangar" o come concessionaria d'auto. Così, finalmente, potremmo quasi tornare ad essere una mezza città! Al Moderatore. Mi scuso per l'intervento precedente che non hai pubblicato. Ripensandoci condivido! Ma sono talmente inc...ato che .....! Grazie.

l Centro Commerciale Gran Sasso Gran Shopping ha chiuso il 2011 registrando dati significativamente positivi, grazie ad un importante piano marketing e alle nuove apertura di insegne a livello nazionale e internazionale volti sempre più ad ampliare il bacino d’utenza e a fidelizzare i clienti già acquisiti. Per quanto riguarda i dati di affluenza possiamo segnalare un incremento di presenze, rispetto all’anno precedente, prossimo al 2% (1,74%). Il risultato ottenuto è ancora più significativo se consideriamo che l’affluenza media dei centri commerciali italiani nel 2011 è diminuita del 1,7% rispetto al 2010. Se analizziamo poi nel dettaglio i dati relativi al mese di dicembre 2011, il risultato è ancora più sorprendente: il Centro Commerciale Gran Sasso registra infatti un +10,2% nell’affluenza rispetto a dicembre 2010, a fronte di un –6% riportato dalla media nazionale. Il 2011 segna così i migliori dati in assoluto, in termine di presenze, sin dall’apertura del Gran Sasso Gran Shopping (avvenuta a Novembre 2007). Il Centro Commerciale si conferma infatti come punto di riferimento per la propria clientela sia per quanto riguarda la frequentazione infrasettimanale, basata prevalentemente sul bacino teramano, che per l’affluenza del fine settimana e dei giorni festivi che raccoglie invece clienti provenienti da tutta la regione e dalle vicine Marche. L’anno appena conclusosi, rispetto al 2010, ha registrato inoltre un incremento di fatturati prossimo al 5% (4,63%). Una crescita così significativa, ottenuta nel corso di anno sicuramente non facile per il mondo dei consumi al detaglio, è in parte dovuta anche alle attente politiche messe in atto in termine di rinnovo del merchindising e tenant mix. Nel corso del 2011 si è vista l’apertura di 7 nuove insegne (Adidas, Eden, Kiko, Krem, Mediaworld, Takko, Wind), con marchi di richiamo a livello nazionale e internazionale. Il turnover e il rinnovamento nell’offerta dei prodotti sono infatti stati percepiti come valore aggiunto e di sicuro appeal per la clientela del Gran Sasso Gran Shopping.

«Siamo molto soddisfatti nel constatare che la strategia messa in atto per il 2011 si sia rivelata vincente – commenta Riccardo Crepaldi, Development & Asset Manager di Foruminvest Italia. – Il ricco programma di attività proposte, insieme al concorso “Vinci un Sogno”, ha permesso di raggiungere risultati sia in termini di ampliare del bacino d’utenza che di fidelizzazione della clientela».

«Per il 2012 stiamo lavorando ad un piano di marketing che preveda iniziative dedicate al territorio (sia riedizioni delle manifestazioni di maggior successo, come la “Mascherina d’Oro” o i “1000 bambini al Gran Sasso”, che progetti nuovi come “Il colore di un amico”) e nuove operazioni commerciali al fine di caratterizzare sempre più il Centro Commerciale Gran Sasso come punto di riferimento per la provincia teramana e per l’Abruzzo in generale. - aggiunge Lucio Bezzi, Direttore del Gran Sasso Gran Shopping. – Per il primo semestre sono inoltre già previste due nuove aperture di grande rilievo che contribuiranno all’incremento dell’affluenza, arricchendo ulteriormente l’offerta del Centro Commerciale grazie ad una nuova media superficie specializzata nel settore dell’arredo casa di livello internazionale e ad un importante rinforzo del settore ristorazione» . (Ufficio Stampa Gran Sasso Gran Shopping)

Grazie per le precisazioni. Almeno qualcosa che va bene c'è! Sull'economicità del "pezzo forte" ci si può istruire col sottostante link http://www.gdonews.it/2010/09/inchiesta-sui-prezzi-2010-di-altroconsumo…. Buona lettura e....occhio al prezzo!
è inutile ogni commento è superflo la sola cosa vera è che è il piu bello ma purtroppo i teramani non hanno capito la tipologia del centro basti pensare che arrivano persone da aquila san benedetto e addirittura da roma è un peccato non apprezzarlo
a me il centro commerciale gran sasso piace anche perchè posso portare mio figlio a razzolare in giro senza timore che venga travolto da qualche Fiat Daily che procede a 60 km/h in piena zona pedonale come avviene ogni giorno e a tutte le ore in corso s. giorgio... (ah si, l'errore dei varchi di cui parla Chiodi...) e questo vale molto, ma molto di piu di qualsiasi risparmio che posso fare (ma che non esiste, anzi) rispetto alla spesa in centro. per non parlare della scomodità di dover parcheggiare a piazza s. francesco e di non poter accedere all'auto col carrello (cosa che non vale per me che abito in centro, ma per tutti quelli che vengono da fuori...) sull'economicità del centro commerciale: gli acquisti sono centralizzati, e i trasporti che avvengono ormai in formato standardizzato con containers da 1 o 2 "TEU" sono ovviamente più convenienti sulle grandi superfici... uno studio della McKinsey rivela addirittura che se l'Europa adottasse la stessa struttura distributiva degli USA vi sarebbero notevoli benefici sulla produttività e sui prezzi al consumo (mai andato a fare la spesa da wal mart in usa? costa, pur tenendo conto del cambio, il 30% in meno che da noi - parlo di prodotti confrontabili, tipo le lamette gillette, il formaggio philadelphia o la carne di produzione locale, fa eccezione ad esempio la pasta de cecco che costa 2,5 dollari - ma include le spese di spedizione dall'Italia) ah si a Teramo centro c'è un bellissimo posto dove andare a fare la spesa, e che io frequento spesso: il LIDL: qualità tedesca a prezzi proletari!!! Lo consiglio veramente a tutti. Infine: sappia l'ignoto imbiancatore che io raccolgo gli scontrini delle spese che faccio nei vari supermercati (girando molto per l'italia compro da coop a bologna o a milano, da esselunga a bologna, da coop a san benedetto, da conad a teramo, da Lidl, da Acqua & Sapone...) e che vi sono delle "specializzazioni": alcuni supermercati sono piu economici ad esempio per il comparto vini&olii, altri per il "non food" ecc... INFINE: consiglio a tutti il negozietto di Via Pigliacelli a Teramo dove è possibile acquistare la pasta de cecco a 0,90 (5 pezzi alla volta)... buona giornata !