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Teramo un paese per Prorogati...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La Giunta Brucchi ha il potere della proroga.
Esistono i presupposti dell'illegittimità, ma i nostri eroi prorogano.
Esempi?
Servizi museali alla Teramo Ambiente fino al 8.8.13 per un totale di oltre 40mila euro.
Si può fare?
No...anche solo perchè non esiste convenzione e precedente avviso pubblico.

Proroga scadenza gestione
degli stalli di sosta a rotazione del piano raso a piazza Dante.
Si può fare?
No.
Perchè si favorisce il privato?
Perchè si proroga un atto che era illegittimo dalle precedenti proroghe?
A firma del Sindaco Brucchi e degli Ass. Campana, Cozzi, Di Giovangiacomo, Di Stefano, Tassoni, assenti D'Ignazio, Di Sabatino, Agostinelli, Marchese, Romanelli, chissà perchè tutte queste indisponibilità improvvise.

Per non parlare della proroga al contratto con il dirigente a tempo determinato, Mariotti.

La Guardia di Finanza che ha un accordo di massima con il comune di Teramo, con l'Asl di Teramo, con la Regione Abruzzo...non potrebbe firmare un contratto anche con i teramani?
Chi controlla questi atti Illegittimi?

 

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Commenti

Il dolce far niente della politica teramana al potere. Politicanti che s'alzano al mattino con l'unica occupazione del non decidere. Quadro fosco quello della bella Teramo,brutta copia di un sistema che continua a mortificare i cittadini onesti .la nostra Citta'e ' un chiaro esempio di arrembaggio politico,di nepotismo devastante e di clientelismo senza fine.
ecco... un'esempio di cosa seria per la procura...come l'amianto.
la discarica La Torre, quando e' crollata, "beneficiava" di una ... proroga provvisoria. Dopo cinque proroghe, in mancanza dei dati A.R.T.A. necessari, si inventarono la proroga provvisoria (che in diritto non esiste) e la discarica crollo'. Dopo il crollo arrivarono i dati A.R.T.A. che erano incompatibili con ... la proroga provvisoria. Alla fine, ma molto alla fine, arrivo' la Procura.
Credo (e sarei grato a chi mi correggesse) che per accordi con il costruttore del parcheggio interrato, in NESSUN CASO IL PARCHEGGIO A RASO potrebbe essere gestito direttamente dal Comune (se non per un numero molto limitato di stalli) o essere dato in gestione ad un'altra ditta, magari attraverso una gara d'appalto. Se non si rinnova la concessione, il piano a raso DEVE ESSERE PEDONALIZZATO (o semipedonalizzato) per CONTRATTO. Bisogna anche ricordare che l'attuale gestore-costruttore sembra disporre di un'argomento molto convincente per ottenere proroghe su proroghe: 6,5 milioni che il Comune dovrebbe rimborsargli qualora il gestore-costruttore si avvalesse di un diritto di recesso sulla base degli scarsi introiti (qualcosa di simile) derivanti dall'operazione PARCHEGGIO PIAZZA DANTE NEL SUO COMPLESSO (piano a raso, piano interrato, vendita box a privati). La domanda è: mantenere il parcheggio nel piano a raso serve ad aumentare gli introiti? Se immaginiamo il piano interrato e quello a raso entrambi pieni di auto ogni giorno, la risposta è scontata: certo! Più stalli, più introiti! Ma se pensiamo ad un piano interrato VUOTO O SEMIVUOTO, ed un piano a raso strapieno ma con un altissimo TASSO DI "ELUSIONE TICKET", favorita dalla ASSENZA DI SERI CONTROLLI realizzabili solo con costosi sorveglianti FISSI (come in tutte le piazze a pagamento privi di sbarre), allora la risposta non è più così scontata. Il gestore parla di attuali 900-1100 euro di introiti al giorno complessivi: a spanne è l'introito derivante da UN CENTINAIO di stalli per nove ore ad un euro l'ora. Praticamente IL SOLO piano interrato a pieno regime, con sbarre e scontrini che impediscono elusioni. Invece il gestore preferisce mantenere il piano a raso strapieno ed incontrollato ed il piano interrato vuoto con impianti di controllo efficaci ma sottoutilizzati. Non sembra molto interessato a vedere migliorare gli introiti! Preferisce poter brandire in qualsiasi momento l'arma del recesso? Ed il Comune cosa preferisce? Quel che è certo è che l'attuale gestione del piano a raso di piazza Dante è VERGOGNOSA, INDEGNA ed UMILIANTE ed il Comune è corresponsabile.
Caro Mariobici, a proposito del parcheggio di Piazza Dante... Perchè il comune, cioè i cittadini, dovrebbero garantire i "mancati" introiti al privato, se sono dovuti a coloro che preferiscono non sostare la loro auto nel sotterraneo? Se il costruttore gestore del parcheggio non riesce a vendere i box sotterranei, la responsabilità è del comune? I mancati introiti derivanti dai 50 stalli in meno rispetto a quelli inizialmente previsti sul piano a raso, sono stati probabilmente già recuperati dalle proroghe già concesse. Se la struttura fa acqua in tutti i sensi (ho letto di infiltrazioni di acqua nei box sotterranei) la responsabilità non è dei cittadini, ma di chi ha costruito il parcheggio. "Il gestore parla di introiti giornalieri che oscillano dalle 900 alle 1.100 euro" e presumo in larga parte dal piano a raso. Al contempo si parla di una consistente evasione del pagamento del tiket. Secondo me sarebbe sufficiente un solo ausiliario del traffico assunto dal gestore (circa 100 euro al giorno) per garantire un controllo efficace. Pur lavorando 5-6 ore al giorno, ma tutti i giorni in cui è attivo il servizio e in orari diversi per non essere sgamati dai potenziali evasori, nessuno o quasi rischierebbe una probabile multa per scroccare molto meno. Sembra uno dei casi nei quali chi pensa di risparmiare spreca. Ma forse c'è qualcosa che mi sfugge di questa vicenda, altrimenti perchè il sindaco si sarebbe dimostrato preoccupato dalle richieste del gestore? Anche io mi associo a Mariobici: qualcuno è in grado di chiarire quello che chiaro non sembra? Caro Giancarlo, per gli amministratori del comune di Teramo le proroghe sembrano appetibili come le ciliege, una tira l'altra. Se qualcuno non partecipa alla sagra, forse sarà per il timore che nascondano il vermicello dentro...
Anch'io ho molti dubbi e molte cose mi sfuggono, ma quattro cose mi sembrano molto chiare: la prima è che il più grande parcheggio nel centro di Teramo E' GESTITO IN MODO INACCETTABILE. Io non sarei favorevolmente impressionato da una città che mi accogliesse in una piazza in cui mi si chiede di PAGARE un ticket ma guardandomi intorno notassi DECINE DI AUTO che non espongono alcun ticket. Non mi sentirei bene accolto, penserei di essere giunto in un BRUTTO POSTO AMMINISTRATO MALE. La seconda cosa certa è che Piergallini (il costruttore del parcheggio interrato, attuale gestore anche del piano a raso), ad ogni approssimarsi di scadenza della concessione MINACCIA di avvalersi del diritto di recesso, basandosi non solo sulla questione dei 50 stalli in meno, ma anche e forse più sui tempi troppo lunghi e i ripetuti blocchi dei lavori imputabili al Comune in fase di realizzazione del parcheggio, con conseguente lievitazione dei costi, oltre che sul GENERALE ANDAMENTO degli affari: i 900-1100 euro giornalieri, insomma, sono MENO di quanto ci si aspettasse. Temi e questioni che restano sul tavolo, pronti per essere utilizzati dal gestore ad ogni scadenza di proroga, forever.. and ever.. and ever! La terza cosa certa è che la realizzazione del piano interrato, portata avanti tra tante polemiche, dubbi ed ostilità, che ha violentato il Liceo Classico e la Casa del Mutilato, umiliato lo sbocco ai tigli e la piazza nel suo complesso NON STA' PRODUCENDO ALCUN BENEFICIO PER LA CITTA'. Ma questo, è la mia quarta certezza, non rappresenta in alcun modo un problema per i nostri amministratori.