Leggevo Emmelle mentre ancora con il cartello al collo, iniziavo l'ennesimo sciopero della fame di una storia mortificante, vergognosa, denigrante, offensiva, volgare, nauseante, schifosa, coatta, disumana.
Parlavo con Valdo Di Bonaventura e ascoltavo le storie, le tante storie della bellezza di un reparto, vanto dell'Ospedale Mazzini di Teramo.
Tutto il reparto.
Urologia è Teramo che ricerca, si specializza, si umanizza.
ll professore Vicentini tornerà ad operare.
L'Asl si è accorta improvvisamente della sospensiva del Tar.
Dopo l'ennesima denuncia.
Dopo l'ennesima manifestazione civile.
Dopo le lacrime dei pazienti e dei famigliari.
Dopo che il manager dell'asl si era negato a un parente.
Dopo il silenzio del sindaco Brucchi.
Dopo il silenzio assenso del Governatore Chiodi.
Dopo la smentita di Varrassi contro Varrassi.
Non ci sentiamo di aver vinto.
Mi vergogno della mia terra.
Di questa politica ruffiana, vigliacca, pavida.
Il problema non è il Direttore Generale, ma chi dietro le quinte cura la matassa.
Il problema non è il Manager Varrassi, ma i dirigenti che firmano carte, cartine fumate da accoliti bacia pile.
Se Varrassi parlasse, l'asse politico salterebbe.
Teste decapitate da favori, favorini, favorucci.
Piccoli uomini chiusi nel silenzio della loro Kafkiana metamorfosi.
Arriverà un tempo per tutti...e non sarà un comodo e ospitale terzo tempo.
La giustizia...sa.
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