i Due Punti

"Lo sai Giancarloperchè non ho voluto vederti.
Lo sapevi da quando mi sono ammalata e da quando sapevo di dover morire.
Non odiarmi".
(Chi mi scrive è una cara amica, era una mia cara amica, che chiameremo Laura.
Questo pensiero mi è stato dato dalla madre, due mesi dopo il suo funerale).
"Ti ricordi quel giorno?
Quella telefonata che ti feci da Milano in rientro a Teramo.
Ero all'altezza di Modena sud con il mio ragazzo che avrei lasciato il primo Lunedì utile.
Nel fine settimana ci avrei fatto l'amore fino a sentirmi male.
Ho deciso di farmi ricoverare per gli ultimi giorni all'Hospice di Teramo.
Avrei voluto un altro ricordo di casa.
Non certo l'ultimo. 
Ti scrivo da un posto dove ho ritrovato l'umanità dell'essenza medica, a partire dal Responsabile, il dott. Claudio Di Bartolomeo e da tutti gli altri medici, infermieri e via elencando.
Cure paliative, la lotta contro il dolore, il mio andare verso un'altra forma di esistenza attraverso uno stato quasi di serenità.
Mai di troppo e cura degli attimi. 
C'è il rispetto verso la persona e l'attenzione alla sofferenza.
Una continua ricerca per valorizzare la dignità del paziente in fase terminale.
Ogni reparto, dovrebbe essere condito di educazione e sensibilità.
Ogni reparto dell'Asl di Teramo dovrebbe avere lo stesso spirito di questa struttura.
Non brontolare e non rispondere.
Questa volta sarà mia, l'ultima parola.
Ogni tanto scrivi una bella notizia, amico mio".....

Laura non c'è più per molti.
Non per me.
L'Hospice dell'ospedale Mazzini è un fiore all'occhiello di Teramo come molti altri reparti che nessun accorpamento con le altre asl ci potrà portare via.
Teramo e la sua storia medica non potrà mai  essere accorpata all'asl de L'Aquila.
La cardiologia teramana non potrà divenire  una succedanea a quella di Chieti.
L'assente politica teramana è avvertita.
Sarà la nostra prossima battaglia sociale in nome di Laura e di tutte le Laura del nostro cuore per il diritto alla giusta salute. 

Foto e immagini Prodeo.