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La Camera di Commercio è talmente in crisi che assume un Dirigente

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Avevamo lasciato i dirigenti della Camera di Commercio di Teramo abbandonare i propri impiegati.
Vi ricordate?
" Mettete insieme tre sindacati. 
Cgil, Cisl e Uil.
Tutti Fpl.
Mettete  il Presidente e il Direttore della Camera di Commercio di Teramo in fuga da ogni tavolo di concertazione.
Mettete un pensiero univoco che ha del clamoroso come un comunicato stampa incompreso.
" ...La Camera di Commercio di Teramo, avente un organico complessivo di circa 50 unità, irragionevolmente sia articolata mediante una struttura amministrativa c.d. “complessa” (aspetto che nulla aggiunge ai fini dell'organizzazione, dell'efficienza, dell'efficacia e del buon andamento dell'Ente, e che non é dato riscontrare analoghe equivalenze in altre realtà provinciali rientranti all'interno del comparto degli Enti Locali ed assoggettati allo stesso contratto nazionale di lavoro); sta di fatto che tale “ingegneristica organizzativa” comporta un surplus di costi a vantaggio del massimo organo burocratico, la cui valenza stipendiale risulta, così, essere sensibilmente superiore rispetto agli altri Dirigenti operanti nel territorio provinciale.

Ulteriore segnacolo di iniquità lo si potrà desumere dalla semplice comparazione delle somme assegnate al fondo del salario accessorio riservato alla Dirigenza (3 unità, di cui 1 a termine), pari ad euro 244.000 (mediamente circa 81.000 euro per ciascun Dirigente), con quelle destinate al fondo del comparto impiegatizio (45 dipendenti), determinate in euro 224.000, peraltro soggetto ad imminente riduzione (mediamente circa 4.900 euro per ciascun impiegato). 

Tre dirigenti hanno un fondo salario accessorio più nutrito di 45 impiegati.
Questa è classe teramana.

Un modello superiore alla struttura politica.
Qui si diventa un vero e proprio unicun italiano.
...e poi c'è chi cerca una giustificazione all'assenza del Presidente e del Direttore.
I Privilegi sono regi decreti privi di leggi morali...tutto il resto è un tavolo vuoto".

Domani  le stesse tre siglie sindacali, Cgil, Cisl e Uil-Fpl, informate in maniera ufficiosa, chiederanno lumi al direttore della Camera di Commercio e a tutta la dirigenza.
Scriveranno una lettera sottolineando la gravità del provvedimento in completa distonia con il momento economico, in contrasto con la situaizone di crisi occupazionale dell'Ente.
Risponderà qualcuno?
Saranno diligenti o dirigenti?
Noi...non abbiamo digerito.

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Commenti

buondi si parlava di accorpamento .....stanno togliendo le commissioni e i gettoni per le stesse e poi assumono un dirigenteeeeeeeeeee solo a teramo si usa fare cosi: tanti che comandano e pochi che lavorano......... comunaue se nessuno parla lo ro ne approfittano.......i sindacati che fanno??????
Questa è l'Italia che volete. Repubblica Socialista italiana. Quindi non lamentatevi.
Non parliamo di enti pubblici, la Camera di Commercio ha un organo politico (Giunta ) formato dai rappresentanti delle associazioni economiche della provincia. In pratica i migliori rappresentanti della classe imprenditoriale della provincia. L'azienda Camera di Commercio ha sul suo capo una norma (art. 28 del D.L. 90/2014) che di fatto ha tagliato il volume d'affari del 35% nel 2015, 40% nel 2016 e 50% nel 2017. Qualsiasi azienda con simili prospettive future (dimezzamento del volume d'affari) opererebbe una seria rivisitazione della spesa per l'individuazione delle sacche di inefficienza. Rivoluzionerebbe le tipologie di prodotti (servizi) da offrire sul mercato e non si sognerebbe mai di assumere un dirigente per la gestione del bilancio e controllo di gestione (Area Economico-Finanziaria). Mi chiedo se i rappresentanti che siedono in Giunta adotterebbero questa soluzione (assunzione di un dirigente per il controllo di gestione) nella loro azienda o se non cercherebbero al più forme di esternalizzazione del servizio. In un azienda di 50 persone il controllo di gestione è normalmente svolto da un contabile, mentre le figure più professionalizzanti sono rivolte all'esterno; in un ente pubblico tale logica dovrebbe portare ad utilizzare le migliori risorse umane al servizio dei cittadini e non della gestione burocratica dell'ente. Inoltre il controllo di gestione di un ente è fine a se stesso se non inserito in una logica di costi standard che tendono ad evidenziare le criticità e le eccellenze gestionali. Se fossi un imprenditore della provincia, anche un semplice commerciante, mi dovrei lagnare con i miei rappresentanti che adottano simili atti di indirizzo e gestione in un simile momento economico. Keynesianamente o applicando gli studi della propensione al consumo (Teoria del ciclo vitale di Modigliani), potrei dire che sarebbero meglio, per il territorio, 4 stipendi (sicuri) da 25.000 euro che uno da 100.000.
Pare che la CCIAA di Teramo ha iscritto il maggior numero di IMPRESE DI FATTO in tutta Italia. Questo tipo di società dovevano essere cancellato fin dal 1996... Non ci posso credere.. Mi passa per la testa che a Teramo possano avere ancora iscritte società iscritte nel periodo della Stato Pontificio, cessate, sparite ma mai cancellate per "FARE NUMERO".