Salta al contenuto principale

Asl-Teramo: Come previsto annullata la gara dei Fisioterapisti

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Il Tour dei fisioteripisti non termina al giro di Milano o a Parigi, ma ritorna alla partenza senza passare dal via.
Vince il prezzo più basso?

No, se non è il prezzo giusto.
Tutto da rifare.
Vi avevamo detto che non sarebbe finita al nostro primo articolo.

Un passo indietro.

Ho letto e riletto la delibera di proroga del contratto di riabilitazione e fisioterapia domiciliare della asl di Teramo.

Ho letto e riletto l'appalto vinto da un gruppo di fisioterapisti teramani che in maniera diretta e senza subappalti o altri costosi passaggi erano riusciti a esprimere un prezzo notevolemente inferiore.
Ho ascoltato lo sdegno  dell'Associazione Italiana Fisioterapisti della regione Abruzzo che ha espresso il suo totale diniego di fronte alla delibera n° 715/2014 con la quale la ASL di Teramo ha deciso di prorogare alla cooperativa KCS , per un importo ulteriore di 91.000 €uro e fino alla fine del corrente anno.

La differenza?
I fisioterapisti teramani erano risultati vincitori con un prezzo di 16,50 euro a prestazione contro i 21 euro della KCS.
Una simile offerta si può ottenere, spiega l'associazione di fisioterapisti, grazie alle prestazioni fornite direttamente dai liberi professionisti.
Una prassi che in Europa è diventata una normale consuetudine.
I legali dell'associazione andranno avanti con una denuncia dettagliata alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti e con un puntuale ricorso al Tar.
Si cercherà di dimostrare in sede giudiziaria il presunto reato di abuso di ufficio.
Sarebbe pronto un dossier di nomi, di politici, di correlazioni alla base di questa strana delibera della Asl di Teramo. 
Una sorta di amiciziopoli condita con parentopoli e nella pausa del solito monopoli...di una Teramopoli che somiglia sempre di più a Paperopoli.

La gara è stata annullata.
L'ufficio Asl chiederà venia e provvederà a formulare un nuovo bando.
Nel frattempo avrà valore la proroga.
Non si conoscono le motivazioni e il parere legale, molto probabilmente sarà stato richiamato l'art. 82 c.3-bis del codice degli appalti "  Il prezzo più basso é determinato al netto delle spese relative al costo del personale, valutato sulla base dei minimi salariali definiti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, delle voci retributive previste dalla contrattazione integrativa di secondo livello e delle misure di adempimento alle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro".
Tutto per evitare gli eventuali ricorsi in serie al Tar.
Il valore complessivo di base d'appalto sarà fissato a 185.020 euro.

Chi pagherà per questo errore?

...e non finisce qui....

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Che peccato e che vergogna Con due cervellotiche nonché machiavelliche delibere ( la 715 e la 872 del 2014 ) la ASL di Teramo ha di fatto rinnegato quanto stabilito nel disciplinare di gara che lei stessa aveva stilato in occasione dell’appalto per l’assegnazione del servizio ADI concernente i trattamenti fisioterapici domiciliari per i comuni di Teramo e Montorio al Vomano. “Scusate ragazzi, abbiamo scherzato; l’appalto che avete vinto è stata tutta una finzione, una specie di gioco per veder fin dove potevate arrivare”. Ecco, in estrema sintesi, le reali parole che la suddetta ASL poteva utilizzare per giustificare l’annullamento del bando in questione. Lo stesso parere legale, richiesto dalla stessa ASL e che ha suffragato l’annullamento del bando, fa acqua da tutte le parti perché non ha tenuto in minima considerazione che il famigerato e contestato codice dei contratti pubblici ( D. Lgs, 163/2006 ), prima ancora dell’art. 82 comma 3 bis, prevede all’art. 34 commi 1a e 1d che i raggruppamenti temporanei di ditte individuali, come quello che ha vinto l’appalto, hanno i requisiti necessari per partecipare a queste procedure in ottemperanza delle direttive comunitarie 2004/17/CE e 2004/18/CE. Sta di fatto che la ASL di Teramo ha perso un’occasione rara per modernizzare l’assistenza territoriale di questa regione assegnando direttamente a dei fisioterapisti liberi professionisti, più che qualificati, l’appalto delle terapie domiciliari ADI per i comuni citati. Infatti, se parliamo di assistenza domiciliare, non è affatto vero che bisogna spendere di più per offrire un miglior servizio ma il giusto ed unico compenso a chi esegue direttamente le relative prestazioni, una pratica assolutamente comune nei paesi europei ed extra-europei ma che, evidentemente, stenta ad attecchire qui in Abruzzo dove fortissimi interessi speculativi e sindacali si oppongono strenuamente ed inopinatamente a quello che, invece, è destinato ad essere il futuro dell’assistenza territoriale. Assistenza territoriale che, prima o poi ed insieme a medici e pediatri, dovrà necessariamente coinvolgere fisioterapisti ed infermieri così come molte altre professioni sanitarie. Già, perché la guerra di liberazione del territorio dagli interessi sopra citati è appena iniziata e si fermerà solo quando la classe politica ed istituzionale di questa regione non avrà capito che non è più possibile andare avanti in questa maniera scellerata e fallimentare, una prassi per la quale l’Abruzzo sta già pagando un enorme debito in sanità. Avevamo messo a disposizione il nostro progetto e la nostra organizzazione al fine di abbattere definitivamente i costi accessori legati ai profitti e interessi sindacali legati a dei contratti che sul territorio non hanno alcun senso se non quello di procacciarsi qualche tessera. All’estero, il sindacato non si preoccupa di proliferare mille contratti pur di essere presente dappertutto e, soprattutto, non si occupa affatto del territorio dove sono le associazioni delle professioni sanitarie a stilare direttamente accordi contrattuali con le Aziende Sanitarie di riferimento. Vergogna, inoltre, per non aver preso in alcuna considerazione lo sperpero di denaro pubblico che continua ad imperversare alla faccia dei contribuenti ed in danno delle persone assistite che speravano di reinvestire gli attuali utili, a nostro avviso ed a questo punto ingiustificati, in ulteriori prestazioni sanitarie al fine di abbattere quelle penose liste d’attesa che tutti dicono di voler eliminare anche se, purtroppo, solo a chiacchere. Cari contribuenti, care persone assistite, tutti noi, almeno per ora, usciamo sconvolti e delusi da una vicenda nata bene, condotta male e finita peggio con il solo scopo di impedire a dei fisioterapisti liberi professionisti di implementare un modello organizzativo di tipo europeo che avrebbe garantito prestazioni fisioterapiche domiciliari efficaci, efficienti ed economicamente più convenienti. In altre parole, è stata scandalosamente impedito che dei fisioterapisti svolgessero direttamente per la ASL prestazioni riabilitative domiciliari essenziali con buona pace dello stesso premier Renzi che tanto promette in termini di modernizzazione del paese. Anche lui ha capito, o dice di aver capito, un eleminare concetto: in questo paese politica ed inefficienza, senza alcun tipo di vergogna, sembrano andare a braccetto senza che nessuno si preoccupi realmente di come vengono spese le nostre tasse e, soprattutto, se tutto ciò sia realmente funzionale alla soluzione dei reali fabbisogni dei cittadini utenti in materia di riabilitazione territoriale e non solo. Purtroppo, viviamo in un paese anomalo, refrattario alle direttive comunitarie, allergico stupidamente al cambiamento e, per questo, pieno ancora di devastanti contraddizioni: un paese dove interessi consolidati, politica e sindacati vanno ben oltre i loro compiti canonici ed istituzionali. Per questo, continuano impunemente da un lato il citato sperpero di denaro pubblico e, dall’altro, le maldestre strategie politiche e sindacali di chi lo produce. Ricordiamo a tutti che l’affidamento della gara ai fisioterapisti avrebbe fatto risparmiare alla ASL di Teramo oltre 50.000 €uro e che, molto probabilmente e sperando di sbagliarci, faranno di tutto per non far partecipare al nuovo bando che, invece, lo aveva regolarmente vinto con buon a pace di tutti. Sarà forse anche per questo che l’Italia va sempre più a rotoli? Picchini Ginesio, segretario dell’Associazione Italiana Fisioterapisti della regione Abruzzo