La vetrina del Parco è Montorio. La vecchia polemica con il sindaco Brucchi fu madre di un equivoco o della sottile vena ironica del Primo cittadino teramano. Altro è accaduto. La presentazione della manifestazione ha visto molti ospiti illustri. La resistenza teramana, composta dai sindaci della montagna, l'assessore regionale Mauro Di Dalmazio e molte persone interessate. La speranza di una luce, di un'idea, di un aiuto, di una proposta per salvare le aree interne dall'abbandono demografico e istituzionale. Io c'ero. Seduto in fondo, molto in fondo. Si è parlato di un'intera rosa di venti. L'allargamento del Parco, il problema dei lupi, dei cinghiali, del rapporto turistico mare-montagna fino all'intervento dell' Avv. Di Dalmazio. In sintesi " La miopia dei sindaci di Montagna che non vedono le risorse, che il Governo regionale non può far nulla se loro non le sanno utilizzare, richiedere", tutto condiviso nel calderone dei fondi Fas. Che dire? I sindaci era tutti indispettiti. Giuseppe D'Alonzo, sindaco di Crognaleto, aveva il piede che batteva forte come un "Du botte". Non vi riporto altro. Si è aperta la caccia grossa della politica montana. Sento un forte odore di polemica. La montagna rotola di bile. La vetrina è stata infranta con un lancio di parole...come un vuoto a rendere.
- Montorio
- Mauro Di Dalmazio
- La Vetrina del parco
- Giuseppe D'Alonzo
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