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ll silenzio di Cretarola, lo spaesamento di Catarra

di I due Punti
4 minuti

Il silenzio pubblico serbato dall’Amministratore unico di Teramo Lavoro Srl Venanzio Cretarola sulle infinite questioni di illegittimità che riguardano la società in house della Provincia di Teramo e, in particolare, la Sua diretta posizione personale di Amministratore/Dipendente, è fin troppo eloquente.
Ma la incapacità (o la deliberata volontà) del Presidente Catarra, anche nella veste di socio unico della società stessa, di rendere noti tutti i documenti che dimostrino la legittimità dell’operato sia della Provincia sia di Teramo Lavoro è politicamente indecente.
Ci siamo soffermati decine di volte sulle singole questioni e siamo stanchi di doverle ripetere.
Ma non siamo affatto stanchi di chiedere incessantemente che venga fatta chiarezza su tutto, in primis sul corretto utilizzo di fondi pubblici (sia quelli del bilancio provinciale, sia quelli del Fondo Sociale Europeo) e sulla salvaguardia delle professionalità confluite nella società in house.
Da ultimo il Presidente Catarra, evidentemente spaesato, afferma che “In nessuno dei tavoli aperti mi sono stati contestati, formalmente o informalmente, addebiti su in house e selezioni ma le questioni vertono tutte su alcune ben specifiche tipologie di servizi e di attività, ad esempio Bottega Scuola, oppure le spese generali, o ancora l’Agenzia giovani e se questi servizi possono essere erogati in tutto o in parte con il Fondo sociale”.
Informiamo Catarra di aver dimenticato uno dei tavoli aperti: quello de I Due Punti.
È sul nostro tavolo, fino a quando la democrazia potrà esercitarsi sulla pubblica piazza e non nelle riunioni private di politici e politicanti, che abbiamo contestato formalmente a Catarra addebiti sulla società e sulle selezioni di personale effettuate.
È sul nostro tavolo che perseveriamo nel chiedere conto delle competenze dell’Amministratore unico perché, dio non voglia, se fosse vero che Cretarola possiede solo un diploma di terza media sarebbe molto difficile per Catarra giustificare la sua nomina quale garanzia di competenza tecnica per selezionare decine di alte e altissime professionalità che lavorano nella in house.
È sul nostro tavolo che perseveriamo nel chiedere conto di come sia stato possibile gestire politicamente da dilettanti una questione così importante per i servizi provinciali, invocando quella trasparenza di cui Catarra si riempiva la bocca in campagna elettorale, ma che ha dimenticato subito dopo.
Il nostro non è solo un Blog, è la Piazza di Teramo e d'Abruzzo, è la voce dei cittadini che chiedono conto all’Amministratore del condominio di palesare le carte che giustifichino la correttezza della propria gestione, pena la sostituzione immediata e la richiesta di risarcimento dei danni.
Cretarola non ci è mai piaciuto, non in maniera preconcetta, ma sulla scorta di decine di indizi concreti e documentati, facilmente intuibili anche dalle polemiche presenti su internet e relative alle precedenti similari esperienze avute dallo stesso Cretarola, che la Provincia avrebbe dovuto certosinamente valutare prima di consegnare le chiavi della macchina ad uno sconosciuto.
Catarra non se la caverà con una conferenza stampa di tipo politichese, perché i cittadini si sono tolti il piercing dal naso e pretendono immediatamente:
- che vengano pagati gli stipendi arretrati dei 110 lavoratori (a prescindere dai problemi amministrativi che ne impediscono l’immediata liquidazione), anche anticipandoli con le indennità della Giunta Catarra, come farebbe ogni buon padre di famiglia togliendosi il pane dalla bocca per far mangiare i propri figli;
- che venga reso pubblico il curriculum vitae di Cretarola.
Ogni ulteriore ritardo e/o omissione verranno valutati politicamente in maniera perentoriamente negativa, a prescindere da ogni azione di legge a tutela degli interessi pubblici della comunità teramana.

La Redazione de “I Due Punti”

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Commenti

Gentile redazione, mi chiedevo se fosse possibile creare sul sito un database con i c.v. di Cretarola in primis, ma anche di tutti i dipendenti di Teramo Lavoro e degli "esodati" della Provincia che vogliano mandarli. In tal modo si potrebbe simpaticamente effettuare quella comparazione che è stata svolta (!?!?) dal buon Venanzio, solo soletto (?!?!) nella sua stanzetta e capirne (!?!?) finalmente i criteri.
io lo manderei volentieri il mio c.v. ...sarei curiosa di metterlo a confronto con quelli che, a differenza mia sono stati confermati o assunti dal nulla dal carissimo Cretarola!
Caro CATARRA, ora ti sei palesato, hai palesato i sintomi della tua malattia, sei malato di "paolintancrediana". Ti auguro una pronta guarigione. Ho sentito che è stata messa in commercio per la PAOLINTANCREDIANA una medicina molto efficace, ma è in vendita solo in Belgio. Per te non dovrebbe essere un problema ci vai spesso! Però puoi anche provare, se la trovi, nella farmacia vaticana a Roma. Mi hanno detto che è molto costosa, ma per te non dovrebbe essere un problema di soldi, di fronte alla salute........ costi quel che costi! Caro Catarra, ti sembrava facile amministrare vero? Ti sembrava talmente facile tanto da non preoccuparti neanche di affiancarti di personale capace. Hai riempito la scuderia di cavalli sferrati, non te lo potevi permettere. Ora non puoi iscriverti a nessuna corsa, non puoi gareggiare, anchè perchè ti devi riguardare, ti devi coprire le spalle, hai la paolintancrediana. Purtroppo la Provincia che tu hai paragonato al Comune di Notaresco è un tantino più complessa. Caro Catarra, sarebbe bene tutte le mattine dare una ripassatina a questo proverbio sempre attuale "NON FARE AGLI ALTRI CIO' CHE NON VORRESTI FOSSE FATTO A TE" Però mi sembra che tu non hai fatto del male a nessuno, puoi andare con la testa alta. Tutti ti debbono rispettare, lo devi pretendere il rispetto, anche perchè sei il presidente della Provincia di Teramo.
Catarra pinocchietto, prima eri contento di ricevere un avviso di garanzia perchè finalmente avevi la possibilità di chiarire tutte le cose che ti venivano contestate... ora dici che non ti si contesta nulla! Hai ragione però su qualcosa: ai sindacati è piaciuto più sedersi ai tavoli aperti che contestarti le cose che non andavano bene... anzi hanno accettato tutto quanto è stato imposto da Cretarola, proprio come te e ancora nessuno sa perchè! «Fino a quando non si capirà se c’è stata o meno una truffa ai danni del Fondo Sociale Europeo tutte le somme richieste dalla Provincia di Teramo resteranno sospese» questa frase non l'hai sognata... te l'ha detta un dirigente regionale... io forse non ho letto bene... TRUFFA?
Viviamo un percorso di vita nazionale e locale molto particolare. I diritti ed i doveri non sembrano avere più il valore che dovrebbe invece caratterizzarli. La politica (con la p minuscola) è ormai ai minimi termini, non sa far altro che contorcersi su se stessa senza una benchè minima idea di dove si vuole andare e cosa si può fare per il bene comune, basta tirare a campare e mantenere uno straccio di status simbol che ormai nessuno più le riconosce. La vicenda che vive la provincia di Teramo è una vicenda anacronistica, senza un auspicabile spiraglio di soluzione. Si osserva una bieca contrapposizione tra gli amministratori ed i tecnici come se gli uni non avessero bisogno degli altri e viceversa, come se l'unico obiettivo fosse quello di combattersi pur appartenendo alla stessa famiglia. Ci si scontra pertanto, invece di incontrarsi su idee, speranze, prospettive, tutte quelle azioni, si ricorda, necessarie ed utili a garantire ai cittadini (unici e primari destinatari dei servizi) i diritti costituzionalmente previsti. La situazione dei precari ormai decennali hanno nel frattempo fatto la storia (negativa) di quanto appena detto. La società in house e la sua approssimativa amministrazione, scelta da chi ancora non è dato sapere, sventolata come panacea di stabilità precedentemente non garantita, avrebbe dovuto assicurare, oltre alla necessaria trasparenza, la continuità contrattuale dei lavoratori e tutto ciò che i disciplinari in materia di servizio prevedono espressamente e con chiarezza. L'incertezza ormai incancrenita sulla prosecuzione dei rapporti in essere, a garanzia del supporto alle attività dei vari settori dell'Ente, ha creato dissapori sconcertanti. Come si può pensare al futuro delle famiglie quando viene a mancare la certezza di un contratto di lavoro dopo appena pochi mesi? Come si può contribuire a servire il cittadino quando si vive una situazione del genere, senza la necessaria serenità, spietatamente incollati al volere (od al non sapere che pesci pigliare) degli amministratori? La magistratura è dovuta intervenire e sta facendo il suo corso, forse ci omaggerà, ci auguriamo a breve, di riscontri oggettivi tali da (finalmente) definire chi è stato buono e chi cattivo, magari portando chiarezza e, se del caso, ripulendo le brutture rappresentate da alcuni fantasmagorici personaggi (coem ad esempio nella favola dei sette "nani") di cui sappiamo poco o niente (o forse si sapeva già troppo). Rattrista ancora, però, rendersi conto che chi amministra il bene pubblico non adotti (e continui a negarla) la necessaria diligenza del buon padre di famiglia, ravvedendosi degli sbagli anzichè, quando il gioco si fa duro, scaricare le proprie responsabilità su altri individui (nel teramano si chiama cetriolo). Buona fortuna...
COMUNICATO STAMPA DELLA PROVINCIA DEL 27.06.2012 Catarra si esprime sull'ipotesi di accorpamento delle province di Teramo e L'Aquila: "L’unica seria riforma possibile, come abbiamo ribadito anche all’Assemblea, è quella tracciata dal piano presentato dalla stessa UPI. Con l'accorpamento delle Province, la riorganizzazione complessiva degli uffici territoriali del governo intorno alle nuove realtà provinciali, IL TAGLIO DEGLI ENTI STRUMENTALI STATALI, REGIONALI E DEGLI ENTI LOCALI, sono attesi risparmi certi stimati in circa 5 miliardi di euro l’anno". Mi sembra chiara quindi la volontà di chiudere Teramo Lavoro srl, che ente strumentale della Provincia è. O no?!