Il silenzio pubblico serbato dall’Amministratore unico di Teramo Lavoro Srl Venanzio Cretarola sulle infinite questioni di illegittimità che riguardano la società in house della Provincia di Teramo e, in particolare, la Sua diretta posizione personale di Amministratore/Dipendente, è fin troppo eloquente.
Ma la incapacità (o la deliberata volontà) del Presidente Catarra, anche nella veste di socio unico della società stessa, di rendere noti tutti i documenti che dimostrino la legittimità dell’operato sia della Provincia sia di Teramo Lavoro è politicamente indecente.
Ci siamo soffermati decine di volte sulle singole questioni e siamo stanchi di doverle ripetere.
Ma non siamo affatto stanchi di chiedere incessantemente che venga fatta chiarezza su tutto, in primis sul corretto utilizzo di fondi pubblici (sia quelli del bilancio provinciale, sia quelli del Fondo Sociale Europeo) e sulla salvaguardia delle professionalità confluite nella società in house.
Da ultimo il Presidente Catarra, evidentemente spaesato, afferma che “In nessuno dei tavoli aperti mi sono stati contestati, formalmente o informalmente, addebiti su in house e selezioni ma le questioni vertono tutte su alcune ben specifiche tipologie di servizi e di attività, ad esempio Bottega Scuola, oppure le spese generali, o ancora l’Agenzia giovani e se questi servizi possono essere erogati in tutto o in parte con il Fondo sociale”.
Informiamo Catarra di aver dimenticato uno dei tavoli aperti: quello de I Due Punti.
È sul nostro tavolo, fino a quando la democrazia potrà esercitarsi sulla pubblica piazza e non nelle riunioni private di politici e politicanti, che abbiamo contestato formalmente a Catarra addebiti sulla società e sulle selezioni di personale effettuate.
È sul nostro tavolo che perseveriamo nel chiedere conto delle competenze dell’Amministratore unico perché, dio non voglia, se fosse vero che Cretarola possiede solo un diploma di terza media sarebbe molto difficile per Catarra giustificare la sua nomina quale garanzia di competenza tecnica per selezionare decine di alte e altissime professionalità che lavorano nella in house.
È sul nostro tavolo che perseveriamo nel chiedere conto di come sia stato possibile gestire politicamente da dilettanti una questione così importante per i servizi provinciali, invocando quella trasparenza di cui Catarra si riempiva la bocca in campagna elettorale, ma che ha dimenticato subito dopo.
Il nostro non è solo un Blog, è la Piazza di Teramo e d'Abruzzo, è la voce dei cittadini che chiedono conto all’Amministratore del condominio di palesare le carte che giustifichino la correttezza della propria gestione, pena la sostituzione immediata e la richiesta di risarcimento dei danni.
Cretarola non ci è mai piaciuto, non in maniera preconcetta, ma sulla scorta di decine di indizi concreti e documentati, facilmente intuibili anche dalle polemiche presenti su internet e relative alle precedenti similari esperienze avute dallo stesso Cretarola, che la Provincia avrebbe dovuto certosinamente valutare prima di consegnare le chiavi della macchina ad uno sconosciuto.
Catarra non se la caverà con una conferenza stampa di tipo politichese, perché i cittadini si sono tolti il piercing dal naso e pretendono immediatamente:
- che vengano pagati gli stipendi arretrati dei 110 lavoratori (a prescindere dai problemi amministrativi che ne impediscono l’immediata liquidazione), anche anticipandoli con le indennità della Giunta Catarra, come farebbe ogni buon padre di famiglia togliendosi il pane dalla bocca per far mangiare i propri figli;
- che venga reso pubblico il curriculum vitae di Cretarola.
Ogni ulteriore ritardo e/o omissione verranno valutati politicamente in maniera perentoriamente negativa, a prescindere da ogni azione di legge a tutela degli interessi pubblici della comunità teramana.
La Redazione de “I Due Punti”
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