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Mistero al 118 di Teramo. Che fine hanno fatto i tele elettrocardiogrammi?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Il tele elettrocardiogramma. Una sorta di valigetta a disposizione del soccorso 118, che consentiva di trasmettere al cardiologo di turno in ospedale, i risultati dell'elettrocardiogramma del paziente soccorso. Tutto in tempo reale. L'intero tracciato.
Il cardiologo aveva la possibilità di effettuare un'anamnesi immediata e preparare la procedura idonea in ospedale. Un mondo a parte.
Minuti risparmiati, che in molti casi, rappresentavano la differenza tra la vita e la morte.
Una tecnologia che con tutte le difficoltà iniziali, collegate ai ponti di trasmissione, aveva funzionato nelle strade teramane per alcuni mesi. Poi il nulla.
Che cosa è successo? Che fine hanno fatto? Quanto è costato l'acquisto? Il kit conteneva anche uno speciale pennino ottico, che consentiva di trasmettere in tempo reale, tutto ciò che il medico o l'infermiere del 118, riportava delle condizioni del paziente. Pressione, ferite, febbre, battito etc.
Oggi avrebbe un valore aggiunto, per il fatto che le ambulanze hanno per la maggior parte delle volte, solo personale infermieristico.
Se non è troppo disturbo ci piacerebbe avere una risposta. Solo perchè sono soldi pubblici. Solo perchè funzionavano.
Non per vezzo. 
 

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Commenti

Occorre procedere con una denuncia e sollecitare un'inchiesta della magistratura. Non si scherza con le vite umane e con i soldi della collettività. Chi ha sbagliato pagherà.
basta dare un'occhiata all'inventario........o non c'e'??
Speriamo che Chiodi " il silenzioso" promuova un' inchiesta su una questione di vitale importanza. Grazie Giancarlo continua così per il bene comune.
Da quello che vedo, sono in dotazione a tutte le ambulanze medicalizzate presenti sul territorio provinciale. Il tracciato viene mandato, via GPRS alla centrale operativa 118 dove, teoricamente, un cardiologo analizza il tracciato e avverte il collega sulle sue eventuali deduzioni.
i dirigenti (ir)responsabili sono al corrente da tanto tempo di questa situazione , in passato sono state fatte segnalazioni al riguardo ma nessuno ha risposto, nessuno ma proprio nessuno, e si che prendono dei bei stipendi per essere dirigenti e per essere responsabili . nel 2009 si deliberò la chiusura a giugno dell'utic di Atri ma solo dopo l'attivazione del progetto di telecardiologia con la formazione degli operatori del territorio , il resto è noto , solo approssimazione e solo per contenere i costi , così possiamo pagare i dirigenti responsabili scrivo inutilmente tanto sarò censurato saluti
chi si occupa di 118 nella regione abruzzo? perchè ricopre quel ruolo?