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Chi non voleva Spinosa presidente del tribunale di Teramo?

di Giancarlo Falconi
8 minuti

Una semplice premessa... a Teramo esiste la massoneria e una massoneria.
Una massoneria culturale, il professore Serpentini mi perdonerà per la definizione semplicistica e la massoneria affaristica.
Gli altri sono dormienti.
Gli altri sono utili idioti.
Gli altri sono i nemici.

Ho la figura di un mio magistrato ideale.
L'ombra e il sole di Falcone e Borsellino, la giustizia abbandonata dallo Stato, ero al loro funerale e il compianto Alfredo Rossini....con cui ho avuto modo di parlare diverse volte per i casi della mitica coppia della Te.Am Faggiano/Gavioli e l'affare Tercas. 

Rimango un carabiniere prestato al blog o forse, un blogger che ha fatto il carabiniere.
Il rispetto che diventa mostrina della divisa verso il ruolo della magistratura, per le indagini e per quella giustizia che si traduce nella fuga dalla retorica e nella difesa dell'etica e della morale.
Non ho compreso il caso Cirsu, quella sentenza del Consiglio Di Stato che non viene rispettata e la pratica Tercas, ancora troppo lontana dalle nostre Cupole.
Ma non ho mai dubitato della Procura di Teramo.
Non posso permettermelo...altrimenti smetterei di scrivere, di fare domande e avere fede.

Giovanni Spinosa è stata confermato presidente del tribunale di Teramo.
Ho letto il suo libro sulla Uno Bianca edito da Chiarelettere e sono d'accordo con la prefazione di Marco Travaglio " Chissà che questo libro oltre a sbugiardare le comode verità della Uno Bianca, non convinca qualcuno che sa a parlare".
Un libro di mafia e sulla mafia.
Sul traffico di armi dei fratelli Savi.
Sul fatto che la Uno Bianca fosse un timbro.
Il simbolo di un'associazione fatta di protezione a tutti i livelli.

Un personaggio come Spinosa non dovrebbe essere messo in discussione.
Esistono figure di garanzia che hanno il cuore nella cera lacca della loro storia.
Leggo il fascicolo n 116/QD/2012 in cui il dott. Spinosa è stato confermato Presidente del Tribunale di Teramo.
Il consigliere Calvi riporta le note negative del presidente dell'ordine degli avvocati di Teramo, l'avv. Ambrosini.
Validissimo professionista che ricordo vicino all'avvocato Nisii e al mondo Tercas.
Molto vicino.
Avrei una domanda...per esempio" Può l’avvocato assumere la presidenza di una società di capitali?".
www.rampazzo.info/studio/2011/08/avvocato-presidente-di-societa-a-capitale-pubblico/
Ma andiamo avanti....

 
Il Consiglio Giudiziario de L'Aquila non ha avuto dubbi nel riconfermare il Presidente Spinosa...li ha espressi, l'avv. Guerino Ambrosini, che ha sottolineato le carenze sotto il profilo organizzativo delle cancellerie ( orari di apertura e di chiusura  e chiusure improvvise e prolungate delle stesse, orari e rinvii di udienze e modifiche tabellari), rilevando con due lettere la mancanza di una comunicazione tempestiva, segnalando come fattore anomalo il trasferimento dall'ufficio di numerosi magistrati....tante varie ed eventuali.

Una lunga istruttoria ha portato il Consiglio Giudiziario a escludere  "ricadute negative e ostative alla conferma del dott. Spinosa che si è rivelato dirigente in possesso di doti organizzative che gli hanno consentito di assicurare maggiore funzionalità ed efficienza all'ufficio".
L'antitesi delle critiche dell'Avv. Ambrosini.

I dati?
Oggettivi.
La Produttività media nel settore Civile è aumentata del 11,48%
La durata media dei processi civili è scesa del 22,59%
La pendenza del 31 Marzo 2014 con quella del 30 giugno 2009 è in sintesi racchiusa nel fatto che sul ruolo del contenzioso civile ordinario pendono 1905 fascicoli in meno su 9586 ( -19,8%).
La produttività media annuale nel dibattimento penale collegiale, nel periodo in cui Teramo è stata dichiarata sede disagiata, è, aumentata del 31,36%
La Produttività media annuale nel dibattimento penale monocratico è aumentata del 25,41%
La durata media dei processi del dibattimento penale collegiale è scesa al 38,6%
La durata media dei processi del dibattimento penale monocratico è scesa del 36,12%
La pendenza del dibattimento penale collegiale è diminuita del 33,77%

Potrei continuare ma le cifre sono talmente alte che hanno l'aura di una propria luce.
Le parole?

L'Avv. Ambrosini viene smentito passo dopo passo.
Scriveva " Sempre in situazioni minimamente paragonabili ad un minimo di necessario decoro si svolgono inoltre le udienze civili con stazionamento nei piccoli corridoi fronteggianti le stanze...
Si trattava di una situazione temporanea per un'infiltrazione d'acqua in una delle cupole di copertura del Palazzo di Giustizia.

Scriveva ancora " ...non è così infrequente che un'udienza si protragga, anche con verbale aperto per tre, quattro ore, con vivo disagio di tutti gli interessati".
In questo caso a rispondere è il Presidente della sezione Civile, il dott. Giansaverio Cappa " Ho svolto un'inchiesta presso i colleghi , ma non ho potuto verificare nulla di concreto in merito al protrarsi di singole udienze con verbale aperto-per tre o quattro ore e del resto, la genericità del riferimento rende impossibile ogni seria risposta".

Scriveva ancora e ancora " le udienze civili che in massima parte trovano chiamata nelle stanza dei diversi giudici..."
Ancora il Presidente Cappa " sarà sfuggita all'estensore della nota che, la maggior parte dei giudici civili attualmente usa il sistema-consolle del magistrato- per la redazione telematica dei provvedimenti, tra cui anche i verbali d'udienza".

Scriveva ancora, ancora, ancora
" ...è inutile sottolineare il forte disagio di tutti gli utenti, in particolare per i Colleghi esterni, diuturnamente basiti e comunque non sapendo tutti della necessità di recarsi fisicamente in cancelleria con almeno tre ore di anticipo per poter semplicemente pensare di poter riuscire ad essere almeno sentiti in giornata per le esigenze del caso di interesse"
A rispondere è il Dirigente Amministrativo" Il Tribunale di Teramo raccoglie frequentemente testimonianze sulla qualità dei servizi erogati da professionisti da altre province.
La qualità dei servizi e la bontà della loro organizzazione trovano riscontro anche nelle visite ricevute dal personale dei tribunali di Pescara e L'Aquila in occasione dell'avvio dei servizi del PCT nonchè di quello della sezione penale della Corte di Appello sull'organizzazione dei servizi e della informatizzazione documentale della cancelleria del dibattimento
".

Scriveva al quadrato"In più di un'occasione si sono verificati disdicevoli episodi di forte contrapposizione tra l'utenza e alcuni addetti alle cancelleriee, all'apertura delle cancellerie, si è posto un problema di vero e proprio ordine pubblicotanto da dover attirare un'unità dell'Istituto Locale di vigilanza privata".
Che cosa avrà testimoniato il Dirigente Amministrativo?
" I riferiti problemi di ordine pubblico non si sono mai verificati".

La relazione del Presidente Spinosa smentisce ancora le missive dell'avv. Ambrosini.
" laddove le richieste di fissazione di udienza dibattimentale monocratiche presentano una arretrato al mese di ottobre"...
Spinosa dimostra che non esiste nessun arretrato nella fissazione della prima udienza dibattimentale monocratica....e si continua così per 29 inesorabili e puntuali pagine.

Sono sicuro che il Presidente Ambrosini sarà contento di avere come Presidente del nostro tribunale il magistrato che indagò il clan Muto, i Corleonesi di Rizzuto e Calò, il clan Rubino, Giacomo Riina ( zio di Totò) Livio Collina, l'anonima sarda e tanta storia italiana.
L'Italia di coraggio.
Sono sicuro che il Presidente Ambrosini auspicherà che parte del processo Tercas sia ospitato sotto le nostre cupole.
Per dimostrare che i teramani hanno un altro humus.
Sono sicuro che il Presidente Ambrosini segnerà con i giusti provvedimenti disciplinari da protocollo la sua reggenza.

Sapete perchè sono sicuro?

Spinosa è stato confermato da tutti presidente del Tribunale di Teramo...quasi tutti e... sono senza grembiule.





 

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Commenti

li uaje de la pegnite li cunosce la ucchire
Tutto ok ma Spinosa ha ricevuto sollecitazioni per processi civili che durano da 10 anni ancora fermi e non sono casi difficili, sono cause per usucapione, Anche Cappa lo sa però certe pratiche semplici diventano difficili e lunghe, perchè?
Ngule Giancà!!!
Convengo su tutto e anche sul fatto che lei non è querelabile. Oggi argomento di vera discussione al bar e in tribunale. Complimenti per il suo essere riuscito a dire tutto senza dire niente.

Articoli/inchiesta di questa “caratura“ si possono vedere solo da giornalisti di alto calibro.
Praticamente ci fai capire che un uomo come Spinosa e‘ un uomo che fa finalmente il proprio dovere. Praticamente colui che dovrebbe controllare e lo fa veramente. Sono orgoglioso che esistano uomini come lui e sopratutto di averlo nella nostra citta‘.

Spinosa........ un uomo da prendere diuturnamente come esempio!
Caro Giancarlo non criticare gli avvocati! Se il commento di Avvocato delle 11.11 è realmente un avvocato.... @ Alex. Che Giancarlo scriva articoli di alta caratura non è una novità. E' un bene da proteggere. Questo articolo mi ha fatto conoscere una ennesima triste realtà teramana nascosta che conferma alcune iniziali sensazioni che con il passare del tempo stanno diventando certezze. Grazie Giancarlo.
Si si, ma non ci sono condivisioni e mi piace da parte degli avvocati...chissà come mai...
L’auspicio, non solo della città di Teramo ma di tutta la provincia, è che il Presidente del Tribunale ed il nuovo Procuratore della Repubblica, di cui abbiamo già letto su questo sito, costituiscano un nuovo fronte di onestà a difesa di tutti i cittadini. Di tutti, non solo di quelli che si sono opposti alle gestioni familiari del potere a cui assistiamo da decenni, ma anche di quelli che, ancorché non collusi con questi poteri, hanno subito passivamente. Figure estranee a questo territorio ma soprattutto al potere che finora l’ha gestito restituiscono speranza di legalità attraverso l’esercizio di una funzione giudiziaria ispirata a criteri di terzietà assoluta priva di ogni condizionamento.
Uomini come Spinosa che fanno il proprio dovere ce ne dovrebbero essere tanti.
Spinosa :uomo irreprensibile e onesto. Il tribunale di Teramo deve essere orgoglioso di un uomo come lui.
Le circostanze descritte dall’avv. Ambrosini, anche se fossero rispondenti a verità (dall’articolo sembra di no), descrivono un disagio che affliggerebbe il professionista nell’esercizio della sua attività. Con tutto il rispetto per la professione dell’avvocato, da cittadino sono molto più contento della quantità e della qualità della giustizia che emerge dai dati riportati. Oltretutto, se non ho capito male, conseguiti in un periodo di riconosciuto disagio funzionale e pertanto ancora più apprezzabili. Forse anche molti avvocati, pur costretti a fare qualche fila in più, sono felici che le strade frequentate da loro e dai loro familiari sono più sgombre di delinquenti. E che se avranno da litigare in sede civile la loro causa si chiuderà in tempi più decenti di quelli di qualche anno prima.
FARE L'AVVOCATO È UN BEL MESTIERE MA NON FACILE ! Qualcuno mi ha detto che occorrono capacità di analisi, attenzione ai dettagli, persuasivita', capacità di comunicare e scrivere bene (per alcuni è un optional) e molte altre doti di abilità e conoscenza . Per un Presidente degli avvocati queste qualità dovrebbero essere più evidenti e accompagnate da una indiscussa autorevolezza per potersi confrontare ed anche misurare con il Presidente del Tribunale, che è un magistrato. Un magistrato che ha la piena responsabilità del suo ufficio (il Tribunale) ,all'interno ed all'esterno, con poteri di sorveglianza anche degli altri magistrati a cui distribuisce il lavoro . Quindi il Presidente Spinosa può semplicemente essere qualificato come persona di altissima qualità. Leggendo e rileggendo questo bel articolo sembra di capire che "il capo" degli Avvocati.....'gna fa, nun'gna fa..!...'gna fa, 'gna fa, nun'gna fa...!e come disse il poeta descrivendo un arcangelo del Purgatorio "....avea il corpo di Bruto e la testa di Cassio...".Per chi non lo sapesse Bruto e Cassio furono sconfitti nella battaglia di Filippi e indotti al suicidio. Con tutto il rispetto....honi soit qui mal y pense
Perchè non chiediamo all'Ordine degli Avvocati se fa bene una parte del proprio lavoro? Avete mai letto sui giornali di condanne (disciplinari o penali) di avvocati a Teramo? Se invece due gocce d'acqua vengono giù dal tetto, apriti cielo? Il tribunale si ritrova su tutti i giornali locali! Solo Rai Uno documentò come era facile far sparire i fascicoli. Ma accadde perchè si trovò lì per caso.... Ad esempio quanti provvedimenti disciplinari archiviati. Le motivazioni delle archiviazioni. Se leggiamo le statistiche dal sito e le confrontiamo con altri Tribunali simili per numero di avvocati e competenza territoriale mi sembrano numeri vicini allo zero. Due sono le cose: o gli avvocati iscritti sono eccellenti ed impeccabili professionisti oppure tutto c'è tranne che l'ordine....
Non è difficile immaginare chi desidera che un personaggio come Spinosa non presieda il tribunale che dovrà celebrare il proprio processo. Guardiamo gli scandali che attraversano in questo momento la nostra provincia e avremo i nomi ed i cognomi di coloro che a conclusione delle indagini in corso si troverebbero davanti un personaggio "fuori controllo" in grado di punire con una sentenza il loro comportamento e nel contempo distruggere la posizione di potere conseguita e mantenuta negli anni.
Avvocato è un vero avvocato? Se no: fatti spiegare l'articolo ad un avvocato; Se si, ti consiglio di cambiar mestiere perchè sicuramente stai rovinando i tuoi, mi auguro pochi, poveri clienti.

 Una premessa: Mi si racconta che nel gruppo Facebook degli avvocati di Teramo, una gran parte degli iscritti, mi critica in maniera molto professionale e coraggiosa, visto che il gruppo è chiuso, quindi mi si condanna senza possibilità di difesa.
Che pessimi giudici sarebbero gli avvocati.
Rispondo che il mio articolo non è una critica all. Avv. Ambrosini, che definisco "validissimo professionista" ma  un semplice racconto virgolettato e nutrito di visibili documenti.
Una storia per me di semplice cronaca. 
Per il resto vi rimando ai servizi segreti....;)

Non mi sorprende che il gruppo Facebook degli avvocati di Teramo sia un gruppo chiuso!
Gentile Giancarlo Falconi, Sono un Consigliere dell'Ordine degli Avvocati di Teramo, nonché amministratore del gruppo Facebook "Avvocati del Foro di Teramo", che Lei cita nel suo commento. Senza voler polemizzare con Lei, che dimostra di non conoscere affatto la realtà del Tribunale di Teramo (per smentire quanto Lei affermi essere la "verità" basterebbe chiedere ad un avvocato qualsiasi, sono certo che ne conosca parecchi), tengo solo a precisare che: 1) il gruppo Facebook è CHIUSO non per chissà quale strano complotto massonico (argomento spesso ricorrente nei suoi articoli), bensì perché trattasi di gruppo rivolto a problematiche e comunicazioni relative esclusivamente al Foro Teramano e accessibile solo ad Avvocati e praticanti avvocati teramani. Credo non debba spiegare a Lei il concetto di privacy, che quale ottimo giornalista (sono un suo estimatore, spero di non sorprenderla) conoscerà sicuramente meglio di me. 2) nel gruppo, mi sembra strano che le sue valenti "fonti" non glielo abbiano riferito, tutti sono presenti con il proprio nome e cognome, assumendosi la responsabilità di quanto scritto. A differenza di quanto accade in questo "forum", ove leggo commenti dai nominativi più improbabili, sempre trincerandosi dietro l'anonimato (e quindi non permettendo di comprendere se chi parla del Tribunale o degli avvocati sia qualcuno che dell'argomento "ne sappia", oppure batta le dita sulla tastiera perché non ha di meglio da fare). 3) le sue stesse valenti fonti (evidentemente presenti nel gruppo, a riprova che nulla può essere celato sul web) le avranno sicuramente fornito anche degli screenshots o dei copia/incolla dei commenti dai quali potrà rendersi ci ti come chi ha commentato (tra cui il sottoscritto) ha solo mosso critiche, appunto. Ebbene, premesso che al,pari della privacy anche il diritto di critica, ovviamente non sconfinante nell'ingiuria o diffamazione, Lei dovrebbe conoscerlo meglio di tutti facendone un ottimo e frequente utilizzo nel suo blog, se gradisce potrà chiedermi l'iscrizione al gruppo e dialogare con tutti gli avvocati (quasi 400) presenti in tale piazza virtuale. Per il resto, mi sorprendo che la sua professionalità non L'abbia indotta a sentire anche "l'altra campana" prima di avventurarsi in un falso "scoop" le cui finalità credo siano ben altre, diverse dal voler screditare un intero Ordine professionale (l'Avv. Ambrosini è Presidente di un Ordine, che agisce mediante un Consiglio, non agisce in proprio), come se si volessero raccontar frottole sulle condizioni organizzative e lavorative del Tribunale di Teramo per chissà quale oscura ragione. Per qualunque altra sua necessità, La invito a contattarmi nelle modalità che riterrà più opportune (telefono, mail, Facebook), sarà un piacere discutere con lei e magari darle l'opportunità di rendersi conti che, ma lo saprà bene, la verità ha spesso due facce. Dipende da chi ce la racconta. Un caro saluto. Gianluca Reitano
Iniziative disciplinari dall’ordine degli avvocati? Un’illusione. Anche con documentate segnalazioni scritte nulla di fatto. Figurati se prendono iniziative pur in presenza di sacrosante disposizioni di legge ma di controversa interpretazione. Invece sul loro sito, e precisamente nell’archivio delle newsletter, trovi pubblicato un invito alla delazione di eventuali disfunzioni degli uffici giudiziari (il 13/2/2014 – Funzionamento Uffici Giudiziari) con una malcelata garanzia di anonimato. Ma le delazioni anonime non sono contro la legge?
Troppe volte la stampa nazionale in questi ultimi mesi si è occupata dell’Abruzzo. E se la stampa nazionale si viene ad occupare della nostra povera regione lo fa sempre per cose poco belle, perché purtroppo sono troppe e troppo gravi, tanto da coprire quanto di buono riusciamo ad esprimere. In un’occasione invece Teramo è stata citata come prima della classe in compagnia della sola Milano. Era il Corriere della Sera e si parlava proprio del tribunale. Era l’11 maggio 2014 e l’argomento riguardava il processo civile telematico. Possibile che proprio il presidente dell'ordine degli avvocati di Teramo non provi orgoglio per un’istituzione della propria città e la calunni in tal maniera.
Concordo pienamente con l'autore dell'articolo. Conosco il Presidente Spinosa e lo ritengo persona di grande spessore sia umano che professionale. Le carenze orgonizzative descritte dall'Avv. Ambrosini , amio modesto avviso, vengono smentite dai dati che ho appena letto e soprattutto dall'esito dell'istruttoria . del Consiglio disciplinare che ha ricofermato il Dott. Spinosa presidente del Tribunale di Teramo.

 Caro Avv. Reitano non comprendo tutta questa manifestazione di forza nei miei confronti.
Le ripeto ho semplicemente letto dei documenti.
Non ho la fortuna di conoscere il Presidente Spinosa o altri magistrati.
Io leggo.
Carte ufficiali.
Nessuna doppia verità o simili racconti soggettivi.
L'Ordine degli avvocati contestava al dott. Spinosa A...i dati oggettivi confutavano A...l'ordine contestava B, la relazione del dott. Spinosa confutava B...l'ordine scriveva C...l'istruttoria del Consiglio Giudiziario confutava C....e così via. 
Tutto qui.
Se desidera, per vostra completa informazione,  posso farle visionare il dossier integrale e non solo le quattro pagine di missive dell' Ordine degli Avvocati.
Attendo il vostro documento di risposta che mi onorerò di pubblicare.
Con stima e il mio solito disordine.

Giancarlo Falconi



 

Non occorre prendersela con l'avv. Ambrosini. Quale presidente di un organismo collegiale avrà agito nell'ambito di un mandato conferitogli con atto formale dell'ordine professionale. Se così non fosse gli farebbero carico l'eventuale responsabilità personale per il contenuto dei suoi scritti e quella certa dinanzi ai professionisti che rappresenta. In tal caso non ci sarebbero commenti. Solo una parola: DIMISSIONI

Sono rimasta basita nel leggere le aspre ed immotivate critiche mosse dall' (ex?) mio amico e collega di giurisprudenza Guerino Ambrosini al Presidente Spinosa, ai giudici tutti, alle cancellerie. Un attacco frontale e globale a tutta l'amministrazione della giustizia per come si svolge presso questo Foro. Come se l'intera avvocatura, senza distinguere tra avvocati preparati e validi e vere e proprie capre, fosse la vittima innocente di un sistema nazi- fascista, despota ed autoreferenziale, che non lascia loro diritti né spazi operativi. Vorrei ricordare all'Avv. Ambrosini, ed attraverso di lui a tutti gli Avv. del Foro di Teramo, che molte delle innovazioni e delle riforme introdotte dal Dirigente del tribunale sono state solo una dovuta, tempestiva e puntuale attuazione di norme di legge. Norme che l'Avvocatura stenta ancora a riconoscere e ad applicare, anche al famigerato fine di diminuire drasticamente le file dinnanzi agli sportelli della cancelleria. Come Giudice civile non posso che riferire nei limiti della mia competenza, senza intaccare ambiti, come il penale, sui quali non sono ferrata. Ma del resto in questo campo parlano i numeri al posto mio. Diceva Gesù Cristo : chi è senza peccato scagli la prima pietra. Non devo certo essere io, ultima ruota del carro, a ricordare al Presidente Ambrosini le "libertà" che cercano di prendersi e che spesso si prendono di fatto, gli avvocati del Foro: sono loro stessi a non volere orari ed ordini precisi di trattazione delle cause, perché "Dottoressa, posso aprire il verbale ed andarmene? ho contemporaneamente udienza dai Dott. Tal dei Tali e mi stanno chiamando al telefono...

". Dottoressa siamo in contradditorio, possiamo assumere noi le prove testimoniali? (alcune volte, dopo ben 5 ani di repetita che non juvant affatto, mi portano la deposizione testimoniale già scritta senza che io abbia autorizzato l'assunzione della prova e senza che il teste abbia prestato l'impegno di rito dinnanzi a me). Vogliono presentarsi in udienza all'ora che vogliono loro, fare ciò che vogliono loro, vestirsi come vogliono loro e chiedere rinvii per i motivi più futili, salvo poi lamentarsi dell'eccessiva durata del processo. L'aumento esponenziale degli Avvocati iscritti all'Ordine ed esercitanti la professione ha portato ad una eccessiva litigiosità e ad uno scadimento generale della preparazione giuridica nella maggior parte dell'Avvocatura Teramana. Quanto all'impegno del presidente Spinosa, dei giudici, delle cancellerie, tutti oberati da una mole di adempimenti e procedimenti assolutamente sproporzionati rispetto alle forze che il Ministero assicura, vorrei solo ricordare al Presidente Ambrosini ed agli Avvocati tutti i bei tempi andati, quando le cause venivano mal istruite, mal gestite e passavano da un giudice all'altro senza reali motivi giustificativi. E' ovvio che all'arrivo o al trasferimento di un magistrato si rendano necessarie redistribuzioni dei ruoli. Ma il passato è passato ed ora l'attribuzione degli affari civili ai singoli magistrati segue criteri assolutamente trasparenti. Quello che il Tribunale di Teramo ha fatto in questi ultimi anni per abbattere l'arretrato, semplificare gli adempimenti di cancelleria, mettere tutti nelle condizioni di dare il massimo con le poche forze a disposizione è sotto gli occhi di tutti ed i dati oggettivi lo dimostrano senza tema di smentita. Quel che mi chiedo io ora è questo: cos'ha fatto l'Ordine degli Avvocati di Teramo in questi ultimi anni per risolvere quei problemi che sono stati tacciati di insopportabilità da parte dell'utenza e dell'Avvocatura stessa? In tutta onestà desidererei che il Presidente Ambrosini desse pubblica risposta a questo quesito, perché magistrati ed avvocati fanno, seppure in ruoli diversi, lo stesso mestiere. Tentare di dare giustizia a chi ce la chiede.

       Dott.ssa Sabrina Cignini
Giudice Civile Tribunale di Teramo

 Sicuramente l'Avv. Ambrosini, presidente dell'Ordine degli Avvocati del Foro di Teramo, risponderà al commento della D.ssa Cignini, Giudice Civile Tribunale di Teramo.
Nel frattempo sono felice di aver fatto compagnia alla pagina di Facebook degli avvocati di Teramo.
Un mio buon amico  ha ricordato che mio fratello è un loro collega, informazione utilissima e poi varie ed eventuali.
C'è chi ha anche detto che gli avvocati mi sarebbero antipatici.
Cosa assurda come se simpatia e antipatia, sentimenti di attrazione o repulsione, appartenessero a definite categorie o razze di persone.  
Chi si lamenta del commento del giudice per i cinque minuti di ritardo dall'apertura dei verbali e altro.
Un ottimo livello di valori che rappresenta uno specifico quadretto di ambiente e ancora una volta si fa il mio nome senza invitarmi alla discussione o al confronto.
Nessun avvocato ha chiesto di leggere le carte del Consiglio Giudiziario, per esempio.
In fondo solo chi ha l'intelligenza di un dubbio ama mettere in discussione un preconcetto...
Io, agli avvocati di facebook, posso solo offrire un sorriso....;)

Caro Falconi, complimenti per l'articolo,però quando vai a toccare certe caste guarda in quanti si ribellano a difesa della stessa usando tutta la loro forza per difendere i privilegi acquisiti,maturati sopratutto dalla mancata funzionalità del sistema Giudiziario Teramano e non solo. Poveri noi comuni cittadini in cerca di Giustizia !!!
Ma quale amico..., ma per favore..state facendo una pessima figura
Mi complimento con il giudice Cignini per la sua schiettezza! D'altra parte, solo chi non ha mai messo piede al tribunale di Teramo non sa che quello che dice la D.ssa è assolutamente vero. Non pensino, gli avvocati, di poter far credere ai loro poveri clienti che gli asini volino. Vi conosciamo, ragazzi. Giù dal piedistallo, la pacchia è finita.
Viene da chiedersi , in difesa di chi e di cosa l ' Orddine degli Avvocati ( spero presto soppresso insieme a tutti gli altri Ordini professionali )vada all' attacco in modo cosi' poco" professionale", di un presidente che potrebbe dare alla nostra citta', grazie alla sua indubbia onesta', un modo nuovo di gestire la giustizia, non legato ai soliti corporativi di avvocati ( a volte azzeccagarbugli e accattoni ) guidati,ma non in prima fila, da noti personaggi e famiglie.
L'ARTE DELLA GUERRA. Il pregiato Presidente degli Avvocati, a quanto pare, forse di non tutti gli Avvocati, prima di rispondere a questo arduo e importante articolo, dovrebbe a lungo meditare e,forse, consultare l'antico libro che si intitola " l'arte della guerra " che alcuni considerano la metafora del giorno d'oggi. L'autore, un certo generale Ovvio, tra l'altro scrisse "...per ottenere la vittoria sii veloce come il mercurio, immobili come il Gran Sasso, irruento come i fagioli dopo pranzo, subito dopo , terapia Tapioko come se fosse Antany con il doppio scappamento a destra ed anche a sinistra....se fa piacere..." ...e poi anche il premier Renzi a letto tutto il libro tranne il capitolo " come riformare il Senato e la giustizia in tre mosse! ". Naturalmente sto scherzando.....RISPETTOSAMENTE!..sans souci
Questo articolo, scritto con coraggio ed elegante efficacia, stimola la sete di giustizia e di verità che anima chiunque abbia l'ostinazione di voler comprendere la chiave di lettura di un generalizzato e proditorio attacco che solo apparentemente investe la figura del Presidente Spinosa, ma che in realtà vulnera la credibilità di tutto l'ufficio giudiziario teramano erga omnes. Auspico che segni il primo passo verso un viatico di verità che sappia diradare tutte le ombre che attualmente ancora aleggiano su una iniziativa di aggressione strumentale ed ingiustificata che ancora oggi mortifica l'entusiasmo con cui ciascuno di noi continua a rinnovare, nel sacrificio di ogni giorno, la sacralità di quel giuramento di fedeltà alle Istituzioni che rende fulgido e cristallino il nostro operato di Magistrati.
Analisi perfetta e coraggiosa di Giancarlo. Non ritengo molto concludente l'atteggiamento di parte dell'avvocatura teramana. Da tempo penso che tra magistrati e avvocati sia necessaria una nuova intesa ispirata alla massima chiarezza ,comprensione reciproca e definizione precisa dei rispettivi ruoli.
Leggendo i molti commenti,tra cui quelli di autorevoli Giudici della Magistratura Teramana ,di cui ho stima,penso che solo essi stessi in primo luogo possano cambiare l'andamento Giudiziario locale,mettendo il naso in tutte quelle situazioni maleodoranti che riguardano i comportamenti e l'operato di alcuni Avvocati con eventuali condanne esemplari al solo scopo di ridare credibilità al Collegio Giudicante Teramano da parte di cittadini capitati nella fauci di alcuni "professionisti".
La complessa iconografia riprende fedelmente l'episodio originale, inserendolo all'interno di una grandiosa aula, riccamente decorata di marmi e rilievi dorati e affollata di personaggi; il quadro va letto da destra verso sinistra: re Mida (riconoscibile dalle orecchie d'asino), nelle vesti del cattivo giudice, è seduto sul trono, consigliato da Ignoranza e Sospetto; davanti a lui sta il Livore (cioè il "rancore"), l'uomo con il cappuccio nero, coperto di stracci che tiene per il braccio la Calunnia, donna molto bella, che si fa acconciare i capelli da Insidia e Frode, mentre trascina a terra il Calunniato impotente e con l'altra mano impugna una fiaccola che non fa luce, simbolo della falsa conoscenza; la vecchia sulla sinistra è il Rimorso e l'ultima figura di donna sempre a sinistra è la Nuda Veritas, con lo sguardo rivolto al cielo, come a indicare l'unica vera fonte di giustizia.
Ho atteso qualche giorno per dire la mia su questa storia, perché prima ho voluto farmi un po’ di sane e spassionate chiacchierate – principalmente a beneficio di me stesso come cittadino e, quindi, come potenziale utente della giustizia – con alcuni “addetti ai lavori” che conosco, appartenenti alla categoria degli avvocati, degli impiegati della cancellerie del Tribunale ed anche dei magistrati (mi onoro di essere buon amico di un paio di loro che operano non a Teramo ma in altre città). Ho ritenuto doveroso ascoltare preliminarmente il pensiero delle tre “campane” interessate, in quanto l’argomento è particolarmente delicato e merita di essere affrontato con cognizione di causa (almeno un minimo) e soprattutto con prudenza. Non è semplice capire quanta cognizione di causa caratterizzi diversi commenti che ho qui letto (quasi tutti per la verità), anche perché in tanti furbescamente fanno passare come fatti direttamente conosciuti quelli che in realtà sono semplicemente i loro punti di vista. Invece, è sin troppo evidente l’assenza dell’utilizzo della necessaria prudenza da parte di numerosi commentatori, riscontrabile sia dalla pressoché totale sommarietà delle circostanze riferite, sia dai toni “stranamente” netti, più che perentori ed a volte inutilmente sarcastici al limite del cattivo gusto, sia dalla presenza di post scritti da chi per ragioni di opportunità NON sarebbe dovuto intervenire (mi sembra ve ne siano un paio), ma ugualmente l’ha fatto nonostante un ruolo ricoperto che imporrebbe, o perlomeno consiglierebbe, l’assunzione in ogni caso di un atteggiamento imparziale (in ogni caso… perciò a mio sommesso parere anche al di fuori dell’esercizio della professione). Vengo ora all’articolo. Più di una delle suddette persone con le quali ho parlato, mi ha riferito che – a quanto a loro consta – la documentazione raccolta nell’ambito di un’istruttoria tesa a decidere se riconfermare o meno il Presidente di un qualsiasi Tribunale dovrebbe essere RISERVATA. Per tale motivo, sempre i medesimi miei suindicati interlocutori si sono chiesti come Giancarlo Falconi possa essere in possesso di notizie talmente dettagliate in merito, da riportare fedelmente il contenuto delle missive dell’avv. Ambrosini e delle repliche del dirigente amministrativo, del dott. Spinosa e del dott. Cappa, al punto da poterne virgolettare i passaggi. Da parte mia, mi sono limitato a far loro presente che ragionevolmente Falconi sa il fatto suo, per cui se ha pubblicato questo pezzo strutturato in tal modo è perché sapeva di poterlo fare. Forse – ammesso che le menzionate perplessità siano fondate – eventuali responsabilità non ricadrebbero sul gestore di questo sito ma sulle sue fonti? Se così fosse, davvero Falconi è così cinico da fregarsene dei guai che potrebbe avere chi gli ha reso note le notizie che poi lui ha qui riportato? Io non ci credo, ergo sono fiducioso che Giancarlo provvederà ad eliminare i dubbi dei miei amici, che sono diventati miei e, presumo, a questo punto di molti (se non di tutti). Nell’attesa di detti chiarimenti, di seguito alcune ulteriori considerazioni che prescindono da chi ne sia uscito “vincente” o “perdente” sulla base del carteggio divulgato nell’articolo. Nel contesto dell’argomento trattato, trovo completamente fuori luogo il riferimento alla vicinanza dell’avv. Ambrosini con l’avv. Nisii e più in generale con il mondo della Tercas. Visto che immediatamente dopo viene posta la domanda “Può l’avvocato assumere la presidenza di una società di capitali?”, che rappresenta un quesito molto interessante ma che col pezzo non c’azzecca nulla, mi sorge automaticamente il sospetto che Giancarlo Falconi abbia utilizzato questa “querelle” innescata dal Presidente degli Avvocati di Teramo (non per interessi propri ma, a quanto mi si dice, perché obbligato a rendere un parere all’Organo che ha deciso sulla riconferma del dott. Spinosa, comunque per dovere legato alla rappresentanza della sua categoria) per fornire elementi rafforzativi su tesi relative a tutt’altro tema. Parlo chiaramente del noto tema Tercas, sul quale il medesimo Falconi giustamente ed ammirevolmente – sottolineo “giustamente” ed “ammirevolmente” senza ironia – da tempo conduce un’inchiesta talmente importante da averlo portato alla ribalta nazionale (Rai 3 se non erro). Se poi ci si mette la sicurezza vagamente tendenziosa messa in risalto dal nostro blogger alla fine dell’articolo, inerente la condivisione anche da parte dell’avv. Ambrosini dell’auspicio che il processo alla Tercas possa svolgersi a Teramo, ecco che i miei sospetti di cui sopra divengono ancor più consistenti e nel cervello mi rimbomba la domanda “ma che c’entra???”. Caro Giancarlo, pur già sapendo che – se dovesse replicare – si affretterà a confermare che questo articolo non è affatto ambiguo, voglio lo stesso dirle che niente e nessuno potrà mai far venire meno la stima e la gratitudine che lei ha oramai ampiamente acquisto come blogger dalla parte sana della collettività. Pertanto, non si affanni nel mettere in atto tattiche “bloggeristiche” lontane dal suo usuale modo di intendere l’attività che svolge, allorquando avverte la necessità di una conferma circa l’apprezzamento dei teramani onesti per la coraggiosa posizione che pubblicamente ha preso nei confronti della Tercas. Non serve, mi creda. Se deve andare da Piazza Martiri a Piazza Garibaldi, non c’è bisogno che circumnavighi il mondo. Lei lo sa, non mi deluda.
“Proprio per questo dovrebbero essere i giudici i più strenui difensori dell’avvocatura: poichè solo là dove gli avvocati sono indipendenti, i giudici possono essere imparziali; solo là dove gli avvocati sono rispettati, sono onorati i giudici; e dove si scredita l’avvocatura, colpita per prima è la dignità dei magistrati, e resa assai più difficile ed angosciosa la loro missione di giustizia” Piero Calamandrei

Caro Santacruz, hai parlato solo con gli avvocati?
Si o no?
Dal tuo intervento sembrerebbe proprio di si...quindi il tuo commento e il tuo punto di vista sono  assolutamente parziali.
Non ci sono fonti in questo articolo ma documenti.
Non posso permettermi di basare i miei articoli sulle chiacchiere da Bar di professionisti anonimi o che non hanno il coraggio di firmare.
Non si può.
Io non posso per professionalità.
Tu si.
Sei libero di "tifare"per una parte e non per l'altra.
Qui ci sono solo documenti.
Come se fossero, anzi, come dichiarazioni giurate.
Molti, attenzione, scaricabili su internet e quindi pubblici.
Altri ricevuti con plico anonimo.
Sono fortunato.
Un blogger fortunato.
Per quanto riguarda i tuoi riferimenti all' avv. Ambrosini, Tercas, Nisii, mi dispiace ma deve essere il quadro e una lettura che ti hanno fatto le tue fonti e che mi potrebbero trovare anche d'accordo se avessi gli elementi che hai tu....
L'Avv. Ambrosini qui è inteso come presidente dell'Ordine degli Avvocati di Teramo e non come professionista.
Per quanto riguarda il processo Tercas...sono solo curioso di sapere per quale motivo a Teramo ancora non parte nulla..forse hanno utilizzaro le Capannelle e non il traforo.
Quello che mi dispiace e che non hai centrato il tema dell'articolo, cosa che molti lettori, in posta riservata mi hanno giustificato.
Sarà per la prossima volta.

Con stima....
 

@santacruz(tenebrae lucentes) è sembre grandioso anche quando fa pipi fuori dal vasino... Bon torniamo a noi! QUANDO I POTERI FORTI NON SONO PIÙ TANTO FORTI succedono questi episodi poco edificanti e molto dannosi. Dannoso è stato formalizzare l'azione nei confronti del presidente Spinosa per i comportamenti lesivi dei diritti subiettivi e degli stessi interessi dell'Avvocatura; azione, a quanto pare, smentita formalmente. Ora gran parte degli a avvocati, basti, attendono gli sviluppi dalla vicenda, le possibili conseguenze ed anche il significato politico del fatto accaduto.....oltre ad una spiegazione soddisfacente da parte dell'ordine e/o da parte del presidente nel caso di possibili contasti interni all'ordine........"chi si punge cadendo su una siepe spinosa, matura una dolorosa esperienza......che può insegnare a capire!"....per quanto riguarda, infine, lo scandalo della Banca Tercas, diamo tempo al tempo! il Presidente del distretto giudiziario di Teramo mi, sembra, che non ha fatto e non fa sconti per nessuno....Rispettosamente saluto
Evito di rendere pubblica la mia identità, non per approfittare dell'anonimato al fine di scagliarmi contro qualcuno, ma solo perché operando nel mondo della giustizia il mio intervento rischierebbe di essere visto come un atto di piaggeria verso qualcuno ancora prima di essere letto. Sono dispiaciuto della deriva polemica scaturita dall'articolo perché, riflettendo bene, trovo che altro fosse il contenuto dello scritto e l'intento dell'autore. La questione non può diventare una diatriba fra avvocati e magistrati, avvocati e presidente Spinosa, avv. Ambrosini contro tutti e così via. Le questioni contingenti sollevate dall'avv. Ambrosini, unitamente agli argomenti del Presidente Spinosa, dovrebbero essere assunti quali elementi di antitesi prodromici alla sintesi più funzionale per la giustizia, e di conseguenza per il cittadino. E questi elementi devono trovare un momento di valutazione non in Consiglio Giudiziario piuttosto che al CSM, ma ad un tavolo ove siedano congiuntamente tutti i protagonisti locali, i soli che possono dare maggiore funzionalità ad una istituzione che appartiene a noi cittadini della provincia e non alle fredde e distaccate istituzioni della capitale. L'articolo di Giancarlo Falconi voleva far riflettere su quali forti poteri possano avere intenzione di non far funzionare la giustizia. A Teramo come altrove. La giustizia che funziona non é quella delle file più brevi, delle aule più belle e neanche dei giudici, degli impiegati e degli avvocati più educati. La giustizia che funziona é quella che produce decisioni, che lo fa in tempi brevi e nella maniera migliore possibile, sia pur tenendo presente che le verità processuali sono cosa diversa da quelle assolute (ecco perché esistono tre gradi di giudizio). E soprattutto la giustizia migliore é quella priva di condizionamenti di qualsiasi tipo, quella esercitata nella terzietá assoluta, così da garantire il medesimo trattamento allo sciagurato come al potente. A chi da fastidio una giustizia così giusta? A nessuno di quelli che irritati per la frase proferita in favore o contro di una delle parti (in questo diatriba creatasi sul blog come su facebook) ha trasformato la propria onesta passione in indignazione. Ma neanche all'avv. Ambrosini che della sua passione ne ha fatto la missione che conduce presiedendo il consiglio dell'ordine. Di sicuro non a quei servitori dello Stato, sia essi magistrati che impiegati, che con i loro pregi ed i loro difetti, non migliori e non peggiori di quelli dei professionisti con i quali operano quotidianamente, portano avanti gli uffici ogni anno depauperati di risorse e personale, ignorati proprio da quelle istituzioni della capitale che poi pretendiamo si vengano ad occupare delle file e dei tempi di attesa davanti agli sportelli. Questa giustizia da fastidio a chi adesso tace, ride della lite altrui sollevatasi su argomenti che neanche lo toccano, e gode del fatto che il grande clamore ne copra la fuga dagli argomenti argutamente sollevati nell'articolo. Poco importa se ritirandosi lascia sul campo i legionari che ha lanciato nella battaglia approfittando della loro onesta passione. Attenzione, lanciato ed abbandonato, non condotto come avrebbe fatto un generale di onore e valore.
Caro Giancarlo, se lei crede che io abbia parlato solo con avvocati e non anche con qualche impiegato di cancelleria e con un paio di magistrati, amen… me ne farò una ragione. Da parte mia posso solo dirle che un buon 80% del mio precedente intervento, l’ho scritto sulla base di spunti di riflessione che NON mi hanno dato gli avvocati (guarda un po’…). Ciò non toglie il suo pieno diritto di pensare che il mio post 26 luglio, ore 20.08, non sia da prendere in considerazione in quanto assolutamente parziale (come se gli altri commentatori de I Due Punti fossero generalmente tutti imparziali…). Non ho ben capito cosa le avrebbero giustificato molti lettori per posta privata, ma in fondo non m’interessa: se si tratta di me non potranno che essere ennesime illazioni e falsità. Sono ampiamente abituato a sentirmi dire su questo blog che vado fuori tema, ma so benissimo che è una “colpa” che mi viene imputata sol perché non mi si perdona di essere spesso una “voce fuori dal coro” (e quando sono l’unico che interpreta perfettamente gli articoli laddove in realtà ad andare fuori tema sono stati gli altri, il mancato perdono si tramuta in violenti attacchi perlopiù strutturati in modo tale da farmi passare per rincoglionito). In questo caso, più o meno tutti hanno approfittato per configurare uno scenario vicino ai propri punti di vista generali sull’avvocatura teramana, nonostante l’articolo in linea teorica sarebbe solo il racconto (esclusi alcuni commenti di Giancarlo Falconi) di come sono andate le cose nell’ambito di un procedimento normalissimo, che periodicamente si verifica ovunque quando c’è da decidere sulla nomina o sulla rinomina di un Presidente di Tribunale. Siccome io giudizi sull’avvocatura teramana (e sui magistrati del nostro Tribunale) in questa occasione non ne ho dati avendo focalizzato l’attenzione su qualcos’altro, ecco che Santacruz avrebbe fatto la pipì fuori dal vasino (come dice “aznavour”, salvo essere lui il primo a schiaffare nel suo commento delle 11.11 i poteri forti, i significati politici dell’accaduto e soprattutto la vicenda Tercas che, ribadisco, nel contesto del discorso affrontato per come la vedo io è quello che più di tutto non c’entra un piffero). Vede Falconi, checché lei ne pensi io non faccio il “tifo” per nessuno, anzi, faccio il “tifo” affinchè dalla vicenda qui da lei descritta non nascano ulteriori disagi per noi cittadini oltre quelli con i quali già siamo costretti a convivere. Per quanto mi riguarda sono fiducioso, perchè resto del parere (l’ho detto in un mio commento ad un articolo del prof. Serpentini PRIMA che venisse pubblicato questo) che in Italia, quindi anche a Teramo, a parte le ovvie eccezioni presenti in ogni situazione della vita, il livello della categoria degli avvocati e dei magistrati sia molto alto. Per il resto, la ringrazio Giancarlo per le delucidazioni che ha fornito relative al suo accaparramento delle notizie dalle quali ha generato questo articolo. Internet e plichi anonimi, prendo atto. Le lettere dell’avv. Ambrosini e le contestuali repliche scritte dal dirigente amministrativo, dal dott. Spinosa e dal dott. Cappa, il cui contenuto è stato da lei fedelmente riportato nel pezzo al punto da poterlo virgolettare, io in internet non le ho trovate. O stavano nel plico anonimo, oppure io non sono bravo a fare le ricerche in Google (eventualmente una cosa non escluderebbe l’altra…). Sono andato di nuovo fuori tema? Accidenti, scusate. Au revoir (così faccio contento l’amico “aznavour”).

Santacruz sono d'accordo con te....non sai fare le ricerche su google;) 

Ho letto e molto apprezzato.La prima cosa che mi viene da dire ė sulla scrittura di questo articolo:bella,asciutta,chiara.Penetrante nei fatti,cosicché essi appaiono chiari anche a chi fisicamente è lontano da Teramo e dal suoTribunale.Nell'articolo c'è la scrittura del presidente dell'Ordine degli Avvocati:difficile,ridondante,forzatamente aulica e retorica.Nell'articolo c'è la scrittura in estrema sintesi di coloro che hanno giudicato il ricorso del rappresentante formale degli avvocati di quella Città :breve,chiara ,concisa.Estremamente decisa.Essa ci dice di un giudice che ha fatto il suo dovere e l'ha fatto molto bene.Con onestà e ,soprattutto,competenza.Gli italiani sanno che questi due valori o caratteri ,sono merce rara in tanti luoghi in cui si esercita la responsabilità pubblica.Rari,almeno nel loro abbinamento.Infine ,nell'articolo c'è lui,il giudice "cattivo",che avrebbe ,secondo l'autorevole potente avvocato,quasi bloccato il Tribunale ,mentre invece il provvedimento degli organi disciplinari ,e i contenuti doviziosi e documentati,dello scritto in questione,dimostrano esattamente il contrario.E qui potremmo finire,come nelle favole ,dove vincono i buoni e prevale la giustizia.Ma l'articolo non finisce e la nostra mente non si ferma.Ci sono i nomi di persone ,un titolo, frammenti di racconti:Giovanni Spinosa è il giudice,i più pericolosi mafiosi sono le personcine che egli ha combattuto e sconfitto ,la Uno Bianca si trova nel libro che egli ha scritto e col quale disegna ,e convince,scenari raccapriccianti che porterebbero a rileggere quella tragica storia ,che si è voluta romanzare,nell'Emilia di tanti anni fa e che ha visto ,stranamente come i soli protagonisti di familiare "impazzimento",i fratelli Savi.Ah,nell'articolo figura un altro nome:massoneria.L'autore la distingue in buona e meno buona,così mi è parso di capire.Giancarlo Falconi ha scritto una bella pagina di giornalismo.Quello vero ,che racconta i fatti e fa vivere le persone.I fatti e storia delle persone dicono quel che la gente ,che l'ha conosciuto,i criminali in primis, sa da sempre:Giovanni Spinosa ė un giudice onesto,coraggioso,integerrimo,competente e infaticabile.E probabilmente,dà molto fastidio per questo.E Falconi,carabiniere o blogger ,è uomo per bene,coraggioso.Che ha il vantaggio di sapere anche scrivere. Franco Cimino dalla Calabria,dove per anni ha operato il giudica Spinosa
Penso che un articolo giornalistico di "beghe" locali teramane non abbia mai travalicato non la provincia, ma nemmeno i due fiumi che circondano la città di Teramo. Leggere l'attestato di stima nei confronti di un giudice (e di un blogger che solleva il caso) proveniente da un professore (scrittore) della lontana terra calabrese sicuramente ferita non da scaramucce tra uffici ma da lotte ben più violente, mi fa pensare due cose: a Teramo molti non hanno capito che abbiamo un diamante e vogliono/tentano di svenderlo come bigiotteria perchè non lo apprezzano oppure sanno che abbiamo un diamante e appunto per questo, il fatto che possa incidere su qualsiasi cosa.... Giancarlo chapeau. Gentile prof. Cimino leggerò il suo Utopia della Politica. La sua lettura è necessaria per la nostra città.

E’ vero Giancarlo, devo “allenarmi” di più con Google. Infatti è bastato facessi una ricerca un po’ più approfondita e quel carteggio l’ho trovato. Si, sul sito “I Due Punti”… ;-) Stia bene, buon lavoro. P.S. – un ringraziamento al sig. Cimino Franco dalla lontana Calabria, per la sensibilità dimostrata nei confronti dei teramani. D’altronde solo un particolare interesse per Teramo – per quale motivo non importa – potrebbe permettere ad un calabrese di conoscere il sito “I Due Punti”. Mica perché ha ricevuto una segnalazione ad hoc dell’esistenza di questo blog.

 Grazie professore Cimino per il suo intervento.
 Grazie per il suo " Utopia della Politica".
 Grazie  Santacruz per la tua attenzione.
 Un abbraccio a Pino...
Un sorriso al gruppo degli avvocati di facebook che hanno finalmente trovato un argomento estivo su cui abbronzare la lingua.;)
Mi dispiace per chi non ha compreso che questo articolo era solo basato sulla verità dei documenti e voleva sollevare una seria discussione sui poteri forti e sulle pressioni nell'ambito della Giustizia.
Non era una partita del cuore tra Magistrati e Avvocati ma qualcosa di più silente, impalpabile, soffocante, ossessivo, oppressivo....la matassa....
 

 L'Avv, Reitano che ha dimostrato di avere nelle sue corde preparazione e senso del confronto ha nel piccolo spazio de i Due Punti ogni possibilità di commento o di lettera aperta.
Nel secondo caso può scrivere per la pubblicazione a falconigiancarlo@gmail.com
Sono sicuro che non userà il piccolo subliminale metodo della censura per avvalorare le sue tesi.
Non credo che ci sia ancora qualcuno disposto a credere all'epoca dei social che qualcuno possa essere censurato.
Attendo il suo intervento avv. Reitano....
Grazie. 

Ps: Su i Due Punti non vengono pubblicati quei commenti anonimi ( vigliacchi) che offendono la dignità e il valore di una persona.
Tutto qui. 

Da ex magistrato del Tribunale di Teramo, faccio fatica a comprendere le ragioni per cui il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Teramo, Avv.Ambrosini, abbia ritenuto di ricondurre all’operato del Presidente del Tribunale, Dott.Spinosa, i trasferimenti di diversi magistrati dal Tribunale teramano ad altre sedi giudiziarie. Non è così. Le domande di trasferimento sono state in massima parte dirette verso uffici di secondo grado (quindi con “avanzamento di carriera”) ovvero più vicini al luogo di residenza anagrafica. Mobilità del tutto fisiologica, quindi. Ma quand’anche fosse vero quanto affermato, il fatto che il Presidente del Tribunale pretenda molto impegno dai magistrati dell’Ufficio va proprio nella direzione di una giustizia più celere e solerte, penso auspicata in primis proprio dagli avvocati. E se per perseguire tale obiettivo il Dott.Spinosa dovesse, per ipotesi, anche aver perduto per strada qualche giudice meno avvezzo al sacrificio, ciò non fa altro che confermare che siamo in presenza di un ottimo dirigente. Luigi Santini – ex giudice del Tribunale di Teramo, oggi in Corte d’Appello L’Aquila.
Il Tribunale di Teramo insieme a quello di Chieti è quello peggio gestito in Abruzzo . Le cause durano ancora tantissimo tempo , certe volte sembra di stare in una casbah . Per effettuare un adempimento in Cancelleria ci metto mediamente 4 ore . Solidarietà al presidente Ambrosini per la sua battaglia contro l'inefficienza di questo Tribunale e l'incapacità dimostrata dal Dott. Spinosa nella sua amministrazione e organizzazione . L'Italia ha una sistema di giustizia da terzo mondo , ed i Giudici sono come i politici : una casta intoccabile . Che poi anche gli Avvocati abbiano le loro colpe è un altro discorso. Ma la verità è che Il Dr. Spinosa è sicuramente un ottimo Magistrato , ma un pessimo manager , problema comune a molti dei suoi colleghi . Ed è normale che sia stato riconfermato : è stato giudicato dai suoi stessi colleghi , questa è la vera Massoneria, caro Falconi .
Falconi , mi censuri ? mi sa che una bella querela non te la toglie nessuno

 Caro anonimo io per natura non censuro nessuno.
Solo che ho anche una vita privata e non ho tempo di inserire sempre i messaggi.
Comunque visto che mi ha minacciato di querela ( brrrrr) le ricordo che sono oggetto di ben altre minacce anche di morte, il suo ip è stato registrato e sarà reso disponibile per eventuali querele.
Buon pomeriggio. 

Io non ti ho minacciato di nulla , anche perchè questo articolo non è un attacco alla mia persona , e quindi non potrei querelarti , ammesso che ce ne siano gli estremi , e non sia applicabile la scriminante del diritto di critica e di cronaca . Ti avevo scritto questa mattina e non mi avevi risposto , ed allora ho pensato che pubblicassi solo ciò che ti facesse comodo , perciò ti ho fatto questa battuta .
Dopo 14 anni di funzioni giurisdizionali a Teramo, pur se ormai da tempo trasferito altrove, non posso fare a meno di intervenire nella discussione, viste le pesanti affermazioni fatte nei confronti della magistratura teramana, di cui rivendico con orgoglio di aver fatto parte. Leggendo le banalità che ha scritto Anonimo (brutta cosa lanciare accuse ad personam trincerandosi dietro uno pseudonimo, ma tant'è...), mi sembra di poter dire che il Foro di Teramo non si è reso pienamente conto di aver avuto la fortuna di essere stato destinatario di due dirigenti di alto profilo professionale (Cassano prima, e Spinosa poi) , che hanno assicurato al Tribunale una organizzazione tabellare trasparente, capillare e produttiva. Invito Anonimo a prender visione delle tabelle di organizzazione del Tribunale (pubbliche, quindi liberamente consultabili) per rendersi conto di ciò. Ma lo sa Anonimo che alcune soluzioni organizzative adottate a Teramo (tipo il c.d. ruolo Fiore2) sono state prese ad esempio a livello nazionale e recepite nell'ultima circolare sulle Tabelle Organizzative, per essere adottate in tutta Italia? Lo sa Anonimo che il PCT ha visto Teramo in prima linea a livello nazionale quale ufficio pilota? E' forse disdicevole l'aver incentivato soluzioni innovative per modernizzare l'organizzazione (vedi progetto Basket)? Se poi il metro di giudizio non è la concreta risposta alla domanda di giustizia (come indicano i dati oggettivi riportati da Falconi) o la tendenza continua all'innovazione, ma una banalità come la durata delle file in Cancelleria (pur sapendo che lì i tempi spesso si allungano anche per il malcostume di taluni di prendere i "bigliettini" anche per conto di colleghi non presenti fisicamente...), è evidente che non c'è l'atteggiamento mentale giusto per poter valutare appieno gli sforzi quotidianamente fatti (pur con inevitabili difficoltà) per innovare e migliorare l'organizzazione locale del servizio giustizia. Ci si renderà conto di ciò, forse, il giorno in cui verrà a dirigere il Tribunale un Presidente invece privo di doti manageriali ed attitudini direttive. Ed in giro non ne mancano... Quanto alla disarmante affermazione secondo cui Spinosa "è normale che sia stato riconfermato : è stato giudicato dai suoi stessi colleghi , questa è la vera Massoneria", invito Anonimo a tenere presente che gli stessi colleghi "massoni" non hanno invece confermato l'ormai ex Presidente del Tribunale di L'Aquila (proprio per carenze organizzative) e che numerosi giudici abruzzesi negli ultimi anni hanno riportato valutazioni negative nelle valutazioni di professionalità (per ritardi o carenze di natura organizzativa). Anche qui, caro Anonimo, se magari prima di scrivere avrà cura di documentarsi, eviterà di scrivere altre inesattezze. Saluti
Ringrazio il Consigliere Dr. Santini per la sua replica puntuale ed equilibrata , ma lo invito a trascorrere con me una giornata in fila davanti alla Cancelleria del Tribunale di Teramo , e poi in studio a giustificare ai miei Assistiti i ritardi della Giustizia. E' vero , il Tribunale di Teramo ha dimostrato di essere all'avanguardia nella informatizzazione dei servizi ( vedi Progetto Basket e PCT ) , ma c'erano delle carenze organizzative ( Vogliamo parlare adesso dell' Archivio chiuso per i topi ? ) che non potevano essere taciute , ed il Presidente del Consiglio dell'Ordine non ha fatto altro che condividere un malumore diffuso , e non ritengo che ciò sia stato fatto allo scopo di rimandare qualche processo importante , è questo che volevo scrivere in risposta a quanto avevo letto . Senza alcun rancore nei confronti dell'autore dell'articolo e della Magistratura .
HO VISTO SOLO OGGI QUESTO ARTICOLO MOTIVO: FERIE. ARGOMENTO SERIO. UN UFFICIO (DI CUI FACCIO PARTE), CHE SI SFORZA DA ANNI PER SERVIRE NEL MODO MIGLIORE TUTTI GLI OPERATORI. UN'UTENZA CRESCIUTA IN MISURA ESPONENZIALE DI PARI PASSO CON LA DOMANDA DI GIUSTIZIA. ( SPESSO PLETORICA ); UNA CLASSE FORENSE E PROFESSIONISTI IN GENERE, CRESCIUTI COME NESSUNA CTG AL MONDO. UNA DOTAZIONE ORGANICA DI PERSONALE FERMA AGLI ANNI 80 E AVANTI NEGLI ANNI. A CAPO DI QUESTA STRUTTURA UN UOMO STRAORDINARIO GIOVANNI SPINOSA, UN AMICO UN FRATELLO UN MODESTO E SERIO OPERATORE ( COME SPIEGA IL DR. SANTINI), CHE TERAMO NON HA MAI AVUTO LA FORTUNA DI AVERE SOPRATTUTTO UNO CHE NON FREQUENTA PARROCCHIE E CONSIDERA TUTTI UGUALI DI FRONTE ALLA LEGGE-
I chiarimenti che ha dato l’anonimo 31 giugno, ore 7.07 (evidentemente un avvocato), col quale mi complimento per aver utilizzato toni consoni, sono utili non solo a specificare quanto lui stesso voleva intendere nei suoi precedenti post, ma anche per fornire al pubblico quella che probabilmente è l’immagine più veritiera non tanto della situazione, quanto dei reali intenti dei vari “schieramenti” protagonisti di questa vicenda. Dal mio sommesso punto di vista, se una causa c’è stata che ha contribuito a surriscaldare un po’ il “dibattito”, non può che essere ricondotta alla presenza di alcuni commenti qui pubblicati. Si badi, non ho detto che la causa è rappresentata da “alcuni commenti”, bensì dalla “presenza di alcuni commenti”. Ferma restando la pienissima libertà di chiunque di esprimere la propria opinione, resto del parere che in certe sedi determinate categorie di persone che svolgono attività istituzional-professionali particolarissime, dovrebbero astenersi dall’intervenire (a maggior ragione se direttamente coinvolti) A mero titolo di esempio, un politico componente di un’amministrazione comunale X, ha il dovere di non esprimere pubblicamente alcun giudizio personale (né negativo, né positivo) su un imprenditore che ha partecipato, che partecipa o che parteciperà ad una gara per l’assegnazione di un appalto da parte della medesima amministrazione comunale. Ciò a prescindere dagli esiti della gara ed anche se le procedure sono state eseguite in perfetto ossequio delle Leggi e dei regolamenti. Bisogna sforzarsi, in particolare in questo periodo che stiamo vivendo, di non mettere la collettività nelle condizioni di avere il benché minimo dubbio sulla terzietà, sempre e comunque (ergo anche al di fuori dell’ambito lavorativo) di chi, in base alle proprie competenze, è chiamato a decidere sul destino dei cittadini. In questo senso, forse qualcuno che ha ritenuto di dover commentare questo articolo non ha dato un ottimo esempio.

UN INVITO ALLA RESIPISCENZA

La convivenza tra Avvocatura e Magistratura non è stata mai facile: questo è dipeso e dipende dal fatto che tanto gli Avvocati quanto i Magistrati ritengono di essere gli esclusivi depositari del sapere giuridico. Eppure, Magistrati ed Avvocati presentano molti tratti comuni. La riflessione, la logica, il ragionamento, il dialogo, la prudenza, la misura, l’equilibrio sono qualità che appartengono tanto alla Magistratura quanto all’Avvocatura.

L’esercizio della Giurisdizione, da una parte, e l’esercizio del Diritto di Azione ( espressione del Diritto di Difesa ), dall’altra, esigono – imprescindibilmente – che Magistrati e Avvocati possiedano i suddetti requisiti soggettivi e professionali. Nell’approntare uno scritto difensivo e nel redigere un provvedimento giudiziale, l’Avvocato e il Magistrato sono – ad un tempo – storici e giuristi ( e, talora, come accade nell’ambito del contenzioso familiare, anche psicologi ) .

Invero, in cosa consiste il compito dell’Avvocato ?
Egli ascolta il cliente, ricostruisce e rielabora i fatti che quello ( spesso in maniera alluvionale e magmatica ) gli offre, li inquadra in una cornice normativa e, infine, laddove ritenga che gli stessi meritino di essere portati all’attenzione del Magistrato per la tutela dei diritti del proprio assistito, , li trasforma in una ipotesi difensiva ( che postula un giudizio tecnico-giuridico, sia pure di parte ) supportata da adeguati mezzi di prova pure preventivamente individuati.

Qual è la funzione del Magistrato ? Egli esamina le parti, garantisce che – in seno al processo – sia assicurato pienamente ed effettivamente il contraddittorio tra le stesse, raccoglie le prove, seleziona, sulla base di queste, i fatti storici sottoposti al suo vaglio ( espungendo dall’agone e dal dibattito processuali quelli che ritiene irrilevanti ai fini della decisione ), li accerta e, quindi, li sussume in una fattispecie legalmente tipizzata e, infine, formula ( con la pronuncia della sentenza e in posizione di terzietà e di imparzialità ) il giudizio ( nel quale l’Ordinamento Giuridico – come ha sottolineato un’antica quanto autorevole Dottrina – si concreta ).

Nello svolgimento dei predetti “ ruoli ” ( “ ruoli ” paritari anche se istituzionalmente e funzionalmente distinti: ), Avvocato ( che chiede e difende ) e Magistrato ( che provvede e giudica ) si confrontano – nel mutuo rispetto – incessantemente: si può senz’altro dire che questa diuturna dialettica costituisce ( unitamente a quella che connota fisiologicamente il rapporto conflittuale tra i contendenti privati ) uno degli aspetti essenziali del fenomeno processuale. Come si invera questo ininterrotto “ faccia a faccia ” ? Forse con gli insulti ? O alzando la voce ? No. Si attua – sulla scorta della puntuale conoscenza dei fatti di causa e delle norme di diritto – con la pacata e ordinata esposizione dei reciproci argomenti e attraverso una discussione serena che mai trasmoda nell’invettiva.

In questo modo, Avvocato e Magistrato concorrono alla realizzazione di quel Bene Supremo che è la Giustizia Se quanto sopra corrisponde a verità, incomprensibile appare, allora, la triste e poco edificante tenzone deflagrata tra la Magistratura e l’Avvocatura teramane ( quale idea si sarà fatta dell’” universo giustizia ” il cd. “ uomo della strada ” leggendo i “ commenti ” – spesso espressi con un lessico poco acconcio agli operatori del diritto – seguiti alla pubblicazione dell’articolo di Giancarlo ? ).

Immotivata anche perché molti dei problemi che interessano il locale Tribunale ( e che riguardano la gran parte degli Uffici Giudiziari italiani ) sono il prodotto della pessima qualità dei provvedimenti normativi promulgati, negli ultimi anni, dal Legislatore in materia giudiziaria. Le responsabilità per i disservizi ( ove sussistenti ) sono, perciò, da imputare non ai Magistrati e/o agli Avvocati, bensì ad un potere politico confuso e – obiettivamente – inadeguato e incapace di affrontare le sfide epocali che stanno caratterizzando ( anche con riferimento al settore della Giustizia ) l’attuale momento storico.

Occorre, allora, che Magistrati e Avvocati teramani facciano un passo indietro, abbassino i toni, tornino a “ parlarsi ”: i problemi si affrontano e si superano soltanto attraverso la collaborazione e non di certo attraverso una ingiustificata e perniciosa ( per tutti ! ) contrapposizione di natura personalistica e/o categoriale-corporativa e/o politica. Questo processo distensivo deve essere avviato immediatamente: su tutto devono prevalere la riflessione, la logica, il ragionamento, il dialogo, la prudenza, la misura, l’equilibrio ( doti che – come è stato rimarcato in premessa – di certo non fanno difetto ai protagonisti della “ querelle ” che qui si stigmatizza ).

In caso contrario, Magistratura e Avvocatura corrono ( unitamente all’intero sistema giudiziario ) il concreto rischio di essere delegittimate agli occhi dei cittadini, con conseguenze facilmente intuibili.
E, quanto a quest’ultimo profilo, appare senz’altro utile ricordare ( con le parole del Sommo Maestro ) che “ i giudici ( dovrebbero essere ) i più strenui difensori dell’avvocatura: poiché solo là dove gli avvocati sono indipendenti, i giudici possono essere imparziali; solo là dove gli avvocati sono rispettati, sono onorati i giudici; e dove si scredita l’avvocatura, colpita per prima è la dignità dei magistrati, e resa assai più difficile ed angosciosa la loro missione di giustizia ” ( Piero Calamandrei, “ Elogio dei Giudici scritto da un Avvocato ” ).
Altrettanto dovrebbero fare gli Avvocati nei confronti dei Magistrati: “ essere i più strenui difensori della Magistratura ”...

...Gersan Persia ( un “ Avvocato minore e per caso ” ).

La responsabilità del disastro giudiziario italiano è quella di un parlamento che non rappresenta più e di governi incapaci, pronti a fare leggi e decreti demagogici e provvisori sulla testa degli avvocati e dei magistrati ,i quali , senza forza e senza potere,subiscono, peraltro contrapponendosi tra loro. Magistrati e Avvocati insieme sono diventati un gregge di pecore (non di capre ) condotto da una classe politica corrotta, inadeguata ,disattenta e disinformata, alla quale ciascuna parte del gregge si rivolge e deve rivolgersi per ottenere correzioni ,modifiche e proroghe di provvedimenti estemporanei nonché aiuti e provvidenze economiche per sostenere tali provvedimenti , in una logica di concessione e non di diritto. L'autonomia costituzionale della Magistratura e la libertà dell'Avvocatura vengono quotidianamente umiliate e compromesse dal potere politico.
Signor Santacruz, riguardo all'inopportunità di intervenire nel dibattito, si riferisce solo ai Giudici? Invece gli Avvocati avrebbero la facoltà e il diritto di esprimersi liberamente? Secondo la sua tesi, i Parlamentari Avvocati difensori del plurindagato e anche condannato (nonchè loro leader politico) Silvio Berlusconi, non dovrebbero astenersi dal partecipare alle discussioni e alle decisioni sulla Giustizia? Non rileva in questo caso un pesante conflitto di interessi?
Sig. “coerenza”, ricondurre la questione a qualcosa che non c’entra un bel niente con l’argomento sol perché nei miei commenti ad articoli di questo blog che parlano di tutt’altro è sempre apparso chiaro il mio orientamento politico, trovo sia talmente senza senso da non riuscire a considerarlo un tentativo subdolo e scorretto di mettermi in difficoltà. Ho parlato di soggetti che dovrebbero garantire in ogni caso un’immagine di assoluta terzietà in virtù del ruolo che rivestono nell’ambito della nostra società, dicendo che forse – e sottolineo forse – in quest’occasione qualcuno non l’ha fatto ma senza generalizzare affermando che c’è chi lo fa e chi no. Quindi il suo esempio è doppiamente fuori posto, così come di conseguenza lo sono le domande che mi ha posto. Riprendendo una metafora che le dedicai tempo addietro, ribadisco la mia indisponibilità a seguirla in discorsi riguardanti le angurie se stiamo parlando di albicocche. Per tale motivo il suo post 2 agosto, ore 13.01, non stimola in me alcuna reazione e lo lascio volentieri all’attenzione di chi dovesse eventualmente reputarlo pertinente.
Signor Santacruz, le ripeto la domanda a cui non ha risposto: chi sono i soggetti che secondo lei dovrebbero garantire un'immagine di assoluta terzietà, in virtù del ruolo che rivestono nell'ambito della nostra società? Si riferisce forse a qualche Giudice che ha commentato l'articolo, oppure anche a qualche Avvocato? Se vuole risponda, altrimenti non mi strapperò i pochi capelli che mi sono rimasti.
Sig. “coerenza”, nessuno vuole castrare la sua impellente necessità di auto-legittimarsi attraverso la delegittimazione del sottoscritto, ma le ripeto che deve farlo con criterio altrimenti ottiene il risultato opposto. Incalzarmi attraverso subdole domande poste per motivi estranei alla semplice volontà di rivendicare la sua opinione, appare tanto come un tentativo di zittire chi la pensa diversamente con metodi “alternativi” che si è costretti ad utilizzare quando si sa di essere perdenti in partenza in qualsiasi confronto. Attuare siffatta tattica proprio con l’abituale commentatore di questo blog Santacruz, oltre a fare tenerezza significa avere le idee molto, ma molto confuse (in aggiunta alla sua confusione circa il reale argomento affrontato in questo articolo). In precedenza avevo detto di non considerarla scorretto. Visto che insiste (seppur ingenuamente), ritiro: lei lo è. Perciò non le rispondo, aldilà di altre ragioni che si inventerà e che riterrà di esternare a titolo di mera illazione. Se invece lei scorretto non è, allora altro non può voler dire se non che ha tanta fretta di leggere Santacruz che disintegra per l’ennesima volta i suoi punti di vista. Dovesse trattarsi di questa seconda ipotesi, porti pazienza. Ci sarà sicuramente occasione.
Signor Santacruz, ero certo della sua riconfermata non risposta. Il suo copione è ormai noto: quando è a corto di argomenti ripiega sul personale. Se lei non è in grado di chiarire e difendere quanto afferma se la prenda con se stesso e non con me. Subdolo sarà il suo modo di agire, alla stregua di chi butta la pietra e poi nasconde la mano. Non basta saper scrivere sermoni per dire qualcosa di interessante, perchè per quanto mi riguarda l'abito non fa il monaco e lei ne è l'ennesima dimostrazione. La leggo, come leggo tutti i punti di vista che intervengono nelle discussioni, ma sono sempre più convinto di poter apprendere molte più cose da un analfabeta in buona fede, che dalla sua dotta supponenza. Buona serata.
Sig. “coerenza”, ha ragione… sono un dotto supponente, tant’è vero che avevo previsto nel mio precedente intervento che lei si sarebbe inventato qualcosa pur di gettare a casaccio un po’ di illazioni sul sottoscritto. Dotto, supponente ed anche un po' veggente. Vidampò... Nei miei interventi ho parlato di chi decide sui destini dei cittadini. Categorie istituzional-professionali che a vario titolo sono chiamate a svolgere questo delicato ruolo nella nostra società ce ne sono diverse, quindi cadere nella trappola della sua sollecitazione significherebbe non solo andare fuori tema, ma anche ingenerare il sospetto che il mio pensiero comprenda dubbi sulla terzietà di qualcuno, in generale e/o rispetto chi appartiene ad altre delle suddette categorie, quando invece per mia natura io tendo sempre a ritenere che chiunque sia in buona fede (sino a prova contraria). Il suo bieco e scorretto gioco è stato sgamato alla fonte sig. “coerenza”, se ne faccia una ragione. E se ne è capace, rifletta sullo sbaglio che ha fatto non mettendo in preventivo che al mondo possa esserci qualcuno molto più furbo di lei. I subdoli ed equivoci concetti glieli lascio volentieri, io sono stato sufficientemente chiaro (come sempre d’altronde). Per questo e per tutto quanto sopra ho esposto (in modo per nulla sottinteso, impari da me sig. “coerenza”…) non reputo di doverle fornire ulteriori precisazioni, tanto più perché da lei richieste tendenziosamente e non al fine di rendere più costruttivo il dibattito. Oddio, se poi lei afferma di non essere tendenzioso, si renda conto che, allora, costringe me e gli altri lettori a chiedersi se per caso lei proprio non capisce. Perché vuol farci sorgere il dubbio che lei sia un minus habens? Per quanto mi riguarda può perseverare finchè vuole, ad ogni modo – aldilà se è un tendenzioso o un minus habens – ribadisco che non ho intenzione di andar dietro a personaggi come lei, fosse anche solo per dotta supponenza.
Torno ora dalle ferie e mi mettono a conoscenza della polemica che ha interessato, sostanzialmente, la magistratura e l'avvocatura teramana e ritengo, non avendo avuto la possibilità di intervenire-come sarebbe stato giusto ed avrei voluto- in un pubblico dibattito ed alla presenza di tutti gli interessati, di dover esprimere, comunque, il mio pensiero: la figura professionale e personale del dott. Giovanni Spinosa non necessita di difensori di ufficio, meno che mai dello scrivente, talmente palese è la sua professionalità, competenza e moralità che Giancarlo Falconi, Luigi Santini e tanti altri hanno correttamente e compiutamente saputo delineare; il collega Ambrosini ed i componenti il Consiglio dell'Ordine professionale ben avrebbero potuto e dovuto, eventualmente, esprimere doglianze circostanziate e su fatti obiettivi, riconoscendo, però e nel contempo, anche gli indubbi meriti di una gestione che, per quel che riguarda la mia esperienza professionale, si è mostrata imparziale, produttiva ed encomiabile...certo, come suole verificarsi in strutture complesse e pluriarticolate, il verificarsi di talune disfunzioni è assolutamente fisiologico, (le code dinanzi alla Cancelleria Penale, oltre che a quella Civile, avrebbero potuto essere evitate o, almeno, limitate; sarebbe stato apprezzato un diverso atteggiamento di taluni magistrati difronte a richieste di rinvio del processo motivate da contestuali impegni professionali, etc), ma ciò non legittimava una presa di posizione, estrema ed ingenerosamente drastica, quale quella esternata che ha colpito l'uomo, oltre che il professionista; i commenti degli anonimi appartengono ad una categoria che ho sempre tenuto lontano, ritenendola immeritevole della benché minima considerazione; in ultimo, voglio dire alla dott.ssa Cignini -che non ho il piacere di frequentare, non occupandomi di materia civilistica,-che ben avrebbe potuto e dovuto risparmiarsi quell'equivoco e generalizzato riferimento alle "proprie e vere capre" nelle quali, pur operando in una Regione a vocazione pastorizia, nessun avvocato teramano può essere gratuitamente ed inconferentemente individuato ... è forse il caso di chiedersi se lei, sempre che sia stato correttamente interpretato il suo dire, versi o meno in una situazione di incompatibilità ambientale. Cataldo Mariano