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Il Partito Democratico della "Mala Educacion"

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Convegno del Partito Democratico a Mosciano sulla spending review. Non entriamo nel merito dei discorsi a folle degli interlocutori politici, D'Alessandro,  Ginoble e il resto di un circo senza acrobazie.
La fiera della banalità rientra in una letteratura della vanità, ma sulla incapacità di avere un confronto con la società libera, vi è più di una ragion critica. La passerella della chiacchiere a vuoto non ha contemplato l'ascolto degli interventi dalla sala. Una totale mancanza di stile. O meglio, forse lo stile del Partito Democratico.
Scrive Antonio Topitti " Che cosa sgradevole, dopo aver ricevuto decine di inviti tra e-mail e sms , aver sacrificato tempo al proprio lavoro, ai propri affetti, a se stesso,recarsi ad un convegno politico, sorbirsi discorsi scontati e insulsi dai cosiddetti rappresentanti del popolo nelle istituzioni regionali e nazionali, cospicuamente retribuiti ben oltre i loro meriti e puntualmente questi, nonstante la gravità della situazione, nel momento cruciale dell'iniziativa, quando si tratta di ascoltare il parere, le opinioni, le proposte degli invitati, abbandonano il convegno da loro stessi voluto per autopromuoversi, infischiandosene di quanto la società civile avrebbe loro da trasmettere. Dire che oltre ad essere figure pubbliche inutili e dannose, sono soprattutto dei maleducati è poco ?
Questo è il vertice del Partito Democratico? Ecco perchè in Abruzzo, figure come quelle di Gianni Chiodi, Mauro Di Dalmazio, Giuliano Gambacorta, Marco Pierangeli...sono apicali.
Ecco perchè a Roseto per vincere il PDL ha chiamato il PD, che ha sconfitto quel familismo amorale, quel verticismo senza base,  diventato tradizione del mal costume politico.

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Commenti

Ad avercene figure come Gianni Chiodi e Mauro Di Dalmazio all'interno del Partito Decocratico!!!!!

In questo Partito Democratico sarebbero un lusso.

Ginoble, chi era costui? Povero PD. Basterà richiamare alla memoria le parole di Vinicio Scpioni: "Oggi rispetto al passato si registra un vero e proprio scadimento del senso etico e politico della vita pubblica. Da parte di alcuni l'attività politica viene esercitata come occasione per salvaguardare e curare i propri interessi personali. Occorre una svolta decisa. Si impone il ricambio della classe dirigente. C'è da augurarsi che una spinta determinante per la realizzazione di questo obiettivo venga dai giovani, da una loro ferma volontà e da un loro impegno, finalizzati a far tornare la politica un'attività utile, pulita e nobile". Ecco: i giovani. Gente che impari da Ginoble l'arte sottile del saper comandare, legiferare, guidare un territorio.
questi sono gli onanisti!!...ancora mi fa sorridere se ripenso un articolo precedente di Francia

Se pensi caro Christian che il giovane promosso da Ginoble è Mariani...puoi ben capire che fine farà il PD....Il continuo della vecchia politica...ti serve qualcosa????:) Sveglia giovani, cominciate a pensare con la vostra testa!!

mi risulta... come a i Due Punti... che ormai gli incontri del PD si tengono alla presenza di pochissimi intimi. Questo è un buon segno? Io cercherei di non confondere l'indifferenza generica della gente con l'indignazione dei militanti... è senz'altro una buona occasione per correggere gli errori e prestare ascolto agli indignati... che sono molti... anzi, moltissimi... e prima che qualcuno riattacchi la solfa delle critiche di parte... preciso che mi piacerebbe molto un Partito Democratico in Italia... e ancor di più un Partito Socialista... ma queste sono chimere che in molti hanno smesso di aspettare... compreso questo fesso...
devo anche ringraziare Chistian per aver citato un passaggio della mia intervista a Vinicio Scipioni... sante parole che molti furbi fanno finta di non aver letto o sentito dalla viva voce di Vinicio... che, a "microfoni spenti", le pronunciava con maggiore chiarezza e veemenza...
Infatti non vedo come si possano distinguere i giovani dai vecchi. Nei partiti si va avanti facendo gavetta e piacendo ai dirigenti. Ginoble è un giovane se si guarda Napolitano. Eppure sono costoro quelli che hanno fatto strada. E si può solo immaginare quali siano le future ondate... Gente cresciuta parlando, consultandosi, ridendo, scherzando, approvando, adattandosi alle "idee", ai modi, agli obiettivi di costoro...
Caro Topitti, condivido quanto hai scritto. Toglimi una curiosità... Quando i pezzardoni sono andati via dal convegno senza degnarsi di ascoltare il pensiero dei cittadini elettori, sono stati subissati da una bordata di fischi, condite da frasi tipo: "non fatevi vedere più!!.." Oppure la platea ha mostrato rispetto e comprensione per la "stanchezza e gli impegni" dei dirigenti oratori? Magari sono scappati via senza alcun preavviso, come fanno i ladri e i maleducati? Ti saluto... Da sinistra.

Per essere corretto soprattutto nei confronti di chi è rimasto fino al termine del convegno , le figure i cui nomi erano pubblicizzati sui mnifesti ed erano seduti al tavolo della presidenza , che sono andati via subito dopo il loro intervento, sono stati " Il Ginoble e Il D'Alessandro " tutti gli altri non solo sono rimasti ma hanno ascoltato quanto argomentato da chi è intervenuto al dibattito, fra i quali molti sindaci. Il senatore Micheloni nel fare le conclusioni con argomentazioni realistiche e convincenti ha tenuto conto anche di quanto scaturito dal dibattito. Quindi la iniziativa nel suo complesso è stata produttiva. Per rispondere a Terra Terr, dalla cui domanda si capisce quanto sia digiuno di questo tipo di cose : il fatto è che, è abitudine consolidata da parte dei " cosiddetti bigs della politica " simili comportamenti, nella normale indifferenza di chi resta. Se ci si poteva passere sopra fino a qualche mese fa, oggi non sono più ammissibili , considerata l'acuirsi della crisi che di conseguenza portano quotidianamente tanti onesti " imprenditori lavoratori" per salvare il loro onore e la loro dignità all'estremo sacrificio. SOPRATTUTTO NON SONO AMMISSIBILI UN SABATO MATTINO ALLE ORE 11,30 AD APPENA UN'ORA DALL'INIZIO DEL CONVEGNO ,da parte del capogruppo al Consiglio Regionale regionale del partito e dall'unico parlamentare del territorio di riferimento.

Antonio Topitti

"...E' abitudine consolidata da parte dei cosiddetti bigs della politica simili comportamenti, nella normale indifferenza di chi resta." Caro Anonimo, di certe pagliacciate purtroppo sono proprio saturo, non digiuno. Se fossi stato presente a quel convegno come un iscritto del PD, non sarei rimasto indifferente alla volgare fuga dei saccenti generalotti locali. Il fatto che lei definisca normale l'indifferenza, la dice lunga sul decadimento della politica e del PD. Nemmeno i vecchi dirigenti democristiani dimostravano una tale mancanza di rispetto nei confronti del potenziale elettorato. Nel PCI, i dirigenti erano quelli che avevano il compito di chiudere le porte quando gli intervenuti avevano tutti lasciato la stanza. Alla luce della sua concezione di normalità, si spiega e si comprende perchè il nostro territorio provinciale è amministrato nella quasi totalità dal centro destra. Si spiega anche perchè certi dirigenti rimangono inamovibili, nonostante i risultati fallimentari. Possono scegliersi anche i giovani successori replicanti, abitudine consolidata, nella normale indifferenza. Povera Italia! Povera Teramo! Topitti, fatti sentire...
ma nessuno ha ancora detto quanto è bella l'illustrazione che correda l'articolo? io la trovo entusiasmante!
anonimo@... così mi commuovo:)