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Il Rettore non mi ha stretto la mano...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Mio nonno era democristiano.
Mio nonno era democristiano e amico di Remo Gaspari.
Mio padre era comunista.
Mio padre era comunista e riconsegnò la tessera del Pci alla morte di Enrico Berlinguer nel 1984.
Mia nonna era democristiana e pregava perchè il demone del comunismo abbandonasse mio padre.
Mia nonna ha avuto una corrispondenza epistolare con Padre Pio e altri frati fino al 1968.
La sintesi era mio nonno con la sua educazione.
Mia nonna con la sua fede.
Mio padre con il suo ascolto.
Mia madre con il suo sorriso.

I miei nonni avevano avuto uno delle prime licenze da commercianti del comune di Teramo.
Cameli e Falconi...
Hanno insegnato tutto a mio padre e io e i miei fratelli abbiamo ereditato una doppia educazione.
Quella che ti lega il collo, che ti fa sentire tutti come ospiti, che ti fa guardare il particolare, che ti fa preoccupare di un sorriso che non sorride.
Tutti anche chi non apprezzi...soprattutto chi non apprezzi.

Mi ricordo l'onorevole Tancredi.
Mi ricordo l'onorevole Tancredi e la sua querela.
Mi ricordo le nostre passeggiate e le sue confidenze.
Fu Fabio Capolla che mi presentò il parlamentare della vecchia Miano....che mi strinse la mano e mi sorrise.
Altra classe.
Altro stile.
C'era ironia.
Il gusto della battuta.

Ho scritto molto sul Rettore D'Amico.
Ho scritto dell'inchiesta, delle sue incompatibilità, dei suoi incarichi, delle sue nomine, ma sono carte, documenti, letture e visioni.
Oggi il Rettore non mi ha stretto la mano.
Ero con Luciano Adriani. 
Parlava di me senza guardarmi negli occhi.
Una quarta persona.
Ho sentito il suo livore che assorbiva energia negativa.
Non mi ha stretto la mano...ha solo detto che non aveva nulla in Comune con me.
Questo è  stato subito evidente.
L'educazione è rivoluzionaria, la gentilezza disarmante, il rispetto democratico, l'onore virile, il sorriso mortificante, la stima è una dolce fetta di valori.

Platone... "L'anima non porta niente con sé nell'altro mondo tranne la propria educazione e cultura; e questo si dice che sia il più grande servizio oppure il torto più grande che si possa fare ad un uomo morto, proprio all'inizio del suo viaggio".
Oggi ho capito perchè il Rettore D'Amico non mi ha stretto la mano. 
Non sono il suo tipo...Oltre le gambe c'è di più...

Un Magnifico Natale....

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Commenti

Se e' andata come lei scrive il rettore ha sbagliato, ma il suo livore (del rettore), ha partorito il pessimo gusto della sua replica.

 Nessun livore non è un sentimento che mi appartiene.
Odiare una persona è segno di debolezza e perdita di tempo.
Ho provato imbarazzo..

Ma su, perché si vuole vedere sempre in negativo e non cogliere invece l'ironia sulla quale è imperniato l'articolo dalla prima all'ultima parola, foto compresa??!!! E Forattini, alloraaa??!!!
Non ti sei perso niente!!!
Gentile Giancarlo, a mio modesto avviso in questo caso l’educazione e/o la cordialità di “protocollo” c’entrano assai poco, direi nulla. Indipendentemente da quanto siano attendibili le notizie riportate su questo blog circa alcune presunte situazioni “equivoche” che si sarebbero verificate nell’Ateneo della nostra città, credo sia naturale, o quantomeno comprensibile, se una persona – anche la più umanamente pacata – si rifiuta di stringere la mano a chi con significativa sistematicità attacca il suo operato istituzionale ed anche un po’ la sua persona (riferimento alle critiche ai diversi incarichi che ha D’Amico, spesso sottolineate da feroce sarcasmo oggettivamente evitabile), a maggior ragione se ciò avviene pubblicamente. Se poi per caso – sottolineo PER CASO, credo sia saggio ogni tanto mettere in preventivo l’errore di valutazione o lo sbaglio interpretativo relativo ad una o più circostanze – le “accuse” all’attuale Rettore dell’Università di Teramo tramite I Due Punti sin ora rivolte (qualcosa mi dice che in futuro qui ne verranno pubblicate altre) fossero false, il rifiuto della stretta di mano non sarebbe soltanto naturale o quantomeno comprensibile, ma anche giusto. In definitiva, chi ha un carattere che gli consente di stringere la mano persino a chi lo sputtana regolarmente, non vuol dire che è migliore di chi questa capacità non ce l’ha. Anche perché una simile “qualità francescana” non è detto sia sempre frutto di una certa cultura o di una particolare concezione della vita, essendo invero qualcosa che contraddistingue anche chi è propenso al doppiogiochismo.

 Caro Santacruze tutto ciò che è stato scritto nel corso di 13 mesi non ha ricevuto una sola querela ma ogni volta il Rettore ha corretto il tiro.

Tutto basato su documenti e leggi.

C è un'inchiesta in corso.

Buon Natale

Caro Giancarlo, io infatti ho esordito scrivendo “Indipendentemente da quanto siano attendibili le notizie riportate su questo blog circa alcune presunte situazioni “equivoche” che si sarebbero verificate nell’Ateneo della nostra città”. Poi, al solo scopo di rendere più chiaro il motivo per cui, a mio avviso, il rifiuto della stretta di mano oltre ad essere comprensibile sarebbe eventualmente anche giusto, ho aperto una parentesi sulla possibilità che le notizie che hai dato su alcune cose che si sono verificate nell’Università di Teramo e sull’operato di D’amico nello specifico potrebbero essere false (o al limite, prima non l'ho detto, sulla possibilità che le tue considerazioni scaturenti da oggettivi dati di cronaca potrebbero essere scorrette). Io ho sempre evitato di entrare nel merito di ciò che hai qui scritto su certi episodi che ultimamente hanno caratterizzato la vita del nostro Ateneo, avendo puntato la mia attenzione più che altro sul reale impulso che spinge le tue fonti a fornirti la documentazione che è alla base di quanto hai pubblicato su I Due Punti, che riterrei connesso (l’impulso) a “sentimenti” personalissimi (delle tue fonti) e non a spirito di generale giustizia. E comunque, pur non essendo d’accordo su un buon 80% delle tue “prese di posizione”, da strenuo difensore del diritto di cronaca e della libertà di pensiero sinceramente a me fa piacere sapere che la gente che chiami in causa non ti querela. Mi fa piacere in ogni caso, persino quando sarebbe giusto lo facesse perché hai preso un abbaglio colossale (fosse solo per la legge dei grandi numeri sarà successo qualche volta). Buon Natale anche a te.

 Prima o poi verrò anche rinviato a giudizio.
IN questo momento non è ancora accaduto.
Non ho purtroppo neanche una condanna da raccontare o una multa per divieto di sosta o per eccesso di velocità o per guida in stato di ebrezza.
Non potrei candidarmi.
Le querele finora sono state archiviate.
Vediamo quelle in corso....comunque continuerò a scrivere...metterci la faccia e pagare le conseguenze di un errore.
Si scrive, si leggono le carte e si può anche  sbagliare una valutazione.
Si vive.
Un abbraccio di buone feste.

QUA LA MANO DOTTOR FALCONI! Il rifiuto di un gesto tanto semplice come una stretta di mano vuole dire che felice Luciano non ha ancora compreso il valore della stretta di mano che non è altro che un semplice contatto fisico per un saluto affettuoso o freddo e distaccato. Anche i duellanti, all'ultimo sangue, cavallerescamente si davano la mano! Considerare i propri avversari o i propri detrattori dei nemici mi sembra una odiosa banalità culturale. Mi duole, pregiato Magnifico, ma ci vuole più STILE. Lo STILE si apprende dagli altri fino a diventare un tratto distintivo della nostra educazione. Rifiutare di stringere la mano a chicchessia illustra molto bene il livello di cultura democratica ed anche di educazione.....Sans souci
Ci metterei la firma a fare nome e cognome di Santacruz! Lo stile è il suo, il servilismo è sempre il suo e soprattutto il nascondersi fa parte della sua natura! Agisce e parla sempre non mettendoci mai nome e cognome e faccia! Quindi ti prego, taci! Tanto gli daresti ragione anche se fosse un kamikaze!!!
Carla... e poi? Il tuo cognome? Non c'è differenza fra chi si firma con uno pseudonimo e chi si firma solo col nome omettendo il proprio il cognome. E se persino Carla non fosse il tuo vero nome? Quindi “Carla”, aziona il cervello prima di accusare altri di agire senza metterci la faccia. P.S. - un kamikaze sacrifica sé stesso, quindi sempre meglio di te che invece getti la bomba e nascondi la mano affermando di sapere chi è Santacruz senza poi dirlo. Svela pure la mia identità se sei davvero così sicura di conoscerla. Anche senza metterci la faccia, firmandoti soltanto "Carla". Altrimenti taci tu.
Ops....Santacruz beccata/o nel segno? Dalla tua reazione e dalle parole che scrivi è come averlo fatto il tuo nome e cognome! Vorrei tanto farlo...ma sai non si può ma non è importante questo io sottolineavo solamente la sua posizione di servilismo sempre e comunque...e non potrebbe fare diversamente! Ma proprio tu parli di agire senza metterci la faccia? Proprio tu? Sono convinta che le persone come te in una P.A. non ci mettono mai la faccia nelle cose che fanno e che non si vogliono far sapere...non certo le persone come me! Se ti vanti di essere una kamikaze...ti sei risposta da sola! E non ti alterare così tanto che ti può nuocere alla salute!
“Carla” (tra virgolette d’ora in poi, non posso sapere se è un nome di fantasia o meno), tu hai parlato di agire senza metterci la faccia, mica io. Questo tuo stravolgere l’oggettivo contenuto dei nostri rispettivi scritti, sappilo, alimenta in chi ti legge la sensazione che certe determinazioni “strategiche” ti siano invise non in quanto istituzionalmente errate, bensì perché la loro attuazione comporta per te la perdita di privilegi acquisiti in passato. Per sostenere la tesi della mia presunta vigliaccheria t’intestardisci nel contestare la mia volontà di restare anonimo attraverso l’utilizzo di uno pseudonimo, salvo fare la stessa, identica cosa firmandoti “Carla”. Quindi bisogna per forza giungere alla conclusione che, secondo te, io non ci metto la faccia e tu si perché il mondo intero certamente sa – o comunque è tenuto a sapere – chi è sta “Carla”, mentre chi è “Santacruz” lo sai solo tu. A parte l’assurdità di tale ragionamento (che però continui a rivendicare come se fosse perfettamente normale, bontà tua…), ti spiego in che consiste il tuo ulteriore e molto più grave sbaglio gentile “Carla”. Ritengo si debba presenziare su I Due Punti solo per esprimere le proprie idee sull’argomento di volta in volta affrontato (non ha importanza se in forma anonima o meno, se è vero che è sulle opinioni che ci si confronta a prescindere da chi ne è il titolare), infatti io questo ho sempre fatto, faccio e continuerò a fare se me ne sarà data la possibilità. Invece tu, cara “Carla”, sei intervenuta esclusivamente per perseguire fini privati – tant’è che non c’è traccia di tue considerazione in merito all’articolo e/o al pensiero dei commentatori – approfittando dello spazio concesso dal blog per rivolgerti direttamente ad un soggetto, con l’esplicito intento di esternargli tutta la tua personalissima disistima. A corollario poi, l’apoteosi della specchiata, onesta e coerente condotta che hai nel contesto di una P.A., che sarà pure vera – non ho motivo di dubitarne – ma è inutilmente sottolineata se non si sa a chi va riconosciuto siffatto merito (non sarai d’accordo… tu dai per scontato di essere nota a tutti). Sei scorretta “Carla”. Lo sei talmente tanto che al cospetto della necessità di doverlo rimarcare con chiarezza, diventano dettagli irrilevanti sia la tua convinzione di conoscere l’identità di “Santacruz”, sia che tale tua certezza in fondo mi fa gioco. Mi dispiace solo per la persona con la quale hai voluto metterla sul personale, non perché destinataria dei tuoi strali (che oltretutto ha dovuto subire in una sede inopportuna), ma perchè starà provando fastidio – ammesso ti/ci stia leggendo – vedendosi affibbiata la paternità di pensieri non suoi. Buon 2015 “Carla”.
"Santacruz" complimenti per il sermone natalizio e di fine anno che hai fatto, ma che ci fai con Napolitano? L'hai detto tu, qui ognuno è libero di commentare ed io l'ho fatto liberamente marcando il fatto che tu sempre e comunque sei di parte! Bene, rispettiamo anche questo... Comunque dalla dialettica del sermone non ho, anzi non abbiamo più dubbi!!! Se mi parli di scorrettezza mi inviti a nozze e sai perché? ( non dovrei neanche dirtelo perché lo sai meglio di me!) potrei fare un elenco di scorrettezze e non uso altro termini...che "forse" potrebbero riguardarti! Ma visto che tu sei tanto intelligente sai benissimo che chi vuole nascondersi " attacca"! L'importante è guardarsi allo specchio e stare in pace con la propria coscienza... Tu dici che non mi sono espressa sull'argomento francamente non ne vale la pena è talmente palese l'andamento delle cose che parlarne lo trovo inutile. Cosa devo commentare o giustificare? Un Rettore che sta basando tutto il contesto sull'immagine (e qui potremmo aprire un varco! Perché poi non vede lo schifo ed il disagio che c'è fuori dalla sua porta) non gli fa affatto onore! Evidentemente il nostro caro Falconi non era, secondo lui, ala sua altezza. Forse il Rettore si circonda, ha bisogno e considera solo di gente che lo elogia o lo asseconda, spesso fintamente, pur di apparire o ottenere benefici. Chissà perchè la maggior parte vedè la verità schifosa che c'è intorno ma solo pochi "eletti" la negano. Quindi concludo nel dire: caro Giancarlo tu ne esci sempre da gran signore e non bisogna essere un'autorità per conoscere le buone regole dell'educazione. A te auguro Buon anno e spero che tu possa davvero dormire tranquillo/a con la tua coscienza, si perché fare i paladini della giustizia,solo quando ci fa comodo,siamo capaci tutti!