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Clamoroso a Giulianova: L'IDV ricomincia dalla SS 16 e da Matr...omauro

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Secondo la Corte dei Conti, in Italia le opere pubbliche costano molto di più rispetto al loro costo reale.
Giulianova conferma la regola: basta prestare un minimo di attenzione a quanto accaduto nel caso dei “Lavori di straordinaria manutenzione SS 16 – Rifacimento Pavimentazione Stradale”, il cui costo, secondo il progetto preliminare approvato dalla Giunta Comunale con la delibera n. 109 del 6/5/2010, è fissato inizialmente in 800.000 euro di cui 659.000 per lavori.
Con successiva delibera n. 14 del 28/1/2011, la Giunta Comunale approva il progetto definitivo definendo ancora una volta il totale costi ad 800.000 euro; di questi, 665.000 euro per i lavori, 13.300 per la sicurezza e 121.700 per le somme in amministrazione.

La Giunta Comunale approva il progetto esecutivo il 23/5/2011: lo stanziamento complessivo è confermato per la terza volta in 800.000 euro, di cui 655.000 per lavori a base d’asta.
A metà giugno 2011 i lavori vengono aggiudicati alla ditta C&G Costruzioni con un ribasso percentuale posto a base di gara pari al 46,789%: ciò significa che i lavori costeranno circa 350.000 euro, oltre gli oneri per la sicurezza e l’Iva. L’Amministrazione ha così ottenuto un risparmio di circa 320.000 euro.
L’opera sarà comunque, in parte (300.000 euro circa), con un mutuo della Cassa Depositi e Prestiti.
Ottimo! Purtroppo la storia ha un seguito tutto “all’italiana”.

A fine giugno Comune ed impresa firmano il contratto. Bisogna fare in fretta perché il clou della stagione turistica è ormai alle porte.
Qualche giorno dopo l’aggiudicazione definitiva dei lavori, viene approvata una prima perizia di variante (Determinazione Dirigenziale n. 220/2001) . E qualche giorno dopo ancora vengono affidati, sempre alla C&G Costruzioni, lavori “complementari” in aggiunta a quelli previsti in contratto (Determinazione Dirigenziale n.  234/2001).
Risultato economico: gran parte dei 320.000 euro risparmiati dal Comune in fase di gara, grazie al ribasso del 46,789% offerto dalla Ditta, si è volatilizzata. E’ avvenuto, cioè, quanto descritto dalla Corte dei Conti: a causa di circostanze sopravvenute, impreviste ed imprevedibili al momento della firma del contratto, l’amministrazione appaltante ha approvato una variante al progetto originario e l’esecuzione di ulteriori lavori, facendo impennare i costi dell'appalto.
www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/documenti_procura/molise/Relazione_per_lxinaugurazione_dellxanno_giudiziario_2012.pdf

Premesso che:

-       La delibera con cui la Giunta approva il progetto esecutivo fissa l’importo dei lavori da mettere a gara in 655.000 euro;
-       tutta la gara viene espletata dando per buono il medesimo importo;
-       la ditta che risulterà aggiudicataria formula la propria offerta sulla base di un progetto ben definito e chiaro in ogni dettaglio;
-       i lavori vengono aggiudicati a metà giugno;
-       il contratto d’appalto viene sottoscritto tra Ditta e Comune a fine giugno. Il progetto è sempre quello; è sempre lo stesso e la statale 16 è purtroppo quella di sempre;
-       il giorno dopo la firma del contratto viene approvata una perizia di variante;
-       due settimane dopo la perizia, vengono affidati nuovi lavori complementari non previsti nel progetto originario,

sorge spontanea una serie di domande; in particolare:
-       che razza di progetto è stato redatto ed approvato per ben tre volte consecutive dalla Giunta?
-       com’è possibile che l’Amministrazione e la Ditta abbiano firmato il contratto il giorno prima ed il giorno seguente l’Amministrazione abbia approvato una perizia di variante?
-       com’è possibile che dopo aver approvato una prima perizia di variante, nel giro di qualche giorno l’Amministrazione si sia improvvisamente accorta della necessità di appaltare, per il buon esito dell’opera, ulteriori lavori non compresi nel progetto originario ma necessari?
-       cosa saranno state mai queste circostanze impreviste ed imprevedibili fino a qualche giorno prima e a variante già approvata, che avrebbero costretto l’Amministrazione ad appaltare “lavori complementari” e necessari?  
-       cos’hanno da dire al riguardo l’ex Assessore ai Lavori Pubblici, Roberto Mastrilli, ed il suo Sindaco, Francesco Mastromauro?
 

La Redazione de I Due Punti
 

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Ci sarebbe anche da chiedersi: - come mai la maggior parte del "nero" e del sommerso insiste nell'edilizia? - come mai tantissimi sindaci hanno a cuore cemento e asfalto? - come mai Chiodi ha avuto tra i suoi grandi sponsor Laganà e non solo? - come mai Brucchi tiene alla costruzione del teatro più che a se stesso? - come mai le "opere" pubbliche hanno sempre tempi biblici? - come mai i sindaci considerano il loro mandato come un semplice trampolino verso ben altri scranni?
CORREVA L'ANNO 2009 COSI' L'IDV DI GIULIANOVA SUL NUOVO ARRIVATO IN CASA IDV GIULIANOVA «Leggiamo da un giornale locale», ha tuonato il consigliere comunale dell'IDV, Vincenzo Santuomo, «che in questa vicenda sembra essere implicato ROBERTO MASTRILLI, assessore ai lavori pubblici al comune di Giulianova e sua moglie. Se i fatti rappresentano il vero, riteniamo che uno dei cosiddetti talenti che il nostro sindaco avvocato Francesco Mastromauro ha individuato per la sua giunta sicuramente non brilla per trasparenza e moralità». COSI' IL SINDACO MASTROMAURO DIFENDE MASTRILLI Ma il primo cittadino si dice sereno: «Matrilli è un assessore attivo, serio, impegnato e leale. Confermo l'apprezzamento mio e della Giunta nei suoi confronti. L'assessore»; ha aggiunto il sindaco, «non avendo alcun provvedimento giudiziario a suo carico, rimane pertanto in Giunta dove, da assessore, ha svolto bene i suoi compiti e li continuerà a svolgere con la solerzia e la serietà che sinora hanno contraddistinto il suo operato». E' PROPRIO VERO: A GIULIANOVA L'IDV RICOMINCIA DA MASTR.....OMAURO E COME FA L'IDV A PRENDERSELO IN CASA DOPO AVERLO SONORAMENTE BACCHETTATO NEL 2009, CHIEDENDONE PERFINO LE DIMISSIONI??
Corruzione: Governo, appalti pubblici polverizzati e senza progettazione 22 Ottobre 2012 - 15:04 (ASCA) - Roma, 22 ott - Polverizzazione delle stazioni appaltanti (piu' di 30 mila, spesso di minime dimensioni) con piu' di 60 mila centri di costo. Debolezza delle stazioni appaltanti, ''molto spesso incapaci di provvedere ad una adeguata attivita' di progettazione''. Questi, secondo il Rapporto sulla corruzione in Italia presentato dal Governo sono i maggiori mali, sotto l'aspetto della corruzione, che colpiscono oggi in Italia gli appalti pubblici. Lavori che, malgrado la crisi, riferisce lo stesso Rapporto, nel solo 2011 hanno smosso un mercato pari a 106 miliardi di euro (iva esclusa), circa l'8,1% del Pil. Il 31% per lavori, il 41% per servizi, il 28% per forniture. La stessa dimensione economica del settore, si legge nel mercato, spiega la ''capacita' attrattiva'' esercitata rispetto alle pratiche corruttive. Da qui le proposte che vanno dalla costituzione di Centrali uniche di committenza per ambito territoriale alla creazione di 'black list' delle stazioni appaltanti e la creazione di uno sportello unico di rilevazione delle stazioni appaltanti e relativo sistema di ''qualificazione'', valutandone la capacita' di provvedere allo svolgimento dell'intera procedura di gara.
Ma perche esistono ancora dei dubbi su IDV .? Tra banche, inceneritori, suocere e fiduciarie MASCISLAO & COSTANTIN S.r.L. sono un mondo fantastico tutto da scoprire. Per la cronaca Vincenzo Santuomo, scomparso l'anno scorso, era un Gran Signore di altissimi principi, sconosciuti ai dirigenti idv. P.S. solo su iduepunti si possono leggere determinate denunce.