Uno pensa al clamore che ha avuto l'Amministrazione Brucchi per il Bike Sharing, che è convinto di trovarsi nella Shanghai italiana. Quando la realtà è palesemente diversa. A Teramo non esiste uno sviluppo urbano per le biciclette. Ieri mattina l'ennesimo piccolo incidente sul ponte San Ferdinando, che rimane il punto più pericoloso per i ciclisti teramani. Le famose strisce gialle sono dal primo momento destinate al parcheggio delle autovetture con un'Amministrazione costretta alla resa. Nella classifica di Legambiente con i dati consegnati dai singoli comuni, si legge che Teramo avrebbe 10 km di piste ciclabili presenti nel territorio comunale. Dati fuorvianti perchè quei 10 km fanno riferimento al lungofiume, che da anni è interrotto con il ponte dismesso del lotto zero e da mesi per i danni dell'alluvione. Il lungo fiume dei cartelli. Divieto di transito. Strada interrotta. Altro che 53° posto. www.businesspeople.it/Media/Files/Piste-Ciclabili-classifica-Legambiente-2010/
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