Salta al contenuto principale

Cup provinciale e regionale...non tutti i Rubini brillano

di Giancarlo Falconi
2 minuti

La Nike non ha vinto l'appalto regionale del Cup-ASl per 57 milioni di euro.
Il Professore Elso Simone Serpentini, si è occupato della vicenda in due articoli ben distinti.
www.iduepunti.it/il-muratore/13_ottobre_2013/noterelle-massoniche-11-%E2%80%93-%E2%80%9Cnike%E2%80%9D-greco-vuol-dire-%E2%80%9Cvittoria%E2%80%9D-sempre
www.iduepunti.it/il-muratore/19_ottobre_2013/noterelle-massoniche-12-%E2%80%93-nike-non-vince-lappalto-da-57-milioni-di-euro

Scriveva"Il ricorso partiva dal presupposto che la Nike srl non avesse “le carte in regola”, vale a dire alcuni requisiti per legge assolutamente necessari, e si riteneva che l’aggiudicazione fosse stata bloccata perché non tutto fosse chiaro nell’operazione di “avvalimento”, che consiste nel “farsi prestare” (del tutto legittimamente, se la cosa avviene secondo i termini di legge) i requisiti mancanti da un’altra ditta, in questo caso la Sol.Co Roma, che si fa garante davanti alla stazione appaltante (in questo caso le asl abruzzesi) sul fatto che la collegata ne sarà in possesso.
      
    •    Una questione di “avvalimento” e di subappalto, dunque, alla base della revoca, che è sicuramente clamorosa? No. Almeno stando a quanto dichiarato dall’ad della Nike srl Franco Rubini alla stampa (Il Messaggero d’Abruzzo di giovedì 17 ottobre 2013), che ipotizzava che proprio questa questione fosse il motivo della sospensione dell’aggiudicazione. “Assolutamente no, si tratta di un’altra cosa” dichiarava Rubini, annunciando tuttavia che era sereno e che la Nike si sarebbe difesa con tutti i mezzi.
       
    •    Un’altra cosa? Di che cosa si trattava? Di che cosa si tratta? Anzi, di che cosa si è trattato? (perché i verbi vanno coniugati al passato, ora che l’appalto milionario è sfumato) Certo, deve essere stato qualcosa di assai grave, di più grave di una questione di “avvalimenti” e di subappalti, se dalla sospensione dell’aggiudicazione si è passati alla revoca (ancor prima della decisione sul ricorso), che determinerà certamente l’impossibilità di fare un nuovo appalto entro la prossima campagna elettorale regionale.

La novità?
Si parla senza riscontro di un fascicolo aperto in Procura a Pescara.
Si parla senza riscontro  del CUP di Teramo e della figura di un liquidatore, pagato in un primo tempo dall'Asl di Teramo e poi da un privato.
Si parla talmente tanto senza riscontro, che tra poco sapremo.
Basta aspettare.
Noi abbiamo molta pazienza.


 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Intanto, l'appalto alla Asl di Teramo è stato prorogato fino a marzo...
Il liquidatore sarebbe pagato dalla Nike stessa??? Quindi controllore e controllato coinciderebbero??? Scommetto che qui i conti tornano sempre e le fatture vengono pagate con perfetto tempismo. Grazie, lo pagano apposta!!!
Riguardo al commento sul "liquidatore" a cui fa riferimento il caro Anonimo che mi precede e' tutto vero. Io da cittadino che sono "spolpato" dalle tasse,mi chiedo: MA LA PROCURA A TERAMO C'E' ????? DI CHE COSA SI OCCUPA ????? A TERAMO CI SAREBBE DA LAVORARE PER ANNI, SABATI, DOMENICHE E FESTIVI COMPRESI, DA PARTE DELLA PROCURA, PER RIPULIRE LA ASL DALLA MERDA CHE L'HA INVASA!!!!!
Teramo e' terra di mafia peggio della Sicilia. Non ci saranno i morti, cosa almeno positiva, ma negativa agli inquirenti che non vedono, o non vogliono vedere, oltre le fette di prosciutto che hanno sugli occhi. A Teramo, non si muove foglia, se la Mafia delle solite Famiglie o il Cappio Massonico, non vogliono. I nostri figli dovranno sopravvivere in un periodo storico che tra qualche secolo sara' ricordato come un secondo buio Medio Evo.
Proprio qualche giorno fa riflettevo, come la umile mamma teramana, sulla politica a Teramo e sui "politici" teramani. Teramo è popolata da tanta umile e onesta gente che lavora, fatica e vive quotidianamente nella onestà. Ma gli esponenti politici che si candidano e che i teramani sono costretti a votare nn rispecchiano la fede e l'umiltà della propria gente. Sono uomini appartenenti ad una casta, che è sempre la stessa, e nn fa politica rispettando il senso nobile del mestiere, ma amministrano con avidità ed egoismo, lasciando sempre la propria gente priva di protezione e tutela
Il 5 dicembre il Tar si sarebbe dovuto pronunciare in merito alla questione... Ci sono novità?