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Esclusivo: Il video di Roberto Petrella che occupa l'ufficio dell'Ass. regionale alla Sanità

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Sono passati diversi anni. Era un mio debito con il dott. Roberto Petrella e il direttore de La Città Antonio D'Amore, l'unico a vedere questo video poche ore dopo averlo girato. Vi racconterò una storia teramana che trova molte appendici nel nostro presente. Il video non è integrale perchè le immagini sono troppo forti per renderle totalmente pubbliche. La Regione Abruzzo era Governata dalla Giunta Del Turco (esatto una Giunta di Centro sinistra, sorpresi?) e Roberto Petrella era un folle, geniale, ginecologo dell'Asl di Teramo e proprietario della Clinica per anziani Cristal di Giulianova. Vantava un credito con la Sanità Regionale di ben 700mila euro. Ricordo quei giorni. Era disperato. Aveva gli zingari alle calcagna e le banche in rosso e assetate di liquidità. Si sentiva strozzato e umiliato. In quel periodo collaboravo con il quotidiano La Città, che oggi festeggia il suo 100esimo numero del mensile. Auguri. Ero di carattere e senso della notizia, il solito battitore libero.
Raccontai la storia al mio direttore, Antonio D'Amore, comunicando che avevo deciso di seguire Roberto, nell'occupazione dell'ufficio dell'Assessore alla Sanità. Senza paura. Antonio sorrise. Era giornalismo.
Erano le cinque del mattino di una calda estate. Teramo Pescara a 170 km orari. Roberto era strano. Stanco. Allucinato. Arrivammo nella sede regionale della Sanità intorno alle sei del mattino.
Recitai una rivisitazione della supercazzola di livello ai comessi regionali e il dott. Petrella, intanto, sfondò con delicatezza la porta dell'ufficio dell'Ass. Mazzocca, con una scarpata anti infortunistica.
Ricordo i giornalisti che chiamavano ripetutamente al telefonino del dott. Petrella, per avere informazioni dettagliate. Per Teramo, fu la notizia per molti giorni.
Io vivevo e vivo solo per il gusto di esserci. Mandai a tutti una foto, raccontando l'intera vicenda, minuto per minuto. Nessuno citò questo cronista, la sua macchina fotografica e una modesta penna a sfera. Bic nera. Come al solito. Ma non rimasi deluso. La chiamavano deontologia. La Città ebbe il suo scoop. Il resto fu una giostra di emozioni. La Finanza con le pistole in mano. Il colonnello delle Fiamme Gialle, che credette alla nostra versione. L'Ass. Mazzocca che liquidò il buon Petrella del suo diritto economico.
Caro Manager Varrassi, il dott. Petrella è un medico onesto e di cuore. Ha bisogno di essere ascoltato e aiutato nello svolgimento del suo lavoro. Può aiutare tante pazienti, perchè oltre alla tecnica è dotato di quel senso della cura, che in medicina fa la differenza tra la vita e la morte. Compriamo questo benedetto ecografo? Le assicuro, che non si fermerà mai davanti a nulla e avrà sempre tanti amici.
Caro Roberto, il tuo sogno si realizzerà. Un centro Oncologico di livello Europeo.
Orgoglioso di averti conosciuto....amico mio. Oggi e domani.

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Commenti

Bravo Falconi, da sempre schierato anche a tu a fianco di una persona onesta e di cuore, e nemico di chi considera la sanità, come molte altre cose, non come un fine (come fa Petrella), ma come un mezzo... per altri fini.
Caro Giancarlo, che diranno i tuoi detrattori? Che attaccavi il centro sinistra? O mio Dio. Forse i vari Chiodi, Brucchi, Catarra, Verrocchio, Capiranno che sei solo a servizio della Gente? Intanto firma il contratto, ci vediamo domani a Teramo. Un abbraccio.
Perdonate la mia ignoranza....ma chi era l'assessore regionale alla sanità??