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Bussi, la Torre, la Terra dei Fuochi e il futuro al Cirsu...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Uno scandalo da nausea.
Quali e quanti rifiuti sono stati sepolti nella discarica La Torre?
Quelli che hanno contribuito al crollo.
Quelli che sarebbero arrivati di notte e che hanno fatto parlare di mezzo milione di metri cubi e forse qualcosa di più...
Quelli che continuano a bollire sotto terra.
Quelli che sembrano un segreto di Stato...come gli altri. 

Le sentenze di Bussi e per la Terra del Fuoco hanno dimostrato che la Prescrizione e ammenicoli vari, difende la politica da ogni forma di responsabilità.
Tutto ciò rende tutti intoccabili.
In fondo il disastro di Bussi è stato ammesso.
La manipolazione delle analisi sotto forma di ragion sociale?
Tutti assolti a Bussi....ma è tutto prescritto.
I vertici di Montedison...assolti.
La politica ...assolta.
Il cancro che vince due volte.
Sotto forme diverse.
Tutti assolti da lista sotto il segno della vergine.
"Camillo Di Paolo, Maurilio Aguggia, Vincenzo Santamato, Carlo Cogliati, Nicola Sabatini, Domenico Alleva, Nazareno Santini, Luigi Guarracino, Ginacarlo Morelli, Giuseppe Quaglia, Carlo Vassallo, Luigi Furlani, Alessandro Masotti, Bruno Parodi, Mauro Molinari, Leonardo Capogrosso, Maurizio Pizzardi, Salvatore Buoncoraglio"...nessuna colpevolezza per l'avvelenamento delle acque e per il disastro colposo abbiamo parlato della manna prescritta.

Pochi chilometri sotto.
L'ossimoro della Terra dei fuochi.
La merda che diventa fiore.
Zone e zone.
Caivano, per esempio, racconta ciò che nessuno ha il coraggio di raccontare.
Perchè la Camorra guadagnava nel seppellire i rifiuti tossici e guadagnerà nel bonificare zone che non hanno bisogno di bonifiche.
Ettari di terreno coltivati a pomodoro o ortaggi sotto sequestro nonostante la sentenza della Cassazione, riportata dal giornalista de Il Foglio, Alberto Brambilla, ci racconti un'altra realtà.
I pomodori, la rucola, le fragole insomma i vegetali coltivati a Caivano nella provincia di Napoli, in piena (e presunta) Terra dei Fuochi, sono sani. I terreni agricoli non sono avvelenati. Le sostanze chimiche nei pozzi di irrigazione sono presenti nelle quantità esistenti in natura, sotto ai limiti di legge previsti per l’acqua potabile. L’ha certificato la Corte di Cassazione accogliendo il ricorso dell’agricoltore Vincenzo Capasso i cui terreni sono sotto sequestro da circa un anno per decisione preventiva della procura".
Se ne riparlerà il 12 Gennaio ma intanto chi paga i danni?
Chi paga per non aver fatto la differenza tra zone inquinate e zone non inquinate?
Nessuno... per una Giustizia Ambientale fatta di un insieme di media e rimedia che ha due volti.
Quello della notizia da inchiesta.
Ci penserà la Camorra a ripulire tutto.

Teramo risponde con il Cirsu.
Il futuro secondo i sindaci soci.
Il futuro secondo il Presidente Di Sabatino.
Il futuro secondo il presidente D'Alfonso.
Una maggioranza trasversale per l'affare rifiuti.
Un giorno li ricorderemo a uno a uno. 
Li indicheremo. 
Una discarica esaurita accanto allo scavo di una seconda discarica fermata dal consiglio di Stato.
Un macinino come macchinario ultra moderno. 
Una prima discarica che ha raggiunto livelli di pendenza fuori norma ( guardate le foto) e che ha due facce.
La prima per gli organi di controllo che si affaccia sulla Teramo Mare con tanto di alberello illuminato, la seconda, tremenda, volgare, illegale, dall'altra parte.
C'è chi si ricorda di essere Lo Stato?
C'è chi si ricorda del percolato, degli incendi, delle assicurazioni per danni ambientali, della copertura di legge?
In attesa di un'altra La Torre?
Il futuro...puzza...dal presente.



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