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La storia illegale del Cirsu...prima puntata

di Giancarlo Falconi
7 minuti

Il Presente. 

In data 15.7.2014 si esprimeva il Consiglio di Stato che  annulla gli atti relativi all’appalto di lavori di cui all’affidamento del 20.4.2012 a favore di ECO Macs s.r.l.; b) dichiara l’inefficacia del contratto stipulato tra Cirsu S.p.a. ed ECO Macs s.r.l. per le prestazioni ancora da eseguire; c) respinge la richiesta di subentro avanzata dalle appellanti; d) respinge la richiesta di risarcimento del danno avanzata dalle appellanti. Condanna Cirsu S.p.a. ed ECO Macs s.r.l. in solido al pagamento delle spese del doppio grado di giudizio, che liquida in euro 10.000,00 (diecimila/00), oltre accessori di legge.e) Inibisce la stipulazione del contratto da parte di Cirsu spa.

La risposta del Cirsu?
Si continua a scavare, nonostante la sentenza.
Chi stava scavando?
Chi dovrebbe controllare?
Che fine ha fatto la denuncia per lo sversamento del percolato nel Tordino?
Che cosa nasconde la pre discarica di Grasciano due?
Perchè il silenzio complice dei sindaci del Cirsu?
Chi manovra il manovratore?
Quale società vuole entare in Abruzzo e gestire l'affare rifiuti?

La Storia

Era il 1988 quando la regione Abruzzo con il DGR numero 7419 autorizzò la realizzazione e la gestione dell'impianto di riciclaggio e compostaggio con discarica a Notaresco, in località Grasciano. 
Titolare dell'autorizzazione il Consorzio Intercomunale Rifiuti Solidi Urbani (Cirsu).
Soci i comuni di Notaresco, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Bellante, MOsciano Sant'Angelo e Morro D'oro.
Il polo tecnologico del Cirsu seguì uno strano e complesso iter amministrativo fino all'Autorizzazione Integrata ambientale (aia) (27 dicembre 2006- 27 dicembre 2011).

Iniziano le presunte irregolarità....

Nel provvedimento AIA del 27 dicembre 2011 l'Arta ha rilevò che nella gestione dell'impianto vi erano le seguenti difformità rispetto a quanto autorizzato con AIA n 23 del 27.11.2006.

1) Presenza di rifiuti da sfalci e potature
2) Presenza di rifiuti costituiti da terre e rocce all'interno della camera di fermentazione dei rifiuti compostabili
3) Ristagni di percolato.
4) Stoccaggio della Fos all'interno dei capannoni deputati allo stoccaggio del compost raffinato.
5) Danneggiamento dei dispositivi di chiusura delle camere di stoccaggio dell'organico.
6) Mancata realizzazione degli spazi di transito e movimentazione rifiuti.

Le nostre domande del 2012...

1) Com'è possibile che a tutt'oggi, esistano enormi quantitativi di fos, e cioè di rifiuti, ammassati all'interno dei capannoni senza essere avviati ad idoneo smaltimento, con grave compromissione dell'ambiente?
2) L'Autorità competente ha provveduto ad adottare i provvedimenti che pure aveva preannunciato al riguardo in sede di adozione dell'AIA n.12/11?
Lo sapevate che la presenza di enormi quantitativi di rifiuti all'interno dei capannoni e delle tettoie del polo tecnologico, in attesa da anni di essere avviati a smaltimento, costituiscono ai sensi dell'art.2 comma 1, lettera g, del dlgs 36/03 esercizio di una discarica che per essere non autorizzata è pertanto abusiva?
Lo sapete che può essere penalmente sanzionabile ai sensi dell'art.256, 3 comma, dlgs 152/06.

Volete un'altra prova?

Nota prot. N. 9660/CA/Ce del 16.11.2011 con cui l'Arta aveva evidenziato gravi difformità rispetto a quanto autorizzato con l'aia del 2006.
Invece si è andati avanti con le famose proroghe.
Perchè?
Il Cirsu continuava a mancare anche sotto il profilo finanziario.
Senza garanzie economiche per la gestione del polo tecnologico.
Eppure la Regione Abruzzo rispondeva ancora picche.
Proroghe come parola magica per ogni soluzione.
Sei mesi in sei mesi.
Provvedimento aia n 8/12 del 27/06/2012
Le prescrizioni?
Tutte disattese.

Cirsu spa è dal 2009 in fase di scioglimento per la perdita o la riduzione del capitale al di sotto del minimo legale.

Esercizio 2009....-1.412.218
Esercizio 2010.... -   280.211
Esercizio 2011.....- 3.729.088
Ziruolo, presidente del Cirsu per l'esercizio 2012 aveva previsto un debito di oltre 5 milioni di euro.

Altre domande.

Che tipo di verifica è stata effettuata per il controllo della sussistenza dei requisiti di Cirsu?
Perchè non sono state escusse le polizze e realizzati gli interventi di messa in sicurezza in danno a Cirsu spa stessa?
Vi sembra plausibile pensare che una simile società non sia stata neanche in grado di prestare le necessarie garanzie finanziarie?
La Regione Abruzzo ha perpetrato un comportamento che rasenta le omissioni amministrative, consentendo una gestione platealmente abusiva.
Per quale ragione?

La storia continua...

Questa che vi leggerò è la nota più assurda che un'amministrazione pubblica abbia dato seguito e curata.

Prot. numero 1003 del 19/07/2012....
Il presidente del Cirsu spa Prof. Ziruolo si rivolge al dott. Gerardini..
" La nostra società già ha avviato i primi contatti con primari operatori nazionali del settore al fine di verificare la fattibilità dell'indirizzo deliberato ( aprire cioè il proprio capitale sociale anche a partner privati nella misura massima del 49%).
Pertanto, nella prosecuzione degli atti propedeutici all'eventuale  commissariamento ad acta della società di  cui è giunta notizia per canali informali, la si invita a tenere presente quanto su riportato al fine di evitare un'interruzione delle trattative avviate che, in attesa del rilancio di Cirsu spa, potrebbero incidere in modo determinante sul precario equilibrio economico e finanziario della società".

Ricapitoliamo...insieme.
Ziruolo è presidente di un'azienda pubblica, che non ha i requisiti per essere titolare di un'Autorizzazione all'esercizio delle attività di gestione di rifiuti, si rivolge a colui che dovrebbe attivare le procedure sanzionatorie previste dalla legge, così come quest'ultimo aveva più volte anticipato invano, per dichiarare di aver avviato, al contrario di qualsiasi disposizione di legge sul regolare affidamento degli appalti pubblici ai sensi del DLgs 163/2006 delle trattative con primari operatori nazionali del settore, falsando in questo modo ogni regola di concorrenza e compromettendo qualunque futura gara di appalto.

Chi sarebbero poi i privati di livello nazionale?
Come risponde il dirigente regionale Franco Gerardini?
Nomina un commisario ad acta, il dott. Matronola, il quale può fare ben poco, se non giustificare il rilascio a Cirsu di un'ulteriore AIA triennale, dopo le reiterate proroghe delle precedente AIA n 23 del 27.12.2006, senza che Cirsu mettesse in atto neanche una delle prescrizioni.

Avete compreso perchè a Grasciano si scava nonostante una sentenza contraria?
Avete capito perchè il Cirsu è gestista da una srl con solo 10 mila euro di capitale sociale?
Avete capito perchè il Cirsu non ha garanzie economiche e finanziarie come previste dalla legge?
Avete inteso perchè la stessa Banca d'Italia risponde a Gerardini negando la possibilità al Consorzio Stabile Ambeinte, la srl che gestisce il Cirsu, la fideiussione con la finanziaria citata nella richiesta?

Chi protegge una simile illegalità?
Chi muove i fili del silenzio politico?
Chi sono i privati che aspirano a gestire il Cirsu?
Risulta essere vero l'interesse per il Cirsu della società Herambiente?
ha.gruppohera.it/

...e non finisce qui,.









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La repubblica autonoma di grasciano non reputa di dover rispettare le leggi di uno stato estero!!!