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Chiodi e il "Si" al Nucleare...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

A Radio24 la trasmissione "La Passione si sente", il Sole24ore sviluppa il tema del nucleare. La trasmissione si occupa di sicurezza delle centrali nucleari. Il pericolo del nucleo, il reattore numero 4 che se esplodesse avrebbe una potenza di centinaia di volte superiore agli altri due reattori per concentrazione di plutonio. Il tentativo del raffreddamento, le radiazioni, le morti, la morte. Tra il sedicesimo e il diciasettesimo minuto dell'ascolto radio, il giornalista, Giannino, parla dell'Abruzzo come unica regione ad aver dato il proprio assenso al nucleare. Il nome di Chiodi viene ripetuto una volta. Sappiamo che l'Abruzzo non potrebbe mai ospitare una centrale nucleare per la sismicità morfologica del proprio territorio, ma allora perchè dichiarare che il Governatore Chiodi avrebbe dato la disponibilità della regione Abruzzo? Che cosa ci nascondono? Chi ha sondato il parere del presidente abruzzese? Che cosa risponde Gianni Chiodi? Perchè dire sempre si si si si si si si si si ?

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Commenti

Meravigliato? Perchè? Se non fosse stato sempre uno yesman sarebbe ancora a fare il consulente del lavoro.
Ideale, magari costruiamola sulla faglia tanto sono sicure........dimostriamo a tutti che non abbiamo paura di qualche microsievert di radiottività d'altronde i francesi i tedeschi e tutti i membri del G8 possono perchè noi no?
millisievert pardon
C'''e' del marcio in Danimarca...
Da quello che riportava l'Ansa qualche giorno fa l'Abruzzo non era presente nella lista di chi aveva detto Sì! Le uniche quattro regioni erano Piemonte, Lombardia, Campania e Veneto (ma quest'ultima ha chiarito di essere favorevole ma non sul suo territorio, per voce di Zaia). http://ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2011/03/16/visualizza_… questo è il grafico dell'Ansa.
...e' gia' da un po' che circolano queste voci su chiodi e l'abruzzo...ma sai com'e' si crede sempre che un "buon governatore " abbia a cuore la sua regione...se cosi' dovesse essere credo che gli convenga propio rivalutare la sua posizione... gia' il nucleare non serve a nulla ed oltre ad essere rischioso da' risultati troppo tardi,e non so fino a che punto sia un investimento!!..ma poi una regione come la nostra....cioe' il solo fatto di averlo pensato e' allucinante!!!....questa volta chiodi che stesse buono buono al suo posto...altro che consulente del lavoro,gli tocchera' esiliarsi se fara' un fatto simile!!!!
...complimenti per la vela, fantastica...anch'io stamattina ho sentito Giannino che diceva questa cosa, ma ero in macchina e ho pensato di aver capito male...
Forse una dichiarazione ufficiale in tempi non sospetti puo' far chiarezza sull'argomento! 2010-05-18 NUCLEARE: NON CI SARANNO CENTRALI IN ABRUZZO CHIODI,NON CONTRARIO MA VINCOLI DI INCOMPATIBILITA' REGFLASH) Pescara, 18 mag. "I vincoli di compatibilità idrogeologica, sismica e tettonica non consentiranno mai all'Abruzzo di poter ospitare centrali nucleari. Ecco perché, pur non essendo aprioristicamente contrario, le centrali nucleari sul nostro territorio non potranno essere costruite". Lo ha precisato il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi. (Vedi REGFLASH ORE 13,35). (REGFLASH) AT/10/05/18 http://www.regione.abruzzo.it/xStampa/index.asp?modello=articolo&serviz…

Ricordo tutte le dichiarazioni fatte dal Governatore Chiodi. Solo per questo motivo ho usato il condizionale. Il giornalista del Sole24ore, che rimane un giornale lontano dal pettegolezzo, è sembrato molto sicuro e netto. Avrà avuto le sue ragioni o si è svegliato con il nucleo storto? Leggendo tra le righe, si conferma una volontà politica verso il si al nucleare, frenata dai vincoli sismici e idrogeologici. Come dire ne avrei fatte volentieri ma non posso. Giusto?

PS: L'Europa ha scelto...sole e vento.

Ma siete sicuri che nei laboratori sotto il Gran Sasso non ............................................ meditate gente.
@ Giuseppe De Dominicis...Il tuo riferimento è parecchio vecchiotto, io penso sia il caso che tu vada a afre una piccola ricerca per vedere cosa è accaduto negli ultimi giorni, non un anno fa quando magari non si poneva il problema di trovare location disponibili, questo problema si pone ora che tutti anno paura, e il nostro Fido..presidente probabilmente ha cambiato idea per avere un biscotto più grande dal suo padroncino....cerca su google: "nucleare in abruzzo", notaerai che solo un paio di giorni fa, il nostro Fido coi suoi compagnucci ha respinto in Consiglio una mozione sul tema...leggi l'articolo: 12 marzo 2011 "La Regione Abruzzo ha detto sì al Nucleare (è cronaca). Il Consiglio Regionale, convocato in seduta straordinaria per dibattere sulle problematiche connesse all’utilizzo dell’energia nucleare, ha respinto con 23 voti contrari e 11 favorevoli la mozione presentata dall’Idv che impegnava il presidente Gianni Chiodi a seguire l’esempio di alcuni suoi colleghi governatori nella battaglia contro la legge sul nucleare. Pochi istanti dopo ha fatto irruzione sulle cronache il sì al nucleare del Governatorato della Campania. Questi sono i dati di fatto delle ultime ore. Mentre in Lombardia perfino la Giunta Formigoni entra in conflitto (seppur a nome e per conto di “Casa Propria”) con le scelte nucleari del Governo. Stando a una dichiarazione rilasciata dal Consigliere regionale Lucrezio Paolini (IdV), “La maggioranza di centrodestra non solo ha detto di essere a favore delle centrali nucleari, ma, quel che è più grave, ha anche affermato che sarebbe inutile e demagogico parlarne”. Fonte: http://www.olambientalista.it/index.php/nucleare-abruzzo-campania/ Agenzia Asca: "16-03-2011 NUCLEARE: IDV, ABRUZZO UNICA REGIONE A NON ESSERSI ESPRESSA CONTRO (ASCA) - L'Aquila, 16 mar - ''La sudditanza ai diktat di Berlusconi, della quale il centrodestra abruzzese ha gia' dato ampiamente prova, si manifesta anche quando sono in ballo gli interessi primari e vitali della collettivita' regionale. L'Abruzzo, infatti, a causa della completa ignavia di questa maggioranza, e' l'unica Regione d'Italia che non si e' opposta espressamente alla realizzazione di centrali nucleari sul proprio territorio. Anzi, la posizione del PdL potrebbe far sembrare che gli abruzzesi siano ben lieti di ospitarne qualcuna''. Aprite le menti prima di parlare.....e soprattutto informatevi a fondo!!!!

Tony per favore non infierire...so ragazzi

Mi è piaciuto e molto il tuo "Fido presidente". Alla faccia del "Fido De Dominicis!". D'altronde, quando non si hanno palle si mandano avanti i Kamikaze, Loro possono fare professione di eroismo.
In questo credo che Chiodi abbia avuto una posizione intelligente. Infatti se le centrali si dovessero fare (spero di no, ma il ponte sullo stretto avanza, quinidi...) allora tanto vale averla da noi. Infatti per com'e' piccola l'Italia un qualsiasi problema anche in Puglia ce lo ritroveremmo come fosse qui...almeno cosi' prendiamo i benefici...sarebbero molti soldi per il territorio. Mi viene in mente il bellissimo esempio di due comuni toscani. Uno non voleva l'inceneritore e quello a fianco ha detto si. A questo punto essendo arbitro sul suo territorio e potendo ecidere dove piazzarlo, lo ha sistemato al confine tra i due comuni in una zona in cui i venti sono tali per cui la maggior parte delle ceneri vanno nel comune vicino. Risultato: il comune con l'inceneritore ha preso e prende parecchi soldi che i citadini hanno come risparmio sulla bolletta, il secondo prende i fumi... A buon intenditor...
@ Simona....caro Giancà, saranno ragazzi ma qua è il caso che qualcuno spieghi loro quello che dicono, perchè dimostrano sempre di più di non conoscere quello che affermano.....ma hai la minima idea di quello che affermi? Ancora per molto devo udire queste cavolate sull'avere centrali in Francia, oppure in altre zone comunque vicino? Certo, se accade la catastrofe, allora anche quelle a Tokyo ci possono creare problemi, ma invece se accade un piccolo incidente, tipo quello che è successo vicino Tokyo, cioè: immagina un terremoto che nelle nostre zone sicuramente non manca, immmagina un piccolo problema al sistema di raffreddamento, e immagina che invece di una catastrofica esplosione del reattore, ci sia una semplice fuoriuscita di plutonio (che se non lo dovessi sapere, sarà il combustibile delle centarli "sicurissime" di nuova generazione"), pensi davvero che sia la stessa cosa avere la centrale sotto la porta di casa invece che averla a Torino? Prova ad informarti sulle conseguenze di piccole fuoriuscite di plutonio sull'ambiente e sulle persone nell'area di 100 - 200 Km... Io una sola cosa vi chiedo: informatevi, informatevi e ancora informatevi, soprattutto prima di votare un referendum oppure una semplice elezione amministrativa...ma soprattutto l'informazione non cercatela su Tele Berlusconi o su Tele Chiodi, esiste la rete, c'è la possibilità di accedere a più siti di informazione, confrontarli....pensare soprattutto (cosa che ci stanno abituando a non fare più), e solo alla fine possiamo parlare di cose su cui almeno abbiamo un barlume di conoscenza!!!!
Sempre per restare in tema, ma il concetto non cambia ... CONSIGLIO REGIONALE: PDL, ''MOZIONE NUCLEARE UN PRETESTO DELLA SINISTRA'' L’AQUILA -   “La sismicità abruzzese non rende possibile la realizzazione di impianti nucleari. La mossa della sinistra è stata solo un modo per bloccare i lavori del Consiglio regionale”. L’assessore Gianfranco Giuliante legge così la richiesta di seduta straordinaria di ieri durante la quale l’Italia dei valori (Idv) ha presentato una mozione contro il nucleare. 09 Marzo 2011 - 13:49 - © RIPRODUZIONE RISERVATA
@ Tony:hai perfettamente centrato il problema....la disinformazione di propaganda mascherata da approfondimento giornalistico va per la maggiore e quindi molta gente per pigrizia sente Veronesi dire che si puo' dormire con le scorie nucleari in casa, Giannino dire che è tutto a posto in Giappone, salvo ammettere poi che lui è un semplice studioso di flussi economici, Romani dire che la sinistra strumentalizza la paura (come se ci fosse qualcosa di male ad avere paura e non fidarsi di un governo che in quasi tre anni ancora non riesce a sgombrare le macerie dell'Aquila), e quindi ecco il luogo comune secondo il quale se c'è un incidente nucleare in Francia da noi gli effetti saranno gli stessi, omettendo di dire che ci sono le Alpi di mezzo, e che nei pressi della centrale non crescerà piu' nulla di commestibile x secoli...altro che mozzarelle alla diossina...io all'epoca di Chernobyl ero un ragazzino, ma mi ricordo il panico globale e i bambini con due teste o le braccia sulla schiena... ma lo vogliamo dire o no che il problema in Italia è la corruzione e che al ministero dell'ambiente e a quello dello sviluppo economico hanno incassato già commesse e mazzette dalle imprese francesi, e quindi questo è il motivo per cui non si puo tornare indietro sul nucleare, che Scajola deve rientrare in gioco perchè l'Ansaldo di Genova deve essere della partita, che le imprese americane sono state fatte fuori dalle società francesi perche' hanno pagato dirigenti del ministero dello sviluppo economico... quindi basta con il filosofeggiare sull' atomo satanico, qui' il problema è molto piu' all'italiana...tra un po' ci spiegheranno perchè l'acqua deve essere privatizzata e vedrete le stesse facce andare in tv e dire che in tutto il mondo è cosi' e che è l'unica scelta sostenibile..... dopo il bunga bunga, il magna magna, e alla fine il vota vota...ma forse questa volta il finale si puo' ancora riscrivere...
@ De Dominicis....Allora adesso dico l'ultima, poi basta....sarebbe così strana in questi casi una bella presa di posizione chiara e definitiva del tuo Fido presidente? Chiediamo troppo? Io penso che ogni cittadino abbia il dirittto in casi del genere di sentire dalla viva voce e non da uno scarno comunicato, quello che il tuo Fido presidente voglia fare: cioè, esso dica: sono disponibile o no ad accettare centrali sul mio territorio......perchè una sua posizione chiara una volta ogni tanto sarebbe gradita...poi che il territorio sia idoneo o no è un'altra questione....i cittadini hanno il diritto di conoscere il pensiero del loro pseudo-presidente su un argomento così serio a prescindere dall'idoneità della zona....sarebbe la prima volta, ma non è mai troppo tardi!!!!! Perchè anche se la nostra Regione fosse ad esempio la più idonea ad ospitarne, io non vorrei mai una tecnologia così vecchia obsoleta e pericolosa sotto casa mia, questa tecnologia avrebbe avuto un senso 25 anni fa, quando altre fonti erano solo un'idea, non ora che abbiamo fonti inesauribili, assolutamente non pericolose e non inquinanti...il costo del rinnovabile può sembrare alto, soprattutto per chi crede che le centrali si facciano gratis, si alimentino gratis, si smaltiscano le sue scorie gratis e soprattutto si dismettano gratis (durano un massimo di 30 anni...quasi come un pannello fotovoltaico), ma questo costo se spalmato su un mutuo decennale, altri non è che una normale bolletta dell'Enel, fermo restando che per i 15 anni successivi non si pagherebbe più nulla...(Naturalmente parlo di fotovoltaico ed eolico, argomenti su cui bisognerebbe informarsi un po' di più...)
@Tony le centrali di nuova generazione sono al Torio, o meglio lo sarebbero se esistessero: la ricerca avanza e ci sono speranze di ottenere risultati in 10-15 anni, per ora ci sono solo risultati parziali. Comunque la prossima volta che incotro Rubbia a una conferenza gli chiedo dei riferimenti bibliografici su cui approfondire l'argomento. Grazie per il suggerimento.
@ Simona...Le centrali che vogliono realizzare in Italia, sono le cosiddette centrali di 3° generazione, il combustibile di tali centrali può essere costituito da uranio oppure MOX (miscela di ossidi di uranio e plutonio)...Le centrali alimentate a torio, sono ancora in fase di studio e se tutto va bene potrebbero essere disponibili tra una cinquantina d'anni(tra 10-15 anni se tutto va bene potrebbe iniziare la fase di progettazione), quindi non capisco la tua polemica sterile, naturalmente quando io facevo riferimento a centrali di ultima generazione, mi riferivo a quelle che dovrebbero essere realizzate sul nostro territorio e sulla loro pericolosità dovuta anche all'imprevedibilità degli eventi, e ti confermo che queste sono alimentate anche con plutonio....
- 19 marzo 2011 | Le emissioni radioattive dalla centrale nucleare di Fukushima 1 sono molto al di sotto di quanto successo nell’incidente di Chernobyl. E’ quanto sottolinea l’esperto dell’Enea Vincenzo Ferrara, sulla base di quanto e’ dato sapere dalle informazioni che giungono dal Giappone. A Chernobyl le emissioni furono pari a 380 milioni di Ci (curie), contenenti per lo piu’ gas nobili radioattivi (Xe-133, Xe-135 e Kr-85), radionuclidi aeriformi (I-131, Cs 137) in quantita’ attorno al 10%, aerosol radioattivi (Sr-90 principalmente) in quantit… attorno a qualche millesimo e aerosol di plutonio (Pu-239 e Pu 240) quantit… inferiori allo 0,2 per mille. La contaminazione al suolo attorno all’impianto raggiunse un raggio di 250 km (contaminato per lo pi— da Cs-137), con un pericolo di rischi sanitari per un raggio di 2.500 chilometri. Nell’incidente di Fukushima1, invece, almeno secondo valutazioni orientative e di massima, le emissioni, finora stimabili sono di circa 100 mila Ci(curie). Possibile raggio medio, attorno all’impianto, di contaminazione del suolo e’ di 5 km (contaminazione prevalente da Cs-137), mentre il possibile raggio massimo di rischio sanitario derivante dalla nube radioattiva (trasporto e diffusione degli inquinanti aeriformi radioattivi) puo’ arrivare a 50 km. Ferrara sottolinea poi che la categoria 5 Ines e’ stata stabilita dall’Aiea, l’agenzia Onu per l’energia atomica, per 3 reattori, e categoria 4 per i rimanenti 3 reattori.(ANSA). CAV 19-MAR-11 17:44 NNN
POI DICI CHE Sò TUTTI UGUALI...FATEVI DUE RISATE: Il governo italiano riattivi subito due centrali nucleari che aveva chiuso, quella di Caorso (Pc) e quella di Trino Vercellese e “consideri la convenienza di un programma nucleare ai fini di calmierare i prezzi dell’energia elettrica che in Italia sono una volta e mezzo superiori a quelli della media europea e doppi di quelli della vicina Francia”. Firmato: Rosy Bindi, Nichi Vendola, Giuliano Pisapia, Oliviero Diliberto, Dario Franceschini e decine di altri insospettabili sostenitori del nucleare. Era il 30 luglio 2004. Alla Camera dei deputati si stava votando uno dei tanti decreti sull’energia presentato dall’allora governo guidato da Silvio Berlusconi. Respinti tutti gli emendamenti il rappresentante del governo, l’allora sottosegretario alle attività produttive, Giovanni Dell’Elce (Forza Italia), diede il parere dell’esecutivo sugli ordini del giorno presentati da maggioranza e opposizione. Venne il turno anche di quell’ordine del giorno. Portava il numero 9/3297- c/27. Era firmato da due deputati di maggioranza, entrambi di Forza Italia: Francesco Zama ed Eugenio Viale. Il governo voleva chiudere in fretta la discussione e accettò pochissimi ordini del giorno. A quello di Zama diede parere negativo. Bastò quel no a fare correre un fremito fra le fila delle opposizione: “Il governo dice no,allora votiamo tutti sì, magari finisce sotto”, sorrisero furbescamente tutti i parlamentari della sinistra (Ds, Margherita, Rifondazione, Comunisti italiani). Così come dall’altro fronte i deputati di maggioranza scattarono come un soldatino a dire no. È finita che si schierarono addirittura per la riapertura delle vecchie e pericolose centrali nucleari di Caorso e Trino vercellese oltre che per la costruzione di nuove centrali nucleari in Italia Vendola, la Bindi, Diliberto, Pisapia e Franceschini. E con loro molti altri volti noti della sinistra italiana: i rifondaroli Ramon Mantovani, Tiziana Valpiana e Giovanni Russo Spena, i comunisti Maura Cossutta, Famiano Crucianelli e Katia Belillo, i diessini Mauro Agostini, Goffredo Bettini, Massimo Cialente (attuale sindaco dimissionario de L’Aquila), Pietro Folena, Giuseppe Lumia, Marco Minniti, Fabio Mussi, Umberto Ranieri, Carlo Rognoni, Walter Tocci e Vincenzo Visco. E poi ancora Giuseppe Fioroni, il prodiano Giulio Santagata, perfino il verde Marco Boato. Per contro dissero no non solo a resuscitare Trino Vercellese e Caorso (probabilmente non hanno mai cambiato idea sul punto), ma perfino a riprendere in Italia il nucleare l’attuale ministro delle attività produttive, Paolo Romani, il suo sottosegretario con delega sul nucleare, Stefano Saglia, l’attuale presidente della commissione Trasporti della Camera, Mario Valducci, ministri dell’attuale governo come Sandro Bondi, Elio Vito e Stefania Prestigiacomo, sottosegretari in carica come Guido Crosetto (Difesa), Luigi Casero (Economia), Daniela Santanchè e Carlo Giovanardi (presidenza del Consiglio), perfino Denis Verdini, ora coordinatore del Pdl. Anche per il loro no del 2004 la proposta non passò e ci vollero altri 4 anni perché il nucleare tornasse fra i piani del governo italiano e gli stessi protagonisti dell’epoca virassero di 180 gradi trasformandosi prima in pasdaran dell’atomo e ora in scettici convertiti dal Giappone. Ma certo a fare più effetto - visti i toni che sarebbero venuti dopo - furono i sì a quella proposta. E soprattutto quelli di Bindi, Franceschini, Diliberto, Pisapia e Vendola, tutti pronti oggi a farsi scudi umani contro il nucleare. Basta scorrere le loro dichiarazioni di pochissimi giorni fa. Era il 15 marzo. La Bindi, presidente del Pd, ha tuonato da Ballarò, la trasmissione di Giovanni Floris : «Il governo fermi i programmi sul nucleare». «Milano è e sarà una città antinucleare», ha promesso il candidato sindaco del capoluogo lombardo, Pisapia. «Il nucleare? È una follia voluta da una cricca criminale. È una scelta pericolosa e violenta. Per costruire una centrale in Puglia dovranno venire con i carri armati», ha gridato Vendola, leader di Sel e presidente della Regione Puglia. Stesso giorno, in campo anche Franceschini, capogruppo del Pd alla Camera dei deputati: «Il governo si fermi sul nucleare o lo faranno gli elettori con il referendum». Non l’ha mandata a dire nemmeno Diliberto, leader dei comunisti italiani: «Impediremo che siano costruite centrali in Italia e lo faremo con tutti i cittadini italiani attraverso il referendum». Per sentire questi tuoni e fulmini contro il nucleare del gruppo Bindi-Franceschini-Vendola-Diliberto-Pisapia per altro non c’è stato bisogno della tragedia giapponese: ne erano tutti convinti almeno da un paio di anni. Per fare dire loro no al nucleare che volevano con così tanta determinazione nel 2004 è bastata una sola cosa: che Berlusconi nel 2008, ascoltandoli a scoppio ritardato, dicesse sì. Oramai è diventata la cartina di tornasole della politica italiana: in Parlamento da lustri si vota pro o contro Berlusconi, non sui contenuti che non interessano quasi a nessuno degli eletti. Quel che è avvenuto il 30 luglio 2004 sul nucleare la dice lunga sulla qualità della classe politica italiana, e ancora di più sulla leadership della sinistra. Di fronte a quel clamoroso voto pro-nucleare l’unica scusa che potrebbero trovare i Vendola, i Diliberto, le Bindi, i Pisapia, i Franceschini e tutta la compagnia è di non avere nemmeno letto quello a cui dicevano sì. È possibile, anche se quel giorno ad esempio la verde Laura Cima lesse il testo prima di votare e non se la sentì di appoggiarlo. Almeno si astenne. Ma se questa fosse la ragione sarebbe addirittura peggio: la dimostrazione della inconsistenza e della scarsa professionalità di tutta quella leadership. Vendola & C. sarebbero stati super-nuclearisti a loro insaputa. Ed è ben peggio della famosa casa di Claudio Scajola. di Franco Bechis 18/03/2011
E nel 2007 (tre anni dopo) ecco cosa diceva Bersani: http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fespresso.repubblica.it%2Fd…