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Provincia: € 52.000 illegittimi pagati all'ex Dirigente

di I due Punti
8 minuti

Qualcuno avrebbe la condiscendenza di spiegarci cosa succede in Provincia? Possibile che non passi giorno senza dover segnalare qualche anomalia?
Potrà anche essere tutto normale, ma a noi non sembra affatto.
In primo luogo il Presidente Catarra dovrebbe spiegarci come sia possibile che lo stesso Dirigente Dott. Leo Di Liberatore sia al tempo stesso a capo del Settore Viabilità e Grandi Infrastrutture (laddove cioè l’Ente spende decine di milioni) e del Settore Ragioneria che dovrebbe controllare la legittimità di ogni singola spesa.
Il controllato è anche controllore, così non sorgono problemi.
Ma problemi ne sorgono eccome.
Il precedente Dirigente del Settore Viabilità era l’Ing. Agreppino Valente, collocato a riposo per dimissioni volontarie in data 01.07.2011 in quanto in possesso dei requisiti per il diritto alla “pensione di anzianità” (quindi non per il diritto alla pensione di vecchiaia).
Il successore alla guida del Settore, Dott. Leo Di Liberatore, con determinazione n. 559 del 05/07/2011 (cioè quattro giorni dopo il pensionamento dell’Ing. Valente), nomina quale Coordinatore della Sicurezza in Fase di Esecuzione dell’appalto della pedemontana (secondo Lotto funzionale da Fosso Faiazzi allo svincolo di Floriano, appalto del valore di appena € 18.369.000,00) proprio l’Ing. Valente, impegnando per tale incarico ben € 60.000,00 e stabilendo la decorrenza dell’incarico stesso dal 02.07.2011, cioè pure retroattivamente.
E perché Di Liberatore ritiene necessario affrettarsi a fare tale nomina scegliendo proprio l’ex collega?
Perché con la velocità della luce egli ha “considerato il notevole carico di lavoro in capo ai tecnici del VI Settore” (Viabilità), e tale situazione gravosa lo ha indotto a “ricorrere, per lo svolgimento dell’attività di Direzione Lavori e Coordinamento della Sicurezza in Fase di Esecuzione, a professionisti esterni”. Se ne deduce che la pletora di ingegneri che affolla il Settore Viabilità  è troppo impegnata per svolgere quello che rappresenta di certo l’incarico più importante dell’appalto più oneroso attualmente in essere presso la Provincia.
Ma il Dirigente Di Liberatore, nella stessa determinazione, dice una cosa completamente diversa affermando di aver “considerato, in particolare, (…) che non ci sono le condizioni per nominare personale interno attesa la carenza in organico di una figura tecnica disponibile ad eseguire tale servizio”. Se ne deduce che non è più vero che gli ingegneri interni siano troppo impegnati, bensì che non vogliano tutti espressamente ricoprire un tale incarico (da quando in qua i dipendenti hanno diritto di rifiutarsi di ricevere un incarico dal proprio Dirigente? A termini di legge e di contratto tale diritto non esiste).
Inoltre Di Liberatore ha “considerato che la procedura di gara per l’affidamento del servizio di Direzione Lavori e Coordinamento alla Sicurezza in Fase di Esecuzione non è stata ancora completata”. Ne discende che la procedura per l’affidamento all’esterno sia stata quantomeno iniziata.
Di Liberatore, sempre nella stessa determinazione del 05.07.2011, afferma di aver “considerato altresì i tempi ristretti che non consentono l’espletamento di una procedura concorsuale senza evitare l’interruzione dei lavori”. E perché mai i tempi non sarebbero stati sufficienti, dato che l’Ing. Valente aveva formalizzato la propria intenzione di essere collocato in pensione il precedente 23.02.2011, cioè quattro mesi e mezzo prima?
Tutte le circostanze appena enucleate andranno verificate nel dettaglio nelle opportune sedi di controllo interno, ma ce n’è una che deve immediatamente giungere sul tavolo del Procuratore regionale della Corte dei Conti Abruzzo: quella concernente l’illegittimità dell’incarico affidato da Di Liberatore a Valente.
Infatti, la Legge n. 724/1994 all’art. 25 (“Incarichi di consulenza”) prescrive al primo comma che “Al fine di garantire la piena e effettiva trasparenza e imparzialità dell'azione amministrativa, al personale delle amministrazioni (pubbliche), che cessa volontariamente dal servizio pur non avendo il requisito previsto per il pensionamento di vecchiaia dai rispettivi ordinamenti previdenziali ma che ha tuttavia il requisito contributivo per l'ottenimento della pensione anticipata di anzianità previsto dai rispettivi ordinamenti, non possono essere conferiti incarichi di consulenza, collaborazione, studio e ricerca da parte dell'amministrazione di provenienza o di amministrazioni con le quali ha avuto rapporti di lavoro o impiego nei cinque anni precedenti a quello della cessazione dal servizio”.
La pensione anticipata di anzianità di cui parla la norma è esattamente la stessa goduta dall’Ing. Valente.
Ma non basta. Il comma terzo del medesimo articolo di Legge aggiunge che “I soggetti e le amministrazioni interessati sono tenuti a comunicare entro e non oltre sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica tutte le notizie relative agli incarichi e ai rapporti di cui alla presente disposizione. In caso di inottemperanza per i soggetti di cui al comma 1 viene disposta la decadenza dell'incarico o la fine del rapporto con provvedimento dell'autorità amministrativa competente e viene comminata una sanzione pari al 100 per cento della controprestazione pecuniaria gravante in capo all'amministrazione stessa”.
Che l’obiettivo della norma sia quello di garantire risparmi di spesa impedendo il cumulo tra pensione e retribuzione, e che l’incarico del quale discorriamo rientri certamente nella tipologia di quelli che la norma vieta di assegnare agli ex dipendenti, lo conferma la Suprema Corte di Cassazione in sede Civile con la sentenza della Sezione Lavoro n. 20523 del 28.07.2008, laddove chiarisce che “Il divieto di cumulo tra pensione anticipata di anzianità e lo svolgimento o la prosecuzione, successivamente alla cessazione del rapporto, di incarichi di consulenza per l'amministrazione di provenienza previsto dall'art. 25, comma 1, della legge n. 724 del 23 dicembre 1994 si estende anche allo svolgimento dell'incarico di direttore amministrativo presso una istituzione ospedaliera, trattandosi di attività avente natura di lavoro autonomo, connotata dalla prestazione di un'opera continuativa e coordinata, prevalentemente personale, e, quindi, riconducibile alla nozione di collaborazione prevista dalla norma; né tale soluzione appare in contrasto con la "ratio" della disposizione, atteso che l'obbiettivo della trasparenza nel conferimento degli incarichi non appare incompatibile con l'ulteriore fine di garantire risparmi di spesa impedendo il cumulo tra pensione e retribuzione, ben potendo in una stessa norma essere ravvisate più rationes”.
Ebbene, considerato che con determinazione n. 484 del 24.05.2012 il Dirigente Dott. Leo Di Liberatore ha già provveduto a liquidare le competenze dell’ex collega Ing. Valente per l’incarico in parola, erogando esattamente € 52.000 che dovrebbero essere intesi come indebito oggettivo, ovvero come pagamento non dovuto, questa Redazione non può che chiedere che sia fatta chiarezza sulla vicenda, adottando tutte le misure necessarie al ripristino della legalità, qualora se ne accerti definitivamente la violazione.
Va da sé che, a prescindere dalle questioni inerenti la legittimità, permangono ragioni di inopportunità all’incarico di che trattasi grandi come una casa, che gridano per se stesse allo scandalo.
Anche per questo siamo costretti ad invocare l’intervento del sempre puntuale Ordine degli Ingegneri di Teramo e del suo pugnace Presidente Alfonso Marcozzi, chiedendo si sapere se in questi tempi di grave crisi economica gli ingegneri di Teramo siano lieti di sapere che occasioni professionali come questa di cui discutiamo possano svaporare per una quantomeno superficiale conoscenza delle leggi in vigore e – peggio – per una autodichiarata ristrettezza dei tempi che nei fatti era inesistente e che avrebbe impedito di espletare la gara, ma che ha provocato una grave perdita di chance per i numerosi ingegneri che avrebbero certamente voluto partecipare alla gara per l’affidamento del servizio.

La Redazione de “I Due Punti”

 

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GRAZIE....... GRAZIE....... GRAZIE REDAZIONE. MILLE VOLTE GRAZIE. loreto bartolomei

Ecco cosa significa aver eliminato tutti i controlli prima esistenti sugli atti dei Comuni.Se ci fosse stato per esempio ancora il "parere"del Segretario Comunale, forse quache noticina di illegittimità sarebbe stata segnalata.Poi ogniuno veniva messo avanti alle proprie responsabilità. Giustamente comè può conoscere la normativa del 1994, doverosamente citata dalla redazione, un ingegniere? sa fare di conti, calcoli saprà qualche norma tecnica della sua professione.Non possiamo davvero pretendere che sappia di amministrativo, finanze, contabilità pubblica, non vi pare? e poi vi chiedete ,se fosse in grado di sapere tutte queste materie, quanto dovrebbe percepire di stipendio, un luminare del genere? mininimo il valore dello stipendio di un segretario generale più quello di un dirigente amministrativo e infine anche quello di un dirigente finanziario. non vi pare che in questo modo, pagando solo uno stipendio la Provincia non risparmi? altro che sperpero di 52.000,00 euro. Corte dei conti pensaci tu.

Perché interessare solo la corte dei conti? A me pare che ci siano sufficienti ragioni (abuso d'ufficio) per informarne anche la Procura della Repubblica di Teramo. Se è già stato fatto perdonate l'intrusione.
Indagate sui viaggi del Presidente: nessun altro mai aveva preso la Provincia per un parco giochi o meglio un tour operator come Catarra. Ma poi cosa mai andrà a fare così spesso a Bruxelles...
Forse a trovare parenti ed amici, dato che è nato colà? Perchè poi non ci sia rimasto è un mistero buffo.
Quello che più fa schifo in queste vicende è il semplice fatto che dirigenti pagati profumatamente con denaro pubblico si permettano di fare il proprio comodo impunemente senza che la magistratura si occupi minimamente di loro e se lo fanno è solo per far spendere altro denaro pubblico perchè a queste persone non succede mai niente. VERGOGNA.
Pugnace Ing. Alfonso Marcozzi, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Teramo, se ci sei batti un colpo, non far fare tutto a questi poveri ragazzi dei "Idue punti" senza essere remunerati da nessuno. Tocca a te, ti tocca perchè con 52.000,00 euro potevano lavorarci un anno intero cinque giovani ingegneri con le palle (questi anzichè andare a spasso si accontentano di poco), non Valente che è ingegnere sulla carta. Lui in provincia più che ingegnere era un amministrativo. Ma non entro nel merito delle capacità, poteva essere anche capace, ma non di certo era opportuno che quell'incarico lo prendesse lui che già prende una lauta pensione. I giovani quando li facciamo lavorare? Quando debbono andare in pensione pure loro! Porco giuda!. Ma chi è questo dott. Leo Di Liberatore? Non lo conosco! Come fa ad avere tanto potere? Ma se lui non è un tecnico come fa a fare il dirigente tecnico? Ma se lui non è un contabile come fa a fare il dirigente di ragioneria? Mamma mia come ha ridotto la Provincia Catarra. Ma Paolino Tancredi dove passa? Non dovrebbe battere un colpo pure lui? Che squallore in provincia! Poveri giovani in mano a questi rapaci. A me sembra che c'è un conflitto d'interessi come una casa: lui (Di Liberatore) gli dà l'incarico come dirigente dei lavori pubblici e lui gli liquida la fattura o le fatture come dirigente di ragioneria. Assurdo! Semplicemente assurdo! Ma Catarra vive in Italia o all'estero? Ma se non ci vive più lui in Italia Paolino ci vive!? Sono curioso di vedere come finisce questa storia. Spero non a bolle di sapone come sempre. E se questo nodo non arriverà al pettine lui (Di Liberatore Leo) continuerà così fino alla fine della legislatura provinciale, e magari la prossima volta (Monti permettendo) si presenterà lui come candidato presidente. I voti glieli procura Mazzarelli.
Tale incarico sarebbe potuto essere svolto da diverse figure professionali quali architetti, geometri, periti industriali oltre che, ovviamente da ingegneri. Questo solo per dire che eventuali richieste di chiarimenti potrebbeeo essere estese a tutti gli ordini interessati.
E l'opposizione? Recentemente, Ernino D'Agostino, di fronte alle sollecitazioni di G. Falconi sugli sprechi in provincia, ha obiettato che l'opposizione era impegnata a seguire procedure più importanti e se ricordo bene, si riferiva proprio alle grandi opere. Ernì... Se ci siete ancora, battete un colpo, altrimenti viene da pensare che il dirigente in questione era tale anche con il centrosinistra... E che non sia molto conveniente contestare provvedimenti di dubbia legittimità. Dimostrateci che così non è...
qualcuno sa qualcosa sugli iPhone che si sono comprati in Provincia? sicuramente non gli uscieri... è vero? spesa? giustificazione? quanti?
Perchè l'ex dirigente della ragioneria è scappato dalla Provincia? hai fatto bene Corinto...
Venuto a conoscenza di "Provincia: € 52.000 illegittimi pagati all'ex Dirigente" girarò, nei prossimi giorni, gli interrogativi alla Procura della Repubblica di Teramo, per i "necessari" accertamenti. loreto bartolomei
Ma perchè dev'essere il cittadino comune, e per lo più ignorante in materia, il povero cristo, ad inoltrare esposto alla procura? La procura in questi casi dovrà necessariamente aprire un fascicolo ed avviare delle indagini d'ufficio. La procura fa la rassegna stampa locale quotidiana vero? Questo blog mi risulta essere il più cliccato in provincia e d'intorni. Riconduciamolo alla legalità questo dirigente, altrimenti se non si piega a castrogno c'è posto pure per lui. Guardate che se dopo aver accertato che qualcuno ha sbagliato per proprio tornaconto (nella pubblica amministrazione), non viene punito, c'è l'emulazione. L'emulazione nel senso di competere con uno per superarlo o non essergli inferiore nel praticare il malaffare. Ora, se catarra non è più in grado di fare questi controlli cosa ci sta a fare in provincia? Io credo che questo suo essere leggero, si traduca in più tasse per noi poveri cristi. Io non ce la faccio più a bestemmiare. Faccio meno fatica a fare 2 ore di straordinario a gratis che tornare a casa, leggere queste cose e metttermi a bestemmiare.
Questa vicenda l'Ing. Alfonso Marcozzi (che stimo avendo avuto modo di apprezzare i suoi numerosi interventi) non la può e non la deve digerire altrimenti già sapeva e si è stato zitto. Non si pretende dagli ingegneri che conoscano le leggi o che le sappiano interpretare. Le leggi vanne interpretate dai giuristi, ma applicate da tutti. Ora questa legge n. 724/1994 è stata scritta dal legislatore per essere applicata su tutto il territorio italiano, a tutti gli italiani, è ancora in vigore ed è stata disapplicata da questo dirigente provinciale. Come si deve procedere in questi casi? Immagino che Catarra riunirà la sua giunta, renderà edotti i suoi assessori della vicenda, poi tutti insieme decideranno di chiedere un parere all'Avvocatura provinciale. Altrimenti l'Avvocatura cosa ci stà a fare? La paghiamo noi teramani per cosa? Non penso si voglia spendere altri soldi nostri per chiedere un parere ad un legale esterno. C'è anche il nucleo di valutazione interno. Cosa ha valutato questo nucleo? Se non è all'altezza del compito perchè non si mandano a casa tutti i componenti di questo nucleo? Chi li nomina i componenti del nucleo di valutazione? Sono di nomina politica? Chi risponde? In questo caso viene preconfezionato su misura. Guardate Signori le cose vanno male in Italia proprio per come ci siamo strutturati. Ma non si possono fare i bandi per reperire questi componenti, allargare l'orizzonte al mondo universitario? Ma è mai possibile che un signore che si è laureato con CEPU in scienze politiche faccia parte del nucleo di valutazione della Provincia? Non ho altro da aggiungere.
@anonimo @simbr li sold vi comunico che il dott Leo Di Liberatore è funzionario dai tempi antecedenti ad Ernino D'Agostino, ecco perchè anche lui tace. Del resto sono tutti in comunione dei beni.

Si favoleggia che il buon Di Liberatore sia entrato in Provincia come ruspista e che poi sia diventato addirittura dirigente..... si dice che fosse il delfino dell'ex Direttore Generale Grue.... Raccontano che al primo Consiglio provinciale dell'era Catarra abbia lautamente brindato con i nuovi entrati...  quindi?! W le pizze, buone per tutte le (4) stagioni!

Caro Ingegnere Marcozzi, stai ancora indagando oppure l'Ing. Valente è tuo amico? Non dirmi che non frequenti questo blog! Se non te la senti, per carità, non tuonare. Non penso di mancarti di rispetto se ti sollecito ad esprimere un giudizio. Comunque ti saluto perchè ti stimo, non per conoscenza diretta, ma per le tue battaglie civiche che porti avanti a Teramo.
E' tutto dire. Altro motivo per abolire le Province
Questa mattina, come annunciato qualche giorno fa nell'apprendere la notizia, ho prvveduto ad inviare la documentazione in Procura. loreto bartolomei

;)