Una storia che sa di follia amministrativa.
Ci scrive un giovane ragazzo di Giulianova.
" Buongiorno,
vorrei raccontarvi la mia storia...
Ieri mi sono recato al comune di Giulianova per fare la carta d'identità, tutto in regola fino a quando torno a casa e mi accorgo dei numerosi errori presenti in essa (cognome non leggibile, comune di Culianova invece che Giulianova, occhi: nulla... che ne compromettono la validità.
Questa mattina mi sono recato nuovamente al comune per chiedere di ristamparmi la c.d.i.....
La reticenza degli impiegati mi ha insospettito.
In un secondo tempo mi hanno confessato che era difettosa da Aprile.
Grazie alla mia insistenza, in soccorso viene chiamato un dirigente, riesco a convincerli a chiudere la stampa di carte d'identità non valide (molto richiose per i viaggi all'estero, particolarmente in aereo, fatto confermato dai carabinieri di Giulianova in cui mi ci sono recato successivamente).
Nonostante la loro ammissione delle colpe e i miei toni garbati vengo trattato con termini che superano di gran lunga lo stile di bon ton istituzionale.
Il motivo?
Ho richiesto l' annullamento della c.d.i e il nullaosta per rifarla in un altro comune.
La carta d'Identità ha una durata di diceni anni e dovendo viaggiare vorrei avere un documento in regola senza rischiare nessuna obiezione amministrativa.
Chiedo troppo?
Un ragazzo senza occhi?
Un ragazzo senza occhi e con un cogmome che non esiste?
Un ragazzo senza occhi, con un cognome che non esiste in un Comune che non c'è e gli impiegati hanno anche il modo e il moto infastidito?
Si cercano le scuse del dirigente del settore e un corso di relazioni con il pubblico.
Iniziamo dall'Abc....il Cittadino con le tasse paga gli stipendi agli impiegati comunali.
Ogni cittadino è il datore di lavoro degli impiegati comunali.
L'impiegato comunale dovrebbe salutare e mettersi a disposizione dei cittadini attraverso lo svolgimento dei compiti del proprio ufficio...continuo?
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