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Asl di Teramo: Medicina dello Sport. Chi spegne i termosifoni alle 11 del mattino?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

L'ufficio tecnico non risponde.
Il Capo Dipartimento o il Responsabile del reparto di medicina dello sport?
Tre lettere aperte.
Tre lamentele ben dettagliate di utenti asl e della loro visita nell'ambulatorio di medicina dello sport.
Test sotto sforzo.
Personale gentile e professionale.
Armando è il più anziano.
Controlla il cuore per il suo sport.
Ci chiede se la sua è pura sfortuna o quello spogliatoio è sempre così freddo.

Attento ma in imbarazzo quando si fa notare che ci si spoglia senza riscaldamento.
Ore 13.

Uno sbalzo termico non indifferente.
Un centro di prevenzione che non previene un raffreddore?
Un malanno.
Eppure vi stiamo raccontando di un fiore all'occhiello dell'Asl di Teramo.
Il centro di prevenzione per la tutela della Salute e delle pratiche sportive.
In sintesi:
Tutela della salute dello sportivo praticante.
• Educazione alla salute ed alla alimentazione.
• Promozione corretti stili di vita.
• Lotta al doping ed alle abitudini voluttuarie.
• Igiene dello sportivo e degli ambienti sportivi.
• Prescrizione corretta dell’esercizio fisico.
• Consulenza alle Società Sportive.

Nessuna risposta da parte del medico e delle infermiere che tendono di rito a difendere l'azienda.
Sono educati ma forse in imbarazzo.
Loro segnalano il problema.
Come da regolamento.
Come da professione.
Eppure fonti tra i dirigenti ci assicurano che gli uffici sono stati allertati molte volte ma nulla è stato fatto.
Il motivo?
I colletti bianchi hanno la loro personale caldaia...il resto sono freddure che non fanno ridere.

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