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IZS: Le multe dell'auto del Direttore Caporale

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Chi poteva usare la meravigliosa e roboante mercedes dell'IZS? L'autista con il Direttore. Il Direttore senza autista.
Nel periodo dell'operato del Professore Vincenzo Caporale, sono state collezionate contravvenzioni per oltre settemila euro. Collezionate non è un termine buttato li.
Come quando si denuncia un piccolo blogger per poi fare una figura barbina, per esempio. No.
Come quando si chiede il rimborso anche di un gratta e vinci quando si va in missione. No.
Collezionare multe è un termine preciso, che rende giustizia alla cronaca di un ufficio.
Le sanzioni venivano gelosamente protette in un bel faldone annodato. Il classico nodo al fazzoletto, per poi vederle crescere come un buon fruttifero.
Che meraviglia. L'amore per il proprio lavoro. La passione amministrativa.
Il frutto ha fatto lievitare la differenza e le cartelle d'interesse a ben oltre ventimila euro.
Volevo ringraziare i broker dell'IZS per aver permesso questo investimento collettivo.
Bravi siete un futuro...anzi questo presente.
 

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Commenti

Ciao Giancà, come sai il lavoro in trasferta è la mia vita... Nel mondo dei PRIVATI normalmente quando hai l'auto aziendale e prendi una multa qualsiasi o la rimbrsi o ti viene detratta dallo stipendio. Solo in casi veramente eccezionali l'azienda si mette una mano sul cuore... Questo perchè hai tutti gli strumenti per non dover andare di fretta e infrangere il codice... Gli statali o dipendenti pubblici di ogni ordine e grado in servizio con auto aziendale con le multe che gli arrivano ci accendono il camino e possono permetterselo... Ma è normale è come se lo stato multasse se stesso... Ora con la privatizzazione parziale e totale degli enti e delle aziende secondo me si è creato un buco legislativo e comportamentale e noi cittadini bastardi ne facciamo le spese...
Veramente, caro Maurizio, io - dipendente pubblico - quando uso l'auto aziendale e prendo una multa, me la pago, perchè così prevede il regolamento aziendale. E, come me, gli altri miei colleghi. Gradirei, quindi, non fosse fatta di tutt'erba un fascio.
A conferma di quanto asserito da Lidia, allego un esemio di normativa in uso nella PA Istruzioni sul corretto utilizzo delle autovetture in dotazione all’Amministrazione 1. La recente pubblicazione del monitoraggio sulle cosiddette “auto blu”, condotto dal Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione, così come il correlato disegno di legge volto a regolamentare l’uso delle autovetture di rappresentanza e di servizio, confermano una nuova strategia in materia di gestione del parco veicolare delle Pubbliche Amministrazioni. In tale contesto, appare utile richiamare come le violazioni al Codice della strada, non si ripercuotano sul Ministero unicamente sotto forma di verbali di contravvenzione, ma incidano sull’opinione pubblica, giustamente sempre più sensibile all’aspetto della correttezza, sotto ogni profilo, nell’utilizzo delle risorse istituzionali. La sensibilità degli utilizzatori delle autovetture per questi aspetti resta ovviamente un elemento essenziale per il loro corretto impiego. Si rende dunque opportuno, d’intesa con la Segreteria Generale, con la Direzione Generale per le Risorse e l’Innovazione e l’Ispettorato Generale, richiamare l’attenzione di codesti CdR sui principi che regolano la materia. .....omissis 4. Le contravvenzioni al Codice della Strada, in particolare quando si tratti di casi gravi ovvero di episodi che si ripetano con frequenza, potrebbero creare le premesse per l’avvio di un procedimento disciplinare a carico del dipendente che le abbia originate, qualora intervengano le fattispecie di cui all’articolo 13, C.C.N.L. Ministeri 2002-2005 (“inosservanza delle disposizioni di servizio” e “negligenza nella cura… dei beni… a lui affidati”). 5. Alla luce di quanto precede, appare quanto mai opportuno invitare codeste Direzioni Generali e Servizi a svolgere un’attenta opera di sensibilizzazione e monitoraggio del personale addetto agli automezzi, richiamandolo alla scrupolosa, costante osservanza del Codice della strada, delle altre norme che regolano la circolazione veicolare e delle disposizioni interne sull’impiego delle autovetture. Nei casi opportuni, i titolari dei Centri di Responsabilità sono invece chiamati ad adottare gli idonei seguiti di ordine disciplinare. Per quanto di competenza, la Direzione Generale è tenuta in ogni caso a procedere nei confronti del trasgressore al recupero delle somme imputate all’Amministrazione e da questa corrisposte, sia a titolo di contravvenzione che di notifica del relativo verbale, notificando alle Direzioni Generali interessate l’avvio della procedura di recupero
Il rischio che si corre a generalizzare i comportamenti illegali di qualcuno, è quello di sminuirli nella loro gravità, Maurizio. "Così fan tutte"? NO!
Ecco un caso limite (credo). Non essendo disponibile l'auto aziendale il dirigente si reca in missione con la propria auto. Al rientro presenta rimborso spese comprensivo di multa per "aver parcheggiato sul marciapiede". Considerato che l'infrazione non è legata allo svolgimento del proprio lavoro, ma a pura inerzia e "poca diligenza" del dirigente, chiedo se è lecito che venga riconosciuto tale rimborso. P.S. per gerarchia, il rimborso dovrebbe essere autorizzato dallo stesso dirigente che ha "infranto le regole"