Il dipartimento provinciale dei giovani dell'Italia dei Valori, ha condotto un'indagine che non lascia spazio a commenti e repliche. La verità è data dai numeri. I dipendenti del comune di Teramo hanno una percentuale di assenza dal lavoro pari al 33%. Primi in assoluto in provincia. Segue il comune di Alba Adriatica con il 17,6%, Roseto 12,8% Mosciano 11,9% fino allo 0% dei comuni di Montefino, Arsita e Castelli. Tra le cause delle assenze, i giovani dell'IDV hanno registrato: i permessi retribuiti, non retribuiti, per studio, donazioni di sangue, malattia, legge 104. Vi ricordo che i dati elaborati sono forniti dagli stessi comuni, tramite l'ufficio del personale.
Come reagiscono i dipendenti modello a queste accuse di essere dei fannulloni?
Eccovi una risposta tra le tante giunte in redazione.
"Sono un dipendente comunale. I giornali di oggi riportano tutti la notizia sull'assenteismo in comune. Dati veri. Ma, come al solito, si cerca di fare "notizia" solo con in numeri, alterando quella che è la realtà dei fatti. Io, come tanti altri, in più di 20 anni di lavoro mi sono assentato per malattia pochissime volte (mia fortuna), quindi non mi sento assenteista. Perchè non verificate nella % di assenti giornalieri quante volte si ripetono gli stessi nomi dei dipendenti? Troppo facile dire al comune sono assenti un giorno su tre! Ma chi? Io no!"
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Gentile Libera-Mente, concordo perfettamente con Lei ed esprimo tutto il mio diniego per l'Assessore Marchese, che ha espresso delle criticità nello svolgimento del proprio ruolo. 1) L'Assessore disconosce il significato della parola assenteista, che Lei confonde con truffatore...(poveri noi). 2) L'Assessore lamenta l'ambiguità della norma che prevede la pubblicazione dei dati di presenza dei dipendenti, ma non si comprende come mai il solo Comune di Teramo la interpreti male, mentre tutti gli altri Comuni l'abbiano ben compresa. Il sospetto è che ci sia un deficit cognitivo dell'Assessore o del dipendente incaricato di applicare la norma. 3) L'Assessore snocciola una serie di ovvietà ed obblighi di legge che non sono dei vanti del Comune, bensì appunto degli obblighi...(poveri noi bis). P.S.: Mirella Marchese, in altro articolo pubblicato qualche settimana fa, continua incredibilmente a difendere il concorso per tre amministrativi concluso lo scorso dicembre, concorso che ribadisco è totalmente illegittimo da capo a piedi. Ricordi, la Marchese, che non tutto ciò che non viene impugnato è perciò solo legittimo e si rilegga il mio articolo del 16 dicembre 2011 pubblicato su questo blog.