Siamo in un punto di non ritorno. Caro Sindaco Brucchi, una mano sul cuore e facciamo insieme la rivoluzione morale.
Era il 28 Febbraio del 2012 quando l'Ass. Di Giovangiacomo, prometteva una proroga di due anni alla cooperativa Tercoop. Una promessa d'intenti. A cui il presidente Iachini non aveva creduto. Ma si sa, è un comunista con il cagnolino, mille euro al mese senza tredicesima, con il telefonino vecchio, la magliettina da pochi euro, un sorriso vero e tanta, tanta... dignità.
Sono triste perchè la povertà è ingiusta.
Ha l'odore della disperazione, il sapore dello sberleffo, il sangue dei vinti. Oggi Teramo è morta dietro al suo Dio. La politica non esiste. Quando una parcheggiatrice, un'operatrice della Tercoop, ha letto di poter perdere il posto di lavoro, si prevede 8 lavoratori sui 28, ha pensato al suo mutuo, alla famiglia, al futuro e si è sentita male. Un attacco di panico. L'autombulanza è arrivata di corsa. La sirena ha coperto il silenzio e le teste chine. Piazza Verdi era senza l'eco del mercato. Era semplicemente rossa....di vergogna.
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