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Cara Tercas di Bari....Teramo chiude i conti...

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Non parleremo dell'ovvio.
Abbiamo scritto pagine e pagine su Tercas.
Abbiamo descritto le pratiche impossibili, incagliate, le sofferenze....
Il pacco.
Abbiamo subito i drammi famigliari di centinaia di artigiani senza accesso al credito.
Abbiamo raccolto centinaia di testimonianze di storie imprenditoriali e di operai senza futuro.
Abbiamo sempre detto che la Fondazione Tercas avrà dal 5 al 10% delle nuove azioni di Bari-Tercas.
Siamo arrivati fino a Presa Diretta su rai Tre.
Alla fine dei conti?
Tutto in rosso.
Ieri il Presidente della Fondazione Tercas, Mario Nuzzo, appariva come un elegante Fachiro alla prima seduta sui vetri.
Imbarazzo che si tagliava....

Non ho fatto domande....quasi.
Non volevo fare domande....quasi.
Non volevo parlare ancora dei 602 milioni di euro di debiti perchè sono convinto che il gioco finale arrivi a sfiorare il miliardo di euro.
Non volevo parlare dei paesini del teramano che potrebbero consegnare le chiavi del comune al Prefetto per un sold out....senza inglese.
Perchè si sono fidati della loro filiale, del loro amico direttore, di quella storia di Banca.
Il default che si prende una vita.
Non volevo descrivere la verità...ma alla fine sono stato sconfitto.

Perchè la Dirigenza Tercas che per inettitudine o incapacità, per mancata vigilanza o per complicità come la maschera di un'associazione a delinquere non è stata licenziata?
Perchè non è stata seguita la stessa linea di commissariamento di tutte le banche del mondo?
Perchè a Teramo il Commissario Sora ha destinato degli ad personam per alcuni dirigenti?
(Nel frattempo Banca Marche aveva ben 27 indagati e subito perquisizioni in tre regioni.
www.corriereadriatico.it/MARCHE/banca_marche_inchiesta_27_indagati_falso_in_bilancio_associazione_a_delinquere/notizie/623439.shtml
Nel frattempo la Fondazione Carima di Banca Macrhe aveva chiesto i danni alla società di revisione.
www.corriereadriatico.it/MACERATA/banca_marche_fondazione_carima_chiede_danni_amp_8203_a_pricewaterhouse_coopers_spa_societ_amp_agrave_di_revisione/notizie/623445.shtml
Nel frattempo la Procura di Ancona parlava di una Cupola ai vertici di Banca Marche.
www.corriereadriatico.it/MARCHE/banca_marche_inchiesta_procura_ancona/notizie/625305.shtml

Risponderà a queste domande, il buon commissario Sora, durante l'assemblea dei soci il 29 Luglio?
Siete così sicuri che si svolgerà?

Il ricorso che dipende e pende?
Perchè nessuno si è dimesso chiedendo scusa a chi non ha avuto accesso al credito, a chi ha visto sfumare una vita di lavoro, a chi non ha più nulla?
Perchè c'è chi parla del Rettore D'Amico come alta figura per una futura presidenza Tercas?
Perchè paga per tutti l'ex Capo del Personale?
Perchè in Italia chi denuncia è colpevole mentre chi compie un'illegalità sembra essere innocente?
Perchè solo alcuni piccoli dipendenti hanno avuto gravi provvedimenti disciplinari?
Il Vertice?

Alla fine dei giochi la responsabilità sarà dei correntisti, degli azionisti, dei risparmiatori?
Sarò l'unico a essere indagato per aver pubblicato le multe della Consob?
Che fine ha fatto il Presidente Nisii?
Una sua lettera di scusa sarebbe stato un gesto inutile ma elegante.
Caro Avvocato...il tempo passa, scorrre... e sinceramente...a occhio e croce, Dio è più alto di lei...
Che fine ha fatto Di Matteo?
Chi ci ha venduto Caripe per la Fontana di Trevi?
Non ho nulla da chiedere al Presidente della Fondazione Tercas, Mario Nuzzo...perchè non abbiamo più fiducia, ottimismo e fede.

Il territorio meritava legalità e giustizia...invece è stato nuovamente derubato.
Questa è la storia.
Questa è la verità e ora nelle azioni risarcitorie di un giovane avvocato teramano... molti clienti Tercas... vedono l'unica prospettiva di una rivincita.
Senza ad personam...ma con la coscienza pulita.

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Commenti

Articolo tagliente ed efficace, come sempre. Ti definisci un blogger, un ghost-writer; per me sei giornalista tra i giornalai, un oracolo tra gli strilloni, un uomo sensibile tra cuori induriti da ignoranza, viltà e solitudine. Grazie Giancarlo Falconi.
LA BANCA DELLA MAGLIANA di Teramo. Il termine magliana ha il significato di approdo. Quando,qualche anno fa, Bufalo approdò a Teramo perché assunto da Libano, sembra che in occasione di un CDA (consiglio di amministrazione)! a due, abbia esclamato in un dialetto non suo " pijamose sta banca ". Detto, fatto...insieme agli altri compari!......voi direte " sono cose che si sanno"," lo sanno tutti"; ma io vi prego di non banalizzare lo scandalo tercas, di non sminuirlo, di non restare indifferenti; così facendo si annichilisce l'approfondimento, la ricerca, la verità proprio come la pratica di componenti omertosi.......allons enfants
Storia incredibile ... Mentalità feudale e classe dirigente mediocre ed arrogante... Ma chi tiene ancora i soldi alla tercas dopo che gli hanno venduto azioni non quotate della banca stessa! Ma vi rendete conto del conflitto d'interesse??? Tutti i direttori di filiale avevano obiettivi di collocamento delle azioni tercas ai propri clienti!! Adesso che le azioni sono carta straccia con che faccia questi direttori si presentano di fronte ai clienti a parlare di ristrutturazione, di credito, di opportunità di investimento???
Come mai i Sindacati hanno permesso questa deplorevole tenuta da parte del Commissario e dei suoi "scagnozzi"? Come mai pagano solo i "poveri"? Ridate la dignità a questa città, ridateci la Banca, ridateci i SOLDI!!!
Tutti coloro che in questi anni andavano a braccetto con il marsicano e sono stati lautamente ricompensati con ad personan e promozioni compresi alcuni sindacalisti dovrebbero fare un mea culpa e chiedere scusa io forse ingenuamente continuo a credere che alla fine un po di giustizia verrà fatta.non posso e non voglio credere che i responsabili di questo disastro non pagheranno.
"Il territorio meritava legalità e giustizia...invece è stato nuovamente derubato". Potrebbe suonare anche così: "Il territorio si è lasciato derubare". I partiti "deviati" hanno da sempre controllato la Fondazione e la Fondazione, a sua volta, la Banca. Se si lascia che siano sempre gli altri a occuparsi di politica e a decidere del governo della cosa pubblica, cioè di tutti, come invece si trattasse di affari privati, questo tipo di epilogo è pressoché inevitabile. Non conosco un esempio di segno contrario.
La storia si ripete in tutta l'Italia , la Banca territoriale consolidata vuole giustamente e necessariamente espandersi e si affida ad manager di provata esperienza e già inserito nel mercato bancario nazionale. Gli amministratori di prima , fuori da tale mercato e digiuni di scienza bancaria , si fidano del manager ,il quale peraltro mal sopporta la gestione famigliare e politica della banca. Il manager tenta lo scontro , creando una struttura parallela all'interno dei dirigenti della banca, raggiungendo obiettivi di bilancio impensabili. La vecchia guardia si arrende e si fa guidare ,accettando una sorta di diarchia. Il manager si sente allora libero di esprimere le sue capacità ed impone le sue relazioni bancarie e le sue prospettive di espansione della banca, accreditando i suoi amici imprenditori e i suoi amici banchieri . La vecchia guardia rimane perplessa e attonita ma non reagisce . Il manager ha fretta e fa tutto in fretta, dispensando qualche piccola concessione alla vecchia guardia. Ad un certo punto si scopre che i conti non tornano e la vecchia guardia rimane con un cerino in mano. Mentre accadeva tutto questo i risparmiatori continuavano ad avere fiducia in una banca che si espandeva e che si rinnovava sul mercato bancario, ignari che i loro sudati soldi erano i veri protagonisti di questa vicenda
La Tercas è morta anni fa, ora solo il giusto epilogo. Avete mai lavorato con loro come imprenditore?
Certo le colpe della dirigenza e classe politica locale sono evidenti, ma leggere i commenti sembra di vivere in una bolla isolatj dal mondo. Sembra che la Tercas sia un istituto in difficoltà all'interno di un sistema bancario italiano ed europeo florido e stabile. La perdita cosi alta e dovuta in gran parte ad una pulizia dei conti doverosa, ma che nessuna banca in Italia ha ancora fatto. Nonostante questo miliardi di euro di soldi pubbici sono stati usati per salvare banche blasonate in Italia, Francia, Olanda, Gran Bretagana e Germania. E poi chi dice che la crisi dell'imprenditoria teramana sia colpa delle banche non fa che nascondere una verita trovando un capro espriatorio. Le aziende del teramano falliscono per mancanza di mercato, per essersi concentrate su di un mercato ora occupato da altri (che fanno le stesse cose a prezzi più bassi), per mancato investimento nelle aziende (quando le cose andavano bene i soldi veniva spesi per lussi, ville o operazioni immobiliari mentre l'azienda rimaneva piccola e si finanziava solo a debito), perché non chiedete alle aziende del territorio che hanno mercato ed hanno fatto investimenti nel tempo se ora non hanno la fila delle banche ad offrirgli soldi. Certo la colpa se le aziende chiudono, se non si trova lavoro, se mia moglie mi mette le corna è della Tercas, ci mancherebbe che sia di qualcun'altro. Chi ha sbagliato paghi, ma bisogna ricordarsi che se viene a mancare un istituto come quello teramano nessuno ne prendera il posto (forse per raccogliere denaro si, ma non certo per prestarne). Spero che non valga il detto"muoia Sansone con tutti i filistei"
GRAZIE- AFFINCHE' ANCHE A ROSETO SI SAPPIA DELLE MALEFATTE COMPIUTE DA QUESTA MASNADA DI LESTOFANTI
Attendiamo il risultato delle inchieste penali che sono diverse come detto da Nuzzo in conferenza stampa e speriamo che venga fatta giustizia
sono anni che vado dicendo che la questione tercas è una brutta cosa e che dovrebbe comportare un pubblico confronto del Presidente Nisii, del suo Consiglio d'Amministrazione ed organi di controllo compresi, con noi teramani. Dovranno spiegare molte cose tra le quali: - come mai agli imprenditori locali venivano negati, spesso fidi ed agevolazioni strumentali bancarie, necessari per consentire loro il proseguimento delle proprie attività, con conseguente salvaguardia dei posti di lavoro per i loro dipendenti mentre, fuori Teramo, la Tercas elargiva prestiti a bancarottieri ed a nomi roboanti del gossip nazionale? - come mai si è proceduto alla vendita forzata, ai clienti teramani, di titoli "spazzatura", spesso con pressioni psicologiche di chiusura di conti o di non accoglimento delle loro richieste in corso? -qual'è stato il vero motivo per cui venne " licenziato" Di Matteo? -... e tante altre cose che solo Nisii, ( cioè colui che ha condizionato la vita di noi teramani per oltre un ventennio ) ed il CdA, revisori compresi, ci dovrebbero, pubblicamente, chiarire. p.s. ...anche la stampa cittadina, che è stata nel frattempo latitante credo debba chiarirsi con noi lettori!