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Il corrosivo: Diario di un elettore 2.

di Elso Simone Serpentini
11 minuti

Più che di un diario di un seduttore, dovrei parlare di un diario di un sedotto. Anzi… di qualcuno che qualcuno vorrebbe sedurre, ma senza riuscirci. Insomma, i seduttori sarebbero gli altri e io, da mancato sedotto, giudico e valido le loro seduzioni. Quanto sono seducenti i candidati che mi si propongono e che pensano di far risalire la percentuale della possibilità che io ritorni, dopo quasi venti anni a votare? Ho già parlato dello scarso fascino che esercitano su di me i candidati alla presidenza della regione Abruzzo.

Ho attribuito una stentata sufficienza, due gravi insufficienze e un non classificato. Vediamo, adesso, se tra i candidati al consiglio regionale, nelle varie liste, ce ne sono alcuni che hanno doti ed attrattive tali da indurmi a tornare a far visita ad un’urna elettorale. Ovviamente non esprimerò alcun giudizio e alcuna valutazione sui candidati che non conosco: è fin troppo ovvio che, visto che non li conosco, attrattive su di me non possono esercitarne.

FORZA ITALIA:

Desirée Del Giovine. Non la conosco direttamente. Su Facebook appare come una bella donna (troppo poco per convincermi al voto), in passato è parsa grande estimatrice di Giustino Varrassi (troppo per…). Voto: n.c.

Paolo Gatti. Personalmente lo stimo, ma la sua politica è vecchia. Clientelismo puro. E’ il vero erede dei Gasperi, Natali, Tancredi. Continua a bombardare l’elettorato con comunicati in cui annuncia di aver reperito nei posti più impensati risorse, fondi, posti di lavoro. Viene osannato dai suoi sostenitori e soprattutto dalle sue sostenitrici, che, provate a toccare il loro idolo, e vedrete che cosa saranno in grado di farvi. Prenderà uno sfracello di voti, non so come faccia, resterà per me un mistero, ma li prenderà. Saranno sufficienti per essere eletto? Lui, dopo tante giravolte, è tornato nella casa che gli forniva più garanzie, Forza Italia, ma sarà dura anche lì. Forse però ce la farà. Se ce la farà non sarà grazie a me. Voto: 5.

Caterina Longo. Non la conosco. Su Facebook per aver osato criticare il centrodestra teramano per poco non mi si mangiava. Conoscevo suo padre, che stava, come me, nel MSI. Era mio amico. Sicuramente non ha alcuna colpa per le scelte politiche della figlia. Voto: 4.

Gaetano  Vallescura. Ma chi è? Quello del paracadute? Per le elezioni si sarà procurato quello di emergenza? Peccato per Silvi, che è una bella cittadina. Voto: 4.

N.C.D.

Giorgio D’Ignazio. Bravo ragazzo. Volenteroso. Si applica. Figlio di un collega che era sindaco quando ero consigliere comunale e di una mia ex collega. E’ un peccato che nella lista in cui si è candidato difficilmente sarà eletto. Io certamente non posso dargli una mano. Voto: 5.

Lanfranco Venturoni. Qualunque cosa dicessi su di lui, tutti sarebbero pronti a dire che parlo e giudico mosso da risentimento, per essere stato da lui (ma non solo da lui) sonoramente sconfitto quando mi candidai alle regionali nella sua stessa lista nel 1995. Quindi, visto che tanto mi si accuserà ugualmente, dirò che lo ritengo “l’anima nera” del centro destra teramano, del chiodismo e della politica “tout court” oltre che della sanità abruzzese e del settore dello smaltimento dei rifiuti. Ovviamente è un giudizio politico, non personale. Spero che non venga rieletto, temo che lo sarà, e se sapessi che il mio voto è determinante, quasi quasi sarei indotto ad andare a votare uno dei suoi avversari. Voto: 3.

ABRUZZO FUTURO

Mauro Di Dalmazio. Parole, parole, parole, solo parole… ricordate Mina? “Enfant gâté” della politica teramana, figlio d’arte, con la barba o senza barba ha fatto poco o nulla sia nel turismo che nella cultura (almeno per gli altri, fatta eccezione per sé) abruzzesi, anche se ha continuato ad affannarsi nel tentativo di far credere il contrario. Dicono che sarà difficile che venga rieletto. Ma sono certo che non avranno problemi i suoi amici a trovargli di nuovo qualcosa da fare. Voto: 4.

Bruno Cipollone. Mi fa tanta tenerezza. E’ un amico. Mi manda sempre gli auguri di compleanno. Serio. L’ho visto alla messa annuale dell’Opus Dei, era molto compunto. Si è candidato certamente per spirito di servizio. Ma politicamente… Bruno mi dispiace…. Voto: 5.

FRATELLI D’ITALIA.

Giandonato Morra. Quanto mi fa male vederlo candidato in questa lista! Come vedere un amico che una volta era un principe (è stato grande a rifiutare gli appannaggi da assessore regionale, con i vari ammennicoli) diventato povero, una persona libera diventata serva, costretta a servire a tavola i potenti che una volta lui, io e il nostro partito abbiamo combattuto. Quando occorreva farlo, non ha fatto scelte coraggiose. Lo piango e lo compiango, come i camerati perduti e caduti sul cammino dell’onore. Lui ne ha perso un po’. Alla lealtà, che è degli amici, lui ha preferito la fedeltà, che è dei cani. Alle cinque della sera… amico mio… chiudo gli occhi… non voglio vederti scodinzolare. Mi farebbe troppo male! Voto: 4.

P.D.

Gloriano Lanciotti. Alla fine ce l’ha fatta a conquistare una candidatura regionale. Una candidatura artigianale. Credo che sarà l’apice della sua carriera. Sarà già tanto per lui. Voto: 5.

Luciano Monticelli. Potrebbe essere d’oro, non gli perdonerei lo stesso la scelta dei semafori “intelligenti”, che da sindaco di Pineto fece istallare per fregare gli automobilisti con un giallo troppo corto, come dire, un “giallus interruptus”, che lasciava chi guidava le auto gravido di una bella multa. Voto: 4.

REGIONE FACILE E VELOCE.

Giuseppe D’Alonzo. La cosa bella è che lui ci crede! E magari ci riesce pure! Però, prima, un bell’acquisto, vero? Un bel libro di lessico della lingua italiana, altrimenti chi sa dove finiscono “i genitali” questa volta… Voto: 5.

Valdo Di Bonaventura. Valdo… Valdo… Valdo… ma dove sei finito? E i valori? E le virtù? Nulla è valso: sei finito in una lista minestrone. Se ti incontrasse il divino imperatore Augusto ti chiederebbe: “Valdo, Valdo, rendimi le mie legioni!”. Voto: 5.

Valeria Nina Franceschini.
Non la conosco. Allora perché la valuto e la giudico? Proprio perché non la conosco. E, non conoscendola, mi chiedo: ma come e dove riescono lei e suo padre a prendere tutti i voti di preferenza che prendono? Mi piacerebbe davvero saperlo. Vuoi vedere che ne prenderà molti anche questa volta? Voto: 4.

Monia Pecorale. Ma non faceva la sindacalista? E non era quella che, da sindacalista, querelava o voleva querelare i lavoratori? Ma perché una non si accontenta di fare la sindacalista? Voto: 4.

VALORE ABRUZZO:

Ferdinando Martini. Uno dei miei migliori alunni al liceo. Serio, preparato. Nella professione. In politica forse è un po’ ingenuo e l’ingenuità nel settore non è proprio un merito. Ma ecco, per lui, un passo verso l’urna lo farei… ma solo un passo… e poi riuscirei a fare il secondo e il terzo? E poi per D’Alfonso presidente? Amico mio, il più che posso fare è darti un voto di sufficienza (lo riconosco è un atto di favoritismo). Voto: 6.

ITALIA DEI VALORI.

Mauro Sacco.
Della sua lista conosco solo lui. Faceva politica quando io facevo televisione. Cioè un secolo fa. Roba da archeologia. Ma la politica non si doveva rinnovare? Voto: 4.

S.E.L.

Vincenzo Cipolletti. Gran brava persona. Ottimo professionista. Figlio di un amico. Coerente q.b. (quanto basta) il che in politica è molto. Una candidatura di servizio e di testimonianza. Così si fa. Voto: 6.

P.S.I

Francesco Virgili. Ma non era finito il partito socialista? Anche lui è un bell’esempio archeologico in politica. Faceva politica quando io facevo televisione, nell’era giurassica. Voto: 5.

Sabatino Marziani. Ma è proprio quel Marziani lì? Incredibile. Qui altro che archeologia! Voto: 4.

CENTRO DEMOCRATICO

Paolo Albi. Toh, chi si rivede! Grande mente, fine dicitore, spacca il capello in quattro, lucido. Ma per individuarlo in politica è come quando devi sparare con il fucile all’orso del luna park… non lo prendi mai, perché si muove sempre. Ex monarchico, ex liberale, ex democristiano, ex centro-destra, ex chiodiano, ex centrista, ex candidato a sindaco di Teramo per il centro sinistra, ora candidato con la lista più a destra che c’è, quella collegata alla candidatura a sindaco di Teramo di Rabbuffo, cioè quella a cui io mi sento naturalmente più vicino. Incredibile! Questa rapidità di spostamenti… nemmeno Cesare nelle Gallie. Non sono mai stato bravo con gli orsi dei luna park. Voto: 5.

ABRUZZO CIVICO

Siriano Cordoni. Ottima persona. Peccato non poterlo votare! E’ un signore. Voto: 6.

LISTA ACERBO
Detto così mi richiama tanto il periodo del fascismo. Lista Acerbo. Ma qui non si tratta di storia, bensì di politica. Ho dato un voto di sufficienza al candidato presidente. Ma dei candidati consiglieri non conosco nessuno.

M5S

Simone Mazzoni. Ottimo giovane. Serio. Ci crede. Figlio di uno dei miei migliori amici di tanto tempo fa. Ci sarebbero molte ragioni per farmi sentire vicino alla sua lista, molte per non farmi sentire vicino. Ci sono molte ragioni per gioire di un eventuale successo della lista e moltissime per gioire dell’elezione di Simone. Ma non me la sento di offrire il mio contributo personale. Voto: 6.

Attualmente la percentuale di possibilità che io torni a votare per elezioni regionali non supera il 20% (meno 5% rispetto alla settimana precedente).
                                   
 

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Caro professore, nel rinnovarti stima e affetto sinceri, un solo appunto al tuo articolo : io sono candidato nella lista del NCD e non Forza Italia. Nell'augurarti una buona giornata ti abbraccio a presto Giorgio D'Ignazio
Caro Giorgio, ho riletto il testo certo di avere sbagliato (può succedere alla mia età) e di averti davvero indicato come candidato in Forza Italia. Però, credo di doverti dire che ti sei sbagliato tu, a leggere, perché proprio sopra il tuo nome c'è scritto, chiaramente" N.C.D. (acronimo di Nuovo Centro Destra). Quindi ti ho indicato come candidato di N.C.D. Ti auguro anche io buona giornata, con un abbraccio.
Caro professore le avevo chiesto amicizia su fb ma quando mi sono reso conto che stava accettando amicizia di emergenti politicanti per profilarli ho bloccato la mia richiesta per non importunarla, ma ora ho visto i risultati delle sue attenzioni, spero che presto valuterà anche i numerosissimi candidati per le amministrative comunali. Buona valutazione.
Divertente... davvero divertente. Grazie Prof per il buon umore che mi hai regalato. Riguardo alle comunali mi aspetto il bis, ma faresti prima a dare una valutazione sui pochi teramani non candidati.
Caro Prof, ogni martedì mattina (presto) aspetto con curiosità il suo Corrosivo. Mi trovo molto in sintonia con i suoi giudizi, anzi su alcuni credo che lei sia stato troppo buono! Ma a questo punto come la mettiamo? Io, non vorrei, come Lei dichiara di fare, non votare. Forse sono un'inguaribile romantica o meglio un' ingenua, ma non vorrei buttare via il mio diritto/dovere al voto, per cui ancora sono alla ricerca di qualcuno a cui dar fiducia.... ricerca vana? il 25 maggio Le farò sapere. con stima
Non riconosco nel prof. Serpentini un soggetto all’altezza, in generale e per quanto riguarda le faccende politiche, da sentirmi in dovere di prendere per buona anche una sola sillaba di questo articolo. Peraltro, la conferma che tale scritto corrisponde più o meno ad una cagata di disamina (chiedo scusa, pur sforzandomi non sono riuscito a trovare un altro termine più elegante nel mentre scrivo di getto questo mio intervento) risiede nel fatto che da un uomo teoricamente saggio come dovrebbe essere il menzionato professore, ci si aspetterebbero interventi un po’ più profondi, più attinenti al merito ed alle “caratteristiche” evidenziate di ogni candidato citato. Invece, leggendo, ho avuto modo di constatare la bassezza di certi giudizi, dal momento che sono, perlopiù, caratterizzati – nemmeno tanto velatamente – da giudizi personali e niente affatto inerenti alle singole, presunte e/o reali (in)capacità politiche. Quella “…appare come una bella donna…”; Di quell’altra “…conoscevo suo padre…”; A quello “...i suoi amici non avranno problemi a trovargli di nuovo qualcosa da fare…”; Quell’altra ancora non si capisce “… come e dove lei e suo padre riescono a trovare tutti i voti di preferenza che prendono…”. Insomma, chiacchiere da bar. Demagogiche chiacchiere da bar, esternate al fine di essere assecondato più facilmente (essenzialmente da parte degli scontenti che, in quanto tali, fanno più baccano dei contenti, quindi il loro plauso è più soddisfacente), alla luce di un'evidente incapacità di ottenere consenso disquisendo seriamente di cose concrete. Dopo tutti i voti di cui ci ha onorato, perciò, si consenta anche a me di darne uno al prof. Serpentini (limitatamente a questo articolo, non mi permetto di darne su di lui a 360 gradi): voto ZERO. P.S. – non per avallare la tesi di Giorgio D’Ignazio, ma l’acronimo NCD non è scritto sopra il suo nome, come il prof. Serpentini asserisce, bensì sotto il nome di Gaetano Vallescura. Forse è una considerazione che spacca il capello in quattro, tuttavia serve a dimostrare la presunzione del prof. Serpentini che nel suo messaggio di risposta a D’Ignazio, invece di scusarsi (fosse anche per un semplice errore di battitura dell’articolo) rivendica piccato una ragione che non ha.

Sul nome ncd è stato un mio mero errore di inserimento. Erano le 4 el mattino;)

Santacruz attendiamo tutti la sua disamina... Anche se tutti gli esempi da lei riportati sembra siano tutti da un lato solo della barricata o sbaglio? Comunque anche se spesso non in sintonia con i suoi giudizi (non capisco come se la fidi a seguire e commentare un blog dove il più delle volte differisce dalle opinioni di chiunque sia l'autore),la reputo una persona sicuramente di una certa cultura ed i suoi interventi sempre interessanti da leggere per come esposti (anche se mi permetta é un po' schierato anche lei come spesso definisce gli autori nei suoi commenti) e scritti. Sarei davvero curioso di leggere uno screening dei candidati secondo il suo punto di vista e una persona libera e aperta come Giancarlo sono sicuro le darebbe spazio. Che dice ho speranza di leggerla? Cordialmente Olly Moss
Gentile Olly Moss, mi sono riaffacciato su questo blog dopo più di un mese di assenza, tuttavia lei mi descrive come un habituè incallito e sempre pronto a criticare il contenuto degli articoli. Non è vero che sono un habituè de “I Due Punti” (forse lo sono stato, ma in misura non superiore a tantissimi altri) e non è vero che sono sempre contro quello che scrive Falconi, a prescindere. Così come non è vero, nello specifico, che gli esempi riportati nel mio precedente intervento sono tutti orientati verso un unico “lato della barricata” (c’è un riferimento a Valeria Franceschini se fa più attenzione). Comunque, avrei potuto citare i “semafori gialli” di Monticelli, il fatto che Ferdinando Martini era uno dei migliori alunni dell’autore dell’articolo, che Siriano Cordoni è un signore, che Vincenzo Cipolletti e Simone Mazzoni sono figli di amici del Serpentini (ma a chi cappero frega tutto ciò se stiamo parlando di politica?), ma non l’ho fatto per non infarcire il mio parere di soli esempi. Ho tentato, invece, di sottolineare concretamente perché, secondo me, questa disamina del prof. Serpentini è una cagata (e dalli… non mi viene proprio un altro termine… chiedo venia). Credo sia una forma di rispetto per i lettori spiegare il dissenso così come l’assenso, ancora meglio se in maniera dettagliata come faccio io. Assenso e dissenso, appunto, sul contenuto degli articoli, è quanto ritengo debba limitarsi ad esprimere chi commenta ciò che viene riportato su questo blog. Pertanto, il suo invito ad una contro-disamina a me che non faccio parte del novero dei collaboratori del Dott. Falconi, è un attimino fuori posto caro/a Olly Moss. In ultimo, mi permetto di invitarla a non chiedersi come mai “me la fidi” a scrivere commenti su un sito dai contenuti non in linea con i miei punti di vista (peraltro si tratta di un’affermazione, ripeto, sbagliata, perché in numerosi casi ho condiviso il tenore degli articoli di Falconi). I blog sono per definizione “luoghi” dove ci si confronta, dove si esprimono idee diverse fra loro. Ergo, qui ci sta bene sia l’intervento di chi plaude l’autore dell’articolo, sia l’intervento di chi non lo fa. Sbaglio sig. / sig.ra Olly Moss? Si rallegri, piuttosto, del fatto che se ogni tanto appare il Santacruz di turno non allineato col 90% dei commentatori, vuol dire che ancora il concetto di democrazia vale a qualcosa. Stia bene.
Egregio prof Serpentini,nel complimentarmi con Lei per il bellissimo e lavorato intervento, mi sono presa la briga di cliccare il nome dei candidati, quelli secondo Lei più forti e sono rimasta basita di quello che è scritto su Venturoni ma veramente si può candidare una persona con questi problemi giudiziari!!! Io non so se colpevole o innocente ma è accusato di reati gravissimi!!!!!! Ma il Presidente Chiodi come lo permette questo?? Resto basita ed esterrefatta!!
Ma com'è che si diventa opinionisti politici a Teramo? C'è un corso, una scuola serale, cosa...?
Tutti candidati democristiani o democristiani pentiti o figli di democristiani, come se in provincia di Teramo non sia cambiato nulla negli ultimi trenta anni. Questo è il vero e serio problema di Teramo e provincia : la gestione clientelare del potere senza vergogna, ritualistica, molle, fangosa, senza alcun rinnovamento e senza idee nuove. Ignoranza e approssimazione culturale del protezionismo democristiano di cui purtroppo siamo tutti vittime e nel contempo artefici. Anni e anni di delusioni che portano gli stessi cognomi e lo stesso dna politico mentre in val vibrata c'è un deserto economico ed imprenditoriale e nel ceto impiegatizio teramano , apparentemente garantito , si sente un inevitabile declino dei livelli di benessere precedenti . Non è un problema di onestà o di corruzione della classe politica ma è un problema di capacità della politica di disegnare un futuro e di realizzarlo partendo dalla complessità sociale ed economica del mondo ormai globalizzato. I ragazzi che prima si incontravano al corso di Teramo e poi si sono ritrovati nei palazzi del potere , sponsorizzati dai tancredi , nisii , aiardi , gatti , di dalmazio , ecc.. , hanno fallito in questo : voto 0!