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ll corrosivo: Maurizio Brucchi: un “sindaco ripetente”

di Elso Simone Serpentini
6 minuti

Traggo da una felice intuizione linguistica di Angelo Falone, uno dei miei amici su Facebook, l’espressione “sindaco ripetente”, più che sindaco confermato, relativamente a Maurizio Brucchi, al quale i teramani, anzi una risicata maggioranza di essi, hanno scelto di affidarsi per altri cinque anni.
Ho trovato particolarmente felice l’espressione perché riesce a dare il senso di una rielezione determinata non tanto dalla constatazione di un buon lavoro già compiuto quanto al compito che è stato affidato al primo cittadino: quello di fare nei secondi cinque anni quello che non ha fatto nei primi cinque anni del mandato. Il che corrisponde esattamente al compito che viene affidato ad un alunno ripetente, quello di impegnarsi e studiare di più ripetendo l’anno e fare quello che non ha fatto meritandosi così la bocciatura.
Fare l’elenco di quello che Brucchi non ha fatto sarebbe faticoso ed estremamente lungo. Si fa molto più in fretta ad elencare quello che Brucchi è riuscito a fare, potendosi limitare a pochissime voci, da contare sulle dita di una mano sola. Per il resto ha fallito su tutto, non mantenendo quasi nessuna delle sue promesse elettorali di cinque anni fa, non risolvendo problemi che dovevano essere risolti, mancando molte occasioni per trovare soluzioni anche a portata di mano. Ad ogni alunno ripetente viene associato un giudizio che spiega la bocciatura, e questo vale anche per un sindaco giudicato tanto negativamente da dover ripetere i cinque anni del suo mandato. Il giudizio più comunemente affibbiato agli alunni ripetenti, che i genitori si sentono ripetere più volte, è: “E’ bravo, ma non si applica”. Penso che nel caso di Brucchi quale “sindaco ripetente” il giudizio debba essere rovesciato: “Si applica, ma proprio non ce la fa”.

Strade dissestate, progetti avviati e con completati, giardini pubblici in rovina, tasse in aumento, rotonde quadrate, svincoli non svincolati, assessorati inefficienti, servizi peggiorati, frazioni soggiogate a interessi clientelari, impegni non mantenuti, baraonde negli uffici comunali, promozioni ed elargizioni ad una pletora di dirigenti, commercio in agonia, cultura senza spirito e spirito senza cultura, movida con assessore, e assessore senza movida, degrado visibile in ogni dove, assunzioni clientelari. Il “sindaco ripetente” riuscirà a fare meglio? Studierà di più? Continuerà ad applicarsi, ma con più cura e, soprattutto, mostrerà maggiori capacità? Ce la farà? Io ne dubito. Ne dubito perché, pur avendo qualche ragione per apprezzare l’uomo e il professionista medico, ne ho di maggiori per non apprezzare l’uomo politico, che ho trovato sempre un comprimario, un eterodiretto, per dirla alla Musil un uomo (politico) senza qualità, un arruffone, a volte presuntuoso, un “gallettaro”, come diciamo a Teramo, e quindi spesso non in grado di rimanere lucido di fronte alle critiche anche non troppo corrosive come sono invece le mie. 

Anche un “sindaco ripetente”, come un alunno ripetente, dovrà ristudiare le stesse pratiche, riconsiderare le stesse scelte, provare a riavviare i vecchi progetti, affidarsi agli stessi uomini, rifare gli stessi compiti in classe, nella speranza di fare meno errori. Quando penso a Brucchi sindaco, mi viene in mente una battuta di Totò nel film “Totò contro Maciste”. Viene sfidato e qualcuno gli dice: “Dimostra quello che sai fare” e lui risponde: “Io non so fare niente”. Ecco, se non proprio niente, è certo, o almeno è mia opinione, che Brucchi come sindaco sappia fare davvero poche cose, e quelle poche che fa le fa sbagliate. Che poi ci sia chi lo rivota e crede ancora in lui…. L’ho detto. Mi sembra che più che promuoverlo chi lo ha votato lo ha bocciato per consentirgli di ripetere e di cercare di fare meglio. Ma non ci riuscirà. I primi compiti li ha già sbagliati, dimostrando di continuare a studiare, se non poco, male. Adesso nemmeno i compagni di classe che gli sono più amici e vicini gli passeranno più i compiti e così resterà sempre più solo nel suo banco e non poche volte dovrà consegnare in bianco. Nessuno più sarà disposto a suggerirgli le cose che non sa quando verrà interrogato, molti trameranno nell’ombra per fargli fare brutta figura davanti alla classe e al corpo docenti, gli tenderanno trabocchetti per indurlo a sbagliare e segneranno il suo nome sulla lavagna nella lista dei cattivi. Durante la ricreazione nessuno gli passerà “la stozza”, anzi cercheranno di fregargli la sua.

Un “sindaco ripetente”, dunque, costretto a dimostrare di essere migliore di quello che è stato, di avere più capacità di quante ha fin qui dimostrato di avere, a sedersi all’ultimo banco con il cappello a orecchie d’asino se non riuscirà ad ottenere buoni voti. “Si applica, ma proprio non ce la fa”. Presenzialista quanto basta e anche di più – lo ricordiamo all’inaugurazione di un tratto del Lotto Zero ultimato con decenni di ritardo e non per suo merito con una bandiera sventolante in mano su una macchina scoperta – va accampando meriti non suoi e trovando improbabili giustificazioni a demeriti suoi e tutti suoi. “De minimis non curat Praetor” dicevano i romani, ma lui non fa come il Pretore della massima, e, al contrario di lui, “de minimis curat” e “de maximis non curat”.

A capo della sua centuria, appare più che un centurione rampante un centurione dimezzato, a bordo della sua imbarcazione più che un capitano Achab sembra una balena tra gli scogli e… per restare nel campo della letteratura, infantile e non, messo lì, in Croce, in mezzo a Paolo Gatti e a Paolo Tancredi, mi pare più che Cristo tra i ladroni il burattino Pinocchio tra i due carabinieri.

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Commenti

Professore, articolo tanto bello nella forma quanto "fantasioso" nella sostanza. O almeno di una severita' eccessiva. "...una risicata maggioranza (lo ha voluto di ancora Sindaco)" e' veramente una contraddiziobe in termini, un'espressione di per se' fuorviante. Ma questo suo articolo, Prof, ha ottenuto sicuramente una cosa : ha praticamente distrutto i suoi 6 avversari. Perche' nemmeno una scimmia sordomuta avrebbe perso contro un..."asino dietro la lavagna" che non ha fatto nulla di nulla nei 5 anni precedenti...
A Teramo siamo tutti ripetenti. Sono ripetenti i disoccupati che ripetono continuamente le domande per il posto di lavoro, ormai solo merce' del clientelismo di un Sindaco ripetente. Sono ripetenti le richieste di un ascensore, lasciando insensibile un Sindaco ripetente. Sono ripetenti gli elettori che continuano a spremere il non più' spremibile. Credo che qualche ispettore scolastico debba controllare questa non scolarizzabilita' dei teramani ricorrendo anche a diagnosi non effettuate dalla ASL di Teramo , ripetente anch'essa.
l'ironia se intelligente colpisce più della sciabola. Purtroppo racconta la verità.
Caro Sindaco ora BASTA con inaugurazioni e porchette! Le vacanze sono finite e la città è uno schifo! Pulizia, manutenzione, ordine, controllo, asfalto.... manca tutto! Anche le rotonde fanno schifo e sono pericolose! Servono fatti non pugnette!
Se io fossi oggetto di simili attenzioni, minimo, mi dimetterei, questo sindaco incapace si e' inchiodato o e' stato inchiodato li' e nessuno lo rimuovera', rassegnatevi cari teramani, lo avete voluto, ora vergognatevi!
Centro storico Asfalto (meglio di niente) ma andiamoci piano .Pavimentare e' la soluzione migliore. Per gli imbrattaori e gli sporcaccioni (rifiuti e merde di cane) telecamere ovunque .
L'ho votato.... PERDONATEMI !!!!!
Caro Prof. chieda a Santacruz quanto di buono è riuscito a fare Brucchi durante il suo precedente mandato. Nella sua lunga campagna elettorale (di Santacruz) su questo blog era stato più volte sollecitato ad elencare le cose buone realizzate dal suo sindaco preferito, ma era così impegnato a disquisire sulle presunte incoerenze degli avversari del centrodestra da non avere il tempo di scrivere un solo rigo sulle perle degli ultimi 5 anni. Scrisse anche che avrebbe fatto il lungo elenco subito dopo il voto, ma forse a causa dei festeggiamenti per la vittoria l'ha dimenticato. Basterebbe ricordarglielo per farci delucidare su quello che anche io, come lei, non sono riuscito a notare. Mi aspetto da Santacruz il commento più lungo di tutti i suoi precedenti. Chissà quante cose buone mi saranno sfuggite del passato quinquennio brucchiano? @Teramano, a mio parere uno dei principali motivi della vittoria di Brucchi lo ha sintetizzato con chiarezza e onestà il signor Marco. Non serve lavorare di fantasia per attenuare le proprie responsabilità.
@gentile matita rossa...si', riconoscere i propri errori e' un atto di rara onesta' intellettuale. Se votando, anzi rivotando, Brucchi ci si e' pentiti e' giusto riconoscere l'errore commesso. Ma se questo non e' (almeno fin ad ora) accaduto perche' anticipare i tempi ? Il dr. Brucchi avra' commesso tanti errori ma se uno gli ha ridato fiducia e' perche' secondo lui la meritava. O, comunque, la meritava piu' della concorrenza. Oggi come oggi fare il Sindaco, con uno Stato centrale che sta riversando su di essi tutto il peso sociale ed economico della gestione del territorio, lavandosi le mani come Ponzio Pilato su quasi tutto, e' un compito disperato. Uno Stato assente espone i Sindaci a tutte le critiche possibili ed immaginabili. E' vero, nessun medico gli ha ordinato di farlo, e quindi e' giusto prendersi le critiche. Solo che mi sembrano un tantino esagerate. Tutto qui. Chiunque governa e' antipatico e chiunque sta all'opposizione e' simpatico. E' normale tutto cio'. Voi dite che di peggio non si poteva fare ? Noi che l' abbiamo votato la pensiamo diversamente...
......Sindaco eletto (DEMOCRATICAMENTE) "....non ragioniam di lor, ma guarda e passa.". Teramo non ha bisogno di disfattismo da demoralizzati. Fiumi di parole vane, senza accorgersi, o facendo finta di non accorgersi, che il mondo brucia, l'Italia è in declino inarrestabile, il PIL è fermo, il 40%dei giovani è nullafacente e 1000 posti di lavoro, ogni giorno,vanno in fumo! I nostrani disfattisti sembrano astratti dagli eventi quotidiani che, purtroppo riguardano anche la nostra città. Per loro è molto più semplice vagare col pensiero a considerazioni su "quanto l'uomo comune è costretto a vivere". Non mi pare giusto avvolgere gli amministratori municipali in una atmosfera di incompetenza, a piè sospinto e a prescindere....benvenuti nell' età della penombra!
Gentili Aznavour e Teramano, l'inizio della continuazione del Sindaco Brucchi è stata la distribuzione di 9 poltrone di assessore, il massimo consentito dalla legge alla faccia dei sacrifici riservati ad altri, e il poco edificante spettacolo che ne è seguito. Manola Di Pasquale ci avrebbe almeno risparmiato 4 assessorati da mantenere. Come primo atto importante dell'amministrazione comunale di Teramo e non del governo centrale, il 30% della Tasi sulle seconde case che dovranno pagare gli inquilini. La famosa Imu tolta da Berlusconi anche ai ricchi proprietari di case, viene in parte consistente trasferita sulla tassa appioppata agli inquilini che in gran parte hanno già difficoltà a pagare l'affitto. Non è questo il vero e concreto "disfattismo"? Voi ottimisti dei ristoranti pieni e dello spread che scende, del campa cavallo che l'erba cresce, li conoscete i problemi reali di chi conta gli spicci per la spesa? Di chi non si cura più la salute per i costi dei tiket? Se le critiche mosse fossero disfattiste elencate voi, insieme a Santacruz che ho citato in precedenza, le cose positive realizzate a Teramo negli ultimi 5 anni e per le quali il Sindaco e la sua amministrazione hanno meritato la vostra fiducia e la riconferma. Nulla ovviamente contro la persona Maurizio Brucchi che siete liberi di rivotare quando volete, ma esprimo solo un dissenso sulla sua politica.
Ripetente? Il Professore è stato molto buono, almeno nel titolo. Io non l'ho votato 5 anni fa dopo l'esperienza da assessore nella giunta Chiodi, figuriamoci dopo i successivi 5 anni. Doveva essere bocciato, punto. Voi mi fate ancora più pena. Sono passati solo 3 mesi dalla rielezione, cosa vi aspettavate? Che in 3 mesi avrebbe sopperito alla mancanza decennale ? Ora tutti a lamentarsi, tutti bravi nel più classico stile teramano. Fate piuttosto un bel mea culpa e rinchiudetevi in cantina a riflettere. La Di Pasquale non sarà il vostro capo espiatorio.
@matita rossa...ti posso garantire che conosco e vivo sulla mia pelle i problemi della vita di tutti giorni molto di piu' di quello che hai potuto intentere dalle mie parole (una tua liberissima interpretaziobe pero', perche' non so proprio da cosa veniva fuori il contrario...). Ma non e' questo il punto. Il problema vero e' che questa concezione di Stato e' per me totalmente fallimentare. Lasciare da soli i Sindaci a gestire il proprio orticello comunale e' come abbandonare i figli al loro destino gia' in culla ! Il fallimento della politica e' sotto gli occhi di tutti, come esposto anche da aznavour. Guardiamo qualche cm oltre il nostro naso ! Se non cambia totalmente la politica globale, mettendo l'uomo e i suoi problemi e non quello delle lobby e delle banche, al primo posto, il destino di questo mondo sara' segnato ! Brucchi e chiunque sarebbe andato al suo posto, a prescindere dalla valutazione personale di ogni cittadino, e' appunto come un bambino abbandonato da un genitore che crede di essere tale ma non lo e' piu' da tempo. Quale sara' il prossimo passo ? Forse che ogni qurtiere dovra' sostenersi con balzelli propri e personalizzati ? E successivamente ogni via, e poi ogni condominio e infine ogni cittadino si autotassera' per i servizi della sua vita ? Siamo seri, per favore ! Lo Stato si riaccolli tutto su se stesso e torni a fare il suo dovere. Altrimenti cambi nome ! Suggerisco : L.A.C.R.I. Libera Associazione dei Comuni ex Repubblica Italiana...
@Teramano, non sarò certo io a prendere le difese dei politici servitori dei banchieri, dei grandi evasori fiscali, dei corrotti e degli altri affamatori di popoli. Non ho mai dato il mio voto a chi ha rappresentato e rappresenta la politica classista che governa l'Italia da almeno 35 anni, senza una seria e decisa opposizione. Però in questa occasione si parla di Teramo. Se a causa dei governi centrali si sono vuotate le casse dei comuni, non basta solo piangere sul latte da altri versato, ma si dovrebbe fare un uso ancora più oculato delle poche risorse disponibili. Secondo lei il nostro sindaco e il "suo" staff hanno fatto quanto di meglio potevano per i teramani più in difficoltà? A mio modesto parere no. Come ricordavo nel precedente commento, è bastato solo l'inizio del secondo mandato per convincermi che nulla è cambiato rispetto ai 5 anni trascorsi. Perchè non si sono risparmiati 3 o 4 assessorati per destinare centinaia di migliaia di euro in più al sociale? Perchè le tasse tolte ai proprietari di più case sono state compensate tassando anche gli inquilini che già rischiano lo sfratto per morosità a causa della disoccupazione, della precarietà e della povertà? Non è anche questa una politica socialmente fallimentare? Di chi sono le principali responsabilità del perseverare di politiche e politici ingiusti, se non di coloro che nonostante l'evidenza continuano a sostenerli?