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Teramo: La de Benedictis è senza prete...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Sono ateo ma ci credo. Una fede lontana dalla chiesa cattolica ma vicino al presepe. Mi accosto.
Al di fuori degli ossimori ho raccolto l'appello degli ospiti della casa di riposo di Teramo, Giuseppe de Benedictis.
Ho un caro amico che legge e ri-legge lo stesso libro da anni. L'uomo senza qualità di Musil. Quella stessa umanità che priva il clero teramano, dal desiderio di avvicnare Dio agli anziani.
In una casa di riposo, dalla De Benedictis mi hanno scritto..." anche un rosario fa la differenza".
Sono mesi che non si vede un prete e non si assiste a una messa. Eccezion fatta per la festa dei nonni con Don Davide e politici a seguito.
Che bel teatrino. Bravi. Dopo? Qualche diaconata...poi il nulla. I Din-Don che si sono succeduti hanno sempre chiesto un rimborso spese. Soldi. C'è crisi.
Il mio pensiero corre ai preti coraggio di Scampia e Secondigliano a Napoli. Vivevano di coraggio e di nulla. Avevano la loro missione.
Salvare il futuro dei ragazzi da quelle mura intrise di povertà, morte e rassegnazione. Sono i preti a colori. Saviano in confronto è un pavido. Il mio è un appello, cercasi sacerdote vero. Un credente...o datemi un abito talare. Grazie.

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Commenti

Falcò, non essere blasfemo! L'abito talare a te...?
Lo sanno tutti che la Chiesa Cattolica ragiona molto da S.P.A. l'unica fregatura che la loro imposizione fiscale è più bassa! :)
Poveri vecchi dimenticati anche dai preti che parlano di carita' , ma non da Dio credo. Non ho molta simpatia per Saviano, vive sotto scorta da anni ma se volessero lo avrebbero gia' ammazzato mille volte. Sai perche' non lo fanno? Perche' lui silimita a descrivere una situazione che conosciamo tutti ma concretamente non fa nulla . Non e' un Falcone un Borsellino, non agisce racconta e basta. Sono solo parole
Non della sola parola di Dio vive l'uomo, ma anche di pane o di quello che al pane assomiglia. Giancarlo pensi che il problema più grosso degli ospiti della De Benedictis sia la mancanza di un rosario? Lo si può recitare anche senza prete, basta un credente di buona volontà. Le pie "dame di carità" potrebbero ben sopperire. Le carenze sono altre... gli "ospiti" , spesso involontari, hanno bisogni che non si limitano solo alla pulizia personale, che c'è, della pulizia degli ambienti, che c'è, dei pasti, che ci sono, da anche di un sorriso, di una parola, di un bicchiere d'acqua quando sono a letto, di essere ancora considerati persone e questo molto spesso manca. Mancano i soldi per un prete? Esecrabile il prete che chiede di essere pagato per il suo ministero per il quale ha avuto, o avrebbe dovuto avere, la "vocatio", ma quanto potrebbe essere la spesa per una messa domenicale? Non conosco il listino, ma penso non sia un'enormità. Caro Giancarlo, se vuoi indagare inizia dal sito web della struttura, anche questa, di natura pubblica, è soggetta alla pubblicazione delle delibere. P.S.: gli ospiti non sono li accolti dalla "carità pubblica" ma pagano una retta giornaliera di 33,50 euro, in aggiunta per 142 non autosufficienti viene erogato un contributo regionale di circa altrettanto pro capite.
Per dire messa servono almeno 100 euro "a botta", ma non sono compensi, sono libere offerte. Chiaramente a queste, si sommano le offerte dei fedeli che partecipano alla funzione. Evidentemente, compatibilmente con gli impegni del prelato, ufficiare tale funzione non è vantaggioso.
Non sono sorpreso dai comportamenti "mercantili" di gran parte del clero. Tutto nella norma e almeno per il momento non vado oltre. Cara Antonella Lembo, a mio parere sei ingenerosa con Saviano. Le mafie non uccidono solo i rappresentanti della giustizia, ma anche chi parla di loro, chi le descrive, scrive e denuncia, chi mostra conoscenza e coraggio nel parlare dell'evoluzione e trasformazione in spa delle organizzazioni criminali, dando forza agli altri con l'esempio. A te piacerebbe girare notte e giorno con la scorta, che in ogni momento ti ricorda di essere sotto tiro? Oppure pensi che glie l'abbiano concessa a scopo pubblicitario?
Caro “terra terr”, invece tu con Saviano sei sin troppo generoso. Non so se a Saviano la scorta gliel’abbiano assegnata. Io propendo più sulla possibilità che se la sia fatta assegnare, o che si sia messo nelle condizioni di farsela assegnare. Perché? Semplice, perché in questo modo ne guadagna in popolarità. Ergo, in quattrini. E’ sacrosanto il fatto che Saviano, di fatto non fa nulla di concreto per combattere le mafie. Si limita, invero, ad una semplice rappresentazione storico-sociale di cosa le mafie siano, scopiazzando quanto sulle sentenze dei poveri (e senza scorta) Magistrati delle Procure di Enna, Caltanissetta, Ragusa, ecc., c’è già scritto. Loro si che sono i veri eroi, quelli ai quali ognuno di noi deve dire grazie mille volte per aver tentato, a volte riuscendoci, di sconfiggere quella cosa merdosa che si chiama mafia. Non Saviano, che specula sul peggio dell’Italia per fare soldi. Come d’altronde fa anche Beppe Grillo, uno che ha creato un ingranaggio micidiale per far pecunia sfruttando il disagio dei più deboli. Entrambi hanno (avuto) come maestro un tal On.le Antonio Di Pietro, che della popolarità ottenuta per aver “incastrato” qualche potente (però di tutti quelli che hanno subito la custodia cautelare su suo input salvo poi essere scagionati, nessuno se ne ricorda) ne ha fatto oppio per il suo elettorato. Di Pietro, un ex P.M. che ai suoi ex colleghi delle suddette Procure siciliane non è degno nemmeno di lucidar loro le scarpe. W i preti di Scampia e Secondigliano, ai quali le denunce attraverso i mass-media di Saviano (esternate a suon di sostanziosi cachet) non fregano granchè. E che, se potessero, se avessero il tempo, verrebbero senza meno a dire qualche messa alla De Benedictis. Gratis.
quando biasimavo la sua miscredenza un mio caro amico enunciava: io credo in dio ma sono sicuro che in questa vita non lo incontrerò....e neppure nell'altra." al de benedictis dove scarseggi anche il personale i sacerdoti ai nostri cari vecchietti bisognosi hanno fatto proprio uno scherzo da prete. un sacerdote per le sue convinzioni religiose e per il voto di rispetto fatte ad esse non dovrebbe negare la sua presenza a questi esseri umani malati di solitudine che implorano la messa la domenica e una parola di speranza . recitare il santo rosario non basta più. una volta i preti erano affabili e caritatevoli e sempre in prima fila oggi si sono evoluti si sono pecializzati in predicazioni online....ma i nostri cari vecchi non navigano in internet!.....se io fossi un angelo.
W i preti di Scampia e Secondigliano, insieme a tutti gli altri preti, magistrati e forze dell'ordine che hanno dato la vita o la rischiano ogni giorno per combattere le mafie. A questi vanno aggiunti tutti coloro che, come Saviano, la mafia la descrivono e la denunciano ogni giorno facendo nomi, cognomi, indirizzi e circostanze, rischiando ogni giorno anch'essi la vita. Molti di loro l'hanno persa. Non sarà l'ambiguo provocatore Santacruz a poterne volgarmente infangare il nome e l'opera. Come questo triste signore la pensano il signor S. Berlusconi che il boss mafioso lo teneva in casa, e i suoi discepoli come Cicchitto, Dell'Utri e compagnia. Ognuno ha i riferimenti che merita. Egregio Santacruz, approfitto dell'occasione che mi dà per ricordarle una sua mancata risposta a una problematica posta in un altro spazio, che investe il potere delle mafie. Perchè la politica non si decide a privare le organizzazioni criminali dei colossali proventi che derivano dalla vendita delle droghe e dallo sfruttamento della prostituzione, come è avvenuto in altri paesi paesi da lei considerati incivili? Senza quelle cataste di miliardi la criminalità organizzata non sarebbe mai diventata la più potente lobby finanziaria, ormai diffusa e radicata dall'estremo sud all'estremo nord dell'Italia. La mia tesi è la seguente: una parte della politica per connivenza, un'altra parte per vigliaccheria, un'altra ancora per ignoranza. Lei ha una sua idea o non riesce ad andare oltre i luoghi comuni e le facili battute da 4 soldi?
Che noia che sei "terra terr". Banale e acidoso come altri che ho "affrontato" in questo blog, che poi sei sempre tu e ormai l'hanno capito pure le pietre. Ma proprio non riesci ad accettare serenamente un pensiero diverso dal tuo? E semmai altrettanto serenemante controbattere? Tu c'hai il tuo pensiero su Saviano, io c'ho il mio. Ma io non me la sento di dire che il tuo è da 4 soldi. E' il tuo e basta. Saviano scrive quegli stessi nomi, cognomi ed indirizzi che sono scritti in sentenze emanate da alcuni Tribunali decenni fa. C'hai talmente tanta bile da cacciare, che mi accusi di infangare la memoria di chi ha lottato contro la mafia e per questo ha perso la vita, quando io questa cosa non l'ho mai detta (anzi, ho esaltato il lavoro dei Giudici siciliani, anche di quelli ammazzati evidentemente). Metti in mezzo Berlusconi e co. perchè, come tutti i nullatenenti in materia di idee, ti getti disperatamente nell'anti-berlusconismo. Facile buttare merda in faccia alla gente, anzichè convincere la gente che la merda non sei tu ("tu" in senso generale, ancora dovessi metterti a strillare istericamente). I politici vigliacchi, conniventi, ignoranti... E io non riesco ad andare oltre i luoghi comuni? Vabbè, comunque è il tuo pensiero. E lo rispetto anche se non lo condivido.
@terra terr @Santacruz: ma come ci si è arrivati ,dal prete che manca, a Saviano e Berlusconi? Perchè non parliamo della casa di riposo, dei diritti spirituali , per i credenti, dei diritti materiali, dei diritti umanitari, delle necessità psicologiche, ecc. ecc. degli ospiti della casa? Perchè non parliamo delle preoccupazioni dei lavoratori della casa di riposo? Vedi l'allarmante titolo de "Il Centro" di ieri che vi riporto integralmente: "EFFETTI DELLA CRISI. Stipendi , pronti i tagli anche alla casa di riposo. Personale e sindacati bocciano il bando per l'incarico alla nuovo cooperativa << Riducono il monte ore e aumentano il personale, così ci mettono sul lastrico>>" Ce n'è abbastanza per dibattere sulla condizione dei nostri vecchi "ospiti" (così amano chiamarli lì) della casa di riposo, in attesa della nostra condizione di vecchi che potremmo diventarlo?
Mi pare il minore dei problemi....
Caro Bakunin, in parte condivido le tue considerazioni. Il tema in discussione è un altro. Sorvolo sui preti di Teramo che ignorano gli anziani della casa di riposo, che rifiutano di dare un aiuto a chi lo chiede e che sfrattano gli inquilini nullatenenti. Non mi sorprendono più, anche se è doveroso raccontarlo ed evidenziarlo. Alle lavoratrici e ai lavoratori della casa di riposo sono vicino perchè ne conosco alcuni. Le loro difficoltà sono sorte in particolar modo già da alcuni anni, al subentro dell'attuale cooperativa che mi pare si sia aggiudicata l'appalto con un forte ribasso sul prezzo a base d'asta. Non era difficile pronosticare un futuro incerto per gli operatori. Chi ha permesso che questo avvenisse? Chi era tenuto a valutare la congruità delle offerte? Se la coop non è in grado di ottemperare agli impegni, compresi i diritti di coloro che lavorano con competenza e serietà nell'assistenza agli anziani e che si aspettano di ricevere uno stipendio dignitoso da poterci sopravvivere, forse sarà meglio farsi da parte e rifare un nuovo appalto. Sui tagli alla spesa sociale di competenza delle istituzioni regionali non posso che ripetere quello che penso. Sarebbe opportuno e doveroso tagliare le prebende a chi ha troppo e destinarle al sociale. Sarei favorevole a tassare anche gli alti redditi, gli stipendi e le pensioni d'oro, ma dubito che le orecchie interessate e competenti siano ben disposte all'ascolto. Non resta che aspettare realisticamente le prossime elezioni, ammesso che l'alternativa prospetti qualcosa di diverso dall'esistente. Riguardo a Saviano, ho solo risposto a chi, coinvolgendomi, lo ha "acidamente" deriso ed offeso. A costui voglio solo ricordare che gran parte dei giornalisti uccisi dalla mafia si sono serviti del lavoro della magistratura, divulgandolo, creando e facendo crescere una cultura dell'antimafia. Ricordo fra gli altri Mauro De Mauro, Peppino Impastato, Giuseppe Fava, Giancarlo Siani, Mauro Rostagno, Beppe Alfano. Saviano da parte sua ha il torto di essere ancora vivo. Forse per essere accreditato dovrebbe fare anche lui la stessa fine dei suddetti che ho ricordato. Per i magistrati vale lo stesso teorema partorito da menti fertili: "se non li ammazzano è perchè sono innoqui o conniventi". Egregio Santacruz, ho letto alcuni epiteti che altri le hanno rivolto. Meritati o no, non sono miei e non avrei alcuna difficoltà ad ammetterlo se lo fossero. Per la seconda volta non è riuscito ad esprimere un suo parere su quanto le avevo chiesto. Colgo l'occasione per comunicarle che non mi interessa più. La saluto.
Caro terra terr concordo con te per quanto riguarda Saviano. Per chi avesse voglia il bando di appalto è consultabile al link http://www.casadiriposodebenedictis.it/index.asp?pag=home la cosa che mi ha sconcertato è che nella valutazione delle offerte l'elemento preponderante che concorre alla graduatoria è quello del ribasso della base d'asta. La voce di spesa principale per un'attività simile è quella del personale, meno risorse arrivano all'appaltatore meno ce ne saranno per il personale, e chi ci rimetterà come sempre saranno gli utenti finali. E' in corso da più di un anno l'attività di un "organismo straordinario" nominato dalla regione Abruzzo per il passaggio dalle IPAB alle ASPE ma di novità se ne vedono poche, tutto pare continuare a funzionare come prima.
Egregio “terra terr”, sono d’accordo con lei su quasi tutto quello che ha scritto nel suo ultimo intervento. Soprattutto condivido il suo scetticismo sul fatto che l'alternativa politica regionale, possa davvero metterci una pezza ai diversi errori compiuti da chi oggi ci governa (l'ho detto in tempi "non sospetti" in un mio intervento all'articolo qui apparso “Abruzzo: una candidatura nel Partito Democratico costa 30mila euro”). Persino su Saviano ritengo siamo, più o meno, sulla stessa lunghezza d’onda, fermo restando che mai e poi mai gli augurerei la morte. Men che meno affinchè, come spesso accade a qualcuno dopo il passaggio a miglior vita, possano essere esaltati alcuni suoi meriti che oggi non sembrano così evidenti (chissà, forse a me per primo). L’unica differenza del nostro pensiero su Saviano, è che egli, per me, non può essere considerato un eroe, un “missionario” della giustizia o comunque del giusto in generale, perché grazie a quello che fa guadagna una barca di quattrini. Non ho mai creduto che la ricchezza materiale sia un delitto (per quanto in moltissimi oggigiorno lo pensano), quindi ben vengano soldi a palate per chi se li merita. L’importante è che a chi questi soldi li fa, venga riconosciuto il vero motivo per cui li ha fatti. Al bravo imprenditore venga riconosciuto di essere un bravo imprenditore, al bravo commercialista venga riconosciuto di essere un bravo commercialista ed allo showman venga riconosciuto di essere un bravo showman. Mi perdoni se ho ritenuto (e soprattutto mi perdoni se lo ritengo ancora) che lei sia la/le stessa/e persona/e che ha/hanno controbattuto ai miei commenti con identico, immotivato livore (nonché con uno stile di scrittura pressoché uguale al suo), sol perché mi sono permesso di dissentire con il loro pensiero. In ultimo, per quanto so che non mi crederà, le assicuro che non me lo ricordo qual è la domanda che lei mi ha fatto ed alla quale, imperterrito, continuo a non rispondere. Presumo che tale domanda sia stata inserita in qualche suo intervento pieno di quegli epiteti di cui lei parla e, pertanto, non ha destato in me interesse quanto ne ha destato il leggere, quindi il constatare, quanto si possa essere niente affatto sereni nel tentare di spiegare la propria diversa posizione in ordine ad un determinato argomento. Non interessa neanche più a me, pur tuttavia tanto le dovevo. Ossequi.