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Benvenuti a Teramo: Città gemellata con la fredda Sanità

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Ieri sera tra le tante scartoffie e i nodi al fazzoletto, ho ritrovato il verbale di restituzione dell'auto grigia del direttore sanitario dell'Asl di Teramo, Camillo Antelli. Vi ricordate? Il Direttore Antelli aveva bisogno di auto senza autista ma con le spese a nostro carico, per lenire il suo sacrificio di pendolare tra Teramo e Giulianova. Privilegi. La restituzione dopo il nostro articolo avvenne nel giorno e anno del Signore, il 5 Maggio del 2011. Rimaniamo in attesa di assistere alla restituzione dell'auto blu del rivoluzionario Manager Varrassi. Uomo di rigore, tagli e di fede alla politica del Governatore Gianni Chiodi. Regione Abruzzo appena declassata da Moody's. Ci piacerebbe un forte gesto di coerenza. Un campione si vede da come calcia un rigore, per il rigore invernale, per una divisa di rigore. Ci piacerebbe non sentirci soli. Ci piacerebbe che i nostri sacrifici, che le file interminabili al Pronto soccorso, che i tagli al 118 che varie ed eventuali, siano da stimolo al Prof. Varrassi. Secondo gli uffici del Ministro Brunetta un auto Blu costa alla collettività da 50 mila a 150.000 euro all'anno. A noi?
Vi invito alla lettura dell'artico del giornalista Marcello Martelli, infondo al peggio non c'è mai fine...

"Ecco una storia di ordinaria malasanità. A raccontarla un anziano signore, incredulo e deluso,che si aggira sconfortato davanti all’ingresso centrale dell’ospedale civile di Villa Mosca. Poco prima si è presentato davanti allo sportello delle prenotazioni. Dopo una fila interminabile, decide di mollare. Torna nel pomeriggio, c’è meno gente e presenta la richiesta del medico di base. L’impiegata legge il foglietto: “Tac torace-addome-pelvi”; poi la notazione: “Urgente-Coliche addominali- Pregressa eteroplasia intestinale”.

L’”urgenza” è pienamente motivata. L’addetta allo sportello conversa con altri colleghi, prende le cose con calma e con distacco si dedica ai pazienti in fila. All’anziano signore, senza neppure degnarlo d’uno sguardo, sottopone un foglietto.
E’ da riempire con nome, cognome, indirizzo, numeri telefonici. Il foglio con le generalità viene poi cucito alla richiesta del medico di base.

La giovane impiegata, finalmente, guarda in faccia l’uomo in attesa di conoscere la data della sua Tac. Gli rivolge anche la parola: ”Aspetti a casa la telefonata…”, dice telegraficamente. L’interessato comincia a preoccuparsi… Sospetta che la sua “Tac”, più che urgenza legata a una malattia seria, sia considerata alla stregua d’una pratica burocratica… E’ sconcertato, confuso, non sa che dire…Poi si fa coraggio e, garbatamente, puntualizza:”Ma ha letto bene cosa scrive il mio medico? Ho forti dolori all’addome….sono stato operato per un tumore al colon…devo fare subito la Tac”. La dipendente Als non si scompone e, fredda e decisa, ripete come un disco ciò che ha appena detto:”Decide la dottoressa….Sarà avvertito telefonicamente, se….”. Il paziente (che sta per perdere la pazienza) fa un ultimo tentativo nella speranza di scavalcare il muro burocratico:”Ho problemi…Posso sapere almeno la data approssimativa di quando sarò contattato? Per regolarmi…per decidere il da farsi…ho dolori. Posso parlarne con la vostra dottoressa?”.

La signora allo sportello sbrigativamente lo esclude. Non trova di meglio che consigliare di rivolgersi, se vuole, a un altro ospedale e…avanti un altro. Visibilmente contrariato, l’uomo si allontana. Poi ci ripensa, torna indietro e, alzando un po’ la voce, avverte: ”Aspetto la vostra chiamata e spero che arrivi presto o mi rivolgerò alla Giustizia…”.
Tutti gli altri in attesa, ascoltano in silenzio. Sdegno? Solidarietà? Protesta? Nessuno può dire cosa sia l’espressione indefinita leggibile sul volto di quei cittadini in fila, alle prese con il “molok-sanità”. Incredulità, certamente. Ormai, malattia e salute, per la Asl, sono un semplice e freddo modulo burocratico.

Marcello Martelli.........www.piazzagrande.info/rubriche/35965/cosi-alla-asl-teramo-tumore-tac-urgente-diventano-pratica

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Tutti i cittadini, così come i malati, oggi sono ridotti a sterili numeri statistici. Numeri... io sono il numero zero, resto fuori da tutto, fuori dai partiti ... io non sono l'italiano medio... Il bustone dell'Istat? l'ho già usato per accendere la stufa...è la prima cosa utile che fa lo Stato per me da quando sono nato...
l'espressione sul volto dei cittadini è l'omertà...della serie fammi fare i fatti miei che quando tocca a me poi va a finire che succede qualcosa,e mi salta tutto.... omertà che a teramo è sempre piu' palpabile ormai.
Per il pronto soccorso, come ho piu' volte scritto, ribadito, detto (senza successo) basterebbe copiare il modello dell'ospedale Pisano, cosa tra l'altro fattibilissima perche', guardando i numeri, il nostro ospedale puo' permetterselo. Anche a Pisa, prima, con il vecchio modello che era uguale a quello di Teramo oggi, si creavano file giornaliere!!! Ho visto un amico piegarsi per delle coliche renali per ore in quel pronto soccorso finche' non e' caduto e l'hanno raccolto...Ora e' meraviglioso: arrivi, fai, esci (si spera). Si tratta di una riorganizzazione. E' impossibile pensare che i medici del pronto soccorso possano fare il loro lavoro se sono costretti a seguire una persona dall'inizio alla fine... Un modello funzionante c'e', l'ospedale di Pisa, basta studiarlo e riadattarlo al nostro ospedale. Possiamo farlo?
Ma è una cosa possibile che il Manager della ASL debba avere una macchina a disosizione con relativo autista per andarlo a prelevare a casa facendo fare tragitti non previsti . Se si volesse si potrebbe fare un calcolo matematico di quanti chilometri sono stati spesi inutilmente, usura macchina, costo del personale, etc, etc. Ma un manager non dovrebbe essere residente nella città dove ha la sua attività lavorativa ? Oltretutto incarico conferitagli dalla POLITICA-Chiodi in modo volontario e non subito. Ma il precedente Manager anzichè abitare a Teramo sarebbe potuto rimanere nel suo paesello non so delle Marche o dell'Emilia Romagna ed aspettare la mattina che l'autista lo andasse a prelevare. Caro Sig. Falconi, forse visto l'uso al quanto discutibile dell'autovettura del Manager, si è cercato di far finta di nulla sulla macchina restituita del Direttore Sanitario? Caro Sig.Falconi la invito ad ascoltare con massima attenzione, e se riterrà di darne massima divulgazione, alle dichiarazioni del Dott. Petrella in uno spazio autogestito in un'emittente televisiva locale troverà tante risposte ai suoi quesiti. Comunque io ho già ascoltato le dichiarzioni del Dott. Petrella dove parla di nomine di medici fatte solo per motivi politici immaginate voi che buon servizi questo nuovo manager sta offrendo alla collettività. Di una cosa siamo certi che i Medici impegnati in politica nel centro destra hanno e stanno avendo premi di riconoscimento mai visti prima vedasi i consiglieri comunali di Teramo compreso ovviamente il Sindaco. L'unico escluso mi sembra sia il Dott. Romanelli forse per le sue dichiarazioni passate sulla Team ? Consiglierei ai medici che non hanno ancora avuto l'Unità Semplice di pensare a candidarsi forse meglio nel centro sinistra perchè gli indicatori danno per vincente la sinistra su questa pessima destra. Poveri noi.
Queste cose sono veramente una vergogna ma, la ASL di Teramo invece di pensare alla salute della povera gente sperpera i soldi al vecchio manicomio. Cantiere su cantiere, si montano i ponteggi e si smontano, si mettono in sicurezza tetti di adifici che dovranno essere nuovamente rimossi nel caso in cui questo benedetto edificio verrà alienato (qunado non si sa e forse per alcuni non converrà farlo perchè finiranno le continue manutenzioni). Sono tutti soldi che la ASL di Teramo sta togliendo ai reparti, all'adeguamento delle attrazzature specialistiche ma, a qualcuno non gliene fraga nulla. Una domanda sorge spontanea: - nell'esecuzione dei lavori di sistemazione del tetto di un edificio dell'ex manicomio dove sono finite le vecchie tavelle da tetto (del volore cadauna di circa €. 2,00 che moltiplicato per i metri quadrati della copertura fanno un descreto gruzzolo) mentre al loro posto sono state poste delle tavelle commerciali molto più lunghe (quindi con un risparmio di murali da tetto in legno) senza che sopra venisse fatta nessun tipo di impermeabilizzazione e/o getto di collegamento? Sempre la stessa impresa, gli stessi direttori dei lavori e sempre lavori di estrema urgenza, così si evitano di fare gare e quindi invitare altre imprese che potrebbero offrire un maggior ribasso e quindi un possibile risparmio per la ASL. Varrassi svegliati e poni riparo a questo schifo che dura da anni.