Scrive il senso civico di Vincenzo Castaldo su facebook " Via De Albentiis, uno dei pochi spazi verdi rimasti dopo le recenti costruzioni, che si intravedono sullo sfondo, quanti di voi avranno giocato nella piccola pineta dell'asilo? Beh....Da questa mattina é in atto la deforestazione, mi sono svegliato con il rumore della motosega e senza aver avuto nemmeno una motivazione dagli operai, l'ultimo piccolo polmone verde del quartiere ha esalato il suo ultimo respiro"
Teramo è in mano ai costruttori edili, alle nuove imprese edili, che costruiscono nonostante il fermo del mercato.
Coraggiosi capitani d'impresa.
Teramo ha un'altissima percentuale di alberi rigogliosi ma malati.
Verdi ma malati.
Robusti ma malati.
Sani per tutti ma non per chi li taglia.
Esistono le inchieste? Esistono i colpevoli?
Una volta che un albero viene tagliato, è inutile urlare, sbraitare, arriva una multa e tutto il gioco è finito.
Il resto del penale?
Dei delitti e delle pene, basta non leggerlo.
Non sentire.
Non vedere.
Non parlare.
Come la vita che respiriamo.
Come la vita che viviamo.
Come la nostra città....che conosce il rumore di un albero che cade.
Il silenzio della morte.
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